A Favara il Castello Chiaramonte ospita fino al prossimo 10 maggio il musical “Il Principe dei Sogni”, scritto e diretto dal regista favarese Lillo Sorce. Con tre appuntamenti, la mattina per le scuole ed il pomeriggio per il pubblico, il regista Sorce racconta la storia di Giuseppe che per gelosia è venduto dai fratelli. Sognare e perdonare sono gli ingredienti basilari della storia che amalgamati a tratti comici e drammatici completano uno spettacolo tutto da gustare, unico nel suo genere, dove gli attori reali interagiscono con scenografie e personaggi proiettati in mapping 3D, sotto una visione tridimensionale. Musical, teatro e multimedialità quindi, un mix perfetto e innovativo realizzato dal regista Lillo Sorce e dai direttori tecnico e musicale, Riccardo Liotta e Carmelo Gallo. In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda una intervista allo stesso Lillo Sorce.
Al Castello di Favara “Il principe dei sogni”
L’avvocato Zicari rilancia l’utilità del sito opencoesione.gov.it
Territorio e infrastrutture. L’avvocato Roberta Zicari rilancia l’utilità del sito opencoesione.gov.it, offerto a disposizione dei cittadini dal governo nazionale per mantenersi aggiornati sui progetti in merito alle infrastrutture territoriali ed extraterritoriali. L’intervista alla Zicari è in onda oggi sabato 22 aprile al Videogiornale di Teleacras.
Agrigento, “Uniti per la città”, il perchè all’opposizione
Il gruppo consiliare di Agrigento di Uniti per la città, composto dai consiglieri Gerlando Gibilaro, Angelo Vaccarello, Marco Vullo e Giuseppe Picone, insieme al deputato regionale di riferimento, Roberto Di Mauro, hanno spiegato in conferenza, al Dioscuri Bay Palace, a San Leone, perché sono fuoriusciti dalla maggioranza Firetto e adesso sono all’opposizione. Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras. Sono state quinti illustrate le ragioni che hanno spinto i consiglieri del Gruppo “Uniti per la Città” ad abbandonare la maggioranza che, al Comune di Agrigento, sostiene il sindaco Firetto. Alla conferenza stampa ha preso parte anche il capogruppo Mpa-Pds all’Ars, Roberto Di Mauro. Il parlamentare agrigentino non ha risparmiato critiche all’operato del capo dell’amministrazione di Palazzo dei Giganti, reo in particolare di non intervenire in modo chiaro ed incisivo sui conti, in disordine, e sullo strumento del Prg, la cui persistente confusione frena lo sviluppo del territorio. “Lui si comporta come un monarca – ha detto Di Mauro – credendo di avere a che fare con i sudditi. Noi rifiutiamo questo modo di amministrare la cosa pubblica con un solo uomo, autoritario, al comando. E allora, per non renderci complici di questo disastro, abbiamo deciso di fare un passo indietro con il ritiro dalla giunta del nostro assessore, Franco Miccichè, assente a questo incontro per motivi personali, al quale va apprezzamento e stima per il lavoro svolto a favore della città, rimettendoci anche di tasca. Un impegno che lo ha visto protagonista con diverse iniziative che si sono tradotte in importanti servizi messi a disposizione della comunità, come, per citarne alcuni, la recente apertura del mercatino al Villaggio Peruzzo, la possibilità offerta con l’esposizione dei prodotti agricoli biologici e la realizzazione delle strisce pedonali. Nessuna pregiudiziale avrà comunque il gruppo Uniti per la Città in aula – chiarisce Di Mauro – valuterà in piena autonomia e serenità e voterà positivamente tutte quelle proposte che andranno nell’interesse esclusivo della comunità, a prescindere da dove provengano”. Il primo intervento della compagine consiliare è stato quello del capogruppo, Giuseppe Picone. “Forse era un’esperienza da chiudere prima – ha evidenziato – ci siamo attardati per senso di responsabilità, speranzosi che il sindaco potesse rivedere la propria linea di condotta, improntata sin da subito ad un format governativo privo di confronto e di partecipazione democratica. Ma le cose, purtroppo, non sono cambiate, e così di fronte ad un scenario, sempre più all’insegna del decadimento, sia amministrativo che etico, ci siamo guardati in faccia e, con coraggio e dignità, abbiamo maturato la scelta di tirarci fuori”. “Noi abbiamo scelto di stare dalla parte dei cittadini, di non tradire la fiducia della gente”: queste le prime parole di Marco Vullo che poi ha aggiunto: “ci siamo chiamati fuori, pur nella piena consapevolezza di perdere una posizione governativa o poltrone potenzialmente di comodo. Dal punto di vista amministrativo – ha osservato Vullo – Firetto è stato fin qui un clamoroso flop. La città è invivibile. Nelle periferie imperversa il degrado, l’abbandono più totale. Tutte le frazioni sono dimenticate e lasciate al loro triste destino. Servizi inefficienti e territorio mortificato, assieme ai cittadini e agli stessi consiglieri comunali, svuotati del proprio ruolo di indirizzo e di controllo. E poi c’è il protagonismo civico, dal sindaco tanto sbandierato. Le iniziative dei privati certamente sono lodevoli e gradite, ma il Comune non è una associazione che può permettersi il lusso di vivere solo di luce riflessa. E anche sotto il profilo morale la situazione non è migliore. Vorrei ricordare le prescrizioni secondo Firetto: chi ha peccato o è indiziato di peccato non può assumere cariche istituzionali – disse ad inizio mandato. Oggi però in giunta il signor sindaco continua a difendere e a proteggere un assessore come Beniamino Biondi, il quale, manifestando per le strade di Agrigento, aveva gridato allo scandalo contro i costi della politica. Ora, però incredibilmente, questo assessore non si scandalizza per il lauto stipendio percepito mensilmente, tra l’altro in modo immeritato, perché la sua presenza è impalpabile. Ed, ancora, mi chiedo, – sottolinea Vullo – il signor Firetto non si imbarazza per la presenza nell’esecutivo di un assessore che è alle prese con delle vicende giudiziarie?”. A seguire ha preso la parola Gerlando Gibilaro, il quale ha rievocato l’amministrazione Firetto versione Porto Empedocle. “Quel modello tanto decantato si è scoperto essere ora un Comune dissestato, pieno di debiti e con dipendenti e netturbini che non percepiscono gli stipendi – ha spiegato – i giudici contabili tracciano un profilo governativo targato Firetto che non può fare stare tranquilli a chi come noi, ama questa città. E a proposito, mi chiedo: che fine hanno fatto le misure correttive prescritte dalla Corte dei Conti per correggere i numeri del Comune di Agrigento? La situazione è grave perché rischia di esplodere da un momento all’altro. A dicembre la giunta ci aveva consegnato delle carte, poi subito ritirate dopo la sonora bocciatura dei revisori in quanto bollate come buoni propositi, ma totalmente inefficaci. Per non parlare delle innumerevole interrogazioni e mozioni che per il sindaco sono solo e soltanto carta straccia. La gente ci ha votato per avere risposte serie, concrete e non per essere presa in giro con vasi o altri elementi di arredo, frutto, per di più, della generosità di qualcuno. Il tempo è galantuomo – ha affermato Gibilaro – metterà ordine e renderà omaggio alla verità”. “Firetto è un uomo che preferisce amministrare in solitudine – ha detto Angelo Vaccarello – ed è proprio l’isolamento che lo sta politicamente fiaccando e lo porterà a sbattere. Lui vorrebbe usare il Comune di Agrigento come trampolino di lancio per atterrare a Roma. Ma, se non cambierà rotta, rischia perdersi nel cielo delle velleitarie ambizioni e, cosa più grave, – ha concluso Vaccarello – di affondare questa nostra amata e bella città”.
Sicilia e centrodestra, si ricuce lo strappo
Un primo strappo nella coalizione di centro destra, almeno sulla carta, in Sicilia, vi è stato allorchè Forza Italia di Gianfranco Miccichè e Cantiere Popolare di Saverio Romano, confermando le proprie riluttanze al metodo delle primarie, non hanno presentato candidati alla presidenza della Regione in occasione della scelta del candidato che sarebbe stata al voto domenica prossima 23 aprile. Dall’altra parte dello strappo, Nello Musumeci di “Diventerà Bellissima”, Gaetano Armao con il “Movimento Nazionale Siciliano”, e Angelo Attaguile di “Noi con Salvini” hanno incassato il “colpo” da loro ritenuto basso, e hanno annunciato che al più presto avrebbero loro scelto un candidato unitario alla Presidenza della Regione. Nel frattempo, Totò Cuffaro, forte dell’articolo 21 della Costituzione secondo cui “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”, ha pensato e ha proposto un’ampia coalizione che, sganciandosi dagli estremismi a destra come a sinistra, rappresentasse compatta l’area politica alternativa al Movimento 5 Stelle. Cuffaro ha indicato anche il candidato ideale al timone di tale alleanza, Roberto Lagalla, già suo assessore regionale alla Sanità ed ex Rettore all’Università di Palermo. E Lagalla, non a caso, ha lanciato un movimento intitolandolo “Idea Sicilia”. Ebbene, adesso, ancora nel frattempo, è Gianfranco Miccichè che, superando, o nel tentativo di superare, lo strappo delle primarie, ha recuperato ago e filo, per ritessere la tela dei rapporti con i potenziali alleati di centrodestra. Intervenendo a Catania, ad un dibattito politico, alla domanda su Nello Musumeci, il coordinatore regionale di Forza Italia ha risposto: “Siamo amici e facciamo parte della stessa coalizione, e vogliamo continuare a farne parte. Come già detto altre volte, per quanto riguarda le prossime regionali non ci devono essere fughe in avanti da parte di qualcuno e non ci devono essere veti da parte di qualcun altro. Azzeriamo tutto e ricominciamo tutti a parlare serenamente. Ogni partito ha i propri candidati da proporre alla coalizione. Ragioneremo tutti insieme su chi è il migliore. L’importante è che non si faccia nulla per rompere la coalizione”. E poi, su Totò Cuffaro, Gianfranco Miccichè è stato alquanto sintetico e risolutivo: “Non fa politica e non so neanche che partito abbia.”
Favara, ecco il Piano nettezza urbana
A Favara, al Municipio, l’amministrazione comunale, con in testa l’Assessore all’Ambiente, Calogero Attardo, ha presentato alla stampa il piano economico finanziario relativo alla Tari, la tassa sui rifiuti, per l’anno 2017. La Tari ai cittadini favaresi costerà 6 milioni 252 mila euro, con una riduzione del 10%, pari a 573mila euro in meno rispetto all’anno 2016.
Una riduzione che l’Amministrazione pentastellata è riuscita a ricavare grazie allo smaltimento di carta e cartone per un valore di 115mila euro, alla riduzione degli autocompattatori utilizzati per la raccolta, non più 8 ma solo 2, uno per le attività commerciali, e l’altro utilizzato per la raccolta di altro materiale, e poi la riduzione del numero del personale non più 71, ma 70, con un risparmio complessivo di 50mila euro.
Una raccolta differenziata quella di Favara che va un po’ a rilento, e per tale motivo l’Assessore Attardo ha annunciato che a maggio si attueranno delle campagne di sensibilizzazioni che vedrà coinvolte le associazioni, le chiese e le scuole, affinchè la gente capisca veramente l’importanza di differenziare non solo per diminuire il costo in bolletta, ma per migliorare la qualità dell’ambiente che ci circonda.
L’intervista all’Assessore Lillo Attardo in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Ad Agrigento il primo “Bike Tour Trophy Akragas”
Ad Agrigento domani mattina, sabato 22 aprile, nella sala giunta del Comune, alle ore 10,30, il sindaco Calogero Firetto presenterà in conferenza il primo “Bike Tour Trophy Akragas – Trofeo ciclistico del Mediterraneo” promosso dal Lions club Agrigento Host. La manifestazione sportiva si svolgerà domenica prossima, 23 aprile, con partenza alle ore 9,30 dalla Villa Bonfiglio al Viale della Vittoria. Il percorso, che si ripete più volte, comprende il centro storico, la Valle dei Templi, il Lungomare di San Leone, via dei Giardini, viale delle Dune, via Nettuno e arrivo al Viale della Vittoria, dopo aver percorso quasi 73 chilometri. Il Lions Club Agrigento Host, presieduto da Giantony Ilardo, si avvale della collaborazione dell’ apposito comitato “Achille Furioso”, e dell’associazione sportiva “Concordia” presieduta da Salvatore Pace.
Giovanni Di Maida invoca accesso atti su protocollo Baccei – Università
Il vice presidente del Consorzio Universitario di Agrigento, Giovanni Di Maida, si è rivolto ufficialmente al Dirigente Generale dell’Assessorato regionale all’Economia, e ha chiesto accesso agli atti e copia del protocollo d’intesa firmato dall’assessore regionale all’Economia, Alessandro Baccei, con le Università di Palermo, Catania e Messina, sulle risorse finanziarie da assegnare ai Consorzi universitari siciliani. Di Maida afferma: “Si tratta di un protocollo con i Rettori delle Università con il quale si assegnerebbero le risorse destinate per legge ai Consorzi direttamente alle Università interessate. Tale protocollo non risulterebbe ad oggi sottoscritto dall’Assessore competente alla Formazione ed alla Pubblica istruzione. Ed è contrario a quanto emerso nel corso dell’audizione dei Consorzi universitari siciliani in Commissione Bilancio lo scorso 30 marzo, quando tutti gli esponenti delle forze politiche presenti si sono espressi per l’eliminazione di ogni misura che incida sul finanziamento attuale dei Consorzi. Inoltre, tale protocollo, se stipulato, non risulta accompagnato da un decreto di approvazione e, quindi, sarebbe stato sottoscritto in violazione delle basilari norme sulla partecipazione al procedimento amministrativo e sulla concorrenza tra gli Atenei. E della sottoscrizione di tale protocollo non risulterebbe essere stato informato il Parlamento regionale. Risulta invece che sia in corso di predisposizione un ordine del giorno che inviti il Governo a sospendere ogni conseguente determinazione in merito allo stesso protocollo. Intendiamo dunque accedere agli atti per tutelarci nelle sedi opportune.”
Bocciatura emendamento centro storico Agrigento, intervento Picarella (ConfCommercio)
Il presidente della ConfCommercio di Agrigento, Francesco Picarella, interviene a seguito della bocciatura all’Assemblea regionale dell’emendamento che avrebbe rifinanziato la legge speciale per il recupero del centro storico di Agrigento, e afferma: “Non nascondiamo perplessità e delusione sul mancato rifinanziamento della legge speciale sul centro storico di Agrigento. Si tratta di un provvedimento che poteva essere sicuramente utile per la sicurezza e lo sviluppo del meraviglioso centro storico della città di Agrigento. E’ una bocciatura che sa più di resa dei conti politica e non di reale attenzione al territorio, con palese unica responsabilità di chi ha espresso il proprio voto contrario in aula.”
Su Teleacras nuova puntata di “Osservatorio Sportivo”
Questa sera, venerdì 21 aprile, su Teleacras, alle ore 21, sarà in onda una nuova puntata di Osservatorio Sportivo, di Domenico Vecchio. Ospiti in studio sono Alfonso Amato e Lillo Sorce per il Rally dei Templi, Giovanni Castronovo, ex presidente dell’Akragas, e Michele Giovanatto, già capitano della Fortitudo e allenatore dell’under 20. In scaletta anche interviste e collegamenti esterni. Repliche in onda domani sabato alle ore 12 e alle ore 21.
Ribera, denunciato per l’incendio di un furgone
I Carabinieri della Tenenza di Ribera hanno intensificato le indagini a seguito di numerosi e ricorrenti incendi e danneggiamenti notturni, e hanno denunciato a piede libero un uomo di 43 anni di Ribera che nei giorni scorsi ha incendiato un furgone parcheggiato in una via del centro cittadino. L’uomo denunciato è stato incastrato dalle telecamere di videosorveglianza che lo hanno colto all’atto dell’incendio del furgone, cospargendo del liquido infiammabile sui pneumatici anteriori del veicolo. Nel corso della perquisizione domiciliare, il denunciato, sospettato di avere compiuto anche altri danneggiamenti dello stesso genere, è stato sorpreso in possesso di materiale ritenuto utile alle indagini.