Ad Agrigento, al Viale della Vittoria, i Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile hanno arrestato, per resistenza a pubblico ufficiale, l’immigrato Kaisdi Dhiaf, 20 anni, nullafacente. Nel corso di una lite, il 20enne ha brandito una bottiglia di vetro. I Carabinieri lo hanno intimato all’ordine. E lui ha lanciato la bottiglia contro i militari ed è fuggito. E’ stato acciuffato e ristretto ai domiciliari.
Ribera, tentato furto, arrestati due giovani di Sciacca
I Carabinieri della Compagnia di Sciacca hanno arrestato due giovani saccensi, I B F, sono le iniziali del nome, 20 anni, e P G, di 19 anni, accusati di avere tentato un furto a danno di una parruccheria a Ribera, provando a forzare l’ingresso con violenti calci. Nottetempo, i rumori molesti provocati dai due hanno determinato l’allarme ai Carabinieri, che sono intervenuti prontamente e hanno intercettato i due a bordo di un’automobile lungo la strada statale 115, intenti a fuggire. Sulle scarpe sono state riscontrate le tracce dello scasso. La Procura di Sciacca ha convalidato l’arresto e ha restituito la libertà ai due indagati.
Il Capo dello Stato risponde ai fratelli Pellegrino
Su Youtube un gruppo di disabili gravissimi, tra cui i fratelli palermitani tetraplegici Gianluca e Alessio Pellegrino, ha pubblicato un video-messaggio tramite cui è stato lanciato un appello al Capo dello Stato affinchè le Istituzioni affrontino in modo concreto il tema dell’assistenza 24 ore su 24. E il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha subito risposto con una lettera ai fratelli Pellegrino, invitandoli a diffonderla anche agli altri. Mattarella, tra l’altro, ha scritto: “Le istituzioni, tutte, devono essere sensibili e fare fronte a questa responsabilità.” I fratelli Pellegrino, partecipando alla trasmissione “Le Iene”, hanno determinato le dimissioni dell’assessore regionale alle Politiche sociali, Gianluca Miccichè, che non li ha ricevuti nonostante loro avessero atteso un giorno intero in assessorato.
Sequestrati 110 chili di cocaina diretti in Sicilia
La Guardia di Finanza ha sequestrato 110 chili di cocaina nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Catania su un’organizzazione internazionale di trafficanti di droga. Il carico, diretto a Palermo, è stato bloccato sabato scorso nel porto di Salerno. La Procura distrettuale di Catania ha emesso quattro fermi: due sono stati eseguiti a Palermo e uno a Frosinone. Una quarta persona è attualmente irreperibile. I due fermati a Palermo sono Antonino Lupo, fratello di Cesare, ritenuto il capo del rione Brancaccio, e Antonio Catalano. La nave con l’ingente carico di cocaina è stata monitorata dalla Guardia di Finanza e bloccata al suo arrivo a Salerno, dove sarebbe approdata per errore, perché la destinazione sarebbe stata Palermo. L’inchiesta è in corso a Catania perché da tempo la Dda etnea ha monitorato i narco – trafficanti che riforniscono anche Catania.
La Procura di Caltanissetta chiede l’esame dell’imputato…Matteo Messina Denaro!
A Caltanissetta, in Corte d’Assise, al processo unificato sui mandanti delle stragi di Capaci e Via D’Amelio, il procuratore aggiunto di Caltanissetta, Gabriele Paci, ha invocato l’esame dell’imputato, Matteo Messina Denaro, latitante da oltre 20 anni. Le parole del magistrato sono state: “Chiediamo anche l’esame dell’imputato… si tratta di un auspicio”. La Procura di Caltanissetta, inoltre, ha chiesto ai giudici di ascoltare alcuni componenti delle forze dell’ordine che si occuparono delle indagini e diversi collaboratori di giustizia, tra i quali Gaspare Spatuzza, Antonino Giuffrè, Giovanni Brusca, Vincenzo Sinacori, e l’acquisizione dei verbali di interrogatorio dei pentiti ascoltati nei processi in cui il boss Messina Denaro è stato imputato a Palermo e Trapani. La Corte ha ammesso le liste dei testimoni e ha rinviato il processo al 21 aprile per ascoltare il poliziotto Rino Germanà.