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Realmonte, tentato furto e incendio

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A Realmonte, in contrada Durrueli, una residenza estiva, di proprietà di una coppia di pensionati, è stata probabilmente visitata da ignoti ladri che, altrettanto probabilmente, non avendo trovato nulla da rubare, avrebbero appiccato il fuoco, provocando tra l’altro l’esplosione di alcune bombole del gas all’interno. L’edificio è distrutto. Sul posto hanno lavorato i Vigili del Fuoco. Indaga la Polizia.

Frana al Viale della Vittoria, chiesto giudizio per 5 imputati

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La Procura della Repubblica di Agrigento, tramite il sostituto Andrea Maggioni, ha chiesto il rinvio a giudizio di 5 imputati nell’ambito dell’inchiesta sul crollo del costone ad Agrigento, al Viale della Vittoria, il 5 marzo 2014. I destinatari della richiesta sono l’ex sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, e il capo dell’Ufficio tecnico comunale, Giuseppe Principato. Poi i tre proprietari della parte di costone franato, Maria Isabella Sollano, e i suoi figli Oreste e Valentina Carmina. Più nel dettaglio, ai 3 proprietari privati è contestato di non avere adempiuto all’ordinanza sindacale che ha imposto di eseguire delle opere di manutenzione preventive. E il Comune, quindi il sindaco e il capo dell’Ufficio tecnico, rispondono invece del non avere vigilato affinchè i proprietari privati eseguissero le opere di manutenzione, perché, non avendole eseguite, il Comune, “a conoscenza della grave condizione di pericolo”, sarebbe stato obbligato ad intervenire in sostituzione del privato, a tutela della incolumità pubblica, e poi si sarebbe rivalso sui privati.

“Freezer”, arresti intorno a Messina Denaro

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I mafiosi, o presunti tali, sono accorti e prudenti. Temono le microspie, e di essere intercettati. E per sfuggire all’occhio invisibile, armati di giacche e cappotti anche in estate, si sono riuniti finanche in una cella frigorifera di un fruttivendolo di Alcamo. Ecco perché l’operazione è stata intitolata “Freezer”. Ancora terra bruciata intorno al superlatitante Matteo Messina Denaro, e il fuoco è stato appiccato dai poliziotti della Squadra Mobile di Trapani, capitanati da Fabrizio Mustaro, e coordinati dalla Procuratore aggiunto di Palermo, Teresa Principato, e dai sostituti Carlo Marzella e Gianluca De Leo. Le indagini hanno svelato che il nuovo capo del mandamento mafioso di Alcamo sarebbe un uomo di esperienza e con precedenti, Ignazio Melodia, inteso “u dutturi”, e lui medico lo è davvero, e ha lavorato all’Ufficio di igiene di Alcamo. Melodia sarebbe stato battezzato personalmente da Messina Denaro, che lo avrebbe punto, “la punciuta”, ed è stato carcerato dal 2002 al 2012. Anche il padre di Ignazio Melodia, e altri familiari, sono stati in odore di mafiosità e hanno visitato le patrie galere. Altre 5 persone sono state arrestate, Salvatore Giacalone, 62 anni, di Alcamo, Antonino Stella, 69 anni, originario di Marsala, Filippo Cracchiolo, 56 anni, di Alcamo, Giuseppe Di Giovanni, 32 anni, di Alcamo, e Vito Turricciano, attualmente detenuto, 70 anni, di Castellammare del Golfo. E il questore di Trapani, Maurizio Agricola, spiega: “Ancora una volta è emersa la pervicace condotta mafiosa volta a condizionare il tessuto economico nonché a tentare di influenzare le locali realtà politico-amministrative. E tale condotta è resa ancora più pericolosa dalla levatura criminale dei personaggi coinvolti.” Infatti, Melodia si sarebbe impegnato anche nella campagna elettorale per le Amministrative 2016 al Comune di Alcamo. E poi, agli atti dell’inchiesta vi è la registrazione con un telefonino ad opera di un imprenditore vittima di un’estorsione compiuta da Ignazio Melodia, che si rivolge così allo stesso imprenditore: “Io mezza provincia di Trapani comando.” E anche tra le pagine di cronaca e di giudiziaria agrigentine emerge il nome di Ignazio Melodia, che è stato condannato, insieme al medico di Favara, Giuseppe Nobile, e al pentito di Racalmuto, Maurizio Di Gati, per estorsione aggravata a danno di un imprenditore di Favara, Salvatore Vullo, titolare della Sa.Bo. Vullo avrebbe pagato un pizzo di 10mila euro perchè impegnato in lavori a Partanna, in territorio di Trapani.

Si è dimesso l’Assessore Miccichè

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L'assessore regionale Gianluca Micciché

“La vicenda dei fratelli Pellegrino, che mi ha profondamente addolorato e turbato, ha assunto una dimensione mediatica che va al di la dei fatti e che consegna un’immagine deformata della mia persona e del mio impegno politico. La situazione che si è determinata non mi consente di continuare con serenità il mio lavoro, per questa ragione e per tutelare la dignità delle istituzioni ho rassegnato le mie dimissioni da Assessore al Lavoro e alle Politiche Sociali al Presidente della Regione”. Lo ha dichiarato Gianluca Micciché.

L’ormai ex assessore è stato travolto dalle polemiche esplose dopo un servizio della trasmissione “Le Iene”, sull’assistenza a due disabili siciliani. Ieri sera, la trasmissione di Mediaset ha diffuso un altro video nel quale l’assessore avrebbe chiesto agli stessi disabili un aiuto per “restare al suo posto”. Da lì, nuove polemiche e nuove proteste, tra cui quelle del Movimento cinque stelle.

Micciché, a dire il vero, era da tempo al centro di una bufera politica. Prima ancora del servizio delle Iene, infatti, all’Ars diversi deputati hanno firmato e presentato una mozione di censura, legata soprattutto alla questione dei lavoratori degli ex sportelli multifunzionali. Una mozione di censura che era stata firmata anche da esponenti della maggioranza. Oggi, dopo il secondo video delle Iene, lo stesso Crocetta si era detto “amareggiato”.

Sicilia, Anas e i lavori di manutenzione ordinaria sulle strade statali

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Anas ha pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale un bando di gara finalizzato ai lavori di manutenzione ordinaria annuale, per il ripristino dei danni causati da incidenti ed emergenze, lungo le strade statali della Sicilia centrale.

I lavori, finanziati con risorse di Anas, prevedono un investimento pari a 800 mila euro.Si tratta della quinta gara, che segue altri quattro bandi con uguale finalità pubblicati due settimane fa, completando così la copertura annuale finalizzata alla manutenzione ordinaria sulle strade statali della Sicilia centro-occidentale.
Con questa quinta gara si interverrà sulle strade statali, ricadenti nelle province di Agrigento e Caltanissetta,
-115 “Sud Occidentale Sicula”, dal km 136,450 al km 259,850, 115 ter e 115 quater,
-118 “Corleonese Agrigentina”, dal km 102,400 al km 151,400,
122 “Agrigentina”, dal km 0,000 al km 62,250,
-122 ter “Variante di Canicattì”,
-123 “Di Licata”,
-189 “Della Valle del Platani”, dal km 48,850 al km 65,780,
-190 “Delle Solfare”, dal km 1,000 al km 23,400,
-410 e 410 dir “Di Naro”,
-557 “DI Campobello di Licata”,
-576 “Di Furore”,
-640 “Degli Scrittori”, dal km 0,000 al km 10,000,
-644 “Di Ravanusa”.

Anas ha aderito al Protocollo d’Intesa tra le Prefetture della Regione Sicilia del 14 Novembre 2016, per garantire il rispetto della legalità nei cantieri. In ragione di tale adesione, costituisce causa di esclusione dalle presenti procedure di gara il mancato rispetto delle prescrizioni contenute nel citato Protocollo.

Le offerte vanno inviate entro le ore 10 del 28 marzo 2017 a: ANAS S.p.A. – Coordinamento Territoriale Sicilia – U.O. Gare e Appalti – Via Alcide De Gasperi, 247 – 90146 Palermo.

Il Premio “Pippo Montalbano” a Favara

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L'attore Pippo Montalbano

Si è svolta a Favara al Castello Chiaramonte l’ottava edizione del Premio “Pippo Montalbano”, organizzata dal Comune di Favara in collaborazione con il Comune di Agrigento, la Fondazione Teatro Pirandello ed il Piccolo Teatro Pirandelliano città di Agrigento. La manifestazione è dedicata all’illustre Artista Agrigentino, ideata dal Comune di Favara per ricordarne l’ultima esibizione artistica avvenuta proprio nelle sale dello splendido Castello Chiaramonte il febbraio 2009. Hanno ricevuto l’ambito riconoscimento: i fratelli Mancuso, il regista Guglielmo Ferro, il giornalista e saggista Carmelo Sardo, il regista Tony Trupia, la violinista Federica Mosa, il produttore artistico Alfredo Lo Faro, l’attrice Vittoria Faro e la costumista Marilù Giannettino. Inoltre, domenica pomeriggio, 19 febbraio, al Teatro Pirandello di Agrigento, a conclusione dello spettacolo “Vestire gli ignudi”, per la regia di Gaetano Aronica, è stato consegnato il Premio all’attore Andrea Tidona, legato a Pippo Montalbano da profondo affetto e con il quale ha lavorato nei due capolavori di Marco Tullio Giordana “I cento passi” e “La meglio gioventù”.

Arti marziali a Porto Empedocle

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A Porto Empedocle, al palazzetto dello sport, Carmelo Hamel, si è svolto il terzo torneo regionale Opes-Sole del Sud, una gara comprendente arti marziali miste. All’evento sono stati presenti molti team di diverse città siciliane, e il presidente di Opes-Sicilia Andrea Patti. L’evento è organizzato dalla polisportiva Sole del Sud di Agrigento presieduta da Calogero Rizzo e con maestro Alessio Rizzo, in collaborazione con l’Opes, ente di promozione sportiva riconosciuta dal Coni. Le interviste al Videogiornale di Teleacras.

“Vestire gli ignudi” al teatro Pirandello

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La produzione teatrale del “Pirandello” Vestire gli ignudi, per la regia di Gaetano Aronica, e le tre giornate di rappresentazione. Le interviste a margine dello spettacolo, a Gaetano Aronica, agli attori Andrea Tidona e Stefano Trizzino, e al sindaco Calogero Firetto, in onda al Videogiornale di Teleacras.

“Possibile” Palermo su trasferimenti dal campo Rom della Favorita

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Il coordinatore di "Palermo appena Possibile", Pietro Salemi

Il Comitato di “Possibile Palermo”, tramite i portavoce Pietro Salemi e Irene Grifò, che è la responsabile del gruppo di lavoro tematico “Immigrazione e Accoglienza”, interviene a seguito del trasferimento forzato dal campo Rom del Parco della Favorita di Palermo al centro di identificazione ed espulsione di Ponte Galeria di Roma di due donne nate e cresciute a Palermo ed altre due ivi residenti da oltre vent’anni. “Possibile Palermo” afferma: “La vicenda costituisce la dimostrazione dell’inadeguatezza della vigente legislazione sul soggiorno degli stranieri e degli apolidi sul nostro territorio: le donne, precedentemente titolari di permesso di soggiorno, erano in attesa di un rinnovo per richiesta di protezione internazionale, per cure mediche e per assistenza minori, ma prima di conoscere l’esito delle domande sono state raggiunte dai provvedimenti di espulsione ed immediatamente trasferite. Il Comitato esprime solidarietà alle nostre “concittadine di fatto”, repentinamente allontanate dai rispettivi nuclei familiari di appartenenza in violazione del diritto al rispetto della vita familiare, tutelato dalla nostra Costituzione e sancito dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e, nel caso di una delle donne allontanate, senza tenere conto del superiore interesse della figlia minore. Palermo Prima Possibile auspica: l’approvazione di una legge che introduca lo ius soli tra i criteri di acquisto della cittadinanza italiana, una modifica della disciplina del T.U. Immigrazione che preveda maggiori e più efficaci istituti di autorizzazione del soggiorno degli stranieri in Italia con particolare riferimento agli apolidi e l’abrogazione del delitto di ingresso e soggiorno illegale sul territorio dello Stato.”

Sicilia e sviluppo, ritmo insufficiente

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L’economia siciliana procede avanti ma adagio, e il ritmo di marcia non sarebbe sufficiente per ridurre in modo incisivo il tasso di disoccupazione. Così è, in sintesi, secondo l’annuale report di “CongiunturaRes”, l’osservatorio congiunturale della Fondazione Res, presentato a Palermo. Il Prodotto interno lordo regionale nel 2015 è aumentato del più 2,1%, e, secondo le nuove stime, vi è il segno positivo anche per il 2016 e 2017, ma modesto e in riduzione: più 1,3% nel 2016 e più 1,3% nel 2017. E la lentezza della crescita si ripercuote sul tessuto produttivo della Sicilia, in decrescita dal 2007 al 2014, e sulla creazione di lavoro: il tasso di disoccupazione era del 21,4% nel 2015, scende al 21,2% nel 2016 e dovrebbe attestarsi al 20,9% nel 2017. Ed è un dato tra i peggiori in Italia. In sostanza, la crescita debole non produce lavoro, e quando lo crea è lavoro precario. Le famiglie siciliane, inoltre, sono le più povere in Italia: hanno un reddito inferiore del 29% rispetto alla media nazionale, e la crisi ha alimentato le diseguaglianze economiche e sociali. Tutto negativo? No: il primo sostegno alla crescita sarà offerto anche nel 2017 da un aumento della produzione e delle esportazioni, con un più 5,2%, e da una timida ma evidente ripresa degli investimenti produttivi, tra macchinari e attrezzature, che dovrebbero contribuire positivamente al rafforzamento della crescita e della competitività del sistema. La domanda delle famiglie dovrebbe mantenersi sui livelli attuali, quindi il più 0,9%. Altra nota dolente è la povertà relativa, che colpisce in Sicilia l’11,7% delle famiglie, a fronte del 6,1% nella media nazionale, e il 10,8% delle persone, a fronte della media nazionale del 7,6%. Ed è in aumento anche la povertà assoluta che, secondo le stime Res, attanaglia circa 260mila famiglie e oltre 720mila persone, su una popolazione di poco più di 5 milioni di abitanti. La povertà investe soprattutto le fasce più deboli, giovani fino a 35 anni e anziani oltre i 65 anni di età, ed è solo in parte compensata dalla presenza di meccanismi di ‘welfare familiare’, ossia la compensazione con altri redditi in famiglia.