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Formazione, da oggi l’«Avviso 8»

 

L’assessore regionale alla Formazione, Bruno Marziano.

Formazione professionale in Sicilia, avanti tutta: infatti, da oggi, lunedì 30 gennaio, e per i prossimi 30 giorni, gli Enti accreditati potranno presentare alla Regione i progetti definitivi, e, dopo ulteriori 30 giorni, sarà possibile avviare l’attività. Si tratta del programma di azione sancito dal cosiddetto “Avviso 8”, firmato dall’assessore regionale alla Formazione, Bruno Marziano, impegnato nel difficile lavoro di ricucire gli strappi nel settore, che lo hanno dilaniato costringendolo ad una perdurante crisi di sistema che si protrae ormai da anni, tra scandali giudiziari ed esplosione incontrollata, di matrice spesso clientelare, di enti, formatori e personale da formare. Ed infatti, l’assessore Marziano spiega: “Nel passato avevamo una formazione riconducibile alle organizzazioni dei lavoratori e agli enti religiosi, con in media 350 enti. Poi ce ne siamo trovati 3.500. A metà degli anni 2000 si è fatta l’operazione di allargare la spesa dalle risorse regionali al fondo sociale, triplicandola: siamo passati da 100 milioni del 2005 a quasi 400 milioni del 2012. Questo ha pesato sulle politiche attive del lavoro. Dal 2010 in poi, pur in presenza di un blocco, si è dato il via libera ad assunzioni indiscriminate, tant’è che ne abbiamo trovati oltre 12.000. C’è stata un’azione clientelare di massa sulla formazione. Questo settore ha bisogno di una nuova legislazione. E con le nuove norme si è messo in sicurezza giuridica il sistema della formazione professionale in Sicilia, smentendo l’idea che in questo assessorato regna il caos e non si fa nulla” – conclude. E con Marziano è d’accordo il presidente della Regione, Rosario Crocetta, che, nel giorno d’avvio dell’«Avviso 8», rilancia l’ opera di ripristino della legalità e afferma: “Non abbiamo scelta. Ci troviamo in un contesto melmoso in cui chi voleva faceva un ente di formazione e veniva accreditato, creando questo scempio. Non credo che il ciclo di bonifica sia finito. Questi scheletri sono destinati a riemergere, a prescindere dall’azione dell’amministrazione, che in questi anni ha denunciato, mentre in passato ha operato nell’omertà.”

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