HomePoliticaLa semplicissima questione "Orlandiana" (video)

La semplicissima questione “Orlandiana” (video)

Il sindaco di Palermo, Orlando, come ha annunciato, si rivolga subito al giudice sulla costituzionalità del decreto “Sicurezza”. Bando alle ciance, altrimenti è politica.

Leoluca Orlando

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, non si ritiene un dissidente, un ribelle, un disubbidiente. Lui non sarebbe alla ricerca di uno spazio di azione politica anti-populista contrapposta alla Lega di Salvini. Il sindaco Orlando si è persuaso e convinto che il decreto “Sicurezza” del ministro Salvini, appena convertito nella legge numero 132 del 2018 approvata dal Parlamento, sia incostituzionale, nella parte in cui impedendo l’iscrizione dei migranti richiedenti asilo nel registro dei residenti non consente loro di ottenere la carta d’identità e alcuni diritti tutelati dalla Costituzione della Repubblica Italiana come l’istruzione e la salute. La domanda: e allora perché Orlando non si rivolge alla Corte Costituzionale e la interroga sulla costituzionalità del decreto “Sicurezza”? La risposta: perché nell’ordinamento italiano il sindaco non può rivolgersi direttamente alla Corte Costituzionale, ma deve, procedendo indirettamente, rivolgersi al giudice ordinario, in tal caso il giudice civile, prospettandogli i suoi dubbi sulla costituzionalità del decreto “Sicurezza”. Se il giudice dovesse ritenere manifestamente fondato il dubbio del sindaco Orlando, allora sarà il giudice, lui sì, a rimettere il dubbio, la questione, alla Corte Costituzionale. E se la Corte Costituzionale dovesse ritenere in tutto o in parte incostituzionale la legge 132, la stessa legge potrà essere disapplicata. Fino a quando ciò non sarà, il sindaco è obbligato ad applicare la legge, altrimenti rischia di essere incriminato di abuso d’ufficio qualora il prefetto lo denunciasse, e il ministro dell’Interno lo potrà rimuovere dalla carica qualora lui, il sindaco, si renda colpevole di gravi e ripetute violazioni di legge. E se ciò fosse urgente, potrà il prefetto sospendere dalla carica il sindaco. In conclusione il sindaco Orlando ha due opzioni. La prima è che, anziché trascinare la polemica e strumentalizzarla politicamente, agisca subito e interroghi il giudice ordinario che a sua volta, se lo riterrà opportuno, interrogherà la Corte Costituzionale. La seconda è invece attendere che il sindaco Orlando, o altri sindaci come lui, siano incriminati o rimossi dalla carica, e che comparendo poi al cospetto di un giudice lo interroghino sulla costituzionalità del decreto “Sicurezza”. Tutto il resto sono ciance, da bandire, altrimenti è politica.

Angelo Ruoppolo
Angelo Ruoppolohttps://www.teleacras.it
Giornalista professionista, di Agrigento. Nel febbraio 1999 l’esordio televisivo con Teleacras. Dal 24 aprile 2012 è direttore responsabile del Tg dell’emittente agrigentina. Numerose le finestre radio – televisive nazionali in cui Angelo Ruoppolo è stato ospite. Solo per citarne alcune: Trio Medusa su Radio DeeJay, La vita in diretta su Rai 1, Rai 3 per Blob Best, Rai 1 con Tutti pazzi per la tele, Barbareschi shock su La 7, Rai Radio 2 con Le colonne d’Ercole, con Radio DeeJay per Ciao Belli, su Rai 3 con Mi manda Rai 3, con Rai 2 in Coast to coast, con Rai 2 in Gli sbandati, ancora con Rai 2 in Viaggio nell'Italia del Giro, con Striscia la notizia su Canale 5, con Radio 105 nello Zoo di Radio 105 e Rebus su Rai 3. Più volte è stato presente e citato nelle home page dei siti di Repubblica e di Live Sicilia. Il sosia di Ruoppolo, Angelo Joppolo, alias Alessandro Pappacoda, è stato il protagonista della fortunata e gettonata rubrica “Camera Zhen”, in onda su Teleacras, e del film natalizio “Gratta e scappa”, con una “prima” affollatissima al Cine Astor di Agrigento. I suoi video su youtube contano al giugno 2023 quasi 30 milioni di visualizzazioni complessive. Gli sono stati assegnati diversi premi tra cui: "Sipario d'Oro", "Alessio Di Giovanni", "Mimosa d'Oro", "Pippo Montalbano". Indirizzo mail: angeloruoppolo@virgilio.it
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