HomeCronacaMichele Ruoppolo: "Non desistete a ricorrere al pronto soccorso urologico"

Michele Ruoppolo: “Non desistete a ricorrere al pronto soccorso urologico”

Michele Ruoppolo

Il direttore dell’Unità Operativa di Urologia ed Andrologia di Agrigento, Michele Ruoppolo, interviene in riferimento alla necessità, già rilevata anche dall’Unità Operativa di Cardiologia ed Emodinamica di Agrigento, di non desistere, perché intimoriti dal rischio contagio da coronavirus, dal recarsi in ospedale per gravi problemi di salute. Michele Ruoppolo afferma: “La pandemia da COVID-19 sta stravolgendo radicalmente il normale svolgimento dell’attività clinica sanitaria presso le strutture dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, comportando un significativo ritardo e spesso la cancellazione delle prestazioni sanitarie e anche evidentemente di quelle urologiche. Oggi più che mai è indispensabile una razionalizzazione immediata delle risorse e la corretta definizione degli scenari futuri per pianificare l’assistenza agli altri malati, mentre tutti gli sforzi delle strutture sanitarie sono tesi nel contenimento e nel trattamento della pandemia da coronavirus. Anche i malati urologici soffrono di questa emergenza. Tra l’altro molti pazienti con gravi esigenze urologiche: emorragia vescicale, ritenzione urinaria con progressione verso l’idronefrosi e l’insufficienza renale, o sepsi delle vie urinarie, non si recano in ospedale per il timore di contagio, e spesso hanno difficoltà a relazionarsi con i propri medici curanti o gli specialisti. Preciso che le urgenze urologiche di tutta la provincia, sono attualmente garantite, come di consueto, presso la Unità Operativa di Urologia dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. Ovviamente le linee guida ci indirizzano verso una diversa gestione strategica della patologia urologica. Ad esempio nelle ematurie gravi e nei traumi la scarsa disponibilità di sangue, che potrebbe verificarsi, favorisce un atteggiamento più rapidamente interventista e risolutivo. Per quanto concerne la patologia della calcolosi renale ed ureterale deve essere sempre considerato il rischio di evoluzione del quadro clinico verso un’urgenza o emergenza per cause infettive che può sfociare rapidamente verso una sepsi fatale. Per cui si raccomanda, in presenza di febbre associata alla calcolosi, di recarsi al più presto al pronto soccorso urologico. Gli interventi in pazienti con tumori urologici, così come le biopsie in pazienti a rischio, saranno praticati in base alla disponibilità di spazi operatori. Saranno considerati prioritari quegli interventi chirurgici la cui dilazione potrebbe impattare sulla sopravvivenza del paziente stesso. In particolare tumori del rene a rischio progressione, della vescica di alto grado o della prostata localmente avanzati. Stiamo vivendo una condizione senza precedenti. Non esiste una dirittura maestra per uniformare i comportamenti. E’ tuttavia necessario oggi che l’incertezza, il timore, la paura e il panico a causa della condizione imprevedibile e straordinaria che si è verificata, non si rifletta su comportamenti elusivi anche rispetto a patologie gravi e potenzialmente fatali”.

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