HomeCronacaVaccini, tra obbligatorietà e farmacie

Vaccini, tra obbligatorietà e farmacie

A fronte dell’avvento della zona gialla in Sicilia, l’assessore Razza propone l’obbligo della vaccinazione. Dalla prossima settimana a Palermo i vaccini in farmacia.

Sono 1.681 i nuovi casi di covid in Sicilia, a fronte di 22.589 tamponi processati. L’incidenza è al 7,4%. La regione è, ormai da tempo, al primo posto in Italia per numero di contagi giornalieri. Gli attuali positivi sono 26.525, con un aumento di altri 415 rispetto al precedente report. I guariti sono 1.255. Le vittime sono state 11, per un totale dei decessi a 6.285. I ricoverati ordinari sono 881, 26 in più, e quelli in terapia intensiva sono stabili a 103. Ecco la distribuzione dei nuovi contagiati tra le province: Palermo 329, Catania 353, Messina 18, Siracusa 233, Ragusa 308, Trapani 126, Caltanissetta 94, Agrigento 133, Enna 87. Nel frattempo, il presidente della Regione, Nello Musumeci, a fronte dell’aggravarsi della pandemia, ha istituito altre due zone arancione, a Barrafranca, in provincia di Enna, e a Niscemi, in provincia di Caltanissetta. E in riferimento all’avvento della zona gialla, e al basso numero di vaccinati, l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, ha proposto l’introduzione dell’obbligo vaccinale. E ha affermato: “Credo che prima o poi il tema dell’obbligo vaccinale, soprattutto per alcune categorie a rischio, sarà da mettere all’ordine del giorno. Sono padre di un bambino di 4 mesi, e al sessantesimo giorno ho portato mio figlio a fare i vaccini obbligatori; non capisco perché delle minoranze inconsapevoli dovrebbero condizionare la vita della stragrande maggioranza dei cittadini. E’ un problema che il governo nazionale dovrà assumere come prioritario”. Ed ancora in tema di vaccini, dalla prossima settimana in poi, la provincia di Palermo sarà la prima in Sicilia dove i sieri saranno a disposizione anche nelle farmacie che aderiscono al piano di distribuzione. I cittadini che vorranno vaccinarsi potranno prenotare la dose di Pfizer nella propria farmacia di fiducia aderente all’iniziativa. L’Azienda sanitaria applicherà su ogni fiala un codice di tracciamento che permetterà, attraverso l’inserimento nella piattaforma di Poste Italiane, il preciso abbinamento al soggetto ricevente. In base agli appuntamenti fissati, gli operatori della distribuzione intermedia ritireranno le dosi dalla farmacia dell’Azienda sanitaria e le consegneranno ai singoli esercizi. Qui i farmacisti – appositamente formati tramite due corsi dell’Istituto superiore di sanità – eseguiranno l’anamnesi del paziente e la conseguente inoculazione del vaccino, secondo i protocolli di sicurezza stabiliti dall’accordo nazionale, e infine inseriranno sulla piattaforma i dati dell’avvenuta immunizzazione rilasciando il green pass. I pazienti cosiddetti “fragili” o che presentano co-morbidità saranno invece inviati al medico di medicina generale.

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