HomeCronacaMusumeci: “Sì ai provvedimenti drastici”

Musumeci: “Sì ai provvedimenti drastici”

Impennata dei contagi in Sicilia. Il super green pass e l’intervento di Musumeci: “Lo Stato ha il diritto-dovere di tutelare gli interessi generali. Occorre potenziare i controlli”.

Impennata dei contagi in Sicilia. I nuovi positivi al covid sono 690, a fronte di 26.385 tamponi processati. L’incidenza aumenta al 2,6%. La regione è al sesto posto in Italia per nuovi contagi giornalieri. Gli attuali positivi sono 11.098, con un aumento di 195 casi. I guariti sono 501. Le vittime sono state 6, per un totale dei decessi a 7.168. Negli ospedali i ricoverati ordinari sono 384, 2 in più, e quelli in terapia intensiva sono 41, 1 in meno. Ecco la distribuzione dei nuovi contagiati tra le province: Palermo 175, Catania 194, Messina 128, Siracusa 58, Ragusa 21, Trapani 25, Caltanissetta 36, Agrigento 48, Enna 17. Nel frattempo, in occasione dell’ok del governo al super green pass dal 6 dicembre al 15 gennaio, ovvero il green pass con tampone solo per accedere al posto di lavoro, e il green pass solo con vaccino per gli altri luoghi, il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha assunto una posizione radicale nel merito, giustificata oggettivamente dall’allarme quarta ondata e restrizioni a Natale paventato in tutta Italia. E Musumeci, in riferimento al super green pass, ha affermato: “Lo Stato ha il dovere di tutelare la sua comunità. Il vaccino rimane l’unico rimedio non tanto per tirarci fuori, ma semplicemente per consentirci di non andare a finire al cimitero. I numeri parlano chiaro. In Sicilia abbiamo oltre 400 ricoverati per covid, e l’80% non ha fatto il vaccino. Sono convinto che in alcuni casi particolari lo Stato, come un buon padre di famiglia con i figli, abbia il diritto-dovere di sospendere momentaneamente alcune libertà individuali, se l’adozione di un provvedimento, drastico e temporaneo, dovesse servire a salvaguardare interessi generali. Dopo mesi di vana campagna di persuasione, sappiamo che c’è uno zoccolo duro di non vaccinati. Ma sono anche convinto che all’interno di questa fascia, oltre agli irriducibili, ci sono persone diffidenti, recalcitranti, che hanno bisogno di convincersi. Una misura ulteriormente più restrittiva, come il super green pass, può convincere i più refrattari, e quindi recuperare alla ragione del vaccino chi è ancora indeciso o chi non si è ancora lasciato convincere. Noi firmiamo ordinanze restrittive, ma i controlli affinchè si rispettino sono l’anello debole della filiera. Mi riferisco ai controlli non soltanto di pertinenza dei privati, come nei caso dei ristoranti che è il più lampante, ma anche quelli dovuti delle forze dell’ordine. E spesso la gente non si rende conto che la materia dei controlli su strade, luoghi di assembramento e piazze non è assolutamente di competenza di noi presidenti di Regione, ma dello Stato e quindi dei prefetti e delle forze dell’ordine”.

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