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Messina Denaro e l’ex amico Francesco Geraci

Matteo Messina Denaro interrogato pochi giorni dopo la morte dell’ex collaboratore e amico d’infanzia Francesco Geraci: “Potevo ucciderlo, sapevo dove abitava a Bologna, ma non l’ho fatto”.

Lo scorso 4 febbraio è morto all’età di 59 anni Francesco Geraci, l’ex collaboratore di giustizia amico d’infanzia di Matteo Messina Denaro. Lui, originario di Castelvetrano, ha dimorato da tempo in una località segreta dopo essere fuoriuscito dal programma di protezione. Francesco Geraci, gioielliere, è stato alla ribalta delle cronache soprattutto per avere nascosto gli oggetti preziosi di Totò Riina a Castelvetrano: collier, orecchini, crocifissi tempestati di brillanti, diamanti, sterline e lingotti d’oro per un valore di oltre 2 miliardi di lire. Ha sofferto di un tumore al colon, la stessa malattia di Messina Denaro, in riferimento al quale ha dichiarato in più occasioni: “Con Messina Denaro Matteo ci conosciamo dall’infanzia perché giocavamo assieme da piccoli. Abita vicino casa mia, in linea d’aria saranno un 200 metri. Un giorno mi chiesero il pizzo, io mi rivolsi a lui, e da allora diventai suo uomo di fiducia”. Ebbene, il 13 febbraio successivo, giorno del primo interrogatorio di Matteo Messina Denaro dopo l’arresto, lui non è a conoscenza che Francesco Geraci è morto pochi giorni addietro. Il procuratore di Palermo, Maurizio De Lucia, e l’aggiunto, Paolo Guido, sollevano l’argomento Geraci, e lui, Messina Denaro, rivendica innanzitutto di non avere voluto ucciderlo nonostante fosse al corrente dell’indirizzo bolognese segreto dove ha abitato il pentito. E racconta: “ Io ho sempre saputo dov’era a Bologna, via Enrico Panzacchi 14, e aveva una gioielleria sempre a Bologna, in via XX settembre, nel centro storico”. I magistrati si insospettiscono: “Come sapeva che abitava lì a Bologna?”. Messina Denaro risponde: “Tramite strade mie”. Loro: “E quali erano queste strade sue?”. Lui: “Lei mi vuole portare a dire che era qualcuno dello Stato… Allora, le strade che lo hanno detto a me ovviamente non ve lo posso dire perché significa che usciamo da qua e andate ad arrestare persone, e io non le faccio queste cose”. Poi Messina Denaro ribatte ancora: “Io non l’ho ucciso e nemmeno l’ho fatto uccidere… allora per rispondere in un altro modo io non faccio parte di niente, io sono me stesso, ma devo essere un criminale… Mi definisco un criminale onesto”. De Lucia lo interrompe sul ‘criminale onesto’, e replica: “E’ un ossimoro. Lo sa lei cosa è un ossimoro?”. La risposta di Messina Denaro è pronta e immediata: “La gelida fiamma”, citando l’esempio tipico dell’ossimoro sui libri di scuola. Poi prosegue su Francesco Geraci che per il capomafia non è stato solo un traditore ma anche un ladro. E afferma: “Lui senza di me sarebbe stato un morto di fame, invece era miliardario, ma va bene così. Ma quando tu se sei uomo – tra virgolette che non lo era – ti fai pentito, dai tutte le colpe a me, fai passare un anno, due anni, tre anni, e dici ai tuoi familiari: ‘Prendete la parte che aveva questo signore con noi e gliela fate avere alla famiglia’ – cosa che non accadde mai – quindi questa è disonestà secondo me però”.

Angelo Ruoppolo
Angelo Ruoppolohttps://www.teleacras.it
Giornalista professionista, di Agrigento. Nel febbraio 1999 l’esordio televisivo con Teleacras. Dal 24 aprile 2012 è direttore responsabile del Tg dell’emittente agrigentina. Numerose le finestre radio – televisive nazionali in cui Angelo Ruoppolo è stato ospite. Solo per citarne alcune: Trio Medusa su Radio DeeJay, La vita in diretta su Rai 1, Rai 3 per Blob Best, Rai 1 con Tutti pazzi per la tele, Barbareschi shock su La 7, Rai Radio 2 con Le colonne d’Ercole, con Radio DeeJay per Ciao Belli, su Rai 3 con Mi manda Rai 3, con Rai 2 in Coast to coast, con Rai 2 in Gli sbandati, ancora con Rai 2 in Viaggio nell'Italia del Giro, con Striscia la notizia su Canale 5, con Radio 105 nello Zoo di Radio 105 e Rebus su Rai 3. Più volte è stato presente e citato nelle home page dei siti di Repubblica e di Live Sicilia. Il sosia di Ruoppolo, Angelo Joppolo, alias Alessandro Pappacoda, è stato il protagonista della fortunata e gettonata rubrica “Camera Zhen”, in onda su Teleacras, e del film natalizio “Gratta e scappa”, con una “prima” affollatissima al Cine Astor di Agrigento. I suoi video su youtube contano al giugno 2023 quasi 30 milioni di visualizzazioni complessive. Gli sono stati assegnati diversi premi tra cui: "Sipario d'Oro", "Alessio Di Giovanni", "Mimosa d'Oro", "Pippo Montalbano". Indirizzo mail: angeloruoppolo@virgilio.it
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