Il leader del Movimento 5 Stelle, Cancelleri, propone al presidente della Regione, Musumeci, di importare in Sicilia il modello del contratto di governo.

Il contratto di governo, firmato dal leader della Lega, Matteo Salvini, e dal leader del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, e di cui è garante il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, forse sarà firmato anche in Sicilia. Almeno così è nelle intenzioni del leader del Movimento 5 Stelle nell’Isola, Giancarlo Cancelleri, già candidato alla Presidenza della Regione nel 2012 e nel 2017. Ed il deputato nisseno Cancelleri, dopo il sondaggio che testimonia meno consenso dei siciliani non solo verso il governo Musumeci ma anche verso le forze d’opposizione, tende la mano al governatore catanese, premette che si tratta dell’ultimo appello, quasi un disperato avviso ai naviganti, e poi le sue parole sono: “Presidente Musumeci, sbarazzati delle tue zavorre. Liberati dei vecchi scarponi e delle vecchie logiche, alleggerisciti del peso degli impresentabili e dei poltronari. E incontriamoci. Ma, se vieni, non portare carte già scritte. Porta con te soltanto un foglio bianco e un paio di penne. Per scrivere assieme un qualcosa – chiamiamolo mini-contratto di governo, o patto per la Sicilia, o decalogo – che serva a salvare il tuo governo. Ma soprattutto, e te lo dico da cittadino, ciò a cui tengo di più: il futuro della nostra terra”. Uno a zero e palla al centro. Adesso si attende il riscontro da parte di Nello Musumeci alla proposta di importare in Trinacria il modello del contratto di governo, ovvero un’alleanza tra forze politiche anche diverse e contrapposte sulla base di un programma di governo, un “papello” di ciò che si è d’accordo a compiere, insieme, e per il bene dell’Italia, degli Italiani, e, in tal caso, della Sicilia e dei Siciliani. Poi Giancarlo Cancelleri inganna il tempo in attesa della risposta di Musumeci commentando il recente sondaggio deludente per la maggioranza al timone della Sicilia. E le sue parole sono: “Penso che non c’era bisogno di una rilevazione demoscopica, ma basta uscire e stare in strada per capire che la sfiducia e la delusione sul governo Musumeci sono molto diffuse, anche fra chi un anno fa l’ha sostenuto e votato. E se il presidente non si fida dell’Istituto che ha effettuato il sondaggio, scelga pure un istituto qualsiasi per fare le stesse domande ai siciliani, il sondaggio glielo pago io. Non credo che darà un risultato diverso. Magari però, io aggiungerei un’altra domanda: chi voterebbe fra Musumeci e Cancelleri oggi? Musumeci è circondato da incapaci, il 4 in pagella per qualche assessore è anche sin troppo magnanimo. Ora ci dica cosa vuole fare da grande: continuare con un basso profilo, che per noi significa nessun profilo, o dare una svolta al suo governo e salvare la Sicilia?”. Ecco perché la proposta del contratto di governo.