Antonio Vinti, cantante riberese, balza, ancora una volta, agli onori della cronaca con la pubblicazione dell’ennesimo album discografico “El 3mendo”, che è il il nome d’arte dell’artista crispino. Cantautore e musicista, ormai da più di 10 anni si dedica alla musica latina, in particolare al “Reggaeton”, collaborando con molti nomi noti dell’ambiente musicale latino come i Los Locos con i quali ha dato vita a molti brani estivi e con cui è stato ospite anche su Raiuno, diverse volte.
Oggi, al Vg delle 14:05, vedremo il video che in questo primo scorcio di stagione estiva impazza un po’ ovunque.
L’assessorato regionale ai Beni Culturali ha finanziato, con fondi comunitari per 500mila euro, lavori di recupero e adeguamento per lo svolgimento di iniziative culturali al Giardino Botanico, in via Demetra, ad Agrigento, di cui è titolare e gestore la Provincia di Agrigento. In proposito, l’assessore regionale ai Beni Culturali, Alberto Samonà, commenta: “Si tratta di intervenire su un vero e proprio ‘museo a cielo aperto’, a molti sconosciuto, che racchiude al suo interno anche diverse testimonianze archeologiche quali ipogei, caverne visitabili e testimonianze fossili. L’intervento di messa in sicurezza e riqualificazione consente di recuperare e rileggere uno spazio dalla bellezza suggestiva, per destinarlo anche a iniziative culturali, rendendo maggiormente fruibili i vialetti interni, dove si trovano varie specie arboree, classificate e illustrate grazie a un’apposita segnaletica”.
Il deputato regionale del Partito Democratico, Michele Catanzaro, interviene nel merito della questione “recupero e rilancio delle Terme di Sciacca”, e afferma: “L’ultimo via libera accordato dalla Regione Siciliana al Museo Diffuso dei 5 Sensi per la gestione a titolo gratuito per 12 mesi degli accessi alle grotte vaporose di San Calogero, è solo l’ultima trovata propagandistica di un governo tutto chiacchiere. Se c’erano ancora dei dubbi sull’approssimazione del governo regionale nella gestione di una questione importante come le Terme Siciliane, adesso ogni tipo di incertezza è stata cancellata. Non ce l’ho con l’Ecomuseo dei 5 Sensi, che considero iniziativa positiva e meritevole svolta a favore della città di Sciacca. Tuttavia non deve sfuggire il fatto che insieme a questo prezioso affidamento, il presidente Nello Musumeci deve ancora dire alla città di Sciacca quale sia la sua idea sul futuro delle Terme. Il governatore vuole distrarre l’attenzione e continua a disattendere le attese di una comunità stanca di aspettare. Musumeci non può continuare ad ignorare le richieste di un incontro da svolgersi a Sciacca”.
Ad Agrigento, venerdì prossimo, 25 giugno, nei locali del Santuario dell’Addolorata, in via Garibaldi, alle ore 19:30, la Società agrigentina di storia patria, l’Ande Associazione donne elettrici, e il Parco Valle dei Templi, hanno organizzato un convegno sul tema: “Riadattamento dei Templi greci di Akragas in chiese Cristiane”. Il responsabile organizzativo è Franco Zanini. Interverranno don Lillo Argento, Giovanni Moscato, Adalgisa Monreale, Michele Di Bernardo, Giuseppe Cavaleri, Lina Gueli e Myriam Russello. I relatori saranno Salvatore Pezzino, Calogero Brunetto, Marina Arnone e Carola De Paoli. Modera Beniamino Biondi.
Bisogna ridurre il costo dei biglietti dell’aliscafo diretto a Lampedusa e Linosa per incentivare il turismo: in proposito il sindaco, Totò Martello, si è rivolto alla Regione. E afferma: “Ho scritto al presidente della Regione, Musumeci, e all’assessore ai Trasporti, Falcone, per chiedere di abbassare i prezzi dei biglietti degli aliscafi per Lampedusa e Linosa. E’ giusto che i residenti abbiano la possibilità di viaggiare a tariffe ridotte, ma quelle per i turisti al momento mi sembrano davvero esose: in una stagione particolare come questa bisogna incentivare le presenze alle Pelagie, anche perché qui viviamo essenzialmente di turismo. Mi aspetto un intervento del governo regionale in risposta alla nostra richiesta per potere avere, almeno per questa stagione, una riduzione delle tariffe per gli aliscafi”.
L’associazione “Tante case tante idee” di Agrigento, presieduta da Domenico Vecchio, dopo un precedente intervento alcuni giorni addietro, adesso ha rilanciato l’allarme per la crisi idrica che attanaglia e danneggia soprattutto il settore turistico e ricettivo. L’associazione ha incontrato il prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa. A conclusione, lo stesso Domenico Vecchio commenta: “Noi ci mettiamo la faccia. Vogliamo rappresentare al meglio questo territorio. Il nostro appello è stato accolto dal Prefetto che ha preso atto delle difficoltà e delle nostre esigenze che sono quelle dell’intera città. Tutti soffriamo per la carenza di distribuzione idrica. E’ ovvio che solo se teniamo alta l’attenzione su questo problema possiamo sperare di trovare una soluzione. Il Prefetto ci ha rassicurato che c’è chi sta lavorando per far fronte a questa emergenza evitando che continui a lungo, consentendoci di potere offrire ai nostri ospiti il servizio che meritano”. In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras sono in onda gli interventi video del presidente di “Tante case tante idee”, Domenico Vecchio, e di una delle rappresentanti dei Bed and breakfast, Elvira Mangione, che ha partecipato all’incontro con il prefetto.
La Corte d’Appello ha assolto il deputato regionale, Sergio Tancredi, imputato di diffamazione a danno dell’ex collega Antonio Venturino, già vice presidente dell’Assemblea Regionale nella scorsa legislatura. Lo stesso Tancredi commenta: “Dopo anni di ingiustizie è stata decretata finalmente la verità. Ero stato condannato in primo grado per avere diffamato Antonio Venturino con un tweet che non ho mai fatto. In questi anni sono stato in rispettoso silenzio, ho subito il pignoramento dei conti bancari, il prelievo di una somma per il risarcimento, e sono stato ingiustamente offeso. Persino Sgarbi mi ha dedicato un post. Il tempo è galantuomo. Sono sicuro che saranno galantuomini anche tutti coloro che hanno usato politicamente questo argomento per screditarmi e che oggi hanno l’occasione di chiedere scusa. Giustizia è fatta. E come direbbe Vasco sono ancora qua…” – conclude Tancredi.
L’assessore regionale a Infrastrutture e Trasporti, Marco Falcone, ha predisposto un programma di interventi per la viabilità e per i presidi di legalità, con relativa copertura finanziaria, che interessano anche la provincia agrigentina. In particolare si tratta di opere, per 10 milioni di euro, su strade comunali afferenti l’intervento sulle strade statali 121 – 189 Palermo Agrigento nel tratto tra Bolognetta e Bivio Manganaro. Poi al Comune di Santa Elisabetta 2 milioni e 200mila euro per la manutenzione straordinaria della locale caserma. Ed infine, al Comune di Raffadali 1 milione e 583mila euro per il progetto di completamento, tramite la realizzazione di 4 alloggi, della caserma dei Carabinieri. Riccardo GalloMargherita La Rocca RuvoloIn proposito il deputato regionale e vice coordinatore regionale di Forza Italia, onorevole Riccardo Gallo, e il commissario provinciale di Forza Italia di Agrigento, onorevole Margherita La Rocca Ruvolo, esprimono apprezzamento a seguito di quanto disposto dall’assessore Falcone. “L’assessore Marco Falcone – aggiungono Gallo e La Rocca Ruvolo – si è sempre dimostrato pronto a condividere e sostenere le nostre istanze legate al territorio agrigentino. Forza Italia, come forza di governo, testimonia ancora una volta l’impegno concreto a fronte delle necessità locali, nel contesto dell’obiettivo, tra l’altro, di promuovere iniziative infrastrutturali come volano di indotto, occupazione e sviluppo economico dei territori, nell’ambito di un tracciato costante di attenzione e di responsabilità politica”.
L’ex pubblico ministero di Marsala, Maria Angioni, tra le prime che indagò sulla scomparsa, l’1 settembre del 2004, a Mazara del Vallo, della piccola Denise Pipitone, è indagata dalla Procura di Marsala per false dichiarazioni a pubblico ministero. La donna, adesso giudice del Lavoro a Sassari, ha ricevuto un invito a comparire e l’informazione di garanzia. Maria Angioni, è stata protagonista di continue e sorprendenti dichiarazioni agli organi di stampa, rispetto alle quali, oggetto di indagine dei colleghi marsalasi che l’hanno interrogata, non sono stati trovati riscontri. Ecco perché adesso è intervenuta l’incriminazione per false dichiarazioni a pubblico ministero.
Girgenti Acque: presunta associazione a delinquere finalizzata alla commissione di numerosi illeciti. Eseguiti otto provvedimenti di fermo di indiziato di delitto. Tra i destinatari anche l’imprenditore Marco Campione.
I Carabinieri del Nucleo Tutela Ambiente, la Guardia di Finanza, e la Direzione investigativa antimafia hanno eseguito otto misure cautelari a carico di un presunto gruppo criminale responsabile di numerosi illeciti. Le ipotesi di reato contestate a vario titolo sono associazione a delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro la Pubblica Amministrazione, frode in pubbliche forniture, truffa, corruzione, reati tributari, societari e in materia ambientale. L’inchiesta ruota intorno alla società per azioni Girgenti Acque, già destinataria di una interdittiva antimafia nel novembre del 2018, appena dichiarata fallita, e gestore unico del servizio idrico nella provincia di Agrigento. Sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto Marco Campione, 60 anni, ex presidente di Girgenti Acque, Pietro Arnone, 58 anni, amministratore unico di Hydortecne, società collegata a Girgenti Acque, Calogero Patti, 53 anni, dipendente di Girgenti Acque, Angelo Piero Cutaia, 51 anni, direttore amministrativo di Girgenti Acque, Gian Domenico Ponzo, 54 anni, direttore generale di Girgenti Acque, Francesco Barrovecchio, 61 anni, responsabile tecnico di Hydortecne, Calogero Sala, 61 anni, direttore tecnico e progettazione della Girgenti Acque, e Igino Della Volpe, 63 anni, componente del Consiglio di amministrazione di Girgenti Acque. I titolari delle indagini, che si protraggono da almeno quattro anni, sono il procuratore aggiunto Salvatore Vella e i sostituti Antonella Pandolfi, Sara Varazi e Paola Vetro, coordinati dal procuratore Luigi Patronaggio. Il provvedimento urgente del fermo è motivato dal pericolo di fuga degli otto indagati. Da osservazioni, pedinamenti, intercettazioni e dalle consulenze tecniche in materia contabile ed ambientale è emersa un’attività di lobbyng, ovvero la pressione di gruppo in diversi ambiti per alimentare un ampio sistema di corruttele al fine di eludere i controlli degli Enti preposti. Girgenti Acque avrebbe così mantenuto un regime di monopolio della gestione idrica con relativi guadagni. Le ipotesi di reato relative all’ambiente sono frutto della presunta omissione della depurazione, e, nonostante ciò, il costo della depurazione sarebbe stato addebitato nelle bollette degli utenti. Oltre agli otto sottoposti a fermo, per i quali la Procura di Agrigento ha invocato l’arresto in carcere, sono indagate complessivamente 84 persone, e per 50 la Procura si appresta a notificare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, anticamera della richiesta di rinvio a giudizio. Tra gli indagati vi sono, tra gli altri, imprenditori, professionisti, politici di rilievo nazionale, funzionari pubblici con responsabilità di vertice e appartenenti alle forze dell’ordine…
interviste in onda al Videogiornale…interviste in onda oggi al Videogiornale di Teleacras al procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella, al comandante provinciale dei Carabinieri di Agrigento, colonnello Vittorio Stingo, e al vice direttore della Dia, la Direzione investigativa antimafia, Generale di Brigata Guardia di Finanza, Nicola Altiero.