Agrumi Sicilia, Argentati alla Regione: “Sbloccare fondi per promuovere gli agrumi siciliani di qualità”. L’appello al Dipartimento Agricoltura di Distretto e Consorzi arance e limoni DOP e IGP. Oggi, ampio servizio al VG delle 14:05.
Agrumi Sicilia, Argentati alla Regione: “Sbloccare fondi per promuovere gli agrumi siciliani di qualità”. L’appello al Dipartimento Agricoltura di Distretto e Consorzi arance e limoni DOP e IGP. Oggi, ampio servizio al VG delle 14:05.
Intervenuta la morte cerebrale, è stato effettuato a Palermo, dall’equipe medica dell’ospedale “Bambino Gesù”, il prelievo degli organi dalla bambina di 10 anni che si è strangolata durante un gioco estremo sul social Tik Tok. L’intervento è stato eseguito nell’ospedale dei Bambini del capoluogo siciliano ed è stato autorizzato dai genitori della bambina, che però non hanno prestato l’assenso al prelievo delle cornee. Il cuore e i polmoni sono inutilizzabili. Sono stati prelevati il fegato, il pancreas e i reni, che, se risulteranno idonei, sono destinati a pazienti in attesa di trapianto a Roma e a Milano. L’intervento è stato coordinato dal Centro regionale trapianti Sicilia.
Domenica prossima, 24 gennaio, la settimanale giornata di raccolta del sangue, organizzata dall’Adas, si svolgerà, dalle ore 8 alle 12, ad Agrigento Giardina Gallotti in via Belvedere, ed a Palma di Montechiaro in Piazza Bonfiglio. Ai donatori saranno recapitate le analisi del sangue.
A Palma di Montechiaro la Polizia, in esecuzione di un provvedimento di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Palermo, ha arrestato T G, sono le iniziali del nome, 20 anni, attualmente domiciliato in una comunità di Palma di Montechiaro, perché responsabile di guida senza patente, furto aggravato, produzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti e resistenza a Pubblico ufficiale. Esperite le formalità di rito gli uomini del Commissariato hanno tradotto il giovane nell’Istituto Penale per minorenni di Caltanissetta.
La tastiera ha sostituito i rapporti interpersonali e spesso ciò si traduce in pericoli e rischi mortali come accaduto alla bambina di Palermo. Riflessioni e interventi. Servizio di Luisa Miccichè.
Provate a prestare attenzione, non è difficile. Nella maggior parte dei casi non vi è un minorenne, e spesso anche un maggiorenne, che non sia perennemente curvato su un telefonino cellulare di ultima generazione, anche camminando in strada, distraendosi a tal punto (come successo) di essere investito da un treno. Oppure con gli occhi fissi su di una play-station o un computer. I libri, il piacere e l’utilità della lettura, aldilà dei testi scolastici, sono ormai un cimelio del secolo scorso. I rapporti interpersonali, da “ragazzi del muretto” o dalle cosiddette “comitive”, ricorrono soltanto nell’ambiente scolastico e forse nemmeno a scuola. Si è invece stabilito un circuito vizioso di comunicazione di massa attraverso la tecnologia, rifuggendo dal contatto personale e affidando il tutto ad una tastiera. Ovviamente ciò influisce negativamente sullo sviluppo cerebrale e sulla formazione umana, prima che scolastica, di un bambino, di un ragazzino. Ancora più pericoloso è quando la comunità virtuale, per il gusto incosciente dello sprezzo del pericolo, escogita il sottoporsi a prove individuali per dimostrare la propria capacità e distinguersi nel gruppo, anzi nella tribù. E tali prove, aberranti e insidiose, degenerano in taluni casi addirittura nella morte, come accaduto ieri alla bambina di Palermo di 10 anni, ricoverata in fin di vita per asfissia prolungata e arresto cardiaco. Come invertire la rotta verso il disastro generazionale? Lo abbiamo chiesto ad un esperto, il docente e sociologo Francesco Pira. Intervento in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Una piattaforma con 14 punti per salvaguardare il sistema economico siciliano con l‘hashtag “Basta! Dall’1febbraioriapriamo” è stata predisposta da Confcommercio Sicilia , sottoscritta dal presidente provinciale di Agrigento Alfonso Valenza e inviata al presidente del Consiglio dei ministri e al governatore siciliano.
Una serie articolata di richieste “”Le regole vanno rispettare, la salute prima di tutto, ma dopo un anno di restrizioni non vediamo prospettive. La situazione rischia di diventare esplosiva – dice il presidente Alfonso Valenza – dobbiamo salvaguardare l’emergenza sociale ed economica“.
Queste le richieste formalizzate ai governi nazionale e regionale: “Potere aprire tutte le attività senza discriminazioni di settori merceologici, a partire dal 1° febbraio 2021, anche con l’applicazione di protocolli più restrittivi e con eventuale diversificazione degli orari di apertura delle varie attività; previsione di sanzioni severe per chi non dovesse rispettare le norme sanitarie e il contingentamento degli accessi della clientela nelle attività commerciali; controlli serrati per la corretta applicazione delle norme, per evitare assembramenti sulle strade e piazze delle varie città; ristori immediati e sostanziali, computati secondo la perdita di fatturato e non per codici Ateco o settori merceologici; indennizzi adeguati anche alle aziende start up che abbiano avviato la propria attività a partire dal 2019; allargamento ulteriore, a semplice domanda, dei finanziamenti liquidità Covid per micro e piccole imprese, senza valutazione del merito creditizio, per l’acquisto di scorte di magazzino, al fine di fronteggiare crisi di liquidità; potenziamento della misura straordinaria di liquidità gestita dall’Irfis, anche in termini di celerità istruttoria con tempi di deliberazione certi, del contributo a fronte di finanziamenti concessi alle imprese con sede in Sicilia danneggiate dall’emergenza epidemiologica a valere sul Fondo Sicilia, con incremento del fondo perduto al 15%; credito di imposta maggiorato sugli affitti per le attività chiuse a causa della “zona rossa“; defiscalizzazione e decontribuzione per i possessori di partita Iva, per tutte le mensilità (compresa la tredicesima); blocco immediato della tassazione e della contribuzione su tutti i livelli per l’anno 2021 (nazionale, regionale, comunale); moratoria dei mutui e di qualsiasi impegno finanziario delle aziende, autonomi e professionisti e di tutto il mondo delle partite iva; proroga della sospensione dei termini di scadenza dei titoli di credito, almeno fino al 31 marzo 2021, con sospensione, per gli assegni, sia dei termini per la presentazione al pagamento, sia dei termini per il pagamento tardivo; aumento dei posti letto delle terapie intensive e potenziamento della rete di assistenza territoriale in ogni provincia; cronoprogramma chiaro e rapido per la campagna vaccinale con la scelta del fondamentale criterio della maggiore età per la precedenza dei vaccinandi”.
La Commissione Affari Istituzionali all’Assemblea Regionale ha approvato un disegno di legge che prevede nuove norme in materia di Enti locali, tra cui i tre mandati consecutivi per i sindaci dei Comuni fino a 3mila abitanti, la nuova disciplina relativa al commissariamento per la mancata approvazione del bilancio di previsione nei Comuni, la riduzione a un terzo delle firme richieste per la presentazione delle liste e delle candidature per l’elezione negli Enti di area vasta e nei Comuni durante l’emergenza covid, e il divieto di istituire nuovi Comuni con popolazione inferiore a 10mila abitanti. In proposito interviene il presidente della stessa Commissione, l’onorevole Stefano Pellegrino, di Forza Italia, che afferma: “Il disegno di legge rappresenta il frutto del pervicace ed incessante impegno dell’ex assessore proponente, onorevole Bernardette Grasso. Un ringraziamento va anche rivolto al neo assessore, l’avvocato Marco Zambuto, per la pronta e fattiva partecipazione ai lavori della Commissione, nonché al prezioso ed indispensabile sostegno tecnico degli Uffici dell’assessorato, in persone come la dottoressa Margherita Rizza. Già il mese scorso era stata approvata la norma che prevede lo svolgimento tra il 15 e il 31 marzo delle elezioni di secondo livello per il rinnovo degli organi delle ex Province e delle Città metropolitane. I lavori della Commissione proseguiranno con la trattativa di altri disegni di legge nello stesso ambito”.
E’ morto Sergio Di Mauro, fratello del vice presidente dell’Assemblea Regionale, Roberto Di Mauro. In proposito interviene il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, che afferma: “Sono profondamente addolorato per la prematura scomparsa dell’amico Sergio Di Mauro, fratello del vice presidente dell’Ars, onorevole Roberto Di Mauro. Avrei voluto partecipare personalmente alle esequie che si svolgeranno domani ad Agrigento, ma per ragioni personali sono fuori sede per qualche giorno ed è solo per questo che non sarò presente. Rivolgo comunque le più sentite condoglianze alla famiglia e mando un forte abbraccio all’amico Roberto Di Mauro, molto legato al fratello Sergio”. Sentite condoglianze anche da parte degli editori e della redazione di Teleacras.
Si riducono i contagi in Sicilia. L’ipotesi del lockdown come marzo prospettata dal presidente della Regione, Musumeci, e le polemiche politiche.
Si riducono i numeri giornalieri sulla pandemia covid 19 in Sicilia: sono 1.230 i nuovi positivi a fronte di 21.609 tamponi processati, con una incidenza del 5,7%. L’Isola, secondo il bollettino del ministero della Salute del 21 gennaio, scivola dal secondo al quinto posto per contagi tra le regioni d’Italia. Ma la flessione nei dati non fa calare l’attenzione. E il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, rilancia l’allarme e non esclude, in caso di risultati ancora negativi, non solo che la Sicilia continui a restare zona rossa, ma che si corra il rischio di un lockdown fortemente restrittivo, come quello della scorsa primavera. Musumeci ha spiegato: “Siamo preoccupati. Il diritto alla vita è prioritario, e se il contagio non dovesse abbassarsi noi alla fine del mese adotteremo ulteriori misure restrittive d’intesa con il Governo nazionale, e non escludo che si possa arrivare ad un lockdown come quello dello scorso mese di marzio. Sono molto allarmato perché i siciliani non hanno capito la gravità del momento: basta guardare le foto e i filmati per rendersi conto della indisciplina di una minoranza di cittadini” – conclude. E quella di Musumeci è una valutazione in parte contestata dal capogruppo del Partito Democratico all’Assemblea Regionale, Giuseppe Lupo, che afferma: “E’ vero: continua ad esserci una minoranza di cittadini che non rispetta le regole, ma da un presidente della Regione che agisce anche nella veste di commissario Covid ci aspettiamo qualcosa in più dell’ennesimo scaricabarile. Musumeci non può continuare ad accusare ‘l’altro di turno’ per tentare di nascondere le proprie inefficienze”. Nel frattempo prosegue il piano di vaccinazione anti Covid in Sicilia e una novità è che il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Ragusa, Angelo Aliquò, ha annunciato che “per evitare ulteriori sprechi, i richiami saranno somministrati a tutti, anche ai presunti furbetti che hanno avuto la dose pur non figurando negli elenchi”. Ancora nel frattempo, l’associazione a difesa dei consumatori, Codacons, lancia l’allarme ‘sciacalli’ in alcuni reparti Covid degli ospedali siciliani, che sono inaccessibili anche ai parenti dei ricoverati, ma che, a quanto pare, stanno diventando sempre più il regno di ladri senza scrupoli che rubano fedi, cellulari e preziosi di ogni genere posseduti dai pazienti.
L’imprenditore trapanese Vito Nicastri, conosciuto come “il re dell’eolico” per avere accumulato una fortuna con le energie rinnovabili, è stato assolto dall’imputazione di concorso esterno in associazione mafiosa dalla Corte d’Appello di Palermo, allorchè sarebbe stato uno dei finanziatori della latitanza del boss Matteo Messina Denaro. In primo grado, per la stessa imputazione, Nicastri è stato condannato a 9 anni di reclusione. I giudici d’Appello hanno invece confermato la condanna per intestazione fittizia di beni, irrogando all’imprenditore una pena di 4 anni.