In occasione del primo fine settimana di zona rossa in provincia di Agrigento, le forze dell’ordine hanno controllato 839 persone, 7 sono state le multe, 463 attività commerciali ispezionate, una sanzione e 12 provvedimenti provvisori di chiusura per altrettante attività. A rendere noti i dati della massiccia operazione è il prefetto Maria Rita Cocciufa che ha appena presieduto una riunione di coordinamento con Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di finanza. Il prefetto Cocciufa spiega: “Nel corso dell’incontro sono stati rimodulati i servizi dinamici di vigilanza e controllo del territorio concernenti il rispetto delle misure di contenimento del contagio da Covid-19, con particolare attenzione alle aree in cui sono più frequenti fenomeni di assembramento”.
Omicidio nel Messinese, arrestato presunto mandante
La Polizia ha eseguito a Messina un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Domenico Virga, 58 anni, indagato di omicidio. Virga, presunto uomo di spicco del mandamento mafioso di San Mauro Castelverde-Gangi, è ritenuto responsabile come mandante dell’omicidio di Francesco Costanza, commesso tra San Fratello ed Acquedolci, nel Messinese, il 29 settembre del 2001. Costanza, secondo diversi pentiti, sarebbe stato ucciso perché avrebbe tentato di estorcere danaro a imprese impegnate in lavori nel comprensorio territoriale ai confini tra le province di Palermo e Messina, alcune delle quali riferibili all’imprenditore Michele Aiello di Bagheria, ritenuto vicinissimo al capo di Cosa Nostra dell’epoca, Bernardo Provenzano.
Covid-19, ad Agrigento in calo, seppur di due unita, gli ammalati
Sono 198 oggi i positivi totali nella città dei Templi. Due in meno rispetto a ieri. Ma leggendo bene i dati ci si accorge che c’è stato un caso in più. Ieri, infatti, l’asp ag dava 515 casi totali, oggi ne indica 516, con 307 guariti. Ecco il nuovo positivo con i due totali in meno nei positivi totali. Sono diminuiti anche i ricoverati in ospedale. Oggi sono sette (due in rianimazione e 5 in degenza ordinaria). Due sono in Hotel Covid e 189 in trattamento domiciliare. A parte i numeri, comunque, l’inasprimento delle misure di contenimento sta portando i primi benefici. Un chiaro segnale che la strada intrapresa è quella giusta. Ma dobbiamo continuare. Non abbassiamo la guardia in questi giorni. Andiamo avanti e speriamo così di riuscire ad arrivare presto a zero contagi.
Procida Capitale italiana della Cultura: le congratulazioni del sindaco di Palma di Montechiaro e del Gruppo di lavoro
Il sindaco, Stefano Castellino, e il Gruppo di Lavoro di Palma Capitale, Angela Rinollo, Marilena Vaccaro, Alfonso Di Vincenzo, Peppe Todaro, il Presidente del Comitato Scientifico Alessandro Bollo ed il Consulente Ciccio Mannino si complimentano con Procida per la sua proclamazione a Capitale Italiana della Cultura 2022. Siamo certi che questa sarà una occasione importantissima per mostrare le sue ricchezze, le sue capacità e, insieme, quelle delle altre realtà della provincia italiana che non ce l’hanno fatta. L’esperienza di candidatura di Palma è stata meravigliosa ed altamente formativa, ha permesso alla Città di proiettare la sua vera immagine di Bellezza Storia e Cultura e di acquisire importanti strumenti per il prosieguo. Il percorso continua… siamo già all’opera nonostante l’emergenza covid-19 per iniziare a realizzare il Dossier “Io Sono P.A.L.M.A” e ci prepariamo alle prossime sfide”.
Palermo: bimba di 9 anni muore per arresto caridaco. I genitori dicono si all’espianto degli organi
“Ho detto sì alla donazione degli organi di mia figlia perché era un gesto che andava fatto.
Abbiamo alleviato il dolore di altri bambini e dei loro genitori. La mia bambina adesso è un angelo che ha dato la gioia”.
Così Silvia (nome di fantasia), come scrive l’Ansa, racconta la scelta di dare dare l’assenso al prelievo degli organi della sua bimba di 9 anni, deceduta nell’ospedale dei Bambini a Palermo per arresto cardiaco. Con il suo “sì”, Silvia ha permesso di salvare altri tre bambini in lista d’attesa per un trapianto. Adesso in varie regioni d’Italia quei bambini hanno una nuova speranza di vita grazie al fegato e ai reni della piccola palermitana. Terminato il periodo di osservazione e dichiarata la morte della piccola donatrice, è partita la complessa organizzazione sanitaria per il prelievo multiorgano in presenza di tutte le équipe chirurgiche giunte da varie parti d’Italia.
“Ringrazio la famiglia della bimba, in particolar modo la mamma – dice il coordinatore regionale del Crt Sicilia Giorgio Battaglia – per la grande generosità e sensibilità. La donazione pediatrica passa attraverso situazioni delicate e difficili.
Bisogna ammirare tantissimo il gesto di questa mamma – aggiunge – un gesto prezioso che forse potrà aiutarla a far superare la tragedia vissuta”.
Elsa Cannistraro, la psicologa del Crt che ha assistito la famiglia, racconta: “Aver conosciuto questa mamma meravigliosa per me è stata un’esperienza che porterò nel cuore per sempre”.
“Da anni il mio lavoro di supporto alle famiglie nelle terapie intensive mi ha permesso di conoscere tante realtà e tanto dolore – dice – Ma lo strazio più grande è quello che prova un genitore per la morte di un figlio. Questa giovane mamma nel suo immenso tormento ha avuto la bontà d’animo e la grande sensibilità di pensare all’angoscia di tante altre mamme che stavano soffrendo come lei ma con la speranza ancora in cuore.
Speranza che lei aveva dovuto ormai abbandonare. Non posso che ringraziarla anche per aver affidato se stessa e la sua storia a me”. “Purtroppo sono ancora troppi i bambini in attesa di essere curati e per questo – conclude Battaglia – è sempre fondamentale ricordare l’importanza della donazione, a qualunque età”.
Basket B1, la gioia di Catalani: la Fortitudo Agrigento è capolista
La Fortitudo Agrigento si è regalata un sabato sera da “urlo”. La vittoria contro Bernareggio, la terza di fila, ha regalo la vetta. Un primato in classifica, condiviso, che ha soddisfatto coach Catalani. Il big match di serie B ha premiato la perseveranza di Agrigento.
Ecco le parole di coach Catalani: ‘È stata una buona partita, abbiamo giocato una gara solida e mi voglio complimentare con i giocatori. Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, contro una squadra giovane, ricca di atletismo e che gioca un’ottima pallacanestro, ma siamo stati bravi, dopo un inizio difficoltoso, a trovare i riferimenti giusti e prendere in mano la partita. Bernareggio era senza Laudoni e Diouf e certamente questo ha condizionato la loro gara, ma noi abbiamo fatto bene, soprattutto nel secondo tempo dove la nostra difesa ha inciso positivamente e il nostro attacco ha prodotto buone soluzioni. Chiudiamo il girone di andata con un bel successo, ma il nostro cammino è ancora lungo e adesso pensiamo ad una partita alla volta, cominciando dalla prossima contro Palermo”.
Elezioni alla presidenza regionale Fipav: anche Speranza Maiello al fianco di Nino Di Giacomo
Covid 19, in Sicilia la parabola continua a scendere: in due giorni, 700 casi in meno
Prima in Italia per numero di contagi, ma parabola che continua a scendere. Per il secondo giorno consecutivo, in Sicilia, i casi sono in netta diminuzione, forse conveniva attendere qualche altra settimana prima di proclamare l’isola zona rossa. I test totali sono stati 39.776 (comprensivi anche dei rapidi) e la percentuale di positività è dunque del 3,21%. Nelle ultime 24 ore, accertati 1.278 nuovi casi (200 in meno rispetto a ieri). Ma non calano i decessi, 38, quelli registrati oggi. I dati emergono dall’ultimo bollettino del Ministero della Salute, aggiornato alle 15 di oggi, lunedì 18 gennaio.
Sono 46.885 gli attuali positivi, di questi 1.444 sono i ricoverati in ospedale con sintomi, e 205 in terapia intensiva. In isolamento domiciliare ci sono 45.236 persone. I casi totali di Coronavirus in Sicilia dall’inizio dell’emergenza sanitaria del Coronavirus sono 122.007. I guariti sono 72.095, i decessi salgono a 3.027.
La rivista on line Freshplaza rende omaggio all’Arancello di Ribera
Anche l’autorevole sito Freshplaza ha dedicato un ampio servizio al produttore riberese, Carmelo Russo, che da alcuni anni produce, a Ribera, l’Arancello ed altri liquori (come l’amaro Don Cì, dedicato a Francesco Crispi).
Le eccezionali richieste di mercato dell’arancia Washinghton Navel la rendono appetibile e riconoscibile anche lavorato in un particolare liquore cremoso e fragrante, realizzato con l’infusione delle bucce di arance che, in simbiosi con l’alcool, danno vita a un’esplosione di gusto e sapore.
“Il processo di lavorazione – spiega Carmelo Russo – prevede la pelatura della buccia dell’arancia fresca a fettine sottili, evitando con cura la scorza bianca, in quanto renderebbe amarognolo il prodotto finale. Le scorze quindi vengono messe a macerare con l’alcol etilico per circa 10-12 giorni, per essere filtrate successivamente. Nella fase finale della lavorazione, si prepara una miscela di acqua e zucchero in cui viene versato il prodotto ottenuto, con l’aggiunta del 28% di alcool”.
Il tratto di condotta dinanzi lo stabilimento Ps di San Leone, al centro di una videoconferenza tra sindaco di Agrigento e Girgenti acque
I problemi legati al tratto di condotta premente fra l’impianto antistante lo stabilimento della Ps e la villa Pertini sono stati oggi al centro di una video conferenza di servizi voluta dal sindaco Miccichè e alla quale hanno partecipato i vertici del Demanio Marittimo, della Provincia, di Girgenti acque, della Capitaneria di Porto, dell’Ati Ag9 e dell’asp ag oltre che gli assessori Costanza Scinta e Principato. Si è parlato della criticità del tratto antistante l’area denominata Mare Nostrum e dei danni che ogni mareggiata procura. La condotta viene infatti danneggiata con fuoriuscita di acque nere che costituiscono una fonte d’inquinamento della spiaggia e del mare. Girgenti acque attraverso il commissario Venuti e l’ing. Barrovecchio hanno spiegato che diverse volte negli anni sono intervenuti per riparare il danno, ma il problema si ripresenta a ogni mareggiata. In ogni caso la condotta resterà attiva ancora per qualche anno, ovvero fino all’attivazione del nuovo depuratore del Villaggio Mosè. Per questo non si ritiene conveniente fare grandi interventi a lunga scadenza, che sarebbero comunque vanificati dal tempo. Sono state discusse quindi delle soluzioni più rapide e indolori per proteggere la condotta dalle mareggiate, valutando la possibilità di mettere una barriera in mare che possano contenere la forza del mare. Alla fine è stato concordato un sopralluogo per giovedì prossimo alle ore 9 di tutte le parti interessate per scegliere insieme la soluzione più efficiente, rapida ed economica.