Creato il primo Gruppo storico intercittadino: Abatellis Branciforti, di Cammarata e San Giovanni Gemini.
“Un Gruppo Storico nasce per onorare la storia del proprio territorio attraverso la rievocazione dei propri antenati e per promuoverlo”, ci ha detto la Presidente fondatrice Irene Catarella che ci spiega la novità introdotta: “Abbiamo voluto rendere intercittadino il nostro Gruppo Storico che da oggi si chiamerà Abatellis Branciforti Conti di Cammarata-Duchi di San Giovanni Gemini per onorare i nostri due paesi dell’entroterra dell’agrigentino. Il paese di Cammarata era divenuto Contea nel 1451 con Federico Abatellis che, nello stesso anno, aveva fondato il primo nucleo di quello che in futuro diventerà San Giovanni Gemini, ottenendo il privilegio dello “jus aedificandi” attorno alla Cappella di San Giovanni Battista. Gli stessi Abatellis ottennero nel 1507 la “licentia populandi” nel territorio pianeggiante al di là del fiume Turibolo. Nel 1536 Margherita Abatellis sposò Blasco Branciforti e gli portò in dote, tra l’altro, la Contea di Cammarata che includeva il cosiddetto “nuovo habitato” di San Giovanni. Come ci dice lo storico Monsignor Domenico De Gregorio, però, nel 1587 Ercole Branciforti, con atto ufficiale divenuto esecutivo nel 1588, divise il territorio di Cammarata da quello di San Giovanni trasformando quest’ultimo in Ducato autonomo dalla Contea sia dal punto amministrativo che religioso, grazie a un privilegio ricevuto dal re Filippo II. Da quel momento Ercole Branciforti fu Conte di Cammarata e Duca di San Giovanni. Non potevamo ignorare questi fondamentali passaggi storici ed è per questo che abbiamo ampliato la nostra denominazione. Inoltre, per non creare confusione nel riconoscimento dei paesi, anche se il termine “Gemini” fu inserito negli anni 70 del 1800, dopo varie denominazioni poste accanto a San Giovanni e puntualmente eliminate, impossibili da citare tutte in un gonfalone o nel nome di un gruppo, abbiamo voluto aggiungere Duchi di San Giovanni Gemini per evitare qualsiasi equivoco”. Diverse le sorprese che il Gruppo Storico Abatellis Branciforti, fiero di fare parte dell’Usars, Unione Siciliana Associazioni Rievocazioni Storiche, ci riserverà per il prossimo anno.
Nato il primo Gruppo storico intercittadino di Cammarata e San Giovanni Gemini
Porto Empedocle, sequestrata la maxi discarica segnalata da MareAmico
A seguito della segnalazione, documentata in video, da parte dell’associazione ambientalista MareAmico, i Carabinieri della stazione di Porto Empedocle hanno sequestrato una maxi discarica giacente in via Libertà, a poca distanza dal Comune. Nella discarica, tra le civili abitazioni, incombe di tutto, tra cumuli di rifiuti, anche speciali, addirittura bruciati, sfabbricidi, mobili rotti, recipienti di eternit, materassi, materiale plastico, elettrodomestici e tanti sacchetti di rifiuti. Adesso si procederà alla rimozione della discarica con gli oneri che dovrebbero essere a carico del Comune di Porto Empedocle.
Agrigento, è Manfredi il primo nato dell’anno. E’ venuta alla luce il primo gennaio anche Matilde
Si è fatto attendere quasi dodici ore il primo nato del 2021 all’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento. E’ venuto alla luce alle 11:10 minuti del primo dell’anno. E’ un maschio, si chiama Manfredi, e i genitori sono di Porto Empedocle. Il piccolo pesa 3 chili e 150 grammi. Sia la neomamma, che il piccolino stanno bene. E c’è anche Matilde tra i primi tre nati del 2021. Mamma Valentina Rizzo, Papà Calogero Battaglia, la neonata pesa 2,530 kg è ed la terza nascita registrata al San Giovanni di Dio di Agrigento. Per conoscere il nome della prima nata in provincia bisogna spostarsi a Sciacca. All’ospedale “Giovanni Paolo II” poco dopo la mezzanotte è nata Chiara Ingrao, tre chili e 400 grammi. All’ospedale “San Giacomo d’Altopasso” di Licata, poco prima delle 2 di notte è nato Giuseppe Cosentino.
Comune condannato dal TAR per illegittima occupazione dei terreni di privati
Il Comune di Canicattì nell’ambito di una procedura di espropriazione aveva occupato e trasformato, mediante la realizzazione di opere, anche un’area estranea all’originario progetto.
I proprietari dell’area indebitamente occupata e trasformata dal Comune, con giudizio promosso innanzi al Tribunale di Agrigento, hanno citato l’Ente per chiederne la condanna al risarcimento dei danni subiti a seguito dell’avvenuta illegittima occupazione ed irreversibile trasformazione.
Tuttavia, il Tribunale di Agrigento in ragione dell’oggetto della controversa relativa all’esercizio dei poteri espropriativi, ha ritenuto di declinare la propria giurisdizione in favore del Tar Palermo.
A questo punto, i proprietari dei terreni indebitamente occupati, con il patrocinio degli Avvocati Girolamo Rubino, Armando Buttitta e Vincenzo Airo’, riassumevano il giudizio risarcitorio innanzi al TAR Palermo.
Con il ricorso in riassunzione ed i successivi scritti difensivi, gli Avv.ti Rubino, Buttitta e Airo’, hanno chiesto la condanna del Comune di Canicattì alla restituzione delle aree oggetto di occupazione ovvero all’integrale risarcimento del danno subito per effetto della perdita della proprietà delle aree medesime e salva la possibilità di adottare un provvedimento di acquisizione sanante ex art. 42-bis DPR 327/2001.
Nell’ambito del giudizio promosso innanzi al TAR, si è costituito il Comune di Canicattì che ha insistito per il rigetto delle domande dei proprietari ricorrenti eccependo, tra l’altro, che l’area oggetto di controversia. A distanza di oltre 20 anni dalla realizzazione delle opere, doveva ormai ritenersi acquisita per usucapione in favore dell’ente.
In esito all’udienza di merito, il TAR Palermo Terza Sezione, in accoglimento delle difese e delle domande promosse dagli Avv.ti Rubino, Buttitta e Airo’, ha chiarito che:<< l’occupazione di un bene di proprietà privata, ove non assistita da un valido ed efficace titolo giustificativo, non comporta l’acquisizione alla mano pubblica, ancorché sia intervenuta l’irreversibile trasformazione del bene stesso per effetto della realizzazione dell’opera pubblica sul bene oggetto di illegittima apprensione. … Posto, dunque, che il mero fatto dell’intervenuta realizzazione dell’opera pubblica non assurge a titolo di acquisto, che nessun effetto traslativo consegue alla c.d. “rinuncia abdicativa” e che nessuna usucapione si è in concreto avverata, continua a sussistere l’obbligo dell’Amministrazione di restituire ai privati il bene>>.
Rigettata l’eccezione di usucapione, il TAR Palermo ha condannato il Comune alla restituzione del bene, (salva la possibilità di procedere all’acquisizione sanante dell’are mediante idoneo pagamento) ed al risarcimento dei danni cagionati per il periodo di illegittima occupazione del bene.
Per effetto della predetta sentenza, il Comune dovrà valutare se procedere alla restituzione del terreno, previa la riduzione in pristino delle opere o, in alternativa, procedere all’acquisizione sanante dell’are mediante il pagamento della stessa oltre indenni.
In ogni caso, il Comune di Canicattì: <
Canicattì ed esplosioni di Capodanno, proiettile vagante entra in una casa
Esplosioni di Capodanno e attimi di paura a Canicattì in un’abitazione privata dove nel soggiorno è entrato un proiettile esploso dalla pistola di un imprudente, per usare un eufemismo. Fortunatamente le persone in casa sono state in un’altra stanza al momento dello sparo per festeggiare l’avvento del nuovo anno. Hanno telefonato al 112. L’ogiva è stata sequestrata. Indagini in corso tra i detentori di porto d’armi.
Mini sbarco di tunisini a Lampedusa
Un barchino, con a bordo 20 tunisini, eludendo i controlli in mare, è giunto direttamente a Cala Galera, a Lampedusa. Il gruppo, fra cui due donne, è stato intercettato subito dopo l’approdo dalle forze dell’ordine. Tutti sono stati condotti nell’hotspot di contrada Imbriacola dove sono stati sottoposti al tampone rapido anti-Covid e identificati.
200mila euro dalla Regione contro gli allagamenti ad Agrigento
Si rimedia agli allagamenti ad Agrigento. La Protezione civile regionale ha emesso un decreto di finanziamento di 200 mila euro per gli interventi urgenti per la regimentazione delle acque piovane in diverse zone del territorio di Agrigento, con rimozione di intasamenti delle acque bianche in canali, tombini e caditoie. Il sindaco, Franco Miccichè, insieme all’assessore comunale alla Protezione civile, Gerlando Principato, ha presentato la richiesta di finanziamento alla Regione. Lo stesso Miccichè commenta: “La notizia del decreto di finanziamento per somma urgenza dei lavori di regimentazione delle acque piovane è stata per me una conferma dell’attenzione che la Regione e la Protezione civile regionale riversano su Agrigento. Per questo voglio ringraziare personalmente il presidente della Regione Nello Musumeci e il dirigente generale Salvatore Cocina che, in questo modo, permettono al Comune di Agrigento di scongiurare un problema, se non un disastro, in caso di piogge intense o di cosiddette bombe d’acqua. Appena riceveremo il finanziamento procederemo con urgenza ad assegnare i lavori per scongiurare ogni possibile rischio”.
“Vasi rotti”, li riacquisteranno Perconti e Sodano
I deputati nazionali del Movimento 5 Stelle agrigentini, Michele Sodano e Filippo Perconti, si sono offerti per riacquistare i vasi in ceramica distrutti al belvedere al Viale delle Dune a San Leone. L’Accademia di Belle Arti provvederà alla re-installazione dei vasi, mentre il Comune si è impegnato a munire la zona di telecamere di sorveglianza.
Amina Castellana eletta “Miss Agrigento 2020”. Secondo posto per Allegra Sorrentino, terza Sofia Vella
Amina Castellana, con 265 voti, si aggiudica il titolo di “Miss Agrigento 2020”.
Amina è una ragazza di 19 anni residente a Racalmuto, è arrivata a 12 anni in Italia dall’Ukraina, studia amministrazione e marketing. Pratica la Pallavolo a livello agonistico e per tanti anni ha praticato la ginnastica artistica. Ama i film dell’orrore e i triller, in TV segue i talent show e legge i classici della letteratura russa. Otre a studiare in questo periodo fa attività fisica e le piace rilassarsi con il Make up. Si descrive come una ragazza determinata, allegra e vicina ai bisogni del prossimo. Vuole laurearsi e sfilare sulle passerelle della moda.
Al secondo posto si è piazzata l’agrigentina Allegra Sorrentino, al terzo posto ancora un’agrigentina, Sofia Vella.
Si chiude così la lunga, faticosa e memorabile kermesse che ha visto ben 16 ragazze partecipare alla fase finale fortemente condizionata dal Covid-19 che di fatto ne ha dettato i ritmi.
Gli organizzatori sono molto soddisfatti per il lavoro svolto e stanno già lavorando per la prossima edizione che si spera possa svolgersi in un clima di maggiore tranquillità, sul sito www.missagrigento.it è già attivo il modulo di iscrizione per il 2021.
Sequestri vari nel Palermitano
La Guardia di Finanza ha sequestrato, in quattro attività commerciali a Carini e Capaci, in provincia di Palermo, 1.602 mascherine chirurgiche non conformi e 7.180 articoli per fumatori (tra cartine e filtri) in vendita senza prescritta autorizzazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. In particolare, 900 mascherine, con falsa certificazione di conformità e omologazione, sono state sequestrate in un emporio, ed è scattata una multa di 60 mila euro. Sempre a Carini, in un negozio di ferramenta sono state sequestrate 400 mascherine del tipo chirurgico pericolose per la salute dei consumatori in quanto non conformi agli standard di sicurezza previsti dalla normativa europea; al titolare è stata comminata una sanzione di 25.800 euro. I prodotti per fumatori sono stati individuati in una cartoleria dove sono state sequestrate 207 mascherine del tipo chirurgico e 244 prodotti per l’elettronica (lampadine, spine, multiprese), tutti privi dei contenuti minimi di informazioni all’utente, del marchio CE e pericolosi per la salute dei consumatori. Sempre a Capaci, in un negozio di articoli per la casa e prodotti di ferramenta, sono state sequestrate 95 mascherine chirurgiche, 44 visiere protettive e 30 paia di guanti in nitrile, tutti privi del marchio CE.