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Lampedusa, precipita la situazione dell’hotspot: 1.400 migranti all’interno

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Sono complessivamente 276 gli extracomunitari arrivati sull’isola nell’arco di neanche 8 ore.  Fra hotspot e Casa della fraternità – locali della parrocchia gestiti dal sacerdote don Carmelo La Magra – ci somo, al momento, 1.400 persone circa.  I cinque sbarchi della notte sono stati composti da un minimo di 6 tunisini ad un massimo di 72 extracomunitari fra cui libici e subsahariani. Le imbarcazioni sono state, per la maggior parte, soccorse dalle motovedette della Capitaneria di porto e della Guardia di finanza.  Così tanti immigranti presenti sull’isola stanno riproponendo l’emergenza allontanamento dall’hotspot. Ieri, una quarantina di extracomunitari – senza mascherine indossate – sono stati avvistati e segnalati dai lampedusani mentre erano in giro per l’isola.

Malta e il Covid, ecco il punto della situazione

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Tutti contro Malta e i maltesi. Ma cosa succede nell’isola dei cavalieri sul fronte Covid 19? In seguito all’impennata dei nuovi casi, che ha portato i medici a minacciare lo sciopero, Malta ha annunciato nuove restrizioni per arginare la diffusione del coronavirus, mentre non si spengono le polemiche sulla vacanza siciliana del primo ministro Robert Abela, coincisa con un record di contagi. Da mercoledì scorso sono stati chiusi i bar, le discoteche e i locali notturni a eccezione di quelli che hanno un ristorante interno, nel quale potranno essere serviti solo clienti seduti al tavolo. Le feste in barca saranno vietate ma le navi da crociera potranno attraccare purché vengano rispettate le norme di distanziamento sociale. I matrimoni potranno svolgersi solo con invitati seduti e cibo e bevande serviti al tavolo. Gli assembramenti con piu’ di 15 persone sono vietati. È obbligatorio indossare le mascherine in tutti gli spazi pubblici al chiuso, con l’esclusione dei tavoli dei ristoranti. In conferenza stampa, il ministro della Salute, Chris Fearne, ha spiegato che da venerdì, alla “lista nera” dei Paesi da cui non sono consentiti arrivi e alla “lista verde” delle nazioni dalle quali è consentito l’ingresso a Malta senza limiti, verrà aggiunta una “lista arancione” di Paesi dai quali gli arrivi saranno consentiti solo a condizione di presentare un test al coronavirus dall’esito negativo. L’elenco delle nazioni incluse nella “lista arancione” verrà comunicato a “breve”, ha aggiunto il ministro, e saraà aggiornato ogni settimana. Nelle ultime tre settimane il numero di contagi a Malta ha toccato livelli mai visti in precedenza, con un record di 72 casi sabato scorso e il secondo dato più alto mai registrato. Il primo ministro Robert Abela, nondimeno, domenica si era limitato ad affermare che, per limitare la diffusione del virus, la cosa piu’ importante fosse l’autodisciplina e il mantenimento del distanziamento sociale. Abela aveva però escluso il divieto di gite in barca o feste in barca perché, a sua detta, non sarebbe stato saggio chiudere le attrazioni turistiche. Parole seguite oggi da una dura reazione del Mam, il sindacato dei medici, che ha minacciato uno sciopero parziale in assenza di una reintroduzione immediata di restrizioni. Il Mam si è detto “genuinamente preoccupato” dalle dichiarazioni del primo ministro che “non sembra comprendere appieno la gravità della situazione per la salute pubblica e l’economia”. Il sindacato ha definito “false” le affermazioni di Abela secondo cui La Valletta avrebbe il numero di casi di Covid 19 più basso in Europa in rapporto alla popolazione. “Sebbene non ci siano stati finora nuovi decessi, che arrivano 3 o 6 settimane dopo la positività al contagio, questo fatto da solo non è rassicurante”, ha affermato una nota del Mam, “inoltre, mentre il primo ministro era in vacanza in Sicilia, tre pazienti erano in terapia intensiva, quaranta erano ricoverati e nelle case di riposo sono stati registrati 11 nuovi casi”. Il sindacato dei medici aveva quindi minacciato un nuovo sciopero qualora il governo non avesse reintrodotto limitazioni, dopo quello proclamato il 5 agosto che aveva visto la sospensione dei servizi medici non essenziali ed era stato revocato pochi giorni dopo in seguito a un confronto con il ministero della Salute.

La città degli “sfollati”: alcuni rientrano nelle case in via San Girolamo, in via Unità d’Italia tutto tace

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Ci sono voluti due mesi, ma alla fine alcuni residenti di uno stabile in via San Girolamo ad Agrigento hanno potuto fare ritorno nelle proprie abitazioni. Si tratta del palazzo nel cuore del centro storico, teatro dell’incendio che costò la vita ad un’anziana. Il Comune di Agrigento, preso atto dei primi lavori di ripristino dell’immobile, danneggiato gravemente dalle fiamme nella parte sommitale, ha infatti emesso una revoca parziale all’ordinanza sindacale dello scorso 20 giugno “atteso che restano da effettuarsi ulteriori e necessari adempimenti per la sua completa revoca”. Con questo provvedimento, potranno tornare a casa “tutti i proprietari e di chiunque, a qualunque titolo, occupasse gli immobili costituenti l’edificio condominiale in oggetto”, ad eccezione tuttavia di quelli del terzo e quarto piano dell’ala interessata dall’incendio e di tutto il quinto piano, per i quali rimane confermato il divieto di accesso. Nessuna novità invece per i residenti del palazzo di via Unità d’Italia devastato da un incendio divampato in un magazzino al pianterreno sempre un paio di mesi fa circa. Famiglie che vivono in condizioni disagiate, senza che dalle autorità competenti arrivino segnali positivi su un ripristino della palazzina e, quindi, su un rientro a casa.

Investe bambino e scappa, poi ci ripensa e si reca dai carabinieri. Denunciato

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Dopo avere investito un bambino di 10 anni e anziché fermarsi e prestare i necessari soccorsi avrebbe accelerato, dileguandosi. Alcune ore ore dopo la coscienza ha bussato alla sua porta, convincendola ad andare a denunciarsi dai carabinieri. E’ accaduto ieri mattinata  a Porto Empedocle. Il piccolo, che era in compagnia della mamma durante l’investimento, è stato subito soccorso e portato all’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento dove i medici lo hanno sottoposto a tutti gli accertamenti ritenuti necessari. Il piccino, seppur ferito e con un trauma cranico, non è, per sua fortuna, in pericolo di vita. Una trentunenne di Porto Empedocle, dopo l’investimento, s’è presentata alla caserma dei carabinieri della cittadina marinara e s’è assunta ogni responsabilità per quanto era, poco prima, accaduto. La giovane, che era al volante di una Fiat Punto, è risultata essere priva – poiché mai conseguita – di patente di guida. E’ stata denunciata, in stato di libertà, alla Procura di Agrigento. Le ipotesi di reato contestate sono omissione di soccorso e guida senza patente.

Terza donna candidata sindaco di Agrigento, è Angela Galvano

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Angela Galvano
Angela Galvano

Un’altra donna in corsa per diventare sindaco di Agrigento. E’ Angela Galvano, 42enne avvocato, consigliere comunale in carica e dirigente regionale di Art.1.Terza donna in pista dopo Catalano e Carlisi a sfidare gli altri competitor uomini. Che sono in ordine alfabetico Calogero Firetto, Franco Miccichè,  Aldo Piazza, Marco Zambuto. Si tratta di una candidatura che era nell’aria da tempo e che ora punta a diventare momento di aggregazione tra la sinistra movimentista e radicale e riformista con una parte del Pd e del mondo dell’associazionismo e del mondo cattolico democratico. Con molta probabilità anche la lista d’appoggio in consiglio non sarà marchiata dal logo Art. 1 ma sarà una lista aperta alla società civile e con candidati non proprio marcatamente di partito. “Non mi tiro indietro anzi faccio assieme a chi mi sosterrà un passo avanti,c’è uno schema vecchio e obsoleto che va scalzato e superato”, dice Galvano.

Premio “Candelora della pace” al giornalista Giacomo Glaviano

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Premiati a Catania con la “Candelora della Pace” il giornalista Giacomo Glaviano e altre personalità nei vari campi della cultura dalla Associazione “Ideali di Giustizia e Verità”, dedicata a Sant’Agata, eroina della patria e ispirata ai principi dei magistrati Chinnici, Falcone e Borsellino. La cerimonia si è svolta nella splendida location della Sala Consiliare di Palazzo degli Elefanti. Per il giornalista di Sciacca si tratta di un ulteriore Premio che si aggiunge ai 20 già ricevuti nel corso della sua attività giornalistica “per l’impegno mostrato verso la cultura siciliana”. Glaviano in proposito ha detto: “Noi sosteniamo la Sicilia e la scrittrice Privitera, da sempre meritevole per l’impegno mostrato non solo per avere organizzato l’evento moderato da Maurizio Catania, ma che ha donato alla Città di Catania il volume dedicato alla memoria di monsignor Gaetano Zito, dal titolo “Le Candelore seducono il Cuore di S. Agata”, di Cavinato Editore International. Un libro di 340 pagine, con le foto inedite di Mario Cacciola, dove una parte dei proventi verrà divisa in egual misura al restauro delle Candelore e alla Comunità di S. Egidio e i disegni dei gioielli e dei vestiti dedicate alle Candelore”.

Il dramma di Caronia: riconosciute le scarpe del piccolo Gioele

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Le scarpette blu trovate accanto ai resti umani, ieri, nelle campagne di Caronia sono di Gioele.  Le ha riconosciute durante l’incontro con la polizia il papà del bambino, Daniele Mondello. Lo si apprende dalla sorella dell’uomo, Mariella Mondello. “Le scarpette che la polizia ha mostrato a Daniele Mondello sono quelle che lui aveva regalato a Gioele assieme alla moglie. Non ci sono dubbio che siano le sue”. Lo afferma il legale del papà del bambino, l’avvocato Pietro Venuti aggiungendo che l’uomo è stato in Questura per firmare dei documenti per esami che saranno eseguiti domani sui vestiti di Viviana Parisi. Il penalista ha precisato anche che il prelievo per il Dna è stato eseguito su Daniele Mondello e sul padre di sua moglie, Luigino Parisi. Sono state sospese le ricerche di Gioele attivate nelle campagne di Caronia. La macchina dei soccorsi si è fermata e il campo base sta per chiudere. Un altro forte segnale del fatto che si ritiene sempre più probabile che i resti umani trovati ieri siano quelli del piccolo Gioele.

Proteste da Villaseta: “Siamo abbandonati da anni”

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Gli abitanti della Via Antonio Mongitore nel cuore di Villaseta ad Agrigento denunciano con una nota inviata ai media lo stato di degrado in cui versa il quartiere, “dimenticato – scrivono e documentano con diverse foto – dall’amministrazione comunale, evidentemente interessata ad altre zone maggiormente “visibili”.

Pullara: “Il 5 ottobre si voti fino alle 22 per limitare gli assembramenti e dare modo a tutti di votare”

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“Occorre valutare seriamente  l’opportunità di estendere le operazioni di voto per tutta la giornata del 5 Ottobre.”
È la proposta lanciata dal deputato regionale Carmelo Pullara, capogruppo Popolari e Autonomisti all’Ars,in vista delle prossime elezioni amministrative che si terranno in 61 comuni i prossimi 4 e 5 Ottobre
“Il prossimo mese di ottobre-dichiara Pullara-si svolgeranno le elezioni amministrative in 61 comuni gli stessi che sarebbero dovuti andare alle urne tra il 15 Aprile e il 30 Giugno ma che sono state rinviate per via della diffusione del Covid-19. Le operazioni di voto si svolgeranno la domenica 4 Ottobre dalle 7.oo alle 22.00 e il lunedì 5 dalle 7.oo alle 14.00. Ebbene in seguito alle nuove restrizioni imposte dalla nuova ordinanza varata dal Ministro della salute Speranza che prevede una nuova stretta sulle mascherine e vieta gli assembramenti, bisognerebbe valutare -aggiunge Pullara-l’opportunita’ di estendere le operazioni di voto per tutta la giornata del 5 Ottobre dando la possibilità di votare fino alle 22.00 così come già previsto per la giornata del 4. Questo -conclude Pullara- per una minore possibilità di assembramento e una maggiore possibilità di espressione del voto in totale sicurezza”.

Il neocommissario dell’Asp Zappia a confronto con il cardinale Montenegro

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Mario Zappia

Conoscere il territorio e comprenderne i bisogni avviando, al contempo, un dialogo costruttivo con le autorità civili, militari e religiose della provincia per realizzare una gestione partecipata e
condivisa della sanità agrigentina. Questo, in sintesi, il senso di un fitto ciclo di incontri intrapreso
dal neo-commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, Mario Zappia,
già all’indomani del suo insediamento. Dopo aver completato una ricognizione con visite ripetute
presso i cinque presidi ospedalieri ASP ed aver avviato un calendario di appuntamenti anche
presso le sedi distrettuali, il commissario Zappia ha inaugurato questa mattina il dialogo con
massime autorità locali partendo da un incontro, svoltosi presso la sede vescovile, con
l’arcivescovo di Agrigento, cardinale Francesco Montenegro. In un clima di dialogo cordiale e
stimolante, il commissario ASP ha avuto occasione di ricevere da monsignor Montenegro diversi
spunti per concretizzare uno dei cardini fondamentali della sua governance ossia la realizzazione di
un’assistenza socio-sanitaria che sia autenticamente al servizio del cittadino e calibrata sui bisogni
della persona. L’agenda degli incontri prevede un’intensa serie di incontri nei prossimi giorni con la
visita al prefetto, ai procuratori della Repubblica di Agrigento e Sciacca, al questore, ai presidenti
dei tribunali, alle autorità militari e al sindaco del capoluogo. Avviate le relazioni anche con gli
ordini professionali (si è già svolto un colloquio il presidente dell’ordine dei farmacisti mentre è in
programma quello con il presidente dell’ordine dei medici) ed il calendario degli incontri con le
sigle sindacali. Interessante la decisione del commissario Zappia di “delocalizzare” ciclicamente la
Direzione generale ASP prevedendo appuntamenti settimanali presso le sedi dei Distretti
ospedalieri AG1 (Agrigento, Licata e Canicattì) e AG2 (Sciacca-Ribera) e ciò al fine di essere
maggiormente presente “sul campo” e vicino alle istanze del personale sanitario.