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L’emergenza economica peggio della sanitaria (video)

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“Fino al prossimo dicembre un disastro occupazionale”: la Cgil striglia i governi regionale e nazionale sull’emergenza economica in corso.


Si è spesso ipotizzato che il dopo emergenza sanitaria legata al covid sarebbe stato peggio in termini economici. E così è, come conferma la Cgil Sicilia retta da Alfio Mannino. Secondo il sindacato il futuro prossimo riserva il crollo dei nuovi contratti di lavoro, la riduzione delle ore o del tempo dei contratti a tempo determinato, e il rischio licenziamento appena si esauriranno gli ammortizzatori sociali. In estrema sintesi: un disastro occupazionale travolgerà la Sicilia fino al prossimo dicembre. Già nei primi sei mesi del 2020 in Sicilia si sono registrati 80mila contratti di lavoro in meno. E i contratti a tempo determinato si sono ridotti nella durata in media del 25%. Altre 200mila persone sono entrate nell’area della povertà assoluta. E’ anche aumentata la precarietà, con più lavoro nero e sotto pagato. E il segretario regionale della Cgil, Alfio Mannino, commenta: “A fronte di questa situazione, nessuna delle misure della Finanziaria regionale sono state finora attuate e 1 miliardo e 300 milioni di euro di stanziamenti sono fermi. Anche le misure nazionali, se escludiamo la cassa integrazione, non hanno prodotto finora risultati. Siamo in particolare preoccupati per settori come la scuola e la sanità che in Sicilia scontano evidenti fragilità”. Poi Alfio Mannino tende la fionda e lancia il sasso verso il governo Musumeci, così: “Entro maggio si doveva aprire il confronto su un piano di sviluppo e per il lavoro, anche a seguito della presentazione del nostro Piano del lavoro, ma questo non è accaduto. Il governo Musumeci è latitante anche per quanto riguarda la crisi che sta investendo il settore industriale con il rischio concreto di una vera e propria de-industrializzazione”. Poi, in omaggio alla par condicio, Alfio Mannino punta il dito contro il governo Conte, e le sue parole sono: “Piuttosto che misure come quella sulla semplificazione amministrativa, che non ha ricadute concrete, ci si doveva muovere con misure di rilancio e accelerazione della spesa. E’ necessario intervenire subito sulle fragilità della nostra regione, e in tal senso chiediamo che si apra subito un tavolo al Ministero per lo sviluppo economico sulla situazione dell’industria. Così come è necessario attivare subito tutti gli strumenti necessari per assicurare la legalità nel mercato del lavoro”.

La ministro alle Pari Opportunità Bonetti domani in visita a Palermo

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La Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti sarà domani a Palermo per una serie di impegni istituzionali in programma tutta la giornata. La rappresentante del Governo sarà accompagnata da Marcella Cannariato Dragotto, referente per la Sicilia della Fondazione Bellisario e componente dell’Osservatorio Nazionale sulla Famiglia, Si inizierà con la visita del Centro Antiviolenza “LifeandLife”, dove la ministra incontrerà il Presidente del Centro, Arif Hossaim ed alcune donne vittime di violenza. Alle 11 sarà all’ Orto Botanico per la cerimonia di svelamento della scultura “Genius Panormi”; dopo il taglio del nastro visiterà il Campus all’interno dell’Orto Botanico, organizzato per i bambini e le famiglie. Nel primo pomeriggio la titolare del dicastero per la Famiglia sarà prima a Terrasini, per un incontro con le mogli dei tre pescatori Vito, Giuseppe e Matteo Lo Iacono, morti in mare lo scorso maggio e a seguire, tornando a Palermo, visiterà la ‘Casa di Paolo’, intitolata al magistrato ucciso nel luglio del ’92, situata presso lo storico quartiere della Kalsa ed il Museo Falcone – Borsellino presso il Palazzo di Giustizia. A seguire, un incontro tra le Istituzioni a Palazzo dei Normanni dal titolo “Pari Opportunità e sostegno alla Famiglia: il Family Act e il coordinamento con il territorio”. La giornata istituzionale terminerà con l’incontro con gli esponenti regionali di Italia Viva. “Siamo molto liete di poter accompagnare la Ministra Bonetti in alcuni incontri che certamente fanno parte degli impegni del suo Dicastero, ma mettono anche in luce la sensibilità di una persona come lei a dei temi a noi cari e per i quali ci battiamo quotidianamente, come quello della prevenzione della violenza – ha dichiarato Marcella Cannariato -. In questa giornata condivideremo tutte le iniziative anche con la Global Thinking Foundation, della Presidente Claudia Segre, che ha avuto un ruolo fondamentale nell’organizzazione. Grazie al senatore Davide Faraone che ha invitato la ministra, avremo l’occasione di far conoscere meglio, a cominciare proprio dalla Sicilia, uno strumento politico rivoluzionario come il Family Act, scritto anche con il sostegno della task force di cui fa parte anche la Presidente Nazionale della Fondazione Bellisario, Lella Golfo”.

Avvelenati 3 cani randagi a Sciacca, allarme lanciato da associazioni animaliste

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Tre cani sono stati avvelenati, nelle ultime 24 ore, a Sciacca dove all’appello mancano diversi randagi. “Si teme che gli animali siano stati seppelliti per cancellare ogni prova del gesto criminoso” scrivono Rinaldo Sidoli, portavoce di Alleanza popolare ecologista (Ape) e Ilaria Fagotto, presidente della Lega Antispecista Italiana (Lai). “Troviamo inaccettabile – spiegano – che a due anni dal massacro dei cani vaganti, l’amministrazione comunale non abbia provveduto alla vigilanza, controllo ed attuazione della legge 15/2000, nonché delle specifiche norme di tutela del benessere degli animali. In sette mesi meno di dieci cani randagi sarebbero stati sterilizzati. È normale che ci sia una prolificazione incontrollata nel territorio. Il Comune deve procedere con urgenza con la soluzione dell’accalappiamento per metterli in condizione alla sterilizzazione da parte dell’Asp”.

Violenza sessuale sulla figlia (4 anni) della propria ex. Rinviato a giudizio

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La gup del Tribunale di Agrigento Alessandra Vella ha rinviato a giudizio un 45enne agrigentino accusato di violenza sessuale nei confronti della figlia di quattro anni. La vicenda scaturisce dalla denuncia presentata dall’ormai ex moglie da cui si è separato. L’imputato comparirà il prossimo 4 novembre davanti i giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento presieduta da Wilma Angela Mazzara.
Negli scorsi mesi il giudice Stefano Zammuto aveva disposto il divieto di avvicinamento alla bambina. Quest’ultima, durante l’incidente probatorio svolto alcuni mesi fa, avrebbe confermato peraltro le accuse rivolte al padre.

Furono salvati da nave “Diciotti”, la Dda chiede condanna per 4 presunti scafisti

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I pubblici ministeri della Dda di Palermo hanno chiesto la condanna dei 4

Il procuratore Patronaggio a bordo della nave “Diciotti”
presunti scafisti che la sera del 16 agosto del 2018 condussero un gommone al largo di Lampedusa con a bordo oltre 177 migranti, soccorsi poi dalla nave della Guardia Costiera italiana “Diciotti”. Fu l’inizio degli dei bracci di ferro fra governo e magistratura sul fronte immigrazione. Undici anni e otto mesi di reclusione sono stati proposti per gli egiziani Ahmed Shalaby Farid, 23 anni; Ashraf Abnibrahim, 39 anni e Al Jezar Mahammed Ezet, 24 anni; 4 anni e 10 mais per Shahalom Mohammod, 26 anni, del Bangladesh. La vicenda è la stessa da cui è scaturita l’inchiesta del procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio a carico dell’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini, indagato per sequestro di persona aggravato, per aver impedito lo sbarco della nave Diciotti. Il leader della Lega si “salvò” per la mancata autorizzazione a procedere del Senato. La nave, dopo il braccio di ferro, fu autorizzata a sbarcare a Catania. Gli scafisti, ritenuti componenti di una vasta organizzazione criminale che operava fra più Stati, sono stati riconosciuti dagli altri migranti, una volta arrivati a terra. La Corte di assise di Agrigento, presieduta da Wilma Angela Mazzara con a latere Giuseppe Miceli, emetterà la sentenza il 24 luglio.

Una ventina di barche catapultano a Lampedusa oltre 600 migranti

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Le condizioni meteo marine favorevoli incoraggiano le traversate clandestine del Canale di Sicilia. A Lampedusa, nel corso di poco più di 24 ore, sono approdati 618 migranti, tra cui donne e minori. A soccorrere i diversi gruppi sono state la Guardia di Finanza e la Capitaneria.Complessivamente sono stati una ventina gli sbarchi, tutti con poche persone a bordo, tranne due carichi di 95 e 267 migranti in viaggio. E’ in corso il solito rituale, ovvero i controlli sanitari, il trasferimento nel centro d’accoglienza in contrada Imbriacola o a Porto Empedocle, e poi verso altre destinazioni, compresa la nave per la quarantena Moby Zazà, ancorata in rada a Porto Empedocle.

Migranti, la Squadra Mobile di Agrigento arresta due presunti aguzzini

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Giovanni Minardi

Giovanni Minardi
La Squadra Mobile di Agrigento, capitanata da Giovanni Minardi, ha arrestato due bengalesi di 35 e 31 anni, gravemente indiziati di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento della immigrazione clandestina, tratta di esseri umani, sequestro di persona e tortura. I due, secondo la Procura di Agrigento che coordina le indagini, hanno svolto un ruolo nell’illecito trattenimento in un campo di prigionia libico di numerosi cittadini bengalesi. Nel frattempo, il ministero della Giustizia ha avanzato la richiesta a procedere con le indagini anche in un contesto sovra-nazionale, e saranno proseguite dalla Procura di Palermo.

A Grotte approda la nuova rete Wi-Fi pubblica

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L’Unione Europea, nell’ambito della misura che mira a fornire connettività Wi-Fi gratuita, ha finanziato al Comune di Grotte 15 mila euro da spendere per l’installazione di una nuova rete Wi-Fi pubblica. L’iniziativa cosiddetta WiFi4EU promuove il libero accesso alla connettività Wi-Fi per i cittadini negli spazi pubblici nei comuni di tutta l’Europa. Il sindaco di Grotte, Alfonso Provvidenza, commenta: “Ancora un finanziamento intercettato dal nostro Comune che conferma il cambio di passo e la volontà dell’Amministrazione di guidare Grotte verso adeguati percorsi di crescita”.

A Palermo assegnati i “Donna Attiva” 2020 (video interviste)

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A Palermo, a Villa Malfitano, si è svolta la 12esima edizione della cerimonia di premiazione del Premio “Donna Attiva”. Sono state scelte 11 donne e 2 uomini a testimonianza della volontà di valorizzare e promuovere l’identità di genere, ma anche per l’impegno che, giorno per giorno, profondono a vantaggio della collettività, offrendo un valido esempio di professionalità ed intraprendenza in un contesto in continuo divenire. A promuovere il premio è l’associazione “DonnAttiva” di Monreale, presieduta dalla giornalista Ina Modica, in collaborazione con diversi partner ed enti pubblici che hanno assicurato il patrocinio. Ecco l’elenco dei premiati di quest’anno: Catena Fiorello, Francesca Cacciola, Beatrice Casamassa, Daniela Crimi, Giusy Fabio, Giulia Giuffrè, Nadia Lo Bosco, Vania Pistolozzi, Agostina Porcaro, Roberto Puglisi, Margherita Rizza, Fabio Venturella e Pamela Villoresi. Menzioni per Alessandra Palma e Marta Pasquini.

In proposito uno speciale è in onda oggi al termine del Videogiornale di Teleacras.

Ribera, presentata la candidatura a sindaco di Matteo Ruvolo

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E’ in moto la macchina elettorale a sostegno della candidatura a sindaco di Ribera di Matteo Ruvolo, già consigliere provinciale di Agrigento, espressione del centrodestra unito e compatto verso la prossima competizione amministrativa. 

Un’affollata e partecipata conferenza ha segnato l’inizio della campagna elettorale che tra poco meno di tre mesi si concluderà con il voto del 4 ottobre per eleggere il nuovo sindaco della “città delle arance”.

Matteo Ruvolo, nel ringraziare tutti i presenti, ha sottolineato che sono due i pilastri fondanti il proprio programma amministrativo, ovvero agricoltura e turismo, due settori capaci di attrarre investimenti, e quindi lavoro e occupazione nel territorio riberese.