Si riqualifica a fini turistici e didattici la foce del fiume Akragas
“Dune sabbia distrutte ad Agrigento”, la reazione del sindaco Firetto
Il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, interviene a seguito della segnalazione, documentata in foto e video, da parte dell’associazione ambientalista MareAmico di “distruzione delle dune di sabbia tra Maddalusa e San Leone ad opera di una ruspa dell’impresa di pulizia del litorale”. Firetto afferma: “Un’attività di pulizia fuori norma dell’impresa incaricata del servizio avrebbe danneggiato le formazioni dunali del litorale agrigentino almeno in due punti: sulla spiaggia di Cannatello e sulla spiaggia di Maddalusa. Le informazioni che ho assunto e le foto che mi sono state inviate sembrano non lasciare dubbi: pare proprio che le dune siano state spianate. Ho chiesto all’ufficio Ecologia del Comune di verificare i fatti e di sporgere denuncia alla Procura della Repubblica se ne ravvisano gli estremi. Ho chiesto inoltre di disporre subito un’indagine interna per verificare chi ha omesso di controllare”.
Proseguono incessanti gli sbarchi di migranti a Lampedusa
Proseguono incessanti gli sbarchi di migranti a Lampedusa. Nel corso delle ultime 36 ore una prima imbarcazione è giunta autonomamente fino a Cala Pisana, un’altra è stata agganciata e trainata dalla Guardia Costiera e dalla Guardia di Finanza fino al molo Favarolo, e poi sono stati trasbordati gli occupanti di altre due barche. Complessivamente si tratta di 53 persone, tutte provenienti dalla Tunisia, compresi anche dei bambini. Da ultimo, un barcone con a bordo 49 migranti subsahariani è approdato autonomamente a Cala Croce. Sono tutti ospiti del locale Centro d’accoglienza in contrada Imbriacola.
Scaricano e incendiano abusivamente materiale edile, condannati
A Palermo, al palazzo di giustizia, la Corte d’Appello ha condannato ad 1 anno e 2 mesi di reclusione ciascuno Calogero Volpe, 68 anni, ed i figli Salvatore di 31 anni e Gerlando di 36 anni. L’1 novembre del 2014 sono stati sorpresi dalla Polizia ad Agrigento appena dopo avere scaricato e incendiato materiale edile abusivamente in un terreno confinante con la loro proprietà, nei pressi di via 25 aprile. I difensori, gli avvocati Gianfranco Pilato, Daniele Re e Fabio Inglima Modica hanno ottenuto una riduzione di 6 mesi di reclusione rispetto alla sentenza di primo grado.
Agrigento, venerdì al mercato nuovamente la Protezione civile provinciale
Su richiesta del Comune di Agrigento, il Commissario della Provincia di Agrigento, Alberto Di Pisa, ha, come venerdì scorso, nuovamente autorizzato l’Ufficio provinciale di Protezione civile a collaborare con il personale della Protezione Civile del Comune e le forze dell’ordine durante lo svolgimento del mercato settimanale di Agrigento in piazzale La Malfa, in programma domani venerdì 19 giugno. Dunque, altrettanto domani lo staff coordinato da Marzio Tuttolomondo fornirà ai cittadini informazioni utili alla prevenzione dei contagi da coronavirus, vigilando sull’attuazione di tutte le previste norme di sicurezza, tra uso obbligatorio di mascherine, distanziamento sociale, uso di gel disinfettanti. Confermata anche la dotazione di un termo scanner per la misurazione immediata della temperatura corporea.
Agrigento, l’amministrazione sollecitata su bilancio ’20 e consuntivo ’19
La scadenza imposta ai Comuni siciliani per l’approvazione del bilancio di previsione 2020 – 2022 ricorre il prossimo 31 luglio. Nonostante ciò oggi il coordinatore del Movimento Mani Libere di Agrigento, Giuseppe Di Rosa, ritiene opportuno ricordare al sindaco ed all’amministrazione comunale che la città è attualmente amministrata in mancanza del bilancio di previsione ed anche del consuntivo 2019, e che il consiglio comunale al momento non ha ricevuto né il primo e nemmeno il secondo documento contabile per l’esame dovuto.
“Trattativa”, Riina col telefonino (video)
Prosegue a Palermo il processo di secondo grado sulla cosiddetta “Trattativa Stato – mafia”. Affrontato il giallo di Riina col telefonino a Rebibbia.
A Palermo, al processo di secondo grado sulla presunta “trattativa” tra Stato e mafia all’epoca delle stragi, la Corte d’Assise d’Appello, presieduta dal giudice Angelo Pellino, ha rievocato l’audizione dell’ex funzionario del Dap, il Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria, Andrea Calabria, oggi presidente titolare della Corte d’Assise d’Appello di Roma. Nel corso dell’audizione di Calabria è stato affrontato il giallo, emerso da una informativa, secondo cui Totò Riina, nei giorni di agosto del 1993 sarebbe stato in possesso di un telefonino cellulare durante la sua detenzione nel carcere di Rebibbia a Roma. E’ stato lo stesso Andrea Calabria a raccontare dell’esistenza di una segnalazione riservata del ministro dell’Interno, con una nota del Capo della Polizia, in cui si è ipotizzato che Riina, con l’aiuto di alcuni agenti penitenziari, avesse a disposizione un telefonino per parlare con l’esterno. E, appresa la segnalazione, Andrea Calabria relazionò sulla necessità di trasferire Riina dal carcere di Roma. La Procura Generale, tramite i sostituti Giuseppe Fici e Sergio Barbiera, ha scavato tra gli archivi e ha trovato un appunto datato 24 ottobre del 1993. E nell’appunto si legge che i primi di agosto del ‘93 Riina è stato visto telefonare servendosi di un apparecchio cellulare reso a disposizione da quattro agenti penitenziari che hanno ammesso di avere intascato 40 milioni di lire a testa. E per non pubblicizzare la vicenda, i quattro agenti sarebbero stati trasferiti omettendo la denuncia all’autorità giudiziaria di quanto accaduto. Ebbene, adesso i magistrati impegnati nel dibattimento hanno ascoltato in aula i funzionari del Servizio di intelligence Maurizio Navarra e Franco Battaglini, autore dell’appunto in questione. Navarra, a proposito dell’appunto, ha dichiarato: “Una cosa del genere fa rumore oggi, figuriamoci all’epoca. Me lo dovrei ricordare per forza. Quello che vedo è un foglio non classificato che potrebbe essere stato scritto da chiunque. Escludo che un documento del genere possa essere passato dal mio tavolo. Viceversa ci sarebbe una lettera di trasmissione a mia firma al direttore del Servizio. Mancando la protocollazione questo appunto potrebbe averlo scritto chiunque ed infilarlo nella corrispondenza”. Invece, Franco Battaglini ha dichiarato: “Confermo di avere redatto io questo appunto appreso da fonte confidenziale. Nel 1994 sono stato convocato dalla Procura di Roma che indagava sulla vicenda. Era stata la Direzione del Servizio di intelligence, sollecitata dalla Procura, a dire che ero io l’autore dell’appunto. All’epoca opposi il segreto di Stato sulla fonte e poi non ho saputo più nulla. La fonte non avrebbe appreso in maniera diretta della vicenda, ma sarebbe stata una voce. Ha sentito una voce d’ambiente può significare molte cose. Può avere raccolto un’informazione da un detenuto o da un collega attraverso un colloquio informale. Come faccio a dirlo?” Prossima udienza il 26 giugno con altre audizioni.
L’estate al Kaos, “Punto Fermo” in onda su Teleacras
Ad Agrigento, al Parco letterario Luigi Pirandello, nei pressi della casa natale, si è svolto un incontro di programmazione per l’attività “Estate 2020” nell’area Kaos. In proposito delle interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
E questa sera, giovedì 18 giugno, su Teleacras, intorno alle ore 21 sarà in onda una nuova puntata di Punto Fermo dedicata a tutte le attività pirandelliana in programma durante l’estate nell’area del Kaos, dal 28 giugno al 20 settembre.
Agrigento, “hanno distrutto le dune di sabbia” (video)
E’ un danno incalcolabile”.
Proseguono i test sierologici (video)
In corso anche in Sicilia i test sierologici per il monitoraggio della circolazione del coronavirus. L’appello di Razza: “I Siciliani partecipino”.
In Sicilia così come nel resto d’Italia, è in corso l’indagine di siero-prevalenza. Perché sottoporsi al test sierologico? Perché anche se i soggetti non presentano i sintomi del Covid-19, ciò non toglie di poter aver incontrato il virus ed essere asintomatico. Ricordiamo che l’asintomatico è colui che pur avendo contratto il Coronavirus, non presenta alcun sintomo, quindi è apparentemente sano. Però può contagiare gli altri. Questo è uno dei motivi per cui vi sono ancora molti contagi. Ecco l’importanza del test sierologico: permette di rilevare se il soggetto ha sviluppato gli anticorpi in seguito ad un precedente contatto con il virus. L’iniziativa, come nelle altre regioni italiane, è in attuazione del programma del ministero della Salute, con la collaborazione della Croce rossa italiana e della Regione Siciliana attraverso le Asp. Uno screening per comprendere al meglio la circolazione del virus. L’indagine campionaria è rivolta alla popolazione di tutte le fasce d’età tra cui potrebbero emergere i cosiddetti “asintomatici”. Undicimila cittadini siciliani residenti in 120 Comuni dell’Isola – scelti secondo una campionatura casuale elaborata dall’Istat – vengono invitati, con una telefonata della Cri, a recarsi presso i punti i di prelievo più vicini, Asp o Guardie mediche. Viene così effettuato un prelievo per un test sierologico e in caso di risultato positivo per la presenza di anticorpi che rivelano un pregresso contatto col virus, si procede all’isolamento e all’immediata effettuazione del tampone. L’indagine, in collaborazione con Istat e Cri su proposta dell’Associazione italiana di epidemiologia, coinvolge anche i medici di medicina generale e i pediatri. Lo studio, infatti, punta a caratterizzare le differenze tra generi, fasce d’età e sociali per comprendere al meglio le caratteristiche epidemiologiche a seconda dei territori del Paese; servirà inoltre a individuare le coorti target di una possibile vaccinazione, ovviamente quando essa sarà disponibile. I risultati dell’indagine potranno essere utili anche alla rimodulazione delle misure di contenimento dal contagio: “E’ importante rispondere all’eventuale chiamata del personale sanitario incaricato di questa indagine – dice l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza – perché si può contribuire nel cambiare le sorti della battaglia che tutti stiamo conducendo contro il Coronavirus. Faccio appello alla sensibilità dei siciliani che in questa emergenza, sin dalle fase iniziali della crisi, hanno dimostrato di essere ancora una volta un popolo straordinario”. Un appello urgente, anche alla luce dei molti no alle chiamate della Croce Rossa in Sicilia. Sembra che si abbia paura a sottoporsi al test sierologico per non rischiare di rimanere bloccati in attesa e in quarantena.
La Sicilia, autonomamente, ha già promosso una propria campagna di test sierologici riservata a precise fasce di popolazione fra cui, ad esempio, i lavoratori della sanità, delle Forze dell’ordine, del volontariato impegnato nell’emergenza Coronavirus, personale delle case circondariali e detenuti, ai quali l’esame viene somministrato gratuitamente. Un campione di circa 150 mila soggetti. Inoltre, così come previsto dalla circolare dell’assessorato regionale alla Salute, ogni privato cittadino può autonomamente richiedere il test.