Proseguono costanti le donazioni al Comune di Agrigento per assecondare le necessità dei meno abbienti. Il video intervento del sindaco Firetto registrato al mattino di oggi al Centro operativo comunale in occasione di altri carichi ricevuti adesso dall’azienda alimentare La Gaipa e poi altri con le offerte dei cittadini nei supermercati con il carrello sospeso.
Aggiornamento casi coronavirus. In Sicilia fino al 13 aprile si applicano le ordinanze Musumeci. Dal 14 i decreti Conte. Pasqua e Pasquetta supermercati chiusi. Plauso dei sindacati.
I casi di contagiati dal coronavirus in Sicilia sono 2.046. Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 23.464. Sono risultati positivi 2.046. Attualmente sono ancora contagiate 1.815 persone. 108 sono guarite e 123 decedute. Ecco la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento 106, Caltanissetta 92, Catania 540, Enna 271, Messina 320, Palermo 260, Ragusa 47, Siracusa 79, Trapani 100.
Proseguiranno fino a lunedì 13 aprile, giorno di Pasquetta, le restrizioni e le misure anti-contagio legate all’emergenza covid 19 in Italia. Secondo gli esperti, è impossibile al momento ogni previsione sulla riattivazione del battito cardiaco sociale ed economico. Pasqua e Pasquetta 2020 sono annullate. In Sicilia, in particolare, fino al 13 aprile incombono le restrizioni imposte dalle ordinanze del presidente della Regione, Nello Musumeci. Invece, da martedì 14 aprile la Sicilia si uniformerà, a meno di dietro front di Musumeci, alle restrizioni imposte dai decreti del governo Conte. Tradotto in termini concreti significa che in Sicilia domenica 12 e lunedì dell’Angelo 13, Pasqua e Pasquetta, i supermercati saranno rigorosamente chiusi. Unica eccezione: farmacie ed edicole. Applausi dai sindacati di categoria, che commentano: “La chiusura dei supermercati nel giorno di Pasquetta è una decisione saggia e un segnale di responsabilità. Ringraziamo il presidente Musumeci per avere accolto il nostro appello a nome di migliaia di lavoratrici e lavoratori del commercio”. Infatti, Cgil, Cisl e Uil si sono rivolte accoratamente al presidente Musumeci invitandolo a predisporre la chiusura degli esercizi commerciali per il lunedì di Pasquetta. Nella loro lettera è stato scritto: “Recarsi a lavoro nel giorno di Pasquetta, in piena emergenza sanitaria, significa chiedere ai lavoratori e alle lavoratrici siciliane un immotivato sacrificio che gioverebbe esclusivamente a coloro che, incuranti del rispetto delle ordinanze, avrebbero la scusa per uscire da casa pur non dovendo acquistare alcun bene necessario”. Nel frattempo, ancora Cgil, Cisl e Uil del settore commercio invocano maggiori controlli per limitare gli spostamenti verso i supermercati, dove ci si dovrebbe recare per necessità e non come pretesto per una passeggiata. “Ancora oggi infatti – sottolineano i sindacati – in spregio ai provvedimenti che limitano la possibilità di recarsi ai supermercati ad una sola volta al giorno, vi si recano comunque più e più volte soltanto per acquistare uno o pochi articoli non necessari o voluttuari”.
La Direzione dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, tramite il direttore generale, Alessandro Mazzara, e il direttore sanitario, Gaetano Mancuso, ha accolto la disponibilità manifestata dall’Hotel Akrabello, al Villaggio Mosè di Agrigento, a convertire la struttura alberghiera a luogo di accoglienza per i soggetti in quarantena. Si tratta in particolare di pazienti positivi al coronavirus ma che non hanno necessità di ricovero in strutture ospedaliere. La conversione covid delle strutture alberghiere in ogni provincia della Sicilia è frutto di un’apposita ordinanza – avviso del presidente della Regione, Musumeci. L’albergo e l’Azienda sanitaria firmano una convenzione che prevede, tra l’altro, il pagamento di un importo massimo a carico dell’amministrazione di 30 euro al giorno, in relazione alla classificazione in stelle della struttura.
Gli alloggi saranno a uso esclusivo dell’utente in isolamento indicato dall’Azienda sanitaria, e per il quale vi sarà il divieto assoluto di ricevere visite. Nella struttura, oltre al personale in servizio, potranno accedere soltanto ospiti designati dall’Azienda sanitaria, il personale medico e i fornitori autorizzati. Per tutti, naturalmente, saranno adottate le massime precauzioni.
E’ quasi certo (ripetiamo quasi) e molto probabilmente (ripetiamo molto probabilmente) le elezioni Amministrative in Sicilia saranno rinviate ad una domenica compresa tra il 15 ottobre e il 15 dicembre, nell’ambito di una tornata elettorale straordinaria resa necessaria dal procrastinarsi dell’emergenza coronavirus. Inizialmente le elezioni, che interessano una sessantina di Comuni in Sicilia compreso Agrigento, sono state in calendario il 24 maggio. Poi all’insorgere dell’emergenza sanitaria è stato disposto il rinvio a domenica 14 giugno con eventuale ballottaggio domenica 24 giugno. Adesso l’assessore regionale agli Enti Locali, Bernardette Grasso, ha in forno, pronto per essere sfornato, il rinvio ufficiale in autunno, tra il 15 ottobre e il 15 dicembre.
Angela GalvanoLa consigliere comunale di Articolo 1 di Agrigento, Angela Galvano, esprime delle riserve sulla scelta, frutto del Piano sanitario regionale, di allestire reparti covid all’interno degli ospedali di Agrigento e Sciacca. Angela Galvano afferma: “Le soluzioni degli organi regionali ci avvicinano molto a esperienze drammatiche che si sono consumate in altre realtà del Nord negli ospedali monoblocco, e che hanno determinato una moltiplicazione esponenziale dei contagi. Inserire i reparti covid 19 all’interno delle strutture ospedaliere monoblocco contraddice ed elude le linee guida inserite nel Piano Regionale contro le pandemie in Sicilia del 2009 predisposto e mai tenuto in considerazione, come segnalato più volte dai sindacati e dallo stesso personale della protezione civile regionale. Noi riteniamo che sia necessario e giusto attrezzare al più presto, data la carenza atavica, il nostro territorio di strutture autonome, attrezzature e personale idoneo, per dare una più sicura e immediata risposta all’emergenza del coronavirus. Gli ospedali di Agrigento e Sciacca, non garantiscono queste determinanti esigenze. Anche il ministro Speranza, in una recente intervista, sul tema in generale ha affermato: “Bisogna intensificare in tutti i territori la presenza di Covid hospital, che dovranno restare aperti anche quando il virus allenterà la presa sull’Italia. Questo perché fino alla distribuzione del vaccino non si può escludere un’ondata di ritorno del virus. L’ospedale misto è ingestibile in questo quadro. Troppo rischioso per gli altri degenti, troppo rischioso per tutto il personale e lo abbiamo visto: dovremo ringraziare per sempre il sacrificio di medici e infermieri. Infine non si può nemmeno correre il rischio di penalizzare tutti gli altri pazienti e tutte le altre cure. Anche gli altri ammalati gravi per tutte le altre patologie hanno il diritto di essere curati. Purtroppo ci sono ancora e gli ospedali tradizionali devono potersi concentrare su tutte le terapie ordinarie, perché purtroppo il coronavirus non ha fatto sparire altre malattie altrettanto gravi”.
Marco Vullo
Il consigliere comunale di Agrigento, Marco Vullo, annuncia che la Direzione delle Poste ha accolto le sue istanze per la riattivazione degli uffici postali di Villaseta e Montaperto. In particolare, la Posta di Villaseta sarà aperta molto probabilmente due giorni alla settimana, mercoledì e venerdì. E la Posta di Montaperto solo il venerdì. Marco Vullo commenta: “Ringrazio la Direzione Provinciale di Poste Italiane che con grande senso di responsabilità, nonostante le difficoltà del momento, ha ascoltato le mie richieste riguardanti la riapertura degli uffici postali di Villaseta e Montaperto. Invito di conseguenza il sindaco a valutare la possibilità di coordinare le forze di polizia locale o chiedendo l’ausilio delle forze dell’ordine durante le ore di apertura degli uffici garantendo la giusta sicurezza e un servizio più possibile sereno per tutti”.
Oggi su Teleacras in onda “Conversazioni al tempo del coronavirus”. Egidio Terrana intervista, in collegamento da Santa Elisabetta, Agata Gueli, preside dell’Istituto Comprensivo “Luigi Capuana” di Gela. La conversazione ruota sui temi legati all’organizzazione della scuola a seguito dell’emergenza, tra i quali la didattica a distanza e le prove di esame degli studenti. Spazio anche ad altre riflessioni.
L’isolamento e il divieto di uscire da casa, necessari per contenere il contagio covid, può scatenare tensioni e stress. L’intervento dell’esperto. In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda un servizio di Luisa Miccichè.
Willy Giacalone
Il consigliere comunale di Forza Italia di Agrigento, William Giacalone, a fronte del no da parte dell’assessore all’Ecologia di Agrigento, Nello Hamel, alla sua richiesta di conferire i rifiuti differenziati in sacchetti biodegradabili al fine di scongiurare il rischio contagio rientrando in casa i mastelli lasciati fuori in strada, ribadisce le ragioni della sua proposta e afferma: “Vogliamo sapere dall’assessore Hamel quali siano i problemi di carattere igienico – sanitario più gravi dell’esporre a contagio del virus i concittadini continuando ad imporre l’uso dei mastelli per il conferimento dei rifiuti. Si continui ad imporre l’utilizzo dei mastelli solo per l’umido, ma per le altre tipologie di rifiuti si consenta il conferimento in sacchetti evitando così di far rientrare in casa possibili elementi di contagio. E’ bene avere dotato gli operatori di strumenti di prevenzione, ma ci dica l’assessore Hamel come abbia aggiornato il servizio per evitare il contagio dei residenti. Ho la sensazione che la giunta Firetto continua, come per i cinque anni precedenti, ad essere chiusa nel castello senza parlare con noi sudditi, ma questa epidemia non si vince da soli, ricordatevelo!” – conclude Giacalone.