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Il caso “Totò Arancio”, l’intervento AssoStampa

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Totò Arancio

Da oltre 30 anni il giornalista diversamente abile, Totò Arancio, corrispondente sportivo del quotidiano “La Sicilia” da Favara, segue le partite di calcio della squadra di Favara a bordo campo anche perché allo stadio “Bruccoleri” di Favara non sono state rimosse le barriere architettoniche. Ieri, domenica, in occasione della partita tra Pro Favara e Sporting Vallone, l’arbitro Niccolò Melodia di Trapani lo ha invitato ad accomodarsi in tribuna perchè il nome di Arancio non è stato inserito nell’apposito elenco, la cosiddetta “distinta”. In proposito interviene AssoStampa di Agrigento, che esprime solidarietà a nome di tutti i giornalisti agrigentini a Totò Arancio, e commenta: “A causa della presenza di barriere architettoniche allo stadio ‘Bruccoleri’ di Favara, Arancio ha sempre svolto la sua attività giornalistica, da oltre 30 anni, all’interno del terreno di gioco. L’arbitro Niccolò Melodia di Trapani, applicando in maniera rigida il regolamento, ha invitato il collega ad uscire dal rettangolo di gioco perché non inserito in distinta. Ovviamente il collega non poteva essere inserito in distinta, che comprende dirigenti e calciatori, ma è stato sempre autorizzato a seguire le partite da zone adiacenti al rettangolo di gioco. A volte, come avviene nelle altre sfere del ‘vivere civile’, le migliori regole da applicare provengono dal buon senso. Chiederemo conto di questo comportamento alla Lega Nazionale Dilettanti e dell’Associazione Italiana Arbitri. L’intera categoria dei giornalisti agrigentini, è vicina al collega Totò Arancio che, siamo sicuri, grazie alla sua passione e professionalità, non si farà condizionare e proseguirà a raccontarci bellissime pagine di cronaca sportiva”.

363 migranti sbarcano a Pozzallo. Controlli serrati per emergenza coronavirus

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A Pozzallo in provincia di Ragusa dalla nave della Ong spagnola, “Open Arms”, sono sbarcati 363 migranti soccorsi in cinque diverse operazioni di salvataggio. In ragione della emergenza coronavirus, i migranti sono stati controllati dai sanitari in modo più serrato con un doppio controllo della temperatura corporea. Le prime verifiche a bordo della nave sono state effettuate da parte di quattro medici. Poi in banchina dagli operatori dell’Azienda sanitaria provinciale di Ragusa. Nel dettaglio, a Pozzallo sono approdati 363 migranti, di cui 298 uomini, 8 donne e 57 minori. Tre uomini sono stati ricoverati in ospedale, ma nessuno per gravi motivi. Sono stati trasferiti tutti nell’hot spot di Pozzallo e vi resteranno in attesa della re-distribuzione su scala europea, in base al pre-accordo di Malta. Sono migranti da 21 differenti Paesi, in maggioranza provenienti da Sudan e Bangladesh. Il bambino più piccolo, accompagnato da una donna, ha 5 anni. I gruppi sono partiti da diverse città costiere della Libia: Garabulli, Al Khoms, Al Zawiya, Sabratha.

Salvini, il caso “Open Arms” a pochi giorni dal voto “Gregoretti”

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Tra poco più di una settimana in Parlamento si vota la richiesta di autorizzazione a procedere a carico di Matteo Salvini per il caso “Gregoretti”. Adesso un’altra richiesta di autorizzazione a procedere incombe a carico di Salvini per il caso “Open Arms” dello scorso agosto. Salvini commenta: “Ormai le provano tutte per fermare me e impaurire voi cittadini: vi prometto che non mollo e non mollerò, mai, perché sono tutti processi politici che non mi spaventano”. Il Tribunale dei ministri di Palermo, sulla base di un’inchiesta della Procura di Agrigento, contesta a Salvini il sequestro di persona e l’omissione di atti d’ufficio. Secondo i magistrati, infatti, non solo ricorre l’obbligo di prestare soccorso ma, per vietare lo sbarco, nel caso della “Open Arms”, sono mancati i presupposti previsti dal decreto sicurezza bis firmato dallo stesso Salvini, ovvero non vi è stato motivo di ritenere che l’approdo potesse rappresentare un pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica. La decisione di vietare lo sbarco – ancora secondo gli inquirenti – è stata assunta individualmente dal ministro degli Interni, Salvini.

Elezioni Provinciali, ennesimo rinvio (video)

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Domani all’Assemblea Regionale il rinvio delle elezioni Provinciali dal 19 aprile ad ottobre. Proroga ai commissariamenti. Ad Agrigento non si vota da 12 anni.


E’ incredibile, è invece è verità. Domani, martedì 4 febbraio, l’Assemblea Regionale Siciliana si riunirà e voterà un disegno di legge, appena esitato nelle commissioni parlamentari competenti, che contiene un articolo che rinvia da domenica 19 aprile ad una domenica del prossimo ottobre le elezioni Provinciali in Sicilia. Sì: poco più di due settimane addietro il governo Musumeci ha fissato sul calendario il 19 aprile come data per eleggere presidenti e consiglieri provinciali, tra l’altro in Province dove addirittura non si vota da 12 anni, come ad esempio Agrigento dove nel 2008 si è insediato l’ultimo presidente della Provincia eletto dai cittadini, il professor Eugenio D’Orsi. Poi dal 2012 in poi, con l’avvento alla Regione del governo Crocetta, è stata varata la riforma disastrosa che ad oggi ha provocato il commissariamento delle nove Province siciliane da quasi 8 anni, la bancarotta della provincia di Siracusa e il quasi dissesto della provincia di Messina. Il successore di Crocetta, il già presidente della Provincia di Catania, Nello Musumeci, si è incamminato nella strada del recupero e del rilancio delle Province come ente locale intermedio tra Comuni e Regione, ha sponsorizzato il ripristino dell’elezione diretta del presidente e dei consiglieri provinciali, e poi, però, dopo l’impugnativa da parte del governo di Roma, è stato costretto ad accontentarsi delle elezioni di secondo livello, ovvero votano solo i consiglieri comunali e i sindaci dei 390 Comuni dell’Isola. Poi Musumeci ha più volte fissato la data del voto, ma altrettante volte è stato costretto a ingoiare il rinvio, anche adesso quando il 19 aprile prossimo sarebbe coinciso a ridosso delle elezioni Amministrative e, quindi, per non appesantire e confondere, è stato predisposto il rinvio ad ottobre. In principio il voto è stato in calendario il 20 novembre 2016, e poi è stato rinviato al 26 febbraio 2017. Poi invece altro rinvio, a domenica 30 luglio 2017. Nel frattempo l’Assemblea Regionale ha approvato la legge di ripristino dell’elezione diretta del presidente e dei consigli delle Province, poi impugnata dal governo nazionale nell’ottobre 2017. La stessa legge ha fissato il 18 febbraio 2018 come data per le elezioni, poi ritenuta impraticabile e rinviata alle Amministrative della primavera 2018, 10 giugno 2018. Anzi no: altro rinvio al turno straordinario delle elezioni amministrative, quindi una domenica compresa tra il 15 ottobre e il 15 dicembre 2018. E invece nulla. Lo scorso 16 gennaio il governo Musumeci ha scelto: si vota domenica 19 aprile 2020. No. No? Sì, no! Da aprile ad ottobre.

Infrastrutture tra 2019 e 2020 (video intervista)

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L’assessore regionale a Infrastrutture e Trasporti stila un bilancio consuntivo del 2019 e traccia gli obiettivi del 2020. L’intervista a Marco Falcone è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Vertice Protezione civile (video interviste)

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A palazzo d’Orleans vertice tra i prefetti dell’Isola e la Protezione civile regionale sulla gestione dell’apposito centro unificato. Le interviste al capo della Protezione civile regionale, Calogero Foti, e al capo della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli, sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Incidente a Ravanusa, un morto e tre feriti

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Lorenzo Miceli

Lorenzo Miceli
All’alba di domenica 2 febbraio un incidente stradale a Ravanusa, in provincia di Agrigento, ha provocato la morte di Lorenzo Miceli, 28 anni, ex consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Ravanusa, e figlio di Giovanni Miceli, segretario provinciale della Uil Pensionati. Miceli è stato a bordo, non alla guida, di un’automobile Alfa Romeo 147 che, forse a causa dell’elevata velocità, si è ribaltata in via Gramsci. Il 28enne è morto sul colpo. Gli altri tre passeggeri, coetanei della vittima, sono feriti gravemente e ricoverati all’ospedale “Sant’Elia” a Caltanissetta. Sul posto hanno lavorato tre ambulanze del 118, i Vigili del fuoco del distaccamento di Canicattì e i Carabinieri della stazione di Ravanusa e della Compagnia di Licata.

Sicilia e sindacati, l’intervento del presidente regionale Confasi, Davide Lercara (video intervista)

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Davide Lercara

Davide Lercara
Sicilia e attività sindacali: oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda un’intervista al presidente regionale del sindacato Confasi, Davide Lercara.

Salvini lunedì a Palermo al Teatro Massimo

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Salvini a Catania
Il leader della Lega, Matteo Salvini, lunedì prossimo, 3 febbraio, sarà a Palermo, e interverrà alle ore 18:30 al Teatro Massimo, in piazza Verdi, luogo nel quale il “Carroccio” ha già svolto diverse iniziative politiche. Si tratta dell’unico appuntamento in Sicilia del tour nazionale di Salvini, che a Palermo sarà affiancato, tra gli altri, dal commissario regionale Stefano Candiani.

Teleacras, Speciale Medicina con il biologo nutrizionista Salvatore Scimè (video)

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Domani domenica 2 febbraio, su Teleacras, alle ore 10:30 sarà in onda una nuova puntata di Speciale Medicina. Ospite in studio di Simona Carisi è il dottor Salvatore Scimè, medico nutrizionista. Tra gli argomenti affrontati vi sono la dieta chetogenica e la dieta senza carboidrati. Repliche martedì alle 21 e giovedì alle 15.