Home Blog Pagina 3656

“Amministrative”, Giuseppe Arnone replica ad Angelo Vaccarello

0
Giuseppe Arnone

Giuseppe Arnone
Il presidente dei Club di Forza Italia di Agrigento, Giuseppe Arnone, replica all’intervento diretto nei suoi confronti dal consigliere comunale di Agrigento, Angelo Vaccarello, e afferma: “Leggendo quanto è stato scritto su un comunicato stampa firmato dal consigliere Angelo Vaccarello, ho subito pensato, ovviamente non riferito a lui, al famoso proverbio “quando il saggio indica la luna lo stolto guarda il dito”. Sì perché io nel mio intervento ho posto una questione politica e di deontologia politica, ovvero la necessità di praticare la capacità di aggregazione del centrodestra e non di divisione, ritenendo che tale capacità al momento non appartenga all’onorevole Di Mauro, il quale non interviene lui in replica (chissà perché) ma risponde tale Angelo Vaccarello che, a proposito dei personaggi poco rappresentativi di cui parla lui, io non ho il piacere di conoscere, non ne ricordo affatto la voce, anche perché risulta che in cinque anni trascorsi in Consiglio comunale ad Agrigento abbia prodotto poco e nulla distinguendosi solo per il suo silenzio assordante. Adesso Vaccarello firma un comunicato stampa dimostrando di non avere compreso il mio, e anziché replicare sul piano politico si lancia in accuse alla mia persona, sconoscendo il mio impegno politico e sociale da oltre 20 anni ad oggi. A tal proposito lo lascio nella sua ignoranza, sperando che la città di Agrigento comprenda e non si lasci ingannare, e danneggiare, da questo “nuovo” (virgolettato) che avanza”.

Palermo, tre omicidi e quattro ergastoli

0

Quattro capimafia palermitani, Salvatore Cataldo, Antonino Di Maggio, Giovan Battista Pipitone e Vincenzo Pipitone, sono stati condannati all’ergastolo per omicidio. Sono imputati, a vario titolo, del duplice omicidio dei mafiosi Antonino Failla e Giuseppe Mazzamuto e dell’omicidio di Giampiero Tocco, rapito davanti alla figlia di 8 anni da un commando di killer travestiti da poliziotti, torturato, ucciso e sciolto nell’acido. In particolare per l’omicidio Tocco sono imputati Vincenzo e Giovambattista Pipitone. Nell’automobile di Tocco, indagato, gli inquirenti piazzarono delle microspie che registrarono la drammatica telefonata alla madre della figlia, oggi di 26 anni, subito dopo il rapimento del padre. Il suo racconto, a cui seguì anche un disegno della scena del rapimento, ha consentito agli investigatori di ricostruire quanto accaduto.

Dopo la marcia del 25 gennaio? L’intervento della Uil

0
Gero Acquisto

Gero Acquisto
Sabato scorso 25 gennaio si è svolta la marcia ad Agrigento contro l’isolamento viario e infrastrutturale. E adesso? Adesso, in prospettiva, interviene il segretario provinciale della Uil di Agrigento, Gero Acquisto, che afferma: “Già il prossimo 8 febbraio avremo la possibilità di un incontro con il vice ministro Cancelleri che ci ha promesso di risolvere lo stallo sulla strada statale 189, Agrigento-Palermo, con lo sblocco dei primi fondi disponibili per la Sicilia. Ma è chiaro che vogliamo sapere anche quanto tempo occorrerà per vedere l’opera ultimata. Discorso identico alla statale 640 dove, per lo meno, qualche cantiere è ripartito, ma ci auguriamo che la data di consegna dei lavori, fissata per il 2022, non subisca altri posticipi. Riteniamo inoltre necessario programmare degli interventi lungo la strada statale 115, molto trafficata anche dai mezzi pesanti. Ormai gli incidenti, anche mortali, purtroppo, non si contano più. Le eccellenze di questo territorio vengono mortificate, sistematicamente, da chi invece ha la responsabilità di farle emergere. Le battaglie, quindi, proseguiranno e, non ci fermeremo fino a che le nostre rivendicazioni non verranno esaudite”.

“Amministrative”, Angelo Vaccarello replica a Giuseppe Arnone

0
Angelo Vaccarello

Angelo Vaccarello
Il presidente dei Club di Forza Italia di Agrigento, Giuseppe Arnone, è intervenuto a seguito di alcune dichiarazioni alla stampa del deputato regionale Roberto Di Mauro ritenendole divisive del centrodestra in riferimento alle prossime elezioni Amministrative ad Agrigento. A seguito dell’intervento di Giuseppe Arnone interviene il consigliere comunale di Agrigento, Angelo Vaccarello, che afferma: “Apprendo con stupore che ad Agrigento ancora una volta alcuni personaggi politici poco rappresentativi del centrodestra si lanciano in accuse contro il progetto del candidato Sindaco Franco Miccichè. Anche perché io e tanti amici del polo moderato siamo ufficialmente impegnati a sostenere un’idea politica che trova radicamento e voglia di ripartire dopo anni e anni di stallo politico-amministrativo nella città dei Templi. Questa volta è il turno di Arnone di Favara che,nel suo eterno peregrinare in politica, è stato pure candidato con i democratici e autonomisti alle regionali 2008 e vicino alle posizioni del già Presidente Lombardo con l’Mpa e assessore pro-tempore nella giunta provinciale D’Orsi. Adesso cerca di ringalluzzirsi con un messaggio poco credibile. Ribadisco che la candidatura del Dottore Miccichè ha un taglio civico che abbraccia non solo il centrodestra ma intercetta la stima e l’approvazione di giovani, professionisti, società civile e mondo del lavoro. Queste manfrine politiche, che vogliono portare solo un appesantimento della campagna elettorale,interessano poco alla gente. Oggi gli agrigentini pretendono un governo serio, responsabile, e uomini come Miccichè possono tracciare un percorso nuovo per risalire la china”.

Le elezioni Provinciali saranno rinviate da aprile ad ottobre

0

Si profila un altro rinvio del voto alle ex Province, già in programma ad aprile. Il disegno di legge per il rinvio è già pronto, attualmente è in fase di esame nelle commissioni parlamentari competenti, e martedì prossimo, 4 febbraio, sarà, a meno di imprevisti, approvato dall’Assemblea Regionale. Inoltre, martedì, insieme all’articolo per il rinvio a ottobre delle elezioni Provinciali, il disegno di legge dovrebbe contenere anche una norma “salva Crias”, e l’articolo sul costo della rideterminazione del numero degli assessori nelle giunte comunali. Il testo, in ogni caso, dovrà essere snello. L’aula è infatti convocata alle ore 15. Il termine per gli emendamenti sarà molto breve: un’ora. Alle 16:30 l’aula inizierà a votare il testo.

“Hashish”, il giallo si infittisce (video)

0

Sono adesso quattro i sub morti che si ritengono coinvolti nel carico di hashish disperso nel mare di Sicilia. L’inchiesta in corso e le ricognizioni compiute e programmate.


Lo scorso 14 dicembre 2019 un cadavere in avanzato stato di decomposizione è stato ripescato nel mare di Sicilia, a Messina, innanzi all’Arsenale Militare. Poi tra il 31 dicembre e il 15 gennaio sono stati recuperati altri tre cadaveri in acqua: a Castel di Tusa in provincia di Messina, a Cefalù in provincia di Palermo e poi ancora nel Palermitano, a Termini Imerese, in località Ginestra. Dunque si ritiene, adesso col senno di poi, che anche il primo morto del 14 dicembre, un sub come gli altri tre non identificato e da nessuno reclamato, sia stato vittima dello stesso episodio che ha provocato la morte degli altri tre sub. Peraltro, il morto del 14 dicembre è un uomo bianco, dalle caratteristiche somatiche caucasiche, che sono le stesse degli altri tre. Secondo quanto emerso dall’inchiesta in corso in cinque Procure siciliane, tra cui in primis Agrigento, gli scatoloni con dentro i panetti di hashish, recuperati in diverse spiagge dell’isola contestualmente al ripescaggio dei sub morti, sarebbero parte di un carico naufragato a largo di Trapani. Da quel punto, le correnti avrebbero trascinato gli scatoloni contenenti i panetti di hashish, e che, verosimilmente, sono stati confezionati per eventualmente galleggiare. L’ipotesi del naufragio a largo di Trapani coincide con l’ipotesi di una nave “madre” straniera, ad esempio un peschereccio o una barca a vela, che avrebbe consegnato gli scatoloni a corrieri locali a bordo di motoscafi veloci. Si ritiene che i sub siano stati vittima del naufragio dell’imbarcazione, oppure che siano morti durante il loro utilizzo per recuperare i pacchi di droga che viaggiano ancorati con le reti nelle chiglie delle navi. L’ultimo rinvenimento di hashish, il sesto della serie, risale al 19 gennaio scorso, ancora, e per la seconda volta, sulla spiaggia agrigentina di San Leone, lungo il Viale delle Dune, dove, nei pressi della terza traversa, sono stati rinvenuti 50 pezzi di hashish per oltre 3 chili, alcuni integri e altri no. Ecco i precedenti 5 casi: a Realmonte, nei pressi di Scala dei Turchi, è stato recuperato uno scatolone, avvolto da nastri d’imballaggio, contenente 600 panetti di hashish per un peso complessivo di 38 chili e 100 grammi. Poi a Capo d’Orlando, in provincia di Messina, dove la Polizia ha trovato e sequestrato 600 panetti di hashish del peso di 37 chili e 900 grammi. E poi 30 chili di panetti di hashish a Marinella di Castelvetrano in provincia di Trapani, poi altri 30 chili ancora nel Trapanese a Marsala, e poi altri 30 chili a San Leone ad Agrigento nella spiaggia antistante l’ex pista dell’elisoccorso. Nei giorni scorsi, da Patti a Trapani e per sette giorni, un elicottero della Guardia Costiera ha sorvolato la costa Tirrenica per 270 miglia, ad un’altezza compresa tra i 100 e i 150 metri sul livello del mare, alla ricerca di indizi e tracce necessarie a svelare il mistero dei quattro sub senza identità. Nei prossimi giorni sarà invece a lavoro il Nucleo Subacquei della Guardia Costiera che effettuerà delle ricognizioni subacquee nella stessa zona.

Territorio e Ambiente tra 2019 e 2020 (video intervista)

0
Totò Cordaro

Totò Cordaro
L’assessore regionale a Territorio e Ambiente stila un bilancio consuntivo del 2019 e traccia gli obiettivi del 2020. L’intervista a Toto Cordaro è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Agrigento e Amministrative, Arnone (FI): “No a chi divide e distrugge”

0
Giuseppe Arnone

Giuseppe Arnone
Il presidente dei Club Forza Italia di Agrigento, il professor Giuseppe Arnone, interviene nel merito delle prossime Amministrative ad Agrigento e di alcune recenti dichiarazioni rilasciate dal deputato regionale Roberto Di Mauro. Giuseppe Arnone afferma: 

“Una delle migliori qualità di un soggetto politico è la capacità di aggregare, condividere e costruire, e non invece dividere e distruggere. Le recenti dichiarazioni del deputato regionale Roberto Di Mauro, sponsor del candidato sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, dimostrano invece che tale qualità, ovvero della capacità di aggregazione, condivisione e costruzione, non gli appartiene. L’onorevole Di Mauro infatti pone sull’altare degno di benedizione solo la sua candidatura, ‘espressione della società civica e del rinnovamento’ come la definisce lui, l’onorevole Di Mauro, già sindaco di Agrigento 30 anni addietro e già parlamentare 28 anni addietro. Tutti gli altri, invece, secondo l’onorevole Di Mauro, sono relegati fuori e lontano dal suo altare. Il levigato politico agrigentino distribuisce le pagelle del vecchio e del nuovo, di chi sgomita, di chi deve essere escluso, e di chi non merita di ascendere al suo altare. Forse il deputato Di Mauro ignora, o finge di ignorare, che fino a prova contraria è stato eletto e milita in una coalizione di centrodestra che sostiene fermamente alla Regione un governo di centrodestra presieduto da Nello Musumeci e in cui – ecco il dato più importante – Forza Italia e Diventerà Bellissima (quest’ultimo è il movimento di diretta espressione di Musumeci) sono l’asse portante e il fulcro dell’azione del governo regionale e quindi dell’azione politica e amministrativa in Sicilia. Invitiamo pertanto l’onorevole Di Mauro ad una pausa di riflessione e di assunzione di responsabilità, e di onestà intellettuale, prima di salire nella cattedra del centrodestra in cui egli stesso milita, oppure no?”.

Favara, se tradisci… risarcisci!

0
Il palazzo di Giustizia di Agrigento

Il palazzo di Giustizia di Agrigento
A Favara la moglie, ormai ex moglie, ha nascosto al marito una sua relazione extraconiugale con un Carabiniere in servizio alla Tenenza di Favara nel 2011. Dalla relazione di lei col militare è nato un bambino la cui paternità è stata nascosta dalla donna al marito. Lui, il marito, ha scoperto l’inganno dopo tre anni, e si è rivolto all’avvocato Valentina Montalbano per ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e morali. Ebbene, adesso è stata emessa la sentenza del procedimento civile iniziato nel 2017. La giudice Silvia Capitano ha accolto la richiesta dell’avvocato Valentina Montalbano e ha imposto il risarcimento di oltre 100mila euro che l’ex moglie dovrà pagare all’ex coniuge il quale già alcuni anni addietro ha ottenuto il disconoscimento della paternità.

“Morte Loredana”, Sodano scrive al ministro Speranza

0
Michele Sodano

Michele Sodano
Il caso della morte di Loredana Guida: il deputato nazionale del Movimento 5 Stelle, Michele Sodano, annuncia di avere scritto al ministro della Sanità, Roberto Speranza. Sodano afferma: “Ho scritto al ministro Speranza per chiedergli di intervenire direttamente sul caso della prematura scomparsa di Loredana Guida. La rete ospedaliera della Sicilia deve essere messa sotto la lente di ingrandimento delle autorità, per verificare quanto e se, una gestione prettamente politica delle aziende sanitarie siciliane, abbia impedito lo sviluppo di un servizio di cura e prevenzione efficiente così come dovrebbe essere nel 2020. Mi stringo al dolore della famiglia Guida, per l’inaspettata e ingiusta scomparsa di Loredana. Un lutto cittadino”.