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Ad Agrigento riunito il nuovo consiglio territoriale Anmil

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Ad Agrigento si è svolta la prima riunione del nuovo consiglio territoriale Anmil (Associazione nazionale mutilati e invalidi sul lavoro), eletto dal recente congresso provinciale Anmil. Nel corso dei lavori i consiglieri hanno confermato all’unanimità Michele Nantele quale presidente territoriale Anmil di Agrigento. Il consiglio territoriale è composto, oltre Nantele, da Francesco Schittone, vice presidente, e dai consiglieri Stefano Alonge, Giuseppe Balboni, Salvatore Gammacurta, Antonio Marotta, e Calogero Matina. Michele Nantele ha rinnovato il proprio impegno “affinché – afferma – anche in provincia di Agrigento si possa continuare a sviluppare l’azione dell’Anmil, a tutela dei diritti delle vittime di infortuni sul lavoro, delle vedove, degli orfani dei caduti sul lavoro, nonché di tutti coloro che hanno contratto una malattia professionale”.

Domenica al Teatro Pirandello “canta Mina”

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Ad Agrigento domenica prossima, 26 gennaio, al Teatro Pirandello saranno in concerto, ad ingresso gratuito, alle ore 19, Danilo Rea, Massimo Moriconi e Alfredo Golino, con lo spettacolo, che è anche il titolo dell’album, “Tre per Una, nelle canzoni di Mina”, in collaborazione con il Parco dei Templi. Danilo Rea, Massimo Moriconi e Alfredo Golino nella loro carriera hanno lavorato con Mina suonando diversi generi.

Sabato si ricorda il Carabiniere eroe Nicolò Cannella

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Sabato prossimo 25 gennaio ricorre il 52esimo anniversario della morte del Carabiniere Ausiliario Nicolò Cannella, Medaglia d’Oro al Valor Civile “alla memoria”, caduto nell’adempimento del dovere a Gibellina, in provincia di Trapani, mentre prestava soccorso alle popolazioni della Valle del Belìce, colpite dal terremoto. Sabato alle ore 10 sarà deposta una composizione floreale sulla tomba al cimitero di Casteltermini, in provincia di Agrigento, e alle ore 10:30 sarà celebrata una Messa nella Chiesa Madre con i familiari della vittima del dovere, nonché Autorità civili e militari provinciali e locali.

Ribera, arrestato per evasione un aggressore già ristretto ai domiciliari

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I Carabinieri della Tenenza di Ribera hanno nuovamente arrestato l’uomo di 46 anni che lunedì scorso ha aggredito, ferendolo con una coltellata, un parente di 39 anni. L’uomo, ristretto ai domiciliari, ha tentato la fuga dal proprio domicilio ma è stato intercettato, bloccato e ancora una volta, su disposizione della magistratura, sottoposto agli arresti domiciliari con potenziamento della vigilanza.

Ospedale Ribera, Commissione Sanità in visita con La Rocca Ruvolo, Gallo e Savarino

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L'ospedale di Ribera

Margherita La Rocca Ruvolo
Riccardo Gallo
Giusi Savarino
A Ribera il prossimo 12 febbraio interverrà ancora una volta la Commissione Sanità all’Assemblea Regionale, nel merito di funzioni e prospettive dell’ospedale “Fratelli Parlapiano”. Così annuncia la presidente della Commissione, Margherita La Rocca Ruvolo, a margine di un incontro con l’assessore regionale per la Salute, Ruggero Razza, al quale hanno partecipato anche i deputati agrigentini Giusy Savarino e Riccardo Gallo. In particolare saranno convocati per un’audizione 12 sindaci del comprensorio che hanno sottoscritto una lettera inviata alle autorità provinciali, regionali e nazionali e indirizzata anche alle Corte europea dei diritti dell’uomo. Si tratta dei primi cittadini di: Ribera, Calamonaci, Burgio, Villafranca Sicula, Lucca Sicula, Cianciana, Alessandria della Rocca, Bivona, Santo Stefano Quisquina, Caltabellotta, Montallegro e Cattolica Eraclea. La stessa Margherita La Rocca Ruvolo commenta: “La vicenda dell’ospedale di Ribera mi sta particolarmente a cuore e da parte mia continuerà ad esserci il massimo impegno fatto di ascolto, dialogo e collaborazione nella ricerca di soluzioni per garantire ai cittadini servizi sanitari di qualità. In virtù di un percorso condiviso con i colleghi Giusy Savarino e Riccardo Gallo e con l’assessore Razza, ascolteremo in Commissione Salute le ragioni dei sindaci firmatari della lettera, ma nessuno pensi di farne una questione di campagna elettorale, anche in considerazione del fatto che la nuova rete ospedaliera è frutto di un lavoro fatto dalla precedente amministrazione in applicazione del decreto Balduzzi e proseguito da quella attuale che ha, di fatto, recepito tutte le indicazioni provenienti dal ministero della Salute”.

Alla Lucchesiana il giudice Davico e il suo “Giglio di mare”

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Alberto Davico

Alberto Davico
Ad Agrigento domani, venerdì 24 gennaio, nei locali della Biblioteca Lucchesiana, in via Duomo 94, alle ore 17:30 sarà presentato il libro “Giglio di mare”, scritto dal giudice Alberto Davico, edito da Pacini Editore. Interverranno il Presidente emerito della Corte d’Appello di Caltanissetta, Salvatore Cardinale, e Don Angelo Chillura, Docente di Teologia Morale allo Studio Teologico del Seminario, con l’intervento dell’autore e dibattito conclusivo. Nella recensione si legge: “Giglio di mare è un giallo a sfondo giudiziario la cui trama si sviluppa in una ambientazione tipicamente siciliana, forse in provincia di Agrigento, qualche anno addietro. Il protagonista è un giudice per le indagini preliminari mal orientato negli accadimenti della vita, che non riesce ad accettare una realtà purtroppo decadente. E’ un racconto a tinte fosche che può interessare chi ancora ama la Sicilia e nutre un qualche rispetto verso la magistratura”.

Processo “Elezioni ’93”, chiesta ulteriore istruttoria dibattimentale

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A Palermo, al palazzo di giustizia, innanzi alla Corte d’Appello presieduta dal giudice Antonio Napoli, si è svolta un’altra udienza del processo di secondo grado a carico dell’ex sindaco di Agrigento e senatore, Calogero Sodano, già assolto in primo grado dall’imputazione di concorso esterno all’associazione mafiosa. Secondo il sostituto procuratore generale Giuseppe Fici, l’elezione di Sodano a sindaco di Agrigento nel 1993 sarebbe stata favorita, sulla base di un presunto accordo, dalle famiglie mafiose agrigentine. L’udienza è stata rinviata al prossimo 23 marzo quando la Corte d’Appello si pronuncerà su alcune ulteriori richieste di istruttoria dibattimentale avanzate sia dalla Procura Generale sia da Giuseppe Arnone, sconfitto alle elezioni del ’93 e che è parte civile. Si tratta, in particolare, dell’audizione di diversi collaboratori della giustizia, magistrati, politici e imprenditori.

Inchiesta “Assedio”, proposta sorveglianza speciale per Puleri

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Giuseppe Puleri

Giuseppe Puleri
La Procura antimafia di Palermo ha proposto alla Sezione misure di prevenzione del Tribunale l’applicazione della misura preventiva della sorveglianza speciale, in quanto ritenuto socialmente pericoloso, a carico di Giuseppe Puleri, 40 anni, di Campobello di Licata, arrestato lo scorso 19 giugno nell’ambito dell’inchiesta antimafia cosiddetta “Assedio”. Puleri è cugino dell’ex capo di Cosa Nostra agrigentina Giuseppe Falsone, detenuto.

L’Ars approva l’esercizio provvisorio fino ad aprile. L’intervento di Armao

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Dopo l’incidente del voto contrario all’articolo 1, l’Assemblea Regionale ha approvato, con 35 voti a favore e 17 contrari, l’esercizio provvisorio del bilancio. Si applica però non più per tre mesi, fino a marzo, bensì per quattro mesi, fino ad aprile, il termine massimo entro cui è possibile estendere l’esercizio provvisorio. La proposta dei quattro mesi anziché tre è stata del governo, e l’assessore all’Economia Gaetano Armao ha spiegato: “Con questa proposta vogliamo rispettare le prerogative dell’Ars ma speriamo che l’approvazione dei documenti arrivi prima. Ci impegniamo a presentare il bilancio entro il 3 febbraio”.

“Strade”, vertice in Commissione all’Ars (video)

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Seduta della Commissione Territorio e Ambiente all’Assemblea Regionale. Sul tavolo strade statali, incompiute e ritardi in Sicilia. L’intervento della presidente, Giusi Savarino.


La presidente della Commissione Territorio e Ambiente all’Assemblea Regionale, Giusi Savarino, ha coordinato un vertice sulle strade siciliane di competenza statale. Hanno partecipato, tra gli altri, il vice ministro Cancelleri, l’assessore regionale Falcone, il direttore regionale di Anas Mele, il Comitato dei creditori della Cmc, i sindacati Cgil, Cisl e Uil, e alcuni sindaci dei Comuni interessati dai lavori sulle statali 121 Palermo – Agrigento e 640 Agrigento – Caltanissetta. E Giusi Savarino nell’annunciare l’iniziativa ha spiegato: “Come ha dichiarato il presidente Musumeci, a Roma devono capire che siamo stanchi della politica del rappezzo: Anas deve dimostrare rispetto per la pazienza dei siciliani. Purtroppo sulle strade statali abbiamo una competenza limitata. Possiamo solamente vigilare affinché Anas termini celermente i lavori e portare la situazione all’attenzione della politica nazionale, e lo facciamo con coraggio, costanza e determinazione.” Già, ‘la politica del rappezzo’: è stato Nello Musumeci ad utilizzare tale espressione riferendosi soprattutto a quanto accade sulla Palermo – Catania A19, ancora spaccata in due dalla frana del viadotto Himera il 10 aprile del 2015, e tante altre incompiute. E le parole del presidente della Regione sono state: “Non posso che ribadire, ancora una volta, l’assoluta inadeguatezza dell’Anas ad affrontare e risolvere problemi infrastrutturali provocati da almeno 40 anni di mancata manutenzione. E’ arrivato il momento che questa lunga stagione di colpevole incuria, e di politica del ‘rappezzo’, si chiuda per sempre”. Nel frattempo Anas ha replicato assicurando che i lavori sul viadotto Himera saranno conclusi entro la fine di aprile, e ha spiegato: “Non ci saranno ulteriori ritardi nella consegna del viadotto Himera ultimato. Dopo il rinvio da ottobre scorso ad aprile di quest’anno, le ulteriori difficoltà manifestate in questi giorni non comporteranno nessun rinvio. I lavori procedono come da crono-programma con ultimazione prevista entro fine aprile”. Il tutto è stato ricapitolato e rilanciato in occasione della seduta della Commissione Territorio e Ambiente. E a conclusione la presidente Savarino ha commentato: “Reputo positivo il fatto che a Roma ci sia un vice Ministro che conosce il disastro sociale ed economico lasciato dalla Cmc e l’isolamento infrastrutturale in cui versano alcune province siciliane, tra cui Agrigento, Enna e Caltanissetta. Ho ancora il timore che né questo Governo Nazionale né l’Anas siano nelle condizioni di risolvere i problemi che sono sul tavolo, ovvero problemi atavici di cui Anas è da ritenersi anche corresponsabile. Ma, dopo la seduta in Commissione, ho un atteggiamento più ottimista sulla questione perché, anche grazie alla nostra intermediazione, si è creato un clima sereno e di totale collaborazione a tutti i livelli che mi fa ben sperare per il futuro. Non cerchiamo lo scontro tra Regione, Anas e Governo nazionale. Con il Governo Musumeci avviamo una stagione di chiarezza dove chi ha responsabilità paga e chi ha competenze trova una soluzione. Da oggi non facciamo più sconti per nessuno, la Sicilia deve essere trattata con rispetto: chiediamo tempi certi ed adottiamo tutte le prerogative che abbiamo per avere quello che ci tocca di diritto.”