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Giudice del Lavoro: illegittima l’esclusione di un’aspirante docente nelle Accademie delle Belle Arti

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L'avvocato Girolamo Rubino

L’avvocato Girolamo Rubino
Rilevante il principio di diritto reso dal Giudice del Lavoro, che ha dichiarato il diritto di una docente – che aveva prestato servizio in Accademie di Belle Arti legalmente riconosciute – ad essere inserita nelle graduatorie nazionali utili ai fini del conferimento di incarichi a tempo determinato nelle Accademie di Belle Arti.
La vicenda trae origine dall’adozione del Bando di cui al D.M. 526 del 30.06.2014 con cui il Ministero della Pubblica Istruzione aveva indetto una procedura finalizzata alla costituzione delle graduatorie nazionali utili per l’attribuzione di incarichi a tempo determinato nelle Accademie di belle Arti di tutta Italia.
A tale selezione prendeva parte anche la Professoressa I.P. che, però, veniva esclusa sull’assunto che il suo sevizio, maturato presso le Accademie Legalmente riconosciute e non presso quelle Statali, non fosse da ritenersi valevole ai fini della partecipazione alla procedura selettiva e ciò sulla base di un’interpretazione fornita dal MIUR dopo la pubblicazione del Bando medesimo.
Avverso la superiore esclusione, la Professoressa I.P., con il patrocinio degli Avvocati Girolamo Rubino, Simona Manca ed Emanuele Carta, proponeva ricorso innanzi al Giudice del Lavoro, deducendo che l’interpretazione proposta dal Ministero fosse contraria, non solo a quanto stabilito nel Bando, ma anche alle previsioni degli articoli 1 e 2 della Legge n. 508/1999.
Gli Avvocati Rubino, Manca e Carta, deducevano, infatti, che a mente del D.P.R. n. 212/2005, le Accademie legalmente riconosciute debbono essere conformi a quelle Statali per ciò che riguarda l’ordinamento didattico, l’adeguatezza delle strutture e del personale, la tipologia dei corsi di studio e le altre attività formative e che, secondo un costante indirizzo interpretativo, ai fini della predetta procedura selettiva era innegabile il diritto di far valere gli anni di insegnamento presso le Accademie legalmente riconosciute, facenti anch’esse parte delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica.
Si costituiva in giudizio il MIUR contestando la fondatezza del ricorso e chiedendone il rigetto.
Il Giudice del Lavoro, condividendo le argomentazioni degli Avvocati Rubino, Manca e Carta, ha affermato il principio che le Accademie dei Belle Arti Legalmente riconosciute non possono che rientrare tra le “Istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica” con la conseguenza che, in difetto di specifiche cause di esclusione previste nel bando, gli anni di servizio in esse svolti devono intendersi utili e validi ai fini della maturazione del requisito per partecipare alla procedura selettiva indetta dal MIUR. Pertanto il Tribunale adito, in accoglimento del ricorso proposto dalla prof.ssa I.P., ha dichiarato il suo diritto ad essere inserita nelle graduatorie nazionali utili per l’attribuzione di incarichi a tempo determinato nelle Accademie di tutta Italia.

“25 gennaio”, adesione “Tante case”, Camera Commercio e FederConsumatori

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Ancora adesioni alla manifestazione del 25 gennaio prossimo ad Agrigento contro l’isolamento viario e infrastrutturale della provincia agrigentina.

Aderisce l’associazione “Tante case tante idee”, presieduta da Domenico Vecchio, che afferma: “Bisogna risolvere lo stato di isolamento in cui si trova la provincia di Agrigento se si vogliono cogliere le potenzialità turistiche da tutti riconosciute e non confinare la provincia in una condizione di sotto sviluppo”.

Aderisce FederConsumatori, coordinata da Angelo Pisano, che afferma: “Si tratta di un’occasione che le comunità non possono sprecare al fine di pretendere infrastrutture efficienti ed una viabilità sicura e snella, in grado di far uscire la nostra provincia dall’emarginazione che ne pregiudica le possibilità di crescita”.

Aderisce la Camera di Commercio di Agrigento, tramite il commissario Giuseppe Termine che afferma: “L’isolamento della provincia, a causa della precarietà delle infrastrutture viarie, rappresenta un grave problema non solo per la mobilità della popolazione ma anche una grande penalizzazione per il tessuto produttivo del nostro territorio”.

Soldi pretesi dalla madre per comprare droga, condannato

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Ad Agrigento al palazzo di giustizia il pubblico ministero Roberto Gambina ha chiesto 4 anni e 2 mesi di reclusione a carico di Enzo Cangemi, 50 anni, di Camastra, imputato di estorsione di soldi e minacce alla madre per acquistare droga. Il giudice monocratico Antonio Genna gli ha inflitto 11 mesi perché ha riqualificato il reato in maltrattamenti in famiglia e ha riconosciuto a Cangemi l’infermità parziale di mente perché assuntore di stupefacenti.

Obbligo di firma, dopo l’arresto, per empedoclina occupante abusiva di alloggio popolare

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A Porto Empedocle i poliziotti del locale Commissariato “Frontiera” e i Vigili urbani hanno arrestato ai domiciliari una donna di 23 anni sorpresa a forzare la porta di un alloggio popolare dello Iacp da lei occupato abusivamente. La donna avrebbe impedito l’ingresso ai legittimi assegnatari dell’appartamento resistendo alle forze dell’ordine. Risponderà di violazione di domicilio aggravata e resistenza a pubblico ufficiale. Dopo la convalida dell’arresto, le è stato imposto l’obbligo di firma restituendole la libertà.

L’avvocato Arnone assolto da interruzione pubblico servizio e manifestazione non autorizzata

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Accogliendo quanto richiesto dalla Procura di Agrigento, il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Giuseppe Sciarrotta, ha assolto l’avvocato agrigentino, Giuseppe Arnone, difeso dall’avvocato Daniela Principato, imputato di interruzione di pubblico servizio e manifestazione non autorizzata. Le ipotesi di reato contestate si riferiscono a quando Arnone, il 9 settembre del 2015, irruppe durante una seduta del Consiglio comunale di Agrigento mostrando uno striscione con su scritto “Ministro Alfano, noi chiediamo legalità anche nelle procedure di demolizione”, e poi organizzò una manifestazione di protesta in occasione di alcune demolizioni di immobili abusivi in contrada Maddalusa. Il giudice ha ritenuto che l’interruzione di pubblico servizio non ricorre perché Arnone si soffermò in aula non più di 3 minuti e poi fu allontanato dai Vigili urbani. E che in contrada Maddalusa ha contestato in modo democratico i criteri di scelta degli edifici da demolire.

Rapina e tentato omicidio, sentenza in Cassazione per due riberesi

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Il 6 giugno del 2018 il Tribunale di Sciacca ha condannato a 12 anni di reclusione Antonino Cardillo, 27 anni, e ad 11 anni Natale Catalano, 48 anni, entrambi di Ribera. I due sono imputati, a vario titolo, di una rapina a danno della farmacia “Ragusa” a Calamonaci e per la tentata rapina con tentato omicidio alla tabaccheria “Valenti” di Ribera. Poi il 25 marzo del 2019 la Corte d’Appello di Palermo ha ridotto a 9 anni di reclusione la condanna a carico di Cardillo, ed a 10 per Catalano. Ebbene adesso la sentenza di condanna in Appello è stata confermata dalla Cassazione ed è pertanto definitiva.

Incidente mortale sul lavoro a Canicattì, assolti tre imputati

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Giuseppe Bordonaro

Giuseppe Bordonaro
Il 5 aprile del 2011 è morto all’ Ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, al Reparto Rianimazione, il geometra Giuseppe Bordonaro, 52 anni, di Canicattì, vittima il 21 marzo precedente di un incidente sul lavoro allorchè a Canicattì, in via Oberdan, impegnato in una misurazione per la costruzione di una nuova Chiesa, è precipitato da un’altezza di sei metri. Ebbene, adesso la Corte d’Appello di Palermo ha assolto i tre imputati condannati in primo grado dal Tribunale di Agrigento il 31 ottobre del 2017. Si tratta di Giuseppe Garlisi, 57 anni, titolare dell’impresa Techno titolare dell’appalto per la costruzione della nuova Chiesa, poi Carmelo Vaccaro, 60 anni, assistente di cantiere, e Vittorio Mulone, 61 anni, responsabile della sicurezza del cantiere. La difesa ha eccepito che l’incidente è accaduto per un’imprudenza della vittima non riconducibile agli imputati.

“Viabilità”, Cancelleri in Prefettura (video interviste)

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Incontro in Prefettura ad Agrigento tra il vice ministro a Trasporti e Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri, e i sindaci agrigentini sul tema della viabilità locale.

Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Le elezioni Provinciali il 19 aprile (video)

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Fissate al 19 aprile le elezioni Provinciali di secondo livello. Alle urne solo i consiglieri comunali e i sindaci. A Palermo, Catania e Messina il presidente è il sindaco.


Non è un errore se le si definisce ancora Province. Perché tali sono. Liberi Consorzi di Comuni? Liberi da che? Consorzi di che? Comuni con che? Sono solo parole vuote, formali e prive di sostanza, termini arruffati di una riforma arruffona quale è stata la legge istitutiva dei Liberi Consorzi di Comuni in Sicilia al posto delle Province. Sei Consorzi, corrispondenti ad altrettante sei ex Province, e tre Città Metropolitane: Palermo, Catania e Messina. L’ex presidente della Regione, Rosario Crocetta, si è incaponito nel non recepire “tout court”, dal francese “in breve” e quindi così come è, la riforma Delrio che ha soppresso del tutto le Province. E ha partorito una falsa riforma che si protrae da anni, tra difficoltà di gestione a carico degli stessi Enti, commissariamenti infiniti, ormai quasi 8 anni, e poi la barzelletta delle elezioni, annunciate e poi rinviate sistematicamente. In principio il voto è stato in calendario il 20 novembre 2016, e poi è stato rinviato al 26 febbraio 2017. Poi invece altro rinvio, a domenica 30 luglio 2017. Nel frattempo l’Assemblea Regionale ha approvato la legge di ripristino dell’elezione diretta del presidente e dei consigli delle Province, poi impugnata dal governo nazionale nell’ottobre 2017. La stessa legge ha fissato il 18 febbraio 2018 come data per le elezioni, poi ritenuta impraticabile e rinviata alle Amministrative della primavera 2018, 10 giugno 2018. Anzi no: altro rinvio al turno straordinario delle elezioni amministrative, quindi una domenica compresa tra il 15 ottobre e il 15 dicembre 2018. E invece nulla. Adesso il governo Musumeci ha scelto: si vota domenica 19 aprile 2020. Si tratta di elezioni di secondo livello e quindi saranno alle urne tutti i sindaci e i consiglieri dei 390 Comuni dell’Isola. Nelle tre Città metropolitane, “Province”, di Palermo, Catania e Messina saranno eletti solo i Consigli, perché il presidente coincide, di diritto, con il sindaco del Comune capoluogo. E quindi saranno presidenti Leoluca Orlando, Salvo Pogliese e Cateno De Luca. Nei sei Liberi consorzi, quindi nelle altre sei “Province”, le elezioni comprenderanno invece presidenti e Consigli provinciali.

Cuzzola, piccata replica a Di Rosa sul richiesto rendiconto (video)

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Francesco Cuzzola

Francesco Cuzzola
L’assessore comunale al Bilancio di Agrigento, Francesco Cuzzola, replica al coordinatore del Movimento Mani Libere, Giuseppe Di Rosa, sul richiesto rendiconto dell’ammontare e della spesa della Tasi dal 2015 in poi. Cuzzola innanzitutto pubblica il link “dove trovare – afferma – il rendiconto di cui parla Di Rosa”, e poi rivolgendosi a lui aggiunge: “Si tratta del rendiconto che, a quanto lei dice, non è stato reso pubblico. Eppure lei che segue attentamente la nostra azione amministrativa dovrebbe sapere che il rendiconto è stato approvato a fine dicembre. Eppure, lei che è stato amministratore locale dovrebbe sapere cosa è il rendiconto, come si legge e cosa contiene. Anzi, sono convinto che lei lo sappia…. Ma si sa, siamo in campagna elettorale (io di politica ci capisco ben poco) ed in questo clima si dice solo quello che si vuole dire e non quella che è la realtà. Lei dice che la Giunta ‘deve’ rendere pubblico il rendiconto: e fu così che venne riformulato il Testo Unico degli Enti Locali da parte del Signor Di Rosa. La pubblicità degli atti amministrativi è insita nella vita del Comune, non è certo di competenza della Giunta la pubblicità degli atti! E lei lo sa bene… ma ripeto, siamo in campagna elettorale. Probabilmente non sono degno di percepire 4 mila euro al mese… e, piuttosto che dedicare del tempo a lei, preferisco dedicarlo alla Città per provare a svolgere al meglio il mio compito, ma tralasciando….. Le rispondo molto volentieri. Lei sostiene che non riesce a trovare le delibere, che il sito del Comune non è trasparente: peccato che ci siano albo pretorio e sezione “Amministrazione Trasparente” sul sito del Comune che contengono tutto ciò che lei richiede! Se me lo consente, però, vorrei porgerle io una domanda: lei ritiene opportuno che un soggetto, qualunque esso sia, voglia prodigarsi a diventare Sindaco, Assessore, Consigliere Comunale non conoscendo nemmeno il funzionamento dell’Ente che andrà ad Amministrare? Io, da libero cittadino quale sono, fuori da logiche politiche e di partito, le posso assicurare che un candidato con questi requisiti non lo voterei mai. Sa perché le pongo questa domanda? Perché a me sembra che lei molte cose non le dica perché non le vuole dire (lungi da me dire perché non le conosca), giusto per il clima da campagna elettorale. Ebbene:
– Le delibere sono consultabili all’Albo Pretorio dell’Ente cosa che Lei sapeva, sa e saprà benissimo!
– Il Rendiconto di cui lei parla è stato approvato dal Consiglio Comunale il 30 dicembre 2018 consultabile all’Albo pretorio del comune e al link pubblicato.
All’interno di quel Rendiconto, e credo proprio che lei lo sappia leggere, ci sono tutti e dico tutti gli elementi da lei richiesti.
Non posso, nonostante il mio essere attento a tutti e prodigo a dare risposte a tutti, acconsentire che la realtà venga mascherata!
I rendiconti ci sono!
I rendiconti sono pubblici!
La delibera che lei ha mostrato si riferisce all’approvazione delle aliquote TASI in sede di previsione di bilancio e non di rendiconto (e lei lo sa bene, ma non dice tutta la verità!).
Il rendiconto di cui lei parla è il conto consuntivo. Visto che è stato un amministratore locale, che vuole diventare un amministratore locale, saprà come fare a verificare lo stato delle spese previste nel deliberato che lei ha mostrato… Ma visto che me lo chiede glielo dico:
Nella parte spesa del nostro conto consuntivo sono indicate le singole missioni e all’interno delle missioni i programmi individuati: è lì che è contenuto il Rendiconto che tanto lei brama!”