Su iniziativa dei dirigenti sindacali agrigentini di Cgil, Cisl e Uil, Buscemi, Gallo, Acquisto, Iacono, Stagno e Manganella, oggi gli operatori ecologici in servizio nelle imprese impegnate nella raccolta dei rifiuti nel territorio agrigentino in raduno durante la mattinata innanzi alla Prefettura di Agrigento, per rivendicare il pagamento degli stipendi.
Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Ad Agrigento, nella sede dell’Ordine degli Architetti, il presidente Alfonso Cimino e il sindaco di Cattolica Eraclea, Santo Borsellino, hanno firmato una convenzione, già approvata dal Consiglio dell’Ordine, finalizzata alla riqualificazione urbana tramite il recupero del patrimonio edilizio esistente. A tal fine l’Ordine degli Architetti ha istituito un’apposita commissione, il cui referente è l’architetto Lorenzo Violante, ed è composta dagli architetti Giuseppe Grimaldi, Giuseppe La Greca, Giuseppe Lalicata, e Michele Ferrara.
In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras sono in onda le interviste agli stessi Alfonso Cimino, Santo Borsellino e Lorenzo Violante.
A Rosario Greco contestato anche un tentato omicidio che avrebbe commesso il 15 giugno. Se fosse stato arrestato, l’11 luglio i cugini di Vittoria non sarebbero morti.
Se lo scorso 15 giugno, il cliente di un bar ambulante, di 35 anni, che si presentò sanguinante al pronto soccorso dell’ospedale di Vittoria, avesse denunciato che la grave ferita subita non sarebbe stata accidentale, come lui ha dichiarato, ma provocata da un uomo che lo avrebbe accoltellato perché infastidito da un suo sguardo, il successivo 11 luglio, forse, ancora a Vittoria, nel centro storico, i cuginetti Alessio e Simone D’Antonio, di 11 e 12 anni, non sarebbero stati travolti e uccisi dal suv lanciato a folle velocità da Rosario Greco. Sì, perché, come adesso avrebbe accertato la Polizia, a scagliare la coltellata contro il cliente di un camioncino adibito a bar, intento a consumare un panino, sarebbe stato lo stesso Rosario Greco, ma nessuno telefonò alle forze dell’ordine o denunciò quanto accaduto, né la vittima che si recò da sola al pronto soccorso, né gli avventori dello stesso bar testimoni dell’aggressione, scatenata da un diverbio per uno “sguardo”, la classica frase “pomata” usata dagli attaccabrighe in Sicilia: “Chi sta’ taliannu” (che hai da guardare). Dopo lo sguardo, la discussione e la coltellata tutti sarebbero fuggiti dal bar. La Polizia si è insospettita, ha indagato, ha visionato i filmati della video-sorveglianza nella zona, e ha notificato a Rosario Greco, 37 anni, un altro ordine di arresto in carcere per tentato omicidio, firmato dal Tribunale di Ragusa, perché la coltellata che avrebbe inferto al 35enne, colpevole dello “sguardo di troppo”, avrebbe potuto ucciderlo. Il medico legale, di cui si sono avvalsi gli investigatori, ha confermato che il fendente sarebbe stato potenzialmente mortale. Rosario Greco è attualmente detenuto per duplice omicidio stradale e se già lo scorso 15 giugno, o poco dopo, fosse stato arrestato per il tentato omicidio, poi il destino crudele non lo avrebbe condotto l’11 luglio alla guida del suv, dopo avere bevuto birra e sniffato cocaina, a correre a velocità in uno degli stretti vicoli dove Alessio D’Antonio è morto sul colpo, e il cugino Simone dopo tre giorni di agonia in ospedale.
Ad Agrigento, a San Leone, nei pressi di piazza Pertini, a causa dello scoppio della condotta fognaria e dei conseguenti gravi disagi, hanno manifestato al mattino di oggi i tanti commercianti della zona, sostenuti da ConfCommercio. Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Imminente l’attivazione nella zona industriale di Agrigento di un impianto mobile della EcoAmbiente per lo smaltimento di indifferenziato e umido. In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda un’intervista all’assessore comunale all’Ecologia, Nello Hamel.
La gestione commissariale della società Girgenti Acque dichiara di “rammaricarsi vivamente per il disagio arrecato alla cittadinanza e alle attività commerciali di San Leone a causa dei complessi lavori attualmente in esecuzione in Via Nettuno, e porge le proprie scuse”. Girgenti Acque assicura che entro domani, venerdì, il problema sarà risolto, e spiega: “ Il lavoro eseguito dai tecnici all’ingresso del Viale delle Dune è stato necessario e indifferibile in quanto ben due tratti di collettori fognari sono risultati ostruiti e hanno mostrato un evidentissimo degrado, risultando per alcuni tratti praticamente inesistenti. La loro mancata funzionalità si è evidenziata, con tutta probabilità, a causa del notevole incremento dei reflui del periodo estivo. Domani il tratto di strada interessato dall’intervento sarà riabilitato al transito così da eliminare l’inconveniente registrato da quanti, giustamente, si sono recati nella riviera balneare agrigentina ed hanno incontrato difficoltà nel raggiungere l’arenile e la zona limitrofa”.
Ad Agrigento, a San Leone, al Centro balneare della Polizia di Stato, al Viale delle Dune 2, nell’ambito della sesta edizione della rassegna del Caffè Letterario “Sulla strada della legalità”, organizzata dalla Questura di Agrigento, diretta da Rosa Maria Iraci, in collaborazione con l’associazione culturale “Emanuela Loi”, domani, venerdì 9 agosto, alle ore 19 interverrà lo scrittore Alfonso Gueli, con il suo libro “Maledetta città”. Modera Giusy Carreca. Intervento critico di Beniamino Biondi.
Filippo RacitiCon una tesi dedicata al padre si è laureata in Giurisprudenza all’Università Kore di Enna, Fabiana Raciti, la figlia dell’ispettore capo di Polizia, Filippo Raciti, ferito mortalmente in scontri con ultras il 2 febbraio del 2007 a Catania durante il derby Catania-Palermo. Fabiana, che oggi ha 27 anni, ha discusso la sua tesi su “Sicurezza ed eventi sportivi: dal Trattato numero 218 del Consiglio d’Europa al caso Raciti” nell’aula magna intitolata al padre, dove sono esposte permanentemente le uniformi storiche della Polizia di Stato, tra cui quella indossata dal padre la sera della morte. La stessa Fabiana Raciti commenta: “All’inizio del mio percorso universitario mi ripromisi di dedicare la tesi a mio padre. Sono stati due anni di lavoro intenso per capire come affrontarla. Ero partita dal punto di vista penale analizzando il processo. Avendo vinto una borsa di studio in Qatar ho iniziato ad analizzare il tema della sicurezza legato ai prossimi mondiali di calcio che lì si disputeranno, e ho avuto chiaro il tema da trattare: sicurezza ed eventi sportivi”.
Ad Agrigento, a San Leone, nei pressi di piazzetta Pertini, la condotta fognaria è stata ostruita e poi è scoppiata sotto il peso della strada, e gli scarichi fognari si disperdono nel sottosuolo verso il mare. In proposito interviene l’associazione ambientalista MareAmico, che ha diffuso un video, e che, tramite il coordinatore, Claudio Lombardo, spiega: “Girgenti Acque già da quattro giorni è impegnata nel tentativo di risolvere il problema ma lo scavo, nonostante gli spurghi in azione, si riempie in continuazione di fogne e di acque di mare. La presenza nello scavo di acqua di mare preoccupa perché, essendo il sottosuolo inquinato dalle fogne, l’acqua trasferisce tutto in mare, per la legge dei vasi comunicanti. Chi è responsabile di tutto ciò? Certamente parte della colpa è della società Girgenti Acque che non ha provveduto alla manutenzione ordinaria e quindi non si è accorta dell’ostruzione in tempo. Altra colpa, più grave, è del proprietario delle reti fognarie, ovvero il Comune di Agrigento, che non ha vigilato su come siano manutenute le reti e adesso si trova alla vigilia di Ferragosto con questo grave problema”.
A San Leone in questi giorni sono scoppiate di nuovo le fogne! Praticamente nella zona nevralgica e la più frequentata di San Leone il peso della strada ha schiacciato la condotta fognaria ostruendola e rendendola inutilizzabile, e nel frattempo le fogne si sono fatte strada nel sottosuolo contaminandolo. Da 4 giorni Girgenti acque le sta tentando tutte per risolvere il problema ma lo scavo, nonostante gli spurghi in azione, si riempie in continuazione di fogne e di acque di mare. La presenza nello scavo di acqua di mare preoccupa perchè essendo il sottosuolo inquinato dalla presenza delle fogne trasferisce tutto in mare, per la legge dei vasi comunicanti.Chi è responsabile di tutto ciò? Certamente una colpa va data all'ente gestore delle fogne che non ha fatto la manutenzione ordinaria e quindi non si è accorta dell'ostruzione per tempo. Ma secondo noi la colpa principale è del proprietario delle reti: il comune di Agrigento, che non ha vigilato su come venissero manutenute le reti ed ora si trova alla vigilia di ferragosto con questo grave problema
Incidente stradale mortale lungo la strada statale 115, tra Licata e Palma di Montechiaro, in contrada Torre di Gaffe, dove nottetempo, poco prima della mezzanotte, Gaetano Lo Brutto, 32 anni, di Palma di Montechiaro, a bordo della sua Fiat Punto, si è ribaltato dopo avere sbandato ed è morto. Forse è stato preda di un colpo di sonno. Inutile si è rivelato il tempestivo intervento del 118, che ha tentato di rianimare Lo Brutto. Sul posto a lavoro anche Vigili del fuoco e Carabinieri.