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“Migranti”, la “Open Arms” presenta ricorso a Palermo

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La Ong spagnola “Open Arms”, da 7 giorni in mare con una quarantina di migranti a bordo soccorsi in acque libiche, ha presentato un ricorso al Tribunale per i minori e alla Procura minorile di Palermo, e, citando il diritto internazionale, chiede di essere autorizzata allo sbarco dei minori con la conseguente nomina di tutori per i non accompagnati. Il presidente della “Open Arms” Riccardo Gatti denuncia la “prepotenza” di Italia e Malta e il “silenzio” dell’Unione Europea e, tramite un messaggio video, ha dichiarato: “Faremo di tutto affinché le convenzioni internazionali, le normative, gli obblighi ed evidentemente anche i diritti di queste persone, vengano rispettati. Noi continueremo a rispettare prima di tutto la vita delle persone”.

Il ministro della Giustizia a Vittoria incontra i genitori di Alessio e Simone

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Alfonso Bonafede

Alfonso Bonafede
Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha incontrato a Vittoria i genitori di Alessio e Simone D’Antonio, i bambini, cugini tra loro, travolti e uccisi da un suv lo scorso 11 luglio. Lo stesso Bonafede ha affermato: “Ho voluto far sentire la presenza e la vicinanza dello Stato di fronte alla tragedia che ha colpito le loro famiglie. Nei loro sguardi è racchiuso l’infinito dolore con cui devono fare i conti ogni giorno. Attorno a loro si riesce a sentire il peso dell’assenza dei loro bambini strappati alla vita con una violenza inaudita. Adesso chiedono giustizia: nessuna voglia di vendetta ma soltanto la consapevolezza di avere il diritto di chiedere e ottenere giustizia. E’ necessario intervenire per colmare le lacune e garantire giustizia tutte le volte in cui una vita venga drammaticamente spezzata da comportamenti totalmente sprezzanti dell’incolumità altrui. E questo disprezzo si concretizza anche tramite le omissioni di soccorso di chi è coinvolto, direttamente o indirettamente. Garantire giustizia ogni volta che si consuma una tragedia per le strade non è interesse soltanto dei familiari delle persone coinvolte ma di tutti i cittadini italiani”.

Al nord la Tav, in Sicilia la rete ferroviaria borbonica

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Ricorre ancora, e si aggrava, il paradosso tra il nord, dove si litiga, a rischio anche della crisi di governo, per il treno alta velocità, Tav, Torino – Lione, e la rete ferroviaria in Sicilia fatiscente e impraticabile, risalente in alcuni tratti all’epoca borbonica pre-unitaria. Ecco perché due deputati regionali del Movimento 5 Stelle, Giancarlo Cancelleri e Nuccio Di Paola, hanno organizzato un tour in treno in tutta la Sicilia per denunciare tale paradosso e per testimoniare come – a loro avviso – sarebbe stato più ragionevole utilizzare le risorse finanziarie destinate alla Tav per rendere praticabili le linee ferroviarie siciliane. Gli stessi Cancelleri e Di Paola affermano: “Al nord andranno i 20 miliardi destinati alla Tav, verso il cui progetto il Movimento 5 Stelle si è sempre opposto, mentre il Meridione e la Sicilia si confermano abbandonati dai partiti che hanno governato negli ultimi 30 anni e che qui non hanno fatto investimenti importanti per la mobilità. Il tour ferroviario comincia oggi da Sant’Agata Militello, in provincia di Messina. E poi Palermo, Marsala, Castelvetrano, Agrigento, Ragusa, Siracusa e Taormina, ancora in provincia di Messina, dopo un ideale giro dell’Isola. Noi, attraverso il nostro ministro delle Infrastrutture, saremmo prontissimi, se si archiviasse l’inutile Tav, a far muovere in maniera moderna e veloce i siciliani e i turisti in Sicilia, anziché le mozzarelle e le banane tra Torino e Lione a 200 chilometri orari”.

Proseguono le ricerche del narese Carlo Paolo Bracco dopo l’annegamento a Roma

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Carlo Paolo Bracco

Carlo Paolo Bracco
Incidente a Roma, nel lago Castelgandolfo, dove un uomo di 33 anni, Carlo Paolo Bracco, elettricista, originario di Naro, in provincia di Agrigento, e da tempo residente a Roma nel quartiere est di Castelverde, è caduto in acqua ribaltandosi dal suo materassino matrimoniale. Alcuni testimoni lo hanno visto ribaltarsi, dimenarsi e sbracciare per chiedere aiuto. Le ricerche di Carlo Paolo Bracco, giunto in spiaggia con il fratello Tonino, a lavoro a Parma e in vacanza a Roma con la fidanzata Daiana, proseguono. L’anno scorso per individuare e recuperare la salma di Elnur Babayev, un turista azero di 29 anni, adagiata a 90 metri di profondità, occorsero quasi venti giorni di tempo. La sindaca di Naro, Maria Grazia Brandara, commenta: “In queste ore stiamo vivendo una tragedia. La scomparsa del nostro concittadino Carlo nel lago di Castelgandolfo ci fa molto male. Io e l’intera amministrazione ci stringiamo attorno al dolore della famiglia Bracco in questo difficile e maledetto momento. Ho avuto il piacere di conoscerlo e lo ricordo con tanto affetto per il suo garbo e per la sua gentilezza. Pregherò insieme ai miei concittadini”.

L’assessore Pierobon sui disagi nel conferimento in discarica

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Musumeci e Pierobon

Musumeci e Pierobon
L’assessore regionale ai Servizi primari, Alberto Pierobon, interviene nel merito dei disagi ricorrenti per il conferimento dei rifiuti in discarica. Pierobon afferma: “Il problema del conferimento dell’organico è legato alla contemporanea chiusura di alcuni dei più grandi impianti di trattamento della Sicilia. La situazione è transitoria ed è già in miglioramento. Nel giro di un paio di giorni dovrebbe tornare tutto alla normalità. C’è stata una escalation di episodi, a volte anomali e su cui vogliamo fare luce, che hanno ridotto la capacità di trattamento dell’organico nell’Isola rispetto al fabbisogno. Per quanto riguarda la provincia trapanese, i maggiori disagi sono legati alla chiusura da diversi mesi dell’impianto Sicilfert a causa di un provvedimento giudiziario. La struttura, dopo essere ripartita alcuni giorni fa, ha dovuto nuovamente sospendere le attività in seguito ad alcune prescrizioni dell’Arpa. Abbiamo incontrato i sindaci e valutato tutte le soluzioni possibili per superare questa fase. Un’ordinanza degli amministratori locali sin da oggi ha consentito di riprendere il conferimento nelle more che vengano rispettate le prescrizioni. In settimana riaprirà gradualmente l’impianto Raco dove conferiscono al momento numerosi Comuni. Poi contiamo sulla riapertura del Polo tecnologico di Castelvetrano, su cui stiamo lavorando in team e confidiamo a breve di poter dare buone notizie. E poi gli oltre 150 milioni di euro stanziati per finanziare nuovi impianti pubblici di trattamento dell’umido per i quali abbiamo già ricevuto i primi progetti esecutivi”.

Bonificata parte del litorale costiero di Torre Salsa

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In territorio di Siculiana è stata compiuta una massiccia operazione di bonifica del litorale costiero della Riserva Naturale di Torre Salsa ad opera del personale del WWF Italia, che è l’ente gestore. L’intervento ha interessato soprattutto il tratto retro-dunale tra Monte Stella e Fungitedda. Oltre a quintali di plastica, in parte raccolti nelle settimane precedenti, sono stati prelevati indumenti (testimonianza degli ultimi sbarchi di migranti), vetro, carta, ombrelloni e sedie a sdraio. Il direttore della Riserva, Alessandro Salemi, sottolinea che il tratto costiero della riserva è uno tra i più integri e vulnerabili della Sicilia, ricco di biodiversità vegetale spesso rara. Il WWF Italia ente gestore della riserva oggi garantisce: parcheggio in zona Fungitedda con annessi servizi igienici e distribuzione di sacchetti ecologici per la differenziata. Le operazioni di bonifica nei prossimi giorni interesseranno altri tratti costieri della riserva.

Riecco Scala dei Turchi (video intervista)

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Conclusi i lavori di consolidamento del costone e recupero sicurezza a Scala dei Turchi. Il presidente della Regione, Musumeci, alla cerimonia di inaugurazione. Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

“Incendi”, Legambiente e Cordaro sul ring (video)

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L’emergenza incendi in Sicilia: botta e risposta tra Gianfranco Zanna presidente di Legambiente e l’assessore regionale a territorio e ambiente, Toto Cordaro.


Gli incendi imperversano in Sicilia e flagellano l’isola. Non è la prima volta che accade. E’ un copione che si ripete, puntualmente in estate. A settembre, alle prime piogge, nessuno se ne preoccuperà più, e arrivederci alla prossima estate 2020. “Strabuttanissima Sicilia”, come scrive Buttafuoco, e mai nome è calzato a pennello così. Nel frattempo, se volessimo descrivere con i fumetti quanto accade, la sceneggiatura da colorare è la seguente: Legambiente Sicilia sale in cattedra e spiega come affrontare l’emergenza incendi. L’assessore regionale a territorio e ambiente, Toto Cordaro, entra in classe e invita Legambiente ad accomodarsi nel suo banco e a non raccontare sciocchezze. Dunque, fumetti a parte, in verità è stato il presidente della Regione, Nello Musumeci, a invitare Legambiente di Sicilia, capitanata da Gianfranco Zanna, a proporre delle soluzioni. E Legambiente ha risposto con 7 raccomandazioni: “1, l’assessore a territorio e ambiente riveda subito l’organigramma del Corpo Forestale Regionale destinando a funzioni sul campo e al potenziamento dei distaccamenti forestali il tanto personale in divisa che oggi è assegnato ad uffici le cui mansioni possono essere svolte da altro personale tecnico e amministrativo della Regione. 2, il potenziamento statale dei reparti dei Carabinieri Forestali in Sicilia. 3, il varo, da parte dell’Assemblea regionale, di norme sanzionatorie per impedire ogni utilizzazione economica delle aree percorse da incendi, perché oggi le pene sono rigorose sulla carta ma solo per la distruzione dei boschi, mentre ormai gli incendi interessano prevalentemente aree non boscate. 4, l’assessore a territorio e ambiente (e daje) velocizzi gli aggiornamenti dei catasti comunali delle zone colpite dal fuoco. 5, sia redatto ogni anno il rapporto regionale sui dati degli incendi, ripristinando la pubblicazione sul sito web del Corpo Forestale Regionale. 6, rivedere la distribuzione dei presidi territoriali antincendio per garantire la tutela di Aree Naturali Protette e Siti Natura 2000, da alcuni anni particolarmente aggrediti dagli incendi dolosi. 7, siano emanate linee guida per gli interventi a tutela delle formazioni vegetali naturali e per l’intervento nelle aree non appartenenti al demanio, valorizzando quella particolare previsione della legge regionale che tutela tutto il patrimonio vegetazionale e non solo i boschi”. E poi, Gianfranco Zanna conclude bacchettando: “Mi auguro che le nostre proposte siano accolte per cercare di smuovere dall’immobilismo una Regione inadempiente e per fermare lo scempio e la distruzione provocati dagli incendi che ogni anno si ripetono in Sicilia. Basti pensare che ancora oggi non c’è la firma sull’accordo tra i Vigili del fuoco e la Regione per le squadre antincendio aggiuntive”. Ordunque, parola all’assessore regionale a territorio e ambiente, Toto Cordaro, che replica a Legambiente così: “I suggerimenti del presidente regionale di Legambiente, Gianfranco Zanna, in tema di lotta agli incendi, sono da una parte privi di fondamento e, dall’altra, già superati. Zanna, infatti, dimentica che la Regione non ha potestà legislativa sulle norme sanzionatorie o interdittive, e dimentica pure che i dati sulle superfici percorse dal fuoco, nel 2018, sono già stati illustrati in una conferenza e riportati dalla stampa. Il presidente di Legambiente avrebbe fatto bene a fare le sue proposte anche al precedente governo regionale, ma non ci risulta che ciò sia mai avvenuto, per quanto riguarda il potenziamento del Corpo Forestale in Sicilia. Zanna, infatti, non ha mai suggerito di eliminare la norma sul blocco del turn-over, approvata, con la nostra opposizione, nel 2015 su proposta del governo Crocetta, e che ha di fatto bloccato il ricambio generazionale dell’organico e il suo potenziamento. In ogni caso, comunque, oggi non è tempo di polemiche, ma è tempo della stagione antincendio che dobbiamo continuare ad affrontare con i nostri valorosi uomini in divisa sul campo, che sono appena 500 per tutta l’Isola, contando nella fattiva collaborazione degli amministratori locali e in sinergia con i siciliani perbene, ai quali chiediamo di essere le prime sentinelle a salvaguardia del nostro straordinario e spesso violato territorio”.

La Sicilia scommette sul turismo cinese, iniziativa di ConfCommercio (video intervista)

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La Sicilia scommette sul turismo cinese. Nella sede dell’assessorato regionale al Turismo, il presidente di Confcommercio Sicilia, Francesco Picarella, ha firmato un protocollo d’intesa sulla cooperazione turistica con il gigante del travel cinese Ctrip, al fine di incrementare i flussi turistici bilaterali e promuovere la Sicilia come meta turistica nel mercato cinese.

In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda un’intervista allo stesso Picarella.

Ad Agrigento in corso i “Cantieri di servizi” (video intervista)

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Nello Hamel

Nello Hamel
Ad Agrigento proseguono le attività di nettezza urbana ad opera dei cosiddetti “cantieri di servizi”. In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda un’intervista all’assessore comunale all’Ecologia, Nello Hamel.