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Fontanelle, degrado e pericoli, la rabbia e l’indignazione dei residenti (galleria foto)

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Ad Agrigento il comitato di quartiere “Fontanelle Insieme” ha scritto una lettera all’Amministrazione comunale. Ed è la seconda dopo una prima del 3 maggio scorso. Fontanelle è vittima di degrado e abbandono. Occorre un’azione urgente di discerbatura, pulizia e disinfestazione. Le erbacce sui marciapiedi raggiungono anche il metro di altezza. Sono ricettacolo di insetti pericolosi, zecche e zanzare. Il transito è precario e pericoloso, sia pedonale che con i mezzi. E’ a rischio l’incolumità pubblica soprattutto in prossimità d’incroci e rotatorie. Fontanelle, dove come in tutta la città si pagano fior di tasse ai lor signori, rivendica un minimo di decoro urbano.

Omicidio Vinci, chiesta conferma 30 anni di carcere per Lodato

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A Palermo in Corte d’Appello la Procura Generale ha chiesto la conferma della sentenza emessa, a conclusione del giudizio abbreviato, il 25 giugno del 2018 dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, Alfonso Malato, che ha condannato a 30 anni di carcere Daniele Lodato, 35 anni, di Canicattì, imputato dell’omicidio, ritenuto volontario e premeditato, di Marco Vinci, 22 anni, di Canicattì, ucciso a coltellate il 17 giugno del 2017 a Canicattì innanzi ad un pub in piazza San Domenico.

“Rifiuti”, a Maddalusa scoperti e sanzionati 7 trasgressori

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Ad Agrigento ancora sanzioni, da 600 euro ciascuna, a carico di persone incivili che abbandonano indiscriminatamente i rifiuti. La Squadra Speciale di controllo ambientale della Polizia Municipale ha scoperto in contrada Maddalusa 7 trasgressori, compresa un’attività commerciale operante a San Leone.

Sequestro a Porto Palo di Menfi

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A Menfi i Carabinieri e la Guardia Costiera hanno sequestrato l’intera banchina di ponente del porticciolo, in località Porto Palo, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Sciacca su richiesta della Procura. Si tratta di una banchina estesa per oltre 300 metri, e il sequestro ha coinvolto una ottantina di imbarcazioni da diporto ormeggiate illecitamente. I reati contestati sono invasione arbitraria ai fini dell’occupazione di uno spazio di demanio marittimo ed occupazione abusiva del demanio marittimo e di zone portuali, in quanto nell’area interessata nessun soggetto risulta in possesso della prescritta concessione rilasciata dall’assessorato regionale a Territorio e Ambiente. L’azione sinergica svolta dai Carabinieri e dai militari della Guardia Costiera ha inteso contrastare il fenomeno dell’abusivismo nel demanio marittimo. Porto Palo di Menfi rappresenta oggi un funzionale approdo per gli utenti del mare, in un tratto di costa di indubbia bellezza e, dunque, meritevole della massima tutela, al fine di rendere correttamente fruibile il demanio marittimo.

Un video è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Musumeci presenta la riforma dei Consorzi di bonifica

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La Regione Siciliana presenta il Piano di riforma dei Consorzi di bonifica da 60 milioni di euro. Il disegno di legge prevede l’accorpamento degli 11 Consorzi di bonifica oggi attivi in Sicilia in uno solo che sarà diviso in 4 comprensori: Palermo Trapani, Agrigento Caltanissetta Gela, Caltagirone Catania Enna Messina, Siracusa Ragusa. In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda un’intervista al presidente della Regione, Nello Musumeci.

“Il solstizio della musica” (video interviste)

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Ad Agrigento l’Amministrazione comunale e la Pro Loco hanno organizzato la Festa della Musica che, in contemporanea con tante altre piazze italiane, si svolgerà questa sera, venerdì 21 giugno, in piazza Pirandello, innanzi al Municipio, dalle ore 20 in poi. Il programma della manifestazione musicale è stato presentato in conferenza al mattino di oggi in presenza del sindaco Lillo Firetto e del presidente della Pro Loco, Cristian Vassallo. Protagoniste della Festa della Musica, con accesso gratuito, saranno 16 band.

Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

“Montante due”, altri sei mesi di indagini (video)

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La Procura di Caltanissetta chiede e ottiene dal Tribunale la proroga delle indagini, per altri sei mesi, sul filone politico dell’inchiesta “Montante”.


I primi sei mesi di indagini preliminari si sono conclusi lo scorso 17 giugno. La Procura della Repubblica di Caltanissetta ritiene di non avere ancora concluso il proprio lavoro, e ha chiesto una proroga delle indagini di altri sei mesi nell’ambito della seconda ‘tranche’ dell’inchiesta cosiddetta “Double Face” che, tra l’altro, ha provocato l’arresto e poi la condanna in primo grado di Antonello Montante. Si tratta delle ipotesi di finanziamenti illeciti alla campagna elettorale dell’ex presidente della Regione, Rosario Crocetta, e dell’asservimento del governo regionale, in particolare dell’assessorato alle Attività produttive, alle volontà dello “staff Montante”. I magistrati indaganti intendono approfondire le contestazioni di reato, e la Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Caltanissetta, Antonia Leone, ha risposto sì, ok alla proroga di altri sei mesi. Dunque, indagini e indagati: la Procura della Repubblica di Caltanissetta indaga su un gruppo di imprenditori che nel 2012, in occasione delle elezioni Regionali, si sarebbero auto-tassati per finanziare la campagna elettorale del poi eletto presidente della Regione, Rosario Crocetta. Si tratta di Giuseppe Catanzaro, Carmelo Turco, Rosario Amarù e Totò Navarra. A loro si contestano i reati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, abuso d’ufficio e finanziamento illecito ai partiti. Turco, Amarù, Navarra, Catanzaro e lo stesso Montante avrebbero versato ciascuno circa 200mila euro, dunque 1 milione di euro, per sostenere la candidatura di Rosario Crocetta, che ha già replicato così: “Mai presi fondi neri per la mia campagna elettorale. In genere servono per comprare voti e io non ho mai pagato nessuno in vita mia. I contributi che ho ricevuto, roba da 5mila euro, sono arrivati da imprese di Gela. E’ tutto tracciabile e in regola con la legge. Se poi queste imprese aderivano a Confindustria non lo so, so invece che Sicindustria non mi ha dato un euro. E’ vero, nel 2012 ho fatto l’accordo politico con Confindustria, con l’associazione che stava combattendo contro la mafia. Persino Claudio Fava dichiarò all’epoca che in Sicilia bisognava fare alleanze con Antonello Montante e Ivan Lo Bello impegnati nella lotta al racket delle estorsioni, una battaglia sostenuta anche da ministri e magistrati. Non ho mai fatto favori ad Antonello Montante e a Giuseppe Catanzaro, anzi: fu il mio governo a bloccare l’operazione di vendita dell’Azienda siciliana trasporti alla Jonica trasporti dove Montante era socio, e Montante fu pure condannato a pagare le spese legali. E fui io a fare chiudere per tre mesi la discarica di Siculiana di Catanzaro perché non si adeguava alle prescrizioni durante l’emergenza rifiuti, creandogli un danno per 10 milioni di euro. E poi, riguardo la scelta degli assessori, quando feci l’accordo politico con la Confindustria della legalità, Linda Vancheri, che lavorava nella Confindustria di Caltanissetta da dove era partita la svolta antiracket, entrò in giunta in quota Confindustria con la delega alle Attività produttive, mentre Mariella Lo Bello come rappresentante della Cgil all’Ambiente. Quando Vancheri decise di andarsene, contro la mia volontà perché volevo che seguisse l’Expo sino alla fine, fui io a nominare Mariella Lo Bello alle Attività produttive e senza indicazione di Montante. E a nominare Mariagrazia Brandara a capo dell’Irsap fu l’assessore Mariella Lo Bello perché guidava il dipartimento di competenza”.

Sodano in Aula sul decreto “Crescita” (video intervento)

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Michele Sodano

Michele Sodano
Il deputato nazionale del Movimento 5 Stelle, l’agrigentino Michele Sodano, è intervenuto alla Camera in occasione del dibattito sul decreto “Crescita”, e si è soffermato anche sulle strade agrigentine. Uno stralcio dell’intervento audio-video di Sodano è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Presentato ricorso per introdurre i buoni pasto nella scuola

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Il segretario nazionale di Confasi Scuola, Antonio Labate, rende noto che il sindacato ha presentato il ricorso per ottenere i buoni pasto per il personale della scuola. Lo stesso Labate spiega: “Tale richiesta è supportata da una recente sentenza della Corte di Cassazione che prevede tale beneficio per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario. Basti pensare, ad esempio, al personale Ata che svolge un servizio orario dalle ore 8 alle 14, e che si allunga quando vi sono riunioni di istituto. E così pure i docenti, ai quali spesso si richiede di rimanere in servizio il pomeriggio, per tenere riunioni, incontri con le famiglie, consigli di classe, scrutini e tutte le attività di rito degli organi collegiali. Il ricorso presentato da Confasi ha una retroattività di richiesta di 5 anni ed è esteso anche ai lavoratori precari”.

Protocollo d’intesa tra Ispettorato Forestale e Procura di Agrigento

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Il dirigente dell’Ispettorato Forestale di Agrigento, Calogero Crapanzano, annuncia di avere sottoscritto un protocollo d’intesa con il Procuratore della Repubblica di Agrigento, Luigi Patronaggio, in materia di indagini sugli incendi boschivi, sul commercio di animali protetti, sul maltrattamento degli animali, sulla caccia, sui reati di danno all’ambiente con particolare riferimento alle violazioni delle normative vigenti in materia di inquinamento. Lo stesso Crapanzano spiega: “Tale accordo ha lo scopo di convergere su una metodologia idonea al fine di contrastare incisivamente i reati in materia di ambiente nella provincia di Agrigento”.