Lunedì prossimo 15 aprile sarà commemorato l’Appuntato dei Carabinieri Alfonso Principato, Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria, in occasione del 34esimo anniversario dalla sua tragica morte, occorsa durante un conflitto a fuoco a seguito di una rapina. Ad Agrigento alle ore 10 sarà deposta una composizione floreale sulla tomba del Caduto nel cimitero “Bonamorone”. E poi a Canicattì alle ore 11 sarà celebrata una Santa Messa nella Chiesa San Diego, in presenza dei familiari della vittima del dovere e di Autorità locali, civili e militari.
Si commemora il carabiniere medaglia d’oro Alfonso Principato
“Borsellino”, Scarpinato: “C’è chi aiutò la mafia a uccidere Paolo”
Il procuratore generale di Palermo, Roberto Scarpinato, è intervenuto a Palermo al dibattito “Furti di verità: depistaggi e stragi in Italia”, organizzato dalla corrente della magistratura “Area”. In riferimento al depistaggio sulla strage di via D’Amelio, Scarpinato, tra l’altro, ha affermato: “Menti esterne alla mafia hanno ordinato a Cosa nostra di anticipare il progetto di omicidio di Paolo Borsellino e hanno dato anche ai clan il supporto logistico per fare la strage. All’indomani della strage di via D’Amelio l’allora Procuratore di Caltanissetta Giovanni Tinebra chiese a Bruno Contrada, che allora era ai vertici dei Servizi segreti, di aiutarlo nelle indagini, nonostante ci fosse una legge che vietava una collaborazione dei servizi segreti alle indagini. Il Sisde, dopo essere stato incaricato dal Procuratore Tinebra comincia a indirizzare le note alla Procura della Repubblica, tra cui quella del 10 ottobre ’92 e punta l’attenzione sul collaboratore di giustizia Scarantino. I giudici hanno ritenuto che Arnaldo La Barbera (che guidava il gruppo investigativo “Falcone e Borsellino”) aveva trovato una fonte segreta che gli aveva rivelato delle notizie che aveva messo in bocca a Scarantino. La Barbera sapeva quello stesso pomeriggio del 19 luglio del 92 in cui venne ucciso Paolo Borsellino che l’autovettura caricata di esplosivo era una 126 quando invece si seppe ufficialmente solo il 21 luglio. La mescolanza di notizie vere e false trasse in inganno i magistrati”.
Un litro di benzina a Linosa costa 2,50 euro
La benzina a Linosa, isola sorella minore di Lampedusa, è ancora un tormento per i residenti, oltre che un vergognoso caso tipico di Sicilia. Dopo i quasi due mesi trascorsi senza la possibilità di rifornirsi, in attesa di un obbligatorio collaudo dell’unico distributore di carburanti, adesso insorge un’altra grave precarietà. Un litro di benzina a Linosa costa 2 euro e 50. Il sindaco, Totò Martello, denuncia: “Invece di ricordarsi di noi solo quando ci sono porti da chiudere, il Governo intervenga sul ricatto subito dai cittadini di Linosa dove il prezzo della benzina è arrivato a 2,50 euro al litro. Capisco che si tratta di un’attività privata ma è inaccettabile permettere di arrivare a questo prezzo, considerando oltretutto che si tratta dell’unico impianto di distribuzione carburante dell’isola. Mi aspetto che chi ha competenza in materia intervenga al più presto, o che i titolari dell’impresa si ravvedano e si ricordino dell’impegno messo in campo dall’amministrazione comunale nelle scorse settimane per superare i problemi che impedivano la riapertura dell’impianto dopo i recenti lavori di ammodernamento”.
Sequestrato carico di oltre 6 tonnellate di hashish in Sicilia
Un sequestro di 6,2 tonnellate, quindi 6mila e 200 chili, di hashish, trasportate su un’imbarcazione a vela di oltre 12 metri, intercettata in acque internazionali a largo delle coste siciliane, è stato effettuato da una task force congiunta della Guardia di Finanza. L’operazione è stata condotta da unità aeree e navali del Gruppo Aeronavale di Messina, dal Roan di Palermo, dal Nucleo Pef – Gico di Palermo, dal Nucleo Polizia Economico Finanziaria di Ragusa e dalla Tenenza di Pozzallo, coordinati dal Servizio Centrale Investigativo Criminalità Organizzata. Sono stati arrestati i tre membri dell’equipaggio, tutti cittadini spagnoli.
“Artemisia”, liberi tutti
Europee e liste, ok PD e M5S (video)
Mercoledì 17 aprile scade il termine di presentazione delle liste per le elezioni Europee. Ecco i candidati in Sicilia e Sardegna del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico.
La lista dei candidati del Partito Democratico alle prossime elezioni Europee del 26 maggio per la circoscrizione Isole, quindi Sicilia e Sardegna, la presenta il segretario regionale del Partito Democratico, Davide Faraone, che annuncia: “Ottima lista, niente correnti, più donne che uomini. Renziani? Zingarettiani? Calendiani? No, alle Europee ci sarà la lista del Pd. Inutile lo sport di guardarla in controluce per capire chi appartiene a chi. C’è gente fresca, bella e sarà un piacere fare la campagna elettorale. Il tema non sarà la competizione tra le correnti del Pd, di cui non frega niente a nessuno, ma come arginiamo i gialloverdi che stanno distruggendo il Paese. Quindi, ci sarà Caterina Chinnici, eurodeputata uscente, che corre per continuare l’ottimo lavoro sul fronte della legalità, Michela Giuffrida, che ha fatto bene a Bruxelles e che, in questi anni, ha lavorato per far contare di più la Sicilia in Europa, ci sarà Pietro Bartolo, medico di Lampedusa, simbolo di un’Isola solidale, accogliente. In lista anche Mila Spicola, insegnante e da sempre impegnata sui temi del diritto allo studio, dell’abbandono scolastico e delle periferie. C’è Attilio Licciardi, ex sindaco di Ustica e dirigente di primo piano della sinistra siciliana. Virginia Puzzolo, ricercatrice della Commissione europea nel campo dell’aerospazio, e Leonardo Ciaccio, straordinario sindaco di Sambuca di Sicilia, Borgo dei Borghi 2016. E poi, il sardo in lista è Andrea Soddu, sindaco di Nuoro. Ecco la lista del Pd, una squadra che parla alla società civile e non ai ras delle preferenze, che interpreta fino in fondo la voglia di novità, di cambiamento, di nuova politica. Con i nostri candidati gireremo comune per comune, racconteremo il nostro programma per una nuova Europa e per una Sicilia che conti di più” – conclude Davide Faraone. E poi, altra lista ormai definita è del Movimento 5 Stelle. Capolista in Sicilia e Sardegna sarà una sarda. Si tratta di Alessandra Todde, 49 anni, di Nuoro, amministratore delegato di Olidata. Alessandra Todde ha due lauree, in Scienze dell’informatica e Ingegneria, ed è tra le 50 donne italiane più influenti nel mondo della tecnologia. Luigi Di Maio, che candida cinque donne come capolista nelle cinque Circoscrizioni in Italia, non avrebbe trovato nessuna donna in Sicilia, dove nessuno intenderebbe ostacolare Ignazio Corrao, eurodeputato uscente e più votato alle “Europarlamentarie” del Movimento 5 Stelle con 2839 voti sulla piattaforma Rousseau. L’altro candidato sardo in lista è Donato Forcillo. Gli altri sono siciliani: insieme a Corrao, Dino Giarrusso, Flavia Di Pietro, Matilde Montaudo, Antonio Brunetto e Antonella Corrado.
Tra partecipazione e cambiamento (video interviste)
Ad Agrigento al Circolo Empedocleo il Centro culturale Pasolini ha presentato l’ultimo libro di Calogero Pumilia intitolato “Partecipazione e cambiamento – Un’(auto)biografia politica della Sicilia”. Gli interventi, tra gli altri, di Calogero Mannino e Angelo Capodicasa.
Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
In Sicilia riecco i “Treni del gusto” 2019
Dal 27 aprile all’8 dicembre i treni storici percorreranno ancora le strade ferrate della Sicilia attraversando con i loro tempi lenti l’Isola in lungo ed in largo per condurre i turisti a conoscere territori, borghi, castelli, luoghi dell’arte e dell’archeologia, parchi e riserve naturali in un ricco programma di itinerari. L’iniziativa, che lo scorso anno ha registrato oltre 10 mila presenze, è “I treni storici del gusto 2019”, un progetto della Regione Siciliana in collaborazione con la Fondazione Ferrovie dello Stato e la partnership di Slow Food Sicilia. Seguiamo il trailer, che comprende anche Agrigento e dintorni…
Agrigento, le contrade Fondacazzo e Piano Gatta adibite a discariche
Ad Agrigento le zone periferiche in contrada Fondacazzo e Piano Gatta sono assurte a discariche pubbliche dove tanti incivili, indisturbati, sono soliti gettare i propri rifiuti non differenziati. Le strade nelle due zone sono delle pattumiere. Un cittadino che ha un appezzamento di terreno in contrada Piano Gatta lungo la strada verso Montaperto ha diffuso delle foto testimonianza, e afferma: “Tutte le volte che mi reco in campagna trovo rifiuti di ogni genere lanciati, probabilmente da auto in transito, oltre la recinzione della mia proprietà, in barba a qualsiasi forma di rispetto per il bene pubblico e per quello privato. Il problema non riguarda solo me ma anche altre proprietà e soprattutto la strada pubblica ridotta ormai ad una pattumiera”.