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Depuratore di Licata senza autorizzazione, multe dalla Provincia

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Ancora multe da parte della Provincia di Agrigento alla società Girgenti Acque per impianti di depurazione non in regola. Il depuratore di Licata è privo di autorizzazione e sono stati sanzionati, in solido per 6mila euro, Girgenti Acque ed anche il Comune. Gli accertamenti sono stati compiuti dall’ufficio circondariale marittimo di Licata, che nel 2014 ha riscontrato la violazione del codice ambientale dell’impianto di depurazione in contrada Playa- Ripellino allorchè mancante di autorizzazione della Regione allo scarico essendo la precedente autorizzazione regionale scaduta.

Agrigento, intervento “vitale” di un soccorritore del 118

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Ancora interventi “straordinari e vitali” ad opera del personale del 118 in Sicilia. Ad Agrigento, a Villaseta, al centro commerciale Città dei Templi, un bambino di 3 anni è stato colto da un malore, con grave crisi respiratoria, e la madre ha gridato aiuto. Un autista-soccorritore del 118, Ezio Catalosi, al bar per un caffè, si è subito precipitato in soccorso del bimbo, allarmando nel frattempo i colleghi che sono giunti pochi minuti dopo con un’ambulanza. Ezio Catalosi ha gestito la prima emergenza, e poi il piccolo è stato affidato tempestivamente al personale rianimatore che lo ha condotto in ospedale. La madre ha ringraziato fervidamente, e il direttivo del 118 ha proposto un riconoscimento per Catalosi.

L’inchiesta antimafia “Icaro”, 13 condanne in Appello

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Il 2 dicembre del 2015 è stato il giorno dell’operazione antimafia della Squadra mobile di Agrigento e della Direzione distrettuale antimafia di Palermo cosiddetta “Icaro”. Sono stati arrestati 9 indagati su complessivi 34 tra Santa Margherita Belice, Montevago, Ribera, Cattolica Eraclea, Cianciana, Montallegro, Sambuca di Sicilia, Porto Empedocle, Favara e Agrigento. Il 21 luglio del 2017 si è concluso il giudizio abbreviato in primo grado. E il giudice per le udienze preliminari del Tribunale, Roberto Riggio, ha sentenziato 12 condanne e 10 assoluzioni. Il 17 dicembre scorso, in Corte d’Appello, la Procura Generale ha invocato 14 condanne. Adesso la Corte ha emesso la sentenza di secondo grado: 13 condanne ed una assoluzione.
14 anni e 8 mesi per Antonino Iacono inteso “Ninu u giardinisi”, 61 anni, residente nella frazione di Giardina Gallotti ad Agrigento.
14 anni e 8 mesi per il presunto capo della famiglia mafiosa di Porto Empedocle, Francesco Messina, 60 anni, zio del boss Gerlandino Messina.
10 anni per Rocco D’Aloisio, 46 anni, di Sambuca di Sicilia.
8 anni e 8 mesi per Tommaso Baroncelli, 40 anni, di Santa Margherita Belice.
10 anni e 8 mesi per Mauro Capizzi, 47 anni, di Ribera.
14 anni per Pietro Campo, 65 anni, di Santa Margherita Belice.
10 anni per Francesco Capizzi, inteso “il milanese”, 50 anni, di Porto Empedocle.
10 anni per Francesco Tarantino inteso “Paolo”, 29 anni, di Agrigento e residente a Porto Empedocle.
10 anni e 4 mesi per Giacomo La Sala, 47 anni, di Santa Margherita Belice.
10 anni per Santo Interrante, 34 anni, di Santa Margherita Belice.
9 anni per Diego Grassadonia, 54 anni, di Cianciana.
9 anni per Giuseppe Lo Pilato, 47 anni, di Giardina Gallotti ad Agrigento.
3 anni e 4 mesi per Emanuele Riggio, 45 anni, di Monreale.
L’assolto è Leonardo Marrella, 41 anni, di Montallegro.

Il capitano Cozzitorto supera le mareggiate della terza di MasterChef Italia (video)

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Tra gli otto migliori piatti spicca in assoluto quello di Salvatore Cozzitorto, che vince la prima Mistery Box dell’ottava edizione di MasterChef Italia, aggiudicandosi così i vantaggi riguardanti la prova successiva, quella dell’Invention Test, che determina solitamente l’uscita del concorrente che prepara il piatto peggiore.

Salvatore Cozzitorto

A Salvatore, in quanto vincitore, viene data l’opportunità di scegliere chi far gareggiare tra i migliori o i peggiori protagonisti della Mistery Box. Gli viene anche data la possibilità di potersi salvare e salire in balconata senza cucinare ma lui, dopo aver deciso di mandare in sfida i migliori, decide anche di voler partecipare all’Invention Test, d’altronde si sa, un vero Capitano non abbandona la nave, come fa notare anche lo chef stellato Locatelli.

La tela del gusto
Il piatto della Mistery Box vinta da Salvatore:

LA TELA DEL GUSTO: petali di baccalà marinati al latte di cocco conditi con paprica e ricoperti da una purea al cavolfiore wasabi con sopra una sbriciolata di fagioli croccanti e barbabietola rossa, gocce di spinaci e gocce di nero di seppia e lamelle di funghi champignon.

La terza serata di MasterChef Italia si conclude con un’altra ardua prova, il Pressure Test, che vede ancora una volta Salvatore tra i protagonisti a causa della sconfitta subita dalla squadra rossa durante la prova in esterna.
Il capitano riesce con grinta a risalire la china grazie ad una omelette fatta con uovo di struzzo, peperoni, erba cipollina e parmigiano.

“Demolizioni”, scagionato il sindaco di Palma di Montechiaro, Castellino (video)

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Stefano Castellino

Il Tribunale di Agrigento dispone il non luogo a procedere a favore del sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino, imputato di non avere demolito gli immobili abusivi.

Stefano Castellino
Lui, il sindaco di Palma di Montechiaro Stefano Castellino – appena il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, ha sentenziato che non si sarebbe proceduto penalmente a suo carico allorchè non avrebbe adempiuto alle demolizioni di immobili abusivi imposte dalla Procura – ha commentato: “Sono sollevato. Ho sempre avuto fiducia nella giustizia e nell’autorevolezza del giudice. Vado avanti per la mia strada, soddisfatto di questa sentenza che riconosce la mia trasparenza. Le demolizioni vanno avanti, non le ho affatto bloccate. Ho solo dato un indirizzo politico diverso che adesso sarà portato avanti dagli uffici”. E i difensori del sindaco Castellino, gli avvocati Santo Lucia e Vincenzo Alesci, confermano: “Sì, il sindaco ha solo dato un indirizzo politico diverso, tanto che nelle prossime settimane anche a Palma di Montechiaro inizieranno le demolizioni”. Stefano Castellino è comparso al cospetto di coloro che amministrano la Giustizia in nome del Popolo Italiano imputato, tra l’altro, di abuso d’ufficio e omissione di atti di ufficio per avere disatteso il protocollo, stipulato dal suo predecessore, il sindaco Pasquale Amato poi dimessosi, con la Procura della Repubblica di Agrigento, per la demolizione di immobili abusivi. E ciò per procacciare a suo favore il consenso elettorale. L’11 ottobre del 2017 i Carabinieri della sezione di Polizia Giudiziaria alla Procura di Agrigento hanno notificato un avviso di garanzia al sindaco, ed ex consigliere e assessore provinciale, Stefano Castellino. I magistrati capitanati da Luigi Patronaggio hanno contestato al sindaco di Palma di Montechiaro “l’avere indebitamente omesso di procedere alle demolizioni degli immobili abusivi con sentenza definitiva, da demolire senza ritardo”. Lui, il sindaco, nonostante i solleciti, non avrebbe proseguito le demolizioni intraprese dal suo predecessore, Pasquale Amato, e poi dal successivo commissario, Antonino La Mattina. Invero, secondo quanto sostenuto dal sindaco, lui, Castellino, avrebbe ritardato solo per accertare la disponibilità finanziaria nel bilancio al fine di procedere. Infatti, dopo essere stato eletto a giugno 2017 e indagato ad ottobre 2017, si è subito giustificato così: “Sono sorpreso. Perché avviene tutto nel momento in cui la Provincia di Agrigento sta per ultimare la gara per aggiudicare gli interventi di demolizione. Sono anche rammaricato e amareggiato perché, dimostrando di amare la mia terra e la mia comunità, sono andato incontro a tutto questo. Sono un uomo dello Stato, è vero, ma sono anche un uomo del popolo. E in 4 mesi d’amministrazione non ci si poteva aspettare che risolvessi problemi che si trascinano da circa 30 anni. Avevo espresso tutte le mie perplessità sulla tenuta del bilancio, ma tali perplessità sono state fugate dal ragioniere capo del Comune e, pertanto, siamo andati avanti con la gara d’appalto per le demolizioni degli immobili abusivi. Infatti, quando mi sono insediato ho bloccato tutte le spese già preventivate e con ripercussioni sul bilancio, comprese, di conseguenza, le spese per le demolizioni”.

Precari e Cgil in Assemblea (video interviste)

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Assemblea sindacale della Cgil e del personale precario al Comune di Agrigento: rivendicata la procedura di stabilizzazione favorita dall’attuale normativa.
Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Al Teatro Pirandello “We can be heroes” di Gaetano Aronica (video interviste)

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Ancora in scena le produzioni della Fondazione “Teatro Pirandello” di Agrigento. Dopo “Vestire gli ignudi” nel 2017, e “Luna pazza” nel 2018, adesso è la volta di “We can be heroes”, “Possiamo essere eroi”, dal brano di David Bowie del 1977, per la regia di Gaetano Aronica. Si tratta di una favola rock raccontata dallo stesso Aronica, attore sul palco insieme ad una band, i Bluesensation electric dreams, con Peppe Vita, Vittorio Alessandro, Roberto Sciarratta, Ruben Russo e Luigi Gangarossa, una donna, Silvia Frenda, e la narrazione tramite la colonna sonora di una generazione. Dopo le anteprime per gli studenti, sarà rappresentata sabato 2 febbraio alle ore 21 e domenica 3 febbraio alle ore 17.30. I biglietti costano 23 euro per la platea o per la prima fila dei palchi. E 18 euro per seconda fila dei palchi.

Ad Agrigento venerdì e sabato le “Giornate psicogeriatriche siciliane”

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Ad Agrigento, a San Leone, all’Hotel Dioscuri, domani, venerdì primo febbraio, in occasione delle Giornate psicogeriatriche siciliane, si svolgerà dalle ore 9 poi, proseguendo nel pomeriggio e poi sabato mattina, un convegno intitolato: “L’Alzheimer è una malattia che cancella la memoria ma non la vita”. Interverranno numerosi medici ed esperti in materia.

Agrigento, l’assessore Tusa presenta la rivista “Sicilia, l’Isola del Tesoro”

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Ad Agrigento, domani, venerdì primo febbraio, alla Provincia, nell’aula consiliare, alle ore 10:30, l’assessore regionale ai Beni Culturali, Sebastiano Tusa, coordinerà la cerimonia di presentazione della rivista “Sicilia – l’Isola del Tesoro”. Si tratta di un’occasione di promozione del territorio agrigentino. Interverranno, insieme a Tusa e tra gli altri, il commissario Di Pisa, il sindaco Firetto, ed il direttore del Parco dei Templi, Parello. Al termine sarà inaugurata nella “Galleria espositiva della Scala Reale” la personale di pittura del maestro Antonello Blandi intitolata “Sicilia colorata”.

Agrigento, cartolina turistica da via San Francesco

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Ecco una cartolina dal centro storico di Agrigento, in via San Francesco, parallela di via Atenea, sede di molti bed and breakfast, eccellente biglietto da visita per i turisti…