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“Eraclea Minoa”, solo chiacchiere (video)

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L’associazione ambientalista MareAmico di Agrigento, coordinata da Claudio Lombardo, rileva che lo scorso 15 maggio il governo Musumeci ha annunciato lo stanziamento di oltre 4 milioni di euro a sostegno di un progetto per salvare le spiagge di Eraclea Minoa, in provincia di Agrigento. E MareAmico aggiunge: “Ancora oggi non si è visto nulla e la spiaggia indifesa, negli scorsi giorni, è arretrata nuovamente di qualche metro e parecchi alberi del boschetto sono caduti in mare e persi per sempre. Dagli anni 80 ad oggi sono spariti più di 150 metri di spiaggia dorata e più di 50 metri di verde bosco”. Ecco il video testimonianza…https://www.facebook.com/835808973122116/videos/1761979857257471/

“Vaccini”, la nuova stagione (video intervista)

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L’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento avvia la nuova campagna vaccinale. L’intervista a Gaetano Geraci, Direttore del servizio epidemiologico dell’Asp, è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Codice degli appalti, ok alla riforma (video)

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La Giunta regionale approva la riforma di alcuni articoli del codice degli appalti. Modifiche alla soglia del milione di euro, alla Centrale unica di committenza ed agli Urega.


In Sicilia attualmente i lavori pubblici con valore superiore a 1 milione di euro sono appaltati all’offerta economicamente più vantaggiosa. E l’Ente che affida il lavoro dialoga con le imprese per accertare quale impresa offra il servizio migliore. Ciò provoca maggiori fatiche per le commissioni di gara, più tempo nella valutazione delle offerte e poi anche contenziosi. Infatti, le commissioni tecniche di gara hanno un potere di valutazione e di discrezione molto ampio. Ebbene, per evitare ciò, la Giunta regionale ha appena approvato un disegno di legge di riforma di alcuni articoli del codice degli appalti. E in tale testo vi è l’aumento della soglia di tale sistema di aggiudicazione dei lavori pubblici, dall’attuale 1 milione di euro a 5 milioni di euro, che è il valore pari all’attuale soglia europea. E poi, ancora attualmente, le trappole dietro le offerte al maggior ribasso sono i ribassi eccessivi che determinano concorrenza spietata tra le imprese ed il rischio di opere incompiute. Ebbene, il disegno di legge sfornato dal governo Musumeci modifica i criteri per la valutazione delle offerte sospette. Oggi tali criteri di valutazione sono cinque: quattro sono a ribasso e uno a rialzo. Nel nuovo testo di legge sono sempre cinque, ma tre al rialzo e due al ribasso. Poi, altra novità è lo sdoppiamento dell’attuale Cuc, che è la Centrale unica di committenza, che finora si è occupata solo delle gare d’appalto per l’acquisizione di beni e servizi, alle dipendenze dell’assessorato regionale all’Economia. La riforma assegna alla Centrale unica di committenza anche le gare d’appalto dei lavori pubblici, alle dipendenze però dell’assessorato alle Infrastrutture, trattandosi di un ambito più tecnico anziché finanziario: ed ecco dunque perché lo sdoppiamento della Centrale. E poi altre novità contenute nella riforma interessano la durata degli Urega, gli uffici che appaltano le gare, che sono prorogabili fino a due anni. E quando è nominato il nuovo Urega, l’Urega ancora in carica è obbligato a concludere tutte le gare d’appalto in tre mesi e non più secondo l’attuale termine che è sei mesi. L’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, commenta: “Il governo Musumeci con questo disegno di legge intende focalizzare l’attenzione sulle esigenze di modifica del codice degli appalti avanzate dalle associazioni di rappresentanza degli operatori economici. Il codice non ha accelerato nè semplificato le procedure ed, anzi, sta strangolando le piccole e medie imprese rallentando, peraltro, la capacità di spesa dei fondi europei”.

“La Cattedrale entro il 2019” (video intervista)

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Don Giuseppe Pontillo: “La Cattedrale di San Gerlando di Agrigento entro il 2019 sarà restituita alla Chiesa ed ai fedeli”.

L’intervista è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Cgil Flai Agrigento, Di Franco eletto segretario (video intervista)

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Giuseppe Di Franco è il nuovo segretario provinciale della Cgil Flai agro-industria di Agrigento. Subentra a Franco Colletti. Il congresso a Cammarata.

L’intervista a Di Franco è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Il Tar condanna la Prefettura di Agrigento

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L'avvocato Girolamo Rubino

L’avvocato Girolamo Rubino
A seguito dello scioglimento per mafia del Comune di Camastra nell’aprile scorso, il sindaco Angelo Cascià ha chiesto al ministero dell’Interno l’accesso agli atti, ed in particolare alla relazione della Prefettura di Agrigento, al fine di potere esercitare il proprio diritto di difesa. La Prefettura ha negato l’accesso agli atti sostenendo il carattere riservato di tale documentazione. L’ex sindaco Cascià ha presentato ricorso giurisdizionale al Tar tramite gli avvocati Girolamo Rubino e Rosario De Marco Capizzi. E gli avvocati Rubino e De Marco Capizzi hanno censurato il provvedimento impugnato sotto il profilo della violazione di legge, atteso che il divieto di accesso alle relazioni prefettizie ed agli atti prodromici allo scioglimento del consiglio comunale opera solo ove tale accesso possa pregiudicare la sicurezza e l’ordine pubblico, ovvero ancora la prevenzione o la repressione della criminalità. E, inoltre, che deve essere garantito ai richiedenti l’accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o difendere i propri interessi giuridici, citando copiosa giurisprudenza amministrativa del Consiglio di Stato e dei Tar. Si sono costituiti in giudizio il Ministero dell’Interno e la Prefettura di Agrigento. Il Tar ha condiviso integralmente le censure formulate dagli avvocati Rubino e Capizzi. Annullato il diniego della Prefettura di Agrigento. Ordinato alla Prefettura di esibire gli atti richiesti. E condannati Ministero e Prefettura a pagare le spese di giudizio.

Ravanusa, droga e denaro contante, arrestato

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I Carabinieri della Stazione di Ravanusa, a termine di apposite attività investigative, hanno compiuto un’ispezione all’interno di un’abitazione nel centro storico, inseguendo il sospetto di un allaccio abusivo alla rete elettrica. Dentro la casa si sono imbattuti in un bilancino di precisione ed alcuni oggetti notoriamente utilizzati per tagliare e confezionare le dosi di sostanze stupefacenti. Dunque, avvalendosi dei cani antidroga, i Carabinieri hanno poi rinvenuto alcuni grammi di marijuana, hashish e cocaina, e poi oltre 30mila euro in contanti, di cui il proprietario, un uomo di 55 anni, non ha giustificato la provenienza. E’ stato inoltre accertato l’allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica. Il 55enne è stato arrestato. Il Tribunale ha convalidato l’arresto, e gli ha imposto l’obbligo di dimora.

5 chili di marijuana stesi ad essiccare in casa

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I Carabinieri della Compagnia di Vittoria, in provincia di Ragusa, hanno arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti un venditore ambulante di 37 anni che ha trasformato una stanza della sua casa in un deposito di droga. Nell’abitazione sono stati scoperti e sequestrati 5 chilogrammi di marijuana stesi ad essiccare con l’uso di una stufa e un ventilatore. Sequestrati anche tre bilancini di precisione e materiale per confezionare le dosi.

21 milioni di euro alla Blutec, indaga la Procura

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La Procura di Termini Imerese ha avviato un’inchiesta sulla Blutec, l’azienda che ha rilevato lo stabilimento ex Fiat. I militari del nucleo di polizia economica e finanziaria della Guardia di Finanza sono entrati in fabbrica e hanno sequestrato alcuni documenti, cartacei e informatici. L’inchiesta verte sul finanziamento da 21 milioni di euro per il rilancio dello stabilimento. La Procura, diretta da Ambrogio Cartosio, intende accertare destinazione e impiego di tali soldi.

Il Comune di Agrigento avvia il progetto “Conoscere Girgenti”

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Il Comune di Agrigento ha avviato nelle scuole il progetto “Conoscere Girgenti”. Agli studenti di terza media è offerta la possibilità di approfondire le conoscenze sul patrimonio artistico e monumentale della città di Agrigento. Già il professor Elio Di Bella, che è il coordinatore scientifico del progetto, ha svolto delle lezioni all’Istituto comprensivo Agrigento Centro. L’assessore al ramo, Nino Amato, commenta: “L’iniziativa vuol essere uno stimolo per gli studenti ad approfondire lo studio e la conoscenza dell’antico centro di Girgenti, con i suoi tesori, la sua storia e il suo fascino”.