Ad Agrigento prosegue senza sosta l’attività preventiva e a deterrente contro i trasgressori della raccolta differenziata ad opera della Squadra di vigilanza ambientale istituita dal Comando della Polizia Locale di Agrigento. Nel corso delle ultime ore sono stati scoperti altre tre trasgressori tramite le telecamere installate in luoghi “sensibili”. Ai trasgressori è stata elevata una sanzione di 500 euro.
Un video registrato in una strada periferica della città è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Agrigento e differenziata, sanzionati altri trasgressori
Protocollo d’intesa tra Ordine Architetti Agrigento e Consiglio nazionale (video interviste)
L’Ordine degli Architetti di Agrigento, tra i primi in Italia, ha firmato a Roma con il Consiglio nazionale degli Architetti un protocollo di intesa per valorizzare e diffondere la pratica del concorso di progettazione a due gradi. I dettagli nelle interviste al presidente dell’Ordine di Agrigento, Alfonso Cimino, a Giuseppe Cappochin, presidente del Consiglio nazionale degli Architetti, e a Rino La Mendola, vicepresidente del Consiglio nazionale degli Architetti, in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
“Liberi e uguali” in conferenza (video interviste)
Ad Agrigento si è svolta la prima conferenza provinciale di “Liberi e uguali”, a conclusione della fase del tesseramento. Eletti coordinamento e cariche statutarie.
Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Canicattì, scoperto e sequestrato un mini-arsenale
I Poliziotti del commissariato di Canicattì, in un casolare disabitato in contrada Buccheri, hanno scoperto e sequestrato un mini – arsenale composto da quasi 200 tra cartucce per fucili da caccia e per revolver e due aste poggiamano per fucili da caccia. Il ritrovamento segue il precedente dello scorso 29 giugno quando, all’interno di una grotta, sono state recuperate altre armi e munizioni. Indagini in corso.
Agrigento, morto l’anziano ustionato al Villaggio Mosè
Ad Agrigento la notte dello scorso 18 giugno i Vigili del fuoco del comando provinciale intervennero al Villaggio Mosè a rimedio di un incendio in un appartamento in via Brancati. Un anziano di 81 anni, Pietro Umberto Favata, che sarebbe stato intento a cucinare, subì gravi ustioni ed è stato ricoverato prima ad Agrigento all’ospedale “San Giovanni di Dio” e poi al “Civico” a Palermo dove adesso è morto.
Incendio a Canicattì, i poliziotti traggono in salvo madre e figlio
I poliziotti del Commissariato di Canicattì, coordinati dal vice questore, Cesare Castelli, a seguito di un allarme incendio sono intervenuti nel centro storico in un’abitazione, e, in attesa dei vigili del fuoco, hanno recuperato in salvo un neonato, che è stato trasportato, avvolto in un lenzuolo, dal balcone al primo piano verso terra, utilizzando una scala di legno. Anche la madre, una giovane senegalese, è stata soccorsa allo stesso modo. Poi i vigili del fuoco del distaccamento di Canicattì hanno domato l’incendio.
Rete ospedaliera, ok in Giunta (video)
La Giunta Regionale approva la proposta dell’assessore Razza. Il progetto della rete ospedaliera in Sicilia trasferito in Commissione. I dettagli.
Ok dalla Giunta Regionale alla proposta di riordino della rete ospedaliera ad opera dell’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza. Adesso la mappa sarà all’attenzione della Commissione Sanità all’Assemblea Regionale, presieduta dall’agrigentina Margherita La Rocca Ruvolo. La Commissione renderà il parere obbligatorio imposto dalla legge. E poi la “Rete Razza” sarà trasferita ai ministeri della Sanità e dell’Economia, che insieme valuteranno. La nuova Rete ospedaliera in Sicilia disegna la conferma di 7 strutture classificate Dea di secondo livello, dove Dea significa Dipartimento emergenza e accettazione, quindi sono sedi di pronto soccorso, e dove il livello, tra secondo e primo, si riferisce al numero e alla complessità dei reparti che ruotano intorno al pronto soccorso. E poi altre 23 strutture sono classificate Dea di primo livello. E tra le 23 Dea di primo livello in Sicilia vi è il debutto dell’ospedale di Mazara del Vallo, e di Marsala, in provincia di Trapani, intitolato al giudice Paolo Borsellino, e su cui sono stati investiti 40 milioni di euro. Tra i presidi ospedalieri di base, ossia ospedali con bacino d’utenza tra gli 80 e i 150mila abitanti e sede di pronto soccorso, rientrano Giarre e Barcellona Pozzo di Gotto. Il “Muscatello” di Augusta mantiene la qualifica di presidio di zona disagiata per l’elevato rischio ambientale, e dove, per fronteggiare le ricorrenti patologie oncologiche provocate dall’esposizione all’amianto, sarà attivato un Centro di elevata specializzazione. Ancora più nel dettaglio la “Rete Razza” propone oltre 170 posti letto in più rispetto al 2016, e circa 150 reparti in meno. E si tratta di reparti che sono declassati da unità complesse a unità semplici, e quindi sotto la direzione di altri reparti: si riduce di conseguenza il numero dei primari, che saranno 150 in meno. E l’assessore Ruggero Razza commenta: “Abbiamo mantenuto molte promesse e messo in campo una cura dimagrante dei punti di accesso privati, ridotti quasi del 50%, ricavando maggiore spazio per il pubblico. Il documento mette in linea la nuova rete ospedaliera con le disposizioni del decreto Balduzzi. Ringrazio il presidente dell’Assemblea regionale e tutte le forze politiche di maggioranza e delle opposizioni perché, nel dibattito apertosi dopo la presentazione della prima bozza di lavoro alle parti sociali, hanno manifestato grande attenzione per il lavoro fin qui svolto. Raccolgo, pertanto, l’invito che mi è stato avanzato dal presidente Miccichè e dalla presidente La Rocca Ruvolo a illustrare personalmente, nella sede della Commissione alla Sanità, il piano di riordino che, in soli sei mesi, il governo Musumeci ha portato a compimento”.
L’estate in prospettiva (video interviste)
Ad un mese dal Ferragosto, il corso dell’estate a San Leone, tra bagnanti e vacanzieri, prospettive e mete di villeggiatura.
Nonostante il clima incerto che ha interessato tutta l’Italia, adesso le condizioni meteo, prettamente estive, sembrano essersi stabilizzate. E allora via con l’estate.
Per molti è la stagione più bella. Alcuni sono già in ferie e altri le stanno aspettando.
Vediamo come trascorreranno l’estate gli agrigentini e non solo…interviste al Vg…
Molti i turisti, e fra questi c’è chi, peraltro, sottolinea e apprezza di iniziare la propria giornata con la colazione tipica del luogo…intervista al Vg…
Operaio morto travolto da esplosione bombola sub
A Palermo, in via Vincenzo Di Marco, nei pressi di via Libertà, un uomo è morto a seguito dell’esplosione di una bombola da sub. La vittima è Paolo La Parola, 54 anni, a lavoro nell’impresa Tecnomare Paluzzo srl, che si occupa di manutenzione di bombole da sub. L’uomo è stato trovato riverso per terra dai sanitari del 118, dagli agenti di polizia e dai vigili del fuoco intervenuti. Per cause ancora in corso di accertamento la bombola è esplosa, la vittima è stata travolta dall’esplosione ed è morta sul colpo. I sanitari del 118 hanno tentato di rianimarlo inutilmente. Il medico legale effettuerà un primo esame sulla salma.
Maxi sequestro di beni per 21 milioni di euro
La Guardia di Finanza di Palermo, su delega della Procura, ha sequestrato tre imprese, oltre che 66 immobili (fra cui una villa con piscina, appartamenti e terreni), 19 auto, 36 rapporti bancari e 5 polizze vita, per un valore di quasi 21 milioni di euro. Destinatario del sequestro è Pietro Formoso, sorvegliato speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno e con precedenti penali per reati contro il patrimonio e la persona. Più collaboratori di giustizia hanno indicato Pietro Formoso come ‘uomo d’onore’ della famiglia mafiosa di Misilmeri, legato da stretti vincoli di amicizia all’ex capo del mandamento, Benedetto Spera. Formoso avrebbe accumulato un enorme patrimonio con il traffico di droga, ed è stato recentemente arrestato per mafia.