In occasione della festa di San Calogero ad Agrigento, che si è conclusa ieri, si è svolta la settima edizione del concorso “Fotografa San Calogero”, promosso e organizzato dal direttore di Agrigentooggi.it, Domenico Vecchio. Gli scatti fotografici sono raccolti e pubblicati in esclusiva su una pagina Facebook. Gli interessati a partecipare pubblichino le loro fotografie, tra ritratti, panoramiche, momenti cruciali e curiosità, sulla bacheca della pagina Facebook “Fotografa San Calogero”. Il termine scade il prossimo 15 luglio. E la cerimonia di premiazione si svolgerà il prossimo 26 luglio all’Hotel Kaos. Alla manifestazione collaborano l’Associazione Fotografi DIN 24 e Federalberghi Agrigento.
Grave pericolo ancora incombente a San Leone (video)
Agrigento, appello alla solidarietà verso un rifugio per cani
Ad Agrigento l’amministrazione comunale, sin dall’insediamento, nell’estate del 2015, annuncia o racconta notizie sul rifugio sanitario per cani in contrada Consolida che poi si sono sempre rivelate menzogne. Il rifugio è tutt’altro di ciò che dovrebbe essere. Dell’ambulatorio veterinario per le sterilizzazioni, già annunciato dal precedente assessore all’attuale, non vi è la minima traccia. E adesso l’amministrazione Firetto non è in grado nemmeno di sfruttare i 20 milioni di euro stanziati dalla Finanziaria Regionale per dotare i Comuni dei rifugi. E ciò perché nessuno di tali amministratori in carica è capace di assegnare ad un impiegato comunale competente il compito di redigere un progetto per poi potere beneficiare dei fondi a disposizione. L’elettorato cittadino risponderà al momento opportuno, nella primavera del 2020. Premesso ciò, ad Agrigento sono i volontari, quindi il privato, che compensano alle omissioni del pubblico ciarlatano, incapace e pagato da noi cittadini contribuenti. Al Villaggio Mosè, la veterinaria Leila Li Causi, insieme ad altri, ha allestito un rifugio. Purtroppo ieri un incendio lo ha bruciato. Grazie ai Vigili del fuoco i cani sono tutti salvi. La struttura, il cibo e i medicinali invece no. E’ stato lanciato un appello alla solidarietà. Per contribuire rivolgetevi alla pagina Facebook di Leila Li Causi.
“Reparti”, allarme infondato (video intervista)
La deputato regionale Giusi Savarino ribadisce: “Sulla chiusura dei reparti ospedalieri ad Agrigento allarmi artatamente alimentati”. L’intervista alla Savarino è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Sicilia, Formazione in itinere (video intervista)
In itinere il bando della Formazione professionale in Sicilia. Prospettive positive secondo l’assessorato. L’intervista a Roberto Lagalla è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Omicidio a Naro, in carcere tre romeni (video)
Un romeno ucciso a sprangate a Naro: poco dopo il delitto i Carabinieri arrestano altri tre romeni, presunti responsabili dell’omicidio.
Domenica 8 luglio 2018. A Naro. Alle ore 7 del mattino. Telefonata al 112. Ai Carabinieri è segnalata una violenta lite nel centro cittadino. I militari della stazione di Naro e della Compagnia di Licata sono sul posto: bastoni e armi da taglio. Sangue ovunque. E un ferito: Constantin Pinau, 37 anni, originario della Romania, agricoltore, con una grave ferita alla testa, provocata da un violento colpo che gli è stato inferto con un corpo contundente. Il romeno muore poco dopo il ricovero all’ospedale di Canicattì. I Carabinieri ascoltano familiari e amici. Il sospetto si alimenta verso un altro romeno, anche lui domiciliato a Naro, e che spesso ha litigato con Pinau. Ricerche e posti di blocco. Il sospettato è intercettato nei pressi dell’ospedale “Sant’Elia” a Caltanissetta, in compagnia del figlio. Lui, Vasile Lupascu, 44 anni, bracciante agricolo, è condotto in caserma insieme al figlio di 18 anni. Sui vestiti dei due vi sono tracce di sangue. E sulla loro automobile è scoperta e sequestrata una grossa spranga ancora intrisa di sangue. Poco meno di tre ore dopo l’efferato delitto, i Carabinieri arrestano Vasile Lupascu, il figlio e la moglie di 38 anni, per omicidio volontario in concorso. Secondo quanto emerso dalle indagini, i tre si sono appostati a ridosso dell’abitazione di Constantin Pinau, lo hanno aggredito e hanno ferito anche la moglie della vittima. I tre romeni sono reclusi nel carcere “Pasquale Di Lorenzo” ad Agrigento. Forse il movente è legato a rancori tra le due famiglie risalenti nel tempo.
Finanziaria, il dopo impugnativa (video)
Altri dettagli sulla severa impugnativa della Finanziaria Siciliana ad opera del Governo nazionale. Le reazioni politiche al provvedimento.
Le avvisaglie non sono mancate. Ad esempio, tra mercoledì e giovedì scorso i ministeri dell’Economia e poi della Pubblica Amministrazione hanno reso parere negativo alla stabilizzazione, inserita nella Finanziaria Regionale, dei circa 3mila lavoratori ex Pip. E poi, altro esempio, giovedì scorso l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, è volato a Roma alla vigilia della riunione del Consiglio dei ministri con all’ordine del giorno la Finanziaria siciliana approvata il 30 aprile scorso. Ebbene, il Consiglio dei ministri giallo-verde si è rivelato implacabile e ha cassato 20 articoli della Finanziaria, e non solo la stabilizzazione degli ex Pip con il loro trasferimento nel contenitore “parcheggio” regionale Resais. Impugnate per incostituzionalità sono anche le norme per i pre-pensionamenti dei dipendenti degli enti regionali, la possibilità di un anticipo della liquidazione della buonuscita, le promozioni economiche di alcune categorie di dirigenti regionali, l’assunzione alla Regione dei catalogatori in servizio nella società Sas, e poi i contributi erogati a pioggia tramite la revisione dei fondi del Pac, il Patto di azione e coesione. E si tratta di tutte le norme battezzate come “norme mancia”. E poi le nuove concessioni per impianti eolici e del demanio marittimo. E poi ancora è stata impugnata la restituzione alla Sicilia delle accise sui prodotti petroliferi lavorati in Sicilia. E su ciò il governo Musumeci ha già annunciato un confronto serrato con Roma. Sono invece salvi l’articolo 26 sulla stabilizzazione dei precari degli Enti locali, e il Bilancio della Regione, tanto che l’assessore all’Economia, Armao, commenta: “L’impianto della Finanziaria ha retto e il Bilancio è uscito indenne. La parte principale delle norme volute dal governo ha resistito”. Immediata è stata la replica del Movimento 5 Stelle, tramite la capogruppo in Assemblea, Valentina Zafarana, che afferma: “Ecco che fine ha fatto il capolavoro firmato Musumeci-Armao. L’assessore Armao si dimetta. Quando dicevamo, in commissione e in aula, che la Finanziaria era infarcita di errori macroscopici che sarebbero stati certamente impugnati, lo dicevamo a ragion veduta. Se questi sono gli esperti della politica, gli stessi cioè che in un recente passato hanno creato i disastri che ben conosciamo, allora la Sicilia è condannata. Solo Musumeci sta riuscendo a fare peggio di Crocetta”. E il capogruppo del Partito Democratico, Giuseppe Lupo, rilancia: “Il governo Musumeci è allo sbando. E a questo punto è necessario che il presidente dell’Assemblea regionale Miccichè convochi al più presto il presidente della Regione in Parlamento per spiegare come intende rimediare ai danni prodotti, e per verificare gli effetti che l’impugnativa avrà sul Bilancio, sui settori interessati e sui siciliani. La decisione del governo nazionale conferma il giudizio negativo che il Partito Democratico ha dato alla manovra, rispetto alla quale in Aula avevamo espresso voto contrario. Se già il governo Musumeci navigava a vista, adesso rischia di affondare”.
Tentata rapina a un bar di Grotte, arrestato presunto “palo”
A Grotte lo scorso 10 aprile i Carabinieri della locale stazione hanno arrestato Vincenzo Milioto, 38 anni, di Racalmuto, per tentata rapina aggravata, porto e detenzione abusiva di pistola, e resistenza a pubblico ufficiale. A Grotte Milioto è entrato dentro un bar affollato di persone, ha minacciato la cassiera con una pistola e le ha intimato la consegna dell’incasso. Alcuni avventori lo hanno indotto alla fuga. Nel frattempo, i Carabinieri, allertati al 112, in poco tempo, e in collaborazione con i colleghi di Racalmuto, hanno sorpreso Vincenzo Milioto ad un posto di blocco attuato lungo corso Garibaldi a Racalmuto. Ebbene, adesso i Carabinieri hanno arrestato ai domiciliari un presunto complice di Milioto, che, in occasione della tentata rapina, avrebbe svolto il ruolo di “palo” accompagnando in automobile Milioto nei pressi del bar. Si tratta di Gianluca Taibi, 39 anni, di Racalmuto, la cui partecipazione all’episodio delittuoso sarebbe confermata dalle immagini di video-sorveglianza della zona ispezionate dai Carabinieri.
Ad Agrigento in mostra le opere di Jan Fabre
Ad Agrigento è stata allestita e inaugurata una mostra dell’artista fiammingo Jan Fabre. Le suggestive esposizioni sono attualmente poste in diversi luoghi della città, tra biblioteca Lucchesiana, il monastero di Santo Spirito, il Museo Archeologico e poi nella Valle dei Templi, nei pressi del tempio della Concordia.
Oggi al Videogiornale di Teleacras sono in onda le immagini dell’esposizione nella Valle dei Templi.
Domani la domenica conclusiva della festa di San Calogero (video intervista)
Domani, domenica 8 luglio, sarà la seconda e ultima domenica della festa di San Calogero ad Agrigento. La processione diurna inizia alle ore 13 dal Santuario. E poi la conclusione serale.
In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda un’intervista al rettore del Santuario di San Calogero, don Giuseppe Veneziano.