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“Cucina”, è un’agrigentina la vincitrice del “Marietta 2018”

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Maria Giovanna Nocera appena premiata

Maria Giovanna Nocera appena premiata
Agrigento e talenti della cucina. E’ di Agrigento la vincitrice del prestigioso concorso “Marietta 2018”, che si svolge a Forlimpopoli, in Emilia Romagna. Si tratta di Maria Giovanna Nocera, 53 anni, dipendente pubblica, vittoriosa al rinomato concorso per cuochi dilettanti nell’ambito della Festa Artusiana. La sua ricetta, “Non solo minestra di tinniruma”, ha sbaragliato i sei finalisti all’opera al ristorante “Casa Artusi”, conquistando i mille euro offerti in palio da Conad. Nella motivazione del premio a favore della chef agrigentina si legge: “La giuria all’unanimità premia la ricetta di Maria Giovanna Nocera per l’uso dei prodotti dell’eccellenza e della tradizione, per l’originalità, e per la passione per la propria terra d’origine”. La stessa Maria Giovanna Nocera commenta: “Ho inviato la ricetta quando mancavano quattro giorni alla scadenza, su insistenza di mio nipote. L’ho fatta ‘testare’ ai miei familiari, mi hanno detto che poteva andare e così mi sono buttata. Francamente non avrei mai pensato di vincere. Diciamo che sono nata in cucina, stavo sempre con mia madre ai fornelli. Con lei ho imparato cosa significa la tradizione, il prodotto, la semplicità della cucina domestica”.

Agrigento, la discarica La Malfa appena bonificata! (video)

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Ad Agrigento l’isola ecologica in piazzale Ugo La Malfa è stata appena bonificata ed è già nuovamente discarica tra scuole, bar e negozi. “La festa appena cominciata è già finita” canterebbe Sergio Endrigo. Ecco il video testimonianza di Nuccio Cremone…

PIAZZA UGO LA MALFA AGRIGENTO DISCARICA A CIELO APERTO LA VERGOGNA !

Pubblicato da Nuccio Cremone su Lunedì 25 giugno 2018

Ad Agrigento i “ciarlatani” snobbano via Picone

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Il marciapiede della via Picone ad Agrigento

Ad Agrigento non si è ancora compreso quale criterio seguano le operazioni di scerbatura. Ad esempio, in via De Gasperi e via San Vito, regolarmente spazzate ogni giorno, sono state rimosse le sterpaglie. Nella confinante via Picone invece lo spazzamento è atteso dallo scorso 19 febbraio, e non è stata rimossa nemmeno una sola sterpaglia. I residenti della via Picone rivolgono una sola parola ai responsabili della grave e recidiva omissione: “ciarlatani”. Ecco, signori, il marciapiede della via Picone…

Agrigento, il “laboratorio artistico e culturale” in via Vallicaldi

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Agrigento irredimibile: il centro storico? Il laboratorio artistico e culturale di via Vallicaldi? La riqualificazione urbana? I bed and breakfast e lo sviluppo turistico? L’antica Girgenti? Ecco, nella foto di Nuccio Cremone, la discarica di via Vallicaldi, in cui si imbattono turisti e visitatori…

Porto Empedocle, rimosse tonnellate di rifiuti (galleria foto)

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A Porto Empedocle personale e mezzi dell’impresa “Realmarina” hanno concluso numerose operazioni di bonifica di discariche in città. Decine di tonnellate di rifiuti, che si sono accumulate in ogni angolo urbano a seguito della vertenza degli operatori ecologici, sono state rimosse. Gli interventi straordinari e supplementari si sono protratti per alcuni giorni e hanno interessato le zone di Piano Lanterna, dei Grandi Lavori, di Ciuccafa e Vincenzella, delle strade di accesso a Porto Empedocle e delle periferie della cittadina marinara comprese la zona dei Lidi e le località di vacanza. L’amministratore delegato di Iseda, Giancarlo Alongi, commenta: “Chiediamo all’amministrazione comunale di potenziare ulteriormente la già efficace task-force creata nei mesi addietro per avere un controllo mirato anche attraverso l’utilizzo di sistemi di videosorveglianza, in modo da evitare il ripetersi di queste situazioni. Questi ulteriori controlli serviranno a individuare e sanzionare chi, in barba alle precise disposizioni di legge, continua a lasciare i rifiuti di ogni tipo ai bordi di strade e marciapiedi, in periferia come nel centro cittadino impedendo dunque alla raccolta differenziata di crescere in termini percentuali per come dovrebbe”.

Cilona su “Caddi come una lucciola” (video intervista)

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Ad Agrigento, al Kaos, nei pressi della casa natale di Luigi Pirandello, giovedì prossimo, 28 giugno, alle tre e un quarto dell’alba, ora di nascita di Pirandello, sarà riproposto l’evento “Caddi come una lucciola”, in occasione del 151esimo anniversario della nascita di Luigi Pirandello.

In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda un’intervista al professor Paolo Cilona, tra i promotori dell’iniziativa.

Duplice tentato omicidio a Palma, altri quattro indagati

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Luigi Patronaggio

“Io non c’ero, se c’ero dormivo, e se dormivo sognavo di non esserci”: omertà e reticenza. La Procura della Repubblica di Agrigento, capitanata da Luigi Patronaggio, è determinata nello scardinare le barricate di omertà che spesso si ergono intorno ad episodi delittuosi. Nel registro degli indagati sono state appena iscritte quattro persone nell’ambito dell’inchiesta sul duplice tentato omicidio accaduto lo scorso 12 giugno a Palma di Montechiaro, e che, al momento, ha provocato l’arresto di Giuseppe Incardona, 62 anni, e di Francesco Gueli, 42 anni, entrambi di Palma di Montechiaro, indagati per tentato omicidio e porto illegale di armi. Incardona, inseguendolo in automobile, avrebbe sparato 8 colpi di pistola contro l’auto condotta da Gueli. E poi Gueli avrebbe sparato, ferendolo all’addome, contro Leandro Onolfo, 25 anni. Il tutto sarebbe scaturito da una lite insorta in un bar del paese. I quattro sono indagati, a vario titolo, per falsa testimonianza e per favoreggiamento, verosimilmente perché, pur essendo nelle condizioni di fornire elementi utili alle indagini, avrebbero assunto un atteggiamento ostile all’accertamento della verità.

Inchiesta “Montante”, un supertestimone ascoltato dagli inquirenti

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Nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Double Face”, che ha provocato, tra l’altro, l’arresto dell’ex presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, sarebbe impegnato a rendere dichiarazioni un testimone che avrebbe svelato numerosi casi di finanziamenti pilotati all’assessorato regionale alle Attività produttive, tra favori, complicità e ingenti finanziamenti di campagne elettorali. Il nome del supertestimone è coperto dal segreto istruttorio da parte della Procura della Repubblica di Caltanissetta, titolare delle indagini. Il testimone eccellente, probabilmente un funzionario della Regione di elevato grado che ben sarebbe a conoscenza di tanti retroscena, è ascoltato dal procuratore aggiunto Gabriele Paci e dai sostituti Stefano Luciani e Maurizio Bonaccorso.

30 anni per la morte di Marco Vinci (video)

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L’omicidio di Marco Vinci a Canicattì: il Tribunale di Agrigento, a conclusione del giudizio abbreviato, condanna a 30 anni di reclusione Daniele Lodato.

Lo scorso 13 maggio ad Agrigento, al palazzo di giustizia, la pubblico ministero Alessandra Russo, a conclusione della requisitoria, ha chiesto la condanna a 30 anni di carcere a carico di Daniele Lodato, 34 anni, di Canicattì, imputato dell’omicidio, ritenuto volontario e premeditato, di Marco Vinci, 22 anni, di Canicattì, ucciso a coltellate il 17 giugno del 2017 a Canicattì innanzi ad un pub in piazza San Domenico. Lodato è giudicato in abbreviato dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale, Alfonso Malato, che adesso, condividendo la proposta della pubblico ministero, ha condannato l’omicida a 30 anni di reclusione escludendo l’aggravante della premeditazione e addebitando l’aggravante dei futili motivi. L’imputato è stato condannato inoltre al risarcimento dei danni ai genitori di Marco Vinci, costituiti parte civile tramite l’avvocato Santo Lucia, con una provvisionale, da versare subito, di 100mila euro ciascuno. A Canicattì in piazza Dante Marco Vinci è stato seduto al tavolo fuori al pub “Doppio Malto” con una donna di 38 anni, insegnante, e altre quattro persone. Lei, la 38enne, spesso rientra dentro il locale e poi fuoriesce con una consumazione. E all’ingresso del pub, Daniele Lodato, più volte le avrebbe ripetuto ammiccante: “Prego signorina”, fin quando lei, irretita, ha risposto a lui: “Non sono una signorina”. E lui, Lodato, ha replicato: “Non ti ho offeso, non ti ho detto nulla di che”. Lei, l’insegnante, che adesso è la testimone chiave del delitto, racconta ancora: “Questa discussione tra me e quell’uomo ha attirato l’attenzione dei miei amici. Ed è intervenuto Marco. ‘Cosa sta succedendo?’ – ha chiesto Marco Vinci a Daniele Lodato. Poi c’è stato uno scambio di frasi più accese, fino a quella pronunciata da Lodato contro Vinci dopo uno spintone fra i due: ‘Mi hai mancato di rispetto’. E se ne è andato via, stizzito. Sembrava che tutto fosse finito lì. Infatti, lui è andato via e noi siamo ritornati al tavolo. Mezzora dopo siamo andati via dal pub. Siamo nel posteggio della piazza. Stavamo salendo in macchina per andare via quando dall’altra parte della piazza da un’automobile è sceso quell’uomo. C’è stato un altro scontro con Marco poco distante da noi. Ho visto Marco a terra e l’altra persona andare via. E’ scappato via in macchina e ha lasciato il coltello accanto a Marco” – ha concluso la donna. Poi Daniele Lodato è stato rintracciato in pochi minuti con i vestiti ancora imbrattati di sangue. Lui ha ammesso l’omicidio e si è difeso così: “Sono stato aggredito per primo solo per una frase banale e per avere urtato quella donna. E mi hanno pestato in tre, tra i quali c’era Marco Vinci. Quando sono tornato in piazza con la macchina volevo intimorirlo col coltello ma sono stato nuovamente aggredito. Non c’ho visto più, ma non volevo ucciderlo. Sono pentito”.

Agrigento e infrastrutture (video intervista)

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Agrigento e infrastrutture: il sindaco Calogero Firetto a lavoro su un anticipo per la ristrutturazione dell’ex ospedale civico in via Atenea.

In proposito, un’intervista allo stesso Firetto è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.