Ancora no dal ministero dell’Ambiente alla proroga per le discariche fuori norma in Sicilia: si aggrava l’emergenza rifiuti. Una parte dei rifiuti che non possono più essere scaricati nella discarica “Catanzaro” a Siculiana sarà trasferita a Lentini. Un’altra parte invece è dirottata nella discarica di Trapani. Un’altra ampia parte invece è ancora a carico di una sessantina di Comuni del Nisseno, del Trapanese, dell’Agrigentino e anche del Ragusano. In particolare, nella città di Agrigento si accavallano i conseguenti disservizi nella raccolta differenziata, e, inevitabilmente, si alimentano e proliferano le discariche. Segnalazioni parecchio allarmate sono giunte da piazzale Ugo La Malfa, ridotto ad una maxi discarica a cielo aperto.
I 204 anni dell’Arma dei Carabinieri (video interviste)
Nella Valle dei Templi celebrato il 204esimo anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri. La cerimonia e gli interventi.
Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Depurazione, “la colpa è del Governo” (video)
La maxi multa in Sicilia per gli scarichi fognari a mare senza depurazione e lo sfogo dei costruttori edili dell’Ance: “La colpa è del governo nazionale”.
Dallo scorso primo giugno è esecutiva una maxi multa inflitta all’Italia dalla Corte di Giustizia Europea perché in tante regioni costiere i reflui fognari urbani si scaricano ancora a mare senza depurazione, soprattutto in Sicilia, dove gli scarichi incriminati sono 51 a fronte di 80 in tutta Italia. E la Sicilia, di conseguenza, paga la multa più alta, 21 milioni di euro dei 63 milioni complessivi a cui è stata condannata l’Italia, oltre 340mila euro, in ambito nazionale, per ogni giorno che trascorre non adempiendo all’obbligo della depurazione. Ebbene, secondo l’Ance, l’Associazione costruttori edili della Sicilia, la colpa di tutto ciò è degli ultimi due governi nazionali, prima Renzi e poi Gentiloni. E perché? Perché l’entrata in vigore del nuovo Codice degli appalti, nell’aprile del 2016, ha bloccato tutte le procedure di appalto già in stato avanzato per le opere di depurazione. E i governi non hanno recepito l’appello dei costruttori edili siciliani a garantire un periodo di transizione a difesa delle procedure avviate che, invece, sono state azzerate. Ecco perché adesso l’Associazione dei costruttori edili ritiene intollerabile che la multa sia pagata dai siciliani contribuenti. Nel dettaglio, l’entrata in vigore del Codice degli appalti ha falcidiato in Sicilia 27 bandi per 757 milioni di euro, pronti per essere aggiudicati. Le stazioni appaltanti sono state costrette al gioco dell’oca, ritornando alla casella di partenza. Il tutto è stato affidato ad un Commissario straordinario, e adesso si contano solo 18 interventi per 141 milioni di euro, pari al 12,21% del totale che sarebbe stato da avviare o da costruire entro il 2017. Il presidente di Ance Sicilia, Santo Cutrone, commenta: “Si fa presto a dire che la colpa è della Sicilia! E’ del tutto evidente che l’ostinata scelta del governo nazionale di non ascoltare nessuno, e di andare avanti a testa bassa sulla riforma del Codice dei contratti pubblici, ha provocato, in maniera arrogante, soltanto dei danni che adesso si vorrebbero fare pagare ai siciliani. Come costruttori edili siciliani denunciamo che la mancata previsione di un periodo di transizione, fra la vecchia normativa e l’entrata in vigore della riforma, è la principale causa che ha impedito negli ultimi due anni di completare quel percorso che avevamo faticosamente portato avanti, sollecitando i burocrati a fare il proprio dovere e le istituzioni competenti ad intervenire per superare gli ostacoli progettuali, al fine di ridare diritto di cittadinanza alla salute pubblica e alla tutela dell’ambiente senza perdere preziose risorse finanziarie”.
Agrigento, denunciato l’uomo della prestazione sessuale a Porta di Ponte
Ad Agrigento i poliziotti della Squadra Mobile hanno individuato e denunciato a piede libero l’anziano uomo che, come testimoniato da un video pirata diffuso sul web, si è intrattenuto con una donna in un giardinetto a Porta di Ponte ricevendo una prestazione sessuale. Si tratta di un ottantenne, assistito dall’avvocato Daniele Re, e che risponderà di atti osceni in luogo pubblico. Il reato è stato recentemente depenalizzato ma è comunque punibile quando si contesta l’aggravante dell’averlo commesso “all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi frequentati da minori”.
Agrigento, le spiagge di San Leone ancora impraticabili (video)
Ad Agrigento l’amministrazione comunale ha annunciato come imminente l’avvio del servizio di pulizia delle spiagge. Nel frattempo – come rilevato dall’associazione ambientalista MareAmico – ignoti vandali si sono divertiti a cospargere la spiaggia di rifiuti. Il coordinatore di MareAmico, Claudio Lombardo, sottolinea: “E’ altrettanto grave rilevare che ancora oggi, al 5 giugno, non si sia provveduto alla pulizia straordinaria degli arenili, non siano stati piazzati i cestini dei rifiuti in spiaggia e non sia partito il controllo in mare mediante le squadre di salvamento. Non ci lamentiamo poi se i turisti fuggono via”.
L'IRREDIMIBILE CITTA' DI AGRIGENTO FESTEGGIA COSI' LA GIORNATA MONDIALE DELL'AMBIENTE.SIAMO UN POPOLO SENZA SPERANZE!- presso lido holliday – viale delle dune – san leone (ag)
Pubblicato da Mareamico Delegazione Di Agrigento su Martedì 5 giugno 2018
Agrigento, la Palermo su incombenze finanziaria e della nettezza urbana (video intervista)
La consigliere comunale di Agrigento, Nuccia Palermo, interviene su due incombenze gravanti in città, la finanziaria e della nettezza urbana.
L’intervista è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Egiziano detenuto in Sicilia espulso dall’Italia
Un cittadino egiziano di 32 anni, Mohamed Rao, già detenuto a Sciacca e poi a Trapani, è stato espulso dal territorio nazionale per contiguità ad ambienti dell’estremismo islamico. Il ministero dell’Interno afferma: “L’egiziano si è distinto in quanto leader di un sodalizio di detenuti impegnati nella divulgazione dell’Islam radicale e alla ricerca di proseliti tra la popolazione carceraria. Il profilo estremista è stato confermato anche dalle successive attività info-investigative. E’ stato immediatamente espulso e rimpatriato con volo diretto da Roma a Il Cairo, in esecuzione del decreto emesso dal Prefetto di Trapani”. Si tratta del 49esimo espulso dall’Italia nel 2018. E sono 286 i soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso espulsi dall’Italia dal primo gennaio 2015 ad oggi, con accompagnamento nel Paese d’origine.
Sgominata baby gang dello Zen
A Palermo i Carabinieri hanno sottoposto a provvedimenti giudiziari quattro minorenni, tra i 15 e i 17 anni, perché hanno rubato e saccheggiato numerosi negozi di abbigliamento nel centro commerciale Conca d’Oro. E ciò per 12 volte in pochi mesi, dal novembre 2017 all’aprile 2018. Gli indagati sono residenti allo Zen 2, e hanno agito con scaltrezza ed estrema disinvoltura, rubando più volte, anche nello stesso giorno. Uno è stato ristretto in una Comunità. E per gli altri tre, il Tribunale per i minorenni ha disposto che per due mesi non potranno uscire di casa prima delle 8, dovranno rientrare entro le 20 e non dovranno frequentare pregiudicati o ambienti a rischio. Inoltre il giudice ha disposto che i ragazzini non entrino in nessun centro commerciale o in grandi magazzini di Palermo e della provincia.
Gibilaro: “Così il Comune custodisce il proprio patrimonio”
Il consigliere comunale di Agrigento, Gerlando Gibilaro, ha diffuso alla stampa alcune fotografie testimonianza della condizione di estremo degrado in cui versa un immobile di proprietà del Comune lungo il viale Monserrato nella omonima frazione della città. Gibilaro afferma: “Tanti residenti della zona mi hanno segnalato lo stato fatiscente della struttura, sommersa dalle sterpaglie, ricettacolo di zecche, zanzare e insetti pericolosi. E, soprattutto, i locali interni sono assurti a luogo di raduno di tossicodipendenti. Il Comune intervenga subito a rimedio, e a cura di un suo bene. Il patrimonio comunale si custodisce e non si dilapida”.
Recuperate 5 tonnellate di materiale ferroso appena rubate. Due arresti
I poliziotti della Squadra Volanti di Caltanissetta hanno arrestato due persone per furto aggravato in concorso allorchè sorprese durante il giorno a rubare all’interno di un deposito, in via Rochester, 5 tonnellate di materiale ferroso. Si tratta di Maurizio Emanuel Santoro, 28 anni, e Salvatore Polizzi, 27 anni, entrambi nisseni. Gli arrestati sono stati, inoltre, denunciati per possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli. Santoro e Polizzi sono giunti sul posto a bordo di un camion Fiat Daily Iveco cassonato, colto già carico di materiale ferroso. Il materiale rubato dal cantiere, circa 5 tonnellate tra morsetti, ganci di ancoraggio per ponteggi e altro, ammonterebbe a un valore di circa 5mila euro. Al proprietario è stato riconsegnato tutto il materiale trafugato.