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San Biagio in ispezione antimafia (video)

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Anche a San Biagio Platani avviato l’accesso ispettivo antimafia a seguito degli esiti dell’inchiesta “Montagna”. A rischio le elezioni del 10 giugno.

Come a Camastra, anche al Comune di San Biagio Platani, il paese degli “Archi di Pasqua” in provincia di Agrigento, si è abbattuto l’accesso ispettivo antimafia. E in entrambi i paesi agrigentini è fondatamente a rischio lo svolgimento delle prossime elezioni Amministrative il 10 giugno. Camastra, in scadenza elettorale a giugno quando non si voterà per il rinnovo del consiglio e l’elezione del sindaco, ha già subito lo scioglimento del Consiglio comunale, secondo l’articolo 143 del testo unico degli enti locali, per riscontrate ingerenze della criminalità organizzata di stampo mafioso, a fronte dei risvolti emersi nell’ambito dell’inchiesta antimafia cosiddetta “Vultur” in riferimento particolare alle elezioni amministrative del 2013. San Biagio Platani sconta invece quanto emerso dalle indagini sfociate lo scorso 22 gennaio nella maxi operazione cosiddetta “Montagna” che, tra l’altro, ha provocato l’arresto del sindaco, Santo Sabella. La commissione impegnata nell’accesso ispettivo al Municipio sanbiagese, nominata dal ministero degli Interni su sollecitazione della Prefettura di Agrigento, è composta dal vice prefetto Elisa Vaccaro, già a lavoro anche a Camastra, e poi dal comandante del Reparto operativo dei Carabinieri, il colonnello Rodrigo Micucci, e dal capitano delle Fiamme Gialle Luigi Carluccio, a capo della Compagnia della Guardia di Finanza di Sciacca. Il compito esplorativo dei commissari si protrarrà per tre mesi, ed è prorogabile di altri tre. Precedentemente ai casi di San Biagio Platani e Camastra, nell’Agrigentino il 23 marzo del 2012 è stato sciolto il consiglio comunale di Racalmuto, e poi, ancora a ritroso nel tempo, altri sei Comuni dal 1991 in poi. Il 31 luglio 1992 Licata, poi il 6 settembre 2004 Canicattì, poi il 2 settembre 2005 Burgio, poi il 18 luglio 2006 Campobello di Licata, poi il 13 giugno 2008 Siculiana, e poi il 15 aprile del 2011 Castrofilippo.

San Leone, ancora una villetta nel mirino dei ladri

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Ad Agrigento, a San Leone, ha imperversato ancora una volta, l’ennesima in pochi giorni, una, probabilmente, stessa banda di ladri, a danno di un’altra villetta. Bersaglio è stata un’abitazione nei pressi del Ragno d’Oro. I malviventi, durante il giorno, approfittando della momentanea assenza dei proprietari, una coppia di Agrigento, sono entrati furtivamente attraverso una finestra e hanno razziato oggetti preziosi e denaro contante. Il bottino sarebbe ingente. Indaga la Polizia.

Licata, presunta intimidazione contro il già segretario Pd Ingiaimo

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Massimo Ingiaimo

A Licata, nottetempo, in via Ugo La Malfa, ha subito un incendio il portone d’ingresso di un palazzo dove risiede il già segretario locale del Partito Democratico, Massimo Ingiaimo. In proposito interviene il segretario provinciale del Partito Democratico di Agrigento, Giuseppe Zambito, che afferma: “Si tratta di un atto di sicura natura dolosa, a distanza di pochi giorni da altri fatti violenti con la distruzione di vetrine di negozi, un portone e un’autovettura dati alle fiamme. E’ preoccupante che proprio mentre le forze politiche sono impegnate nella costruzione delle liste per le prossime amministrative, qualcuno mira a creare un clima di incertezza. Una situazione preoccupante, che accanto all’impegno delle forze dell’ordine e della magistratura, necessita di una chiara presa di posizione delle forze politiche e una partecipazione attiva della società civile, per rigettare insieme ogni forma di intimidazione violenta e mafiosa. Licata merita una nuova stagione di sviluppo culturale ed economico. Licata non va lasciata da sola. Esprimiamo vicinanza a Massimo Ingiamo, e alla sua famiglia. Massimo è persona perbene, protagonista di un grande sforzo politico in favore della comunità licatese, promuovendo sempre i valori della legalità”.

Fortitudo Moncada contro Reggio Calabria inseguendo i play off

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Domani, domenica 15 aprile, a Porto Empedocle, al PalaMoncada, alle ore 18, la Fortitudo Moncada basket Agrigento gioca contro Reggio Calabria, inseguendo i play off.

In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda un’intervista all’allenatore della Fortitudo, Franco Ciani, alla vigilia della gara.

Sicilia, differenziata obiettivo prioritario del piano dei rifiuti (video intervista)

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Il presidente della Regione, Nello Musumeci, a Belpasso, in provincia di Catania, dove la percentuale di raccolta differenziata ha superato il 70%, premia i Comuni siciliani più virtuosi, conferma l’obiettivo prioritario della differenziata nel redigendo piano regionale dei rifiuti, e lancia un appello agli amministratori locali in tale ambito.

L’intervista al presidente della Regione, Musumeci, è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Chiesti 10 anni di reclusione per Massimino e 7 per Militello

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Massimino e Militello

A Palermo, al palazzo di giustizia, a conclusione della requisitoria, la Procura ha chiesto la condanna a 10 anni di reclusione per Antonino Massimino, 51 anni, di Agrigento, e a 7 anni per Liborio Militello, 50 anni, di Agrigento. I due, giudicati in abbreviato, e difesi dagli avvocati Salvatore Pennica e Giovanni Castronovo, rispondono di presunte tentate estorsioni aggravate dal metodo mafioso a danno di un imprenditore edile di Agrigento.

Maltrattamenti a danno di minori, condannati due “educatori”

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Il palazzo di Giustizia di Agrigento

Il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Gianfranca Claudia Infantino, ha condannato a 1 anno e 6 mesi di reclusione ciascuno, Giacinto Cappello, 41 anni, e Antonino Sitibondo, 45 anni, imputati di maltrattamenti a danno di minori. I due, entrambi operatori socio-assistenziali, nel 2011 sono stati denunciati dai genitori di due ragazzini con problemi psichici ospiti di una comunità a Licata. Le indagini dei Carabinieri hanno svelato i maltrattamenti, tra percosse e insulti.

In vigore il piano contro l’emergenza morbillo in Sicilia

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In Sicilia si corre ai ripari contro l’emergenza morbillo. Secondo il piano varato dall’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, a tutti coloro che entreranno in contatto con un caso di morbillo sarà offerta tempestivamente, in forma gratuita, la vaccinazione contro il virus, ma anche contro altre pericolose infezioni esantematiche come rosolia, parotite e varicella. La possibilità di assumere il vaccino in forma gratuita sarà estesa a tutta la popolazione regionale. Nel caso di donne in gravidanza o di gravidanza programmata, la vaccinazione è richiesta e sarà offerta sempre senza alcun costo. Il piano è stato già trasmesso ai direttori dell’Aziende sanitarie, che dovranno recepirlo entro 5 giorni con un piano di attuazione. Medici e infermieri sono obbligati a segnalare subito casi sospetti di malattia infettiva, al fine di bloccare o attenuare gli effetti della malattia entro le 72 ore dal contagio. I medici dovranno inoltre valutare, caso per caso, l’opportunità di somministrare il primo vaccino al neonato anticipatamente, già a partire dal sesto-nono mese di età. L’assessore Razza commenta: “Si tratta di importanti misure che riteniamo efficaci per fronteggiare al meglio quella che abbiamo già definito la coda di un’epidemia, iniziata l’anno scorso, ma che ha avuto purtroppo tragici effetti nella nostra isola. Si tratta di una vera e propria terapia d’urto per debellare in Sicilia il pericolo di contagio. Per ottenere un risultato ottimale sarà importante la collaborazione dei cittadini ai quali chiedo di non trascurare l’opportunità di vaccinarsi, da oggi in molti casi gratuitamente e con una maggiore disponibilità di personale nei centri vaccinali che incrementeranno i loro orari di apertura”.

Confiscati beni per 600mila euro a Gaetano Riina

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Gaetano Riina

I Carabinieri del Ros e del comando provinciale di Trapani hanno confiscato beni per un valore complessivo di 600mila euro a Gaetano Riina, fratello di Totò Riina. Il provvedimento è stato richiesto dalla Procura Distrettuale Antimafia di Palermo. I militari hanno sequestrato un’abitazione di 10 vani a Mazara, acquistata nel 2005 da Maria Concetta Rita Riina, figlia di Gaetano, e 7 rapporti bancari riconducibili alla stessa famiglia corleonese. L’indagine ha consentito di accertare un’evidente differenza tra i redditi dichiarati da Gaetano Riina ed il valore dei beni a lui intestati o comunque a lui riconducibili. Il fratello dell’ex boss di Cosa Nostra è detenuto nel carcere di Torino dal 2011, anno del suo arresto per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso ed estorsione aggravata.

Ancora aggressioni “sanitarie”. Infermiere colpito due volte in poche ore

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Pronto soccorso ospedale "Civico" Palermo

Un infermiere di 50 anni è stato aggredito ieri sera nell’ospedale Civico a Palermo due volte in poche ore. Gli episodi sono stati denunciati dai vertici dell’azienda sanitaria alla polizia. Il primo scontro è avvenuto tra l’infermiere e i tre parenti di una ragazza giunta al pronto soccorso dopo un incidente stradale: per lei codice verde. I tempi d’attesa fra gli accertamenti, la valutazione ortopedica e quella neurologica si sarebbero prolungati, e ciò ha provocato la rabbia dei familiari che avrebbero preteso di avere risposte nel più breve tempo possibile. Quindi, offese e spintoni, interrotti grazie all’intervento della guardia giurata in servizio al pronto soccorso e di qualche paziente. Dopo un’ora il medico in servizio e lo stesso infermiere sono stati costretti a chiudersi dentro uno sgabuzzino aspettando l’arrivo della polizia. Protagonista della seconda aggressione è stato il padre di una bambina anche lei giunta al pronto soccorso. Lui avrebbe preteso una visita urgente per sua figlia. L’infermiere, per proteggere il medico donna, ha chiuso una porta e l’uomo l’ha sfondata. A quel punto l’aggressore ha iniziato a inseguire l’infermiere e lo ha colpito a pugni. Medico e infermiere sono riusciti a trovare riparo nello sgabuzzino dove sono rimasti circa 10 minuti prima di essere liberati dalla polizia.