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Agrigento festeggia la “short list”

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L’amministrazione comunale di Agrigento festeggia l’ingresso nella lista delle prime dieci città italiane candidate a Capitale Italiana della Cultura 2020. Sabato prossimo, 3 febbraio, al palazzo Filippini, in via Atenea, alle ore 16, sarà presentato ufficialmente il logo “Agrigento 2020 – 2600 anni di storia”. Alle ore 17 in piazza Pirandello, innanzi al Municipio, si raduneranno diversi gruppi folk in costume che poi sfileranno lungo via Atenea tra musica e animazione. Poi, dalle ore 20 in poi, in piazza Stazione, si esibiranno numerosi artisti agrigentini, con proiezione di filmati e testimonianze di personalità che hanno espresso sostegno alla candidatura della città a Capitale Italiana della Cultura. E, ancora in serata, saranno in concerto i Nomadi e Lello Analfino. Il sindaco, Calogero Firetto, commenta: “Essere finalisti per il titolo di Capitale Italiana della Cultura è già un grande traguardo collettivo. La città unita guarda con occhio ammirato la sua storia con la consapevolezza di un nuovo racconto di futuro”.

Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Giovanile Forza Italia, apprezzamento per candidatura Giambrone e nomina a Burgio

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La coordinatrice comunale del gruppo giovani di Forza Italia di Cammarata, Erika Maggio, esprime vivo apprezzamento a seguito della candidatura dell’onorevole Vincenzo Giambrone all’uninominale maggioritario per il Senato, nel collegio di Agrigento, alle elezioni politiche del 4 marzo. Erika Maggio afferma: “Il partito non avrebbe potuto fare scelta migliore. Vincenzo Giambrone, perno fondamentale di Forza Italia, si è sempre contraddistinto per competenza e caparbietà, qualità fondamentali per rappresentare al meglio in Senato il nostro territorio. Per noi giovani è sicuramente una persona da prendere come esempio”.

Erika Maggio

E nel frattempo, la coordinatrice provinciale di Forza Italia Giovani di Agrigento, e vice coordinatrice regionale, Lilly Di Nolfo, ha nominato come coordinatore comunale di Burgio, Domenico Arrigo, da tempo impegnato nel Giovanile Azzurro. Lo stesso Arrigo commenta: “Ho deciso di prendere parte al gruppo politico di Forza Italia in quanto rappresenta l’unica alternativa ad ogni altra soluzione politica. Sono onorato dell’incarico affidatomi dalla coordinatrice provinciale e dal coordinamento regionale di Forza Italia Giovani. Noi giovani siamo il presente e rappresentiamo il futuro. Dobbiamo dunque essere pronti ad intervenire in tutte le scelte che vengono prese nel nostro Paese”.
Domenico Arrigo

Il fiuto del cash dog

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Se in inglese cane è dog, e cash è contanti, denaro contante, allora lui è un cash dog, un cane che non fiuta la droga ma che è addestrato a fiutare il denaro contante. Anche se, come secondo saggezza latina, “pecunia non olet”, il denaro non ha odore. Lui, il cane, il cash dog, è tra le mani affettuose del suo addestratore, che non è, come apparirebbe a molti agrigentini, Giovanni Panepinto, il politico di Bivona, ma è abbracciato da un agente della Guardia di Finanza di Caltanissetta che, davvero, è il sosia di Giovanni Panepinto ma, ovviamente, non è lui. E cash dog, il cane, tra i suoi artigli, ha tanto denaro contante, che ha appena fiutato e recuperato, rendendosi eroe e protagonista di un blitz del Gico, il Gruppo investigazione criminalità organizzata, delle Fiamme Gialle di Caltanissetta, che hanno operato tra il capoluogo nisseno, Enna e Milano. Su ordine della Procura presso la Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta è stato eseguito un decreto di sequestro per la successiva confisca emesso dal Tribunale di Enna. Nel mirino vi sono attività economiche, beni mobili e immobili, conti correnti postali e bancari di Felice Cannata, 57 anni, di Pietraperzia, in provincia di Enna, e di sei suoi familiari, alcuni dei quali nati e residenti non più in Sicilia ma nel Milanese, tra Cernusco sul Naviglio e Melzo. Felice Cannata è stato già condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso nell’ambito dell’inchiesta della Guardia di Finanza nissena cosiddetta “Triskelion”. Lui, Cannata, sarebbe affiliato alla famiglia mafiosa di Pietraperzia, presunto incaricato a riciclare capitali illeciti in attività produttive nel Nord Italia, e in particolare nel settore della compravendita di automobili di grossa cilindrata. E in tale contesto, da imprenditore, ha subito una condanna per dichiarazione fraudolenta tramite uso di fatture per operazioni false o inesistenti. Nel dettaglio, al nucleo familiare dei Cannata sono stati sequestrati un’azienda agricola, un’impresa individuale, 182 ettari circa di terreno, 22 fabbricati e 11 beni mobili tra cui macchine agricole e mezzi di produzione. E poi 46 conti correnti e disponibilità finanziarie, per un valore complessivo di 10 milioni di euro circa. Alcune attività di sequestro sono state compiute nel corso di perquisizioni all’interno di immobili in uso ai Cannata, avvalendosi del prezioso contributo del cash dog, e del suo fiuto calamita del denaro contante.

Servizio idrico in commissione Ars, l’intervento di Savarino (video)

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Giusi Savarino

La Commissione Territorio e Ambiente all’Assemblea Regionale, presieduta da Giusi Savarino, ha ascoltato diversi soggetti gravitanti nell’ambito della gestione del servizio idrico in provincia di Agrigento e della tutela dell’ambiente. La stessa Giusi Savarino, a conclusione dell’audizione, che si è protratta circa 4 ore ( segui il video integrale ), afferma: “Le associazioni intervenute hanno riferito quanto già emerso anche dalle tante segnalazioni dei cittadini giunte in commissione, e, in particolare, l’elevato costo delle bollette, nettamente superiore alla media nazionale, il difetto di alcuni contatori che girano a vuoto facendo pagare al consumatore l’aria al costo molto oneroso dell’acqua, l’insufficienza degli impianti di depurazione, reti colabrodo con più del 55% dell’acqua dispersa, e i turni di erogazione dell’acqua lunghi e discontinui. L’ente preposto al controllo del gestore, cioè l’Ati, ha riferito sia di essere a conoscenza delle inadempienze contrattuali perpetuate da Girgenti Acque, sia di un rapporto fortemente conflittuale, e che pertanto sta valutando l’ipotesi di esperire un’azione legale volta alla rescissione del contratto. E’ emerso che vi sia la possibilità di finanziare il risanamento delle reti agrigentine e gli impianti di depurazione con un finanziamento nel complesso di circa 108 milioni di euro. Bisognerà accertare, però, la copertura finanziaria per tali progetti e che iter amministrativo seguire per l’affidamento degli appalti, in maniera da assicurarne la trasparenza. Con l’obiettivo di scongiurare eventuali crisi idriche, abbiamo anche affrontato il tema delle sorgenti, non escludendo in futuro un ricorso alla dissalazione. Ad Agrigento esiste un grosso impianto di dissalazione inattivo, a differenza di Gela dove l’impianto, sorto alla fine degli anni 70, produce circa 30 milioni di metri cubi d’acqua annui per servire le popolazioni di Gela, Niscemi, Licata, Palma di Montechiaro, Agrigento, fino ad Aragona, oltre a far fronte ai fabbisogni, eventuali, delle industrie. Questo nuovo corso della politica non ha incrostazioni. Riusciremo a mettere ordine, giustizia ed equità anche in questa materia così piena di ombre, portando in aula un Disegno di Legge di riforma del servizio che vada in tale direzione”.

Nello Musumeci annuncia la cancellazione degli Iacp

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Il presidente della Regione, Nello Musumeci, annuncia la soppressione degli Iacp, gli Istituti autonomi case popolari, e l’affidamento delle relative competenze alle Province. Lo stesso Musumeci spiega: “Intendo cancellare gli istituti per le case popolari che hanno una voragine finanziaria di oltre 30 milioni di euro, dopo aver divorato 270 milioni alla Regione, per affidarne le competenze alle Province. La situazione è drammatica, e lo dimostrano anche le continue occupazioni di edifici. C’è un fabbisogno abitativo di almeno 40.000 alloggi. Presto sarà pronto un disegno di legge di riordino del settore per valorizzare il patrimonio abitativo e dare una sterzata al sistema che non funziona più da tempo, a fronte, peraltro, di una gestione politica degli Iacp spregiudicata e inefficiente. E’ un ‘buco nero’ finanziario e gestionale di cui è parte anche il ruolo esercitato dai ras di diversi quartieri popolari delle città che controllano l’assegnazione delle case a favore di abusivi che poi paradossalmente finiscono per pagare il canone agli Iacp”.

Al Comune di Canicattì si è dimesso l’assessore Umberto Palermo

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Al Comune di Canicattì, il consigliere comunale Umberto Palermo, eletto con Canicattì Civica, si è dimesso dalla carica di assessore. Palermo motiva così la sua iniziativa: “L’assenza della prospettiva di un rilancio dell’azione amministrativa costituisce un inderogabile ostacolo di natura politica ed amministrativa alla mia permanenza nella Giunta Comunale”. Umberto Palermo ha ringraziato il sindaco Ettore Di Ventura per la fiducia. E’ stato assessore dal 27 luglio scorso, con deleghe all’Ambiente, alla Gestione rifiuti e bonifica, Tutela del suolo e delle acque, Randagismo, Salute Pubblica, Protezione Civile e Sportello Amico.

Riunito il primo coordinamento regionale di “Gioventù nazionale”

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A Palermo, a Palazzo dei Normanni, si è riunito il primo coordinamento regionale del movimento giovanile di Fratelli d’Italia “Gioventù Nazionale”. Hanno partecipato le varie delegazioni provinciali, tra Antonio Piazza per Agrigento, Paolo Ricciardo per Enna, Alberto Di Benedetto per Palermo, e Antonio La Spada per Messina. Il capogruppo di Fratelli d’Italia all’Assemblea Regionale, Antonio Catalfamo, afferma: “Il coordinamento si riunirà mensilmente per proferire le idee e le proposte da sottoporre alla deputazione regionale con il quale si è instaurata una solida collaborazione. Fondamentale è ripristinare il corretto dialogo in politica tra giovani e classe dirigente, ed è per questo che già dall’inizio del nostro percorso abbiamo scelto di dare spazio alle delegazioni provinciali. La nostra casa politica e istituzionale sarà ben lieta di accogliere le loro proposte e segnalazioni”. Soddisfazione anche per il coordinamento provinciale di Agrigento di Gioventù Nazionale rappresentato dal giovane favarese Antonio Piazza, che afferma: “Siamo già a lavoro per costituirci come coordinamento in tutte le province e proporre con sinergia le nostre idee. Vi è la volontà di dare massima voce ai giovani e alle questioni legate al mondo giovanile in un momento così difficile per il nostro territorio. I giovani credono nella grande famiglia di Fratelli d’Italia”.

“Politiche”, primi incontri elettorali di Giuseppe Sodano

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L’avvocato Giuseppe Sodano
L’avvocato Giuseppe Sodano, candidato nell’uninominale maggioritario alla Camera nel collegio di Agrigento, per Civica Popolare Lorenzin e Partito Democratico, quindi per la coalizione di centrosinistra, ha incontrato numerosi amici, tra ex compagni di scuola, colleghi universitari e adesso colleghi anche nella professione forense. Giuseppe Sodano afferma: “Ho condiviso con i miei amici più stretti l’annuncio della mia candidatura, e l’impegno che intendo assumere e sostenere a favore del territorio. Sono entusiasta, perché nel corso della riunione ho riscontrato altrettanto entusiasmo e volontà di impegno a favore della mia candidatura, e della mia prospettiva di impegno politico. La ritengo un’ottima premessa per il prosieguo della campagna elettorale”.

“Sentenza Macalube”, il commento del difensore dei Mulone

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Il palazzo di Giustizia di Agrigento

L’avvocato difensore della famiglia Mulone, Roberto Guida, commenta la sentenza emessa dal Tribunale di Agrigento nell’ambito del processo sulla tragedia alle “Macalube” di Aragona. L’avvocato Guida afferma: “Attendiamo di leggere le motivazioni per le quali è stato assolto il dirigente della Regione, Gendusa. Mi sembra comunque che non sia una sentenza di assoluzione della Regione Sicilia. Probabilmente il fuoco è stato puntato verso la persona sbagliata. Almeno, questo mi sembra di potere affermare all’esito della celebrazione dell’istruttoria dibattimentale. Noi abbiamo più volte sollecitato la Procura e ottenuto che fossero trasmessi gli atti nei confronti dei componenti del Consiglio Regionale per la Protezione del Patrimonio naturale perché alcuni di loro, ascoltati, hanno reso delle testimonianze che, a mio avviso, hanno reso lampante la responsabilità in seno alla Regione. Sono valutazioni che comunque faremo con un attimo di tranquillità dopo avere letto le motivazioni, e dopo avere valutato l’opportunità di impugnare la sentenza limitatamente alla posizione di Gendusa. Certo, quello che è più importante è che sia stata accertata una cattiva gestione della riserva, e che fatti del genere possano non verificarsi più”.

Al teatro Pirandello in scena “Cin Ci La” sabato e domenica

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Ad Agrigento, al teatro Pirandello, sabato 3 febbraio alle ore 20:30 e domenica 4 febbraio alle ore 17, sarà in scena un classico: “Cin Ci La”, di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato, per la regia di Umberto Scida. Sarà dunque sul palco del Teatro Pirandello il re dell’operetta Umberto Scida, insieme ad Isadora Agrifoglio e la Compagnia “Operetta Teatro Al Massimo di Palermo”. Per informazioni e prenotazioni è a disposizione il numero telefonico 0922 59 02 20.