Home Blog Pagina 5277

Agrigento e il centro storico

0

Dal decoro urbano alla pulizia delle strade, dai muri, alle piazze, alle scalinate, l’Amministrazione Firetto, grazie all’aiuto, sia pubblico che privato, sta cercando in tutti i modi di dare un volto nuovo al centro storico di Agrigento. In passato, purtroppo, si sono perse tante occasioni per salvaguardare la parte antica della città. Oggi si tenta di rimediare ricreando le condizioni di base per i residenti e per gli imprenditori che vogliono rimanere nel centro storico e investire nella zona sul colle di Girgenti.

A tal fine, il Comune, insieme al mutuo a tasso zero per le ristrutturazioni in centro storico di Unicredit e gli importanti investimenti del “Progetto Girgenti”, ha messo a disposizione dei cittadini un finanziamento, sino al 50% della spesa affrontata e sino a un massimo di 15mila euro, per migliorare il decoro urbano degli immobili.

Tutti insieme questi elementi accrescono la portata degli interventi immobiliari nel cuore antico della città, favorendo sempre più anche il flusso di turisti.

Intervista a Firetto al Vg di Teleacras.

Agrigento, gli scavi nella Valle restituiscono una protome leonina

0

Protome leonina
Ad Agrigento, nella Valle dei Templi, nel corso degli scavi nell’area del tempio romano, nei pressi dell’agorà, è stato recuperato un gocciolatoio a forma di testa di leone. Si tratta di un reperto inedito e prezioso, che si aggiunge ai tanti altri restituiti dalla stessa area oggetto degli scavi. Il gocciolatoio, verosimilmente, è stato posto nell’architrave che ha contornato il tempio romano, ed è servito per smaltire l’acqua dal tetto. Tecnicamente si tratta di una protome leonina.

Agrigento, pronta “La stanza della memoria” del giudice Livatino

0

Il sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, annuncia che al più presto sarà inaugurata, in presenza del ministro della Giustizia, Andrea Orlando, la “Stanza della memoria” del giudice Rosario Livatino. Si tratta della stanza al primo piano dell’ex Palazzo di giustizia di Agrigento, in piazza Gallo, adesso sede degli uffici del Comune, dove Rosario Livatino lavorò per 10 anni, dal 1979 al 1989. L’iniziativa è dello stesso sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, in accordo con il presidente del Tribunale, Pietro Falcone. Con la collaborazione di alcuni magistrati che lavorarono in quegli anni nello stesso palazzo a fianco del giudice Livatino, come il giudice Salvatore Cardinale, è stato possibile ricomporre l’ufficio con gli arredi dell’epoca a ricordo e testimonianza dell’opera di Livatino, tra l’armadio restaurato, la macchina da scrivere e la scrivania in legno su cui soleva poggiare, tra gli incartamenti, anche il Vangelo. Oggi sulla stessa scrivania è riposta copia dell’agenda personale del magistrato, col famoso acronimo-rompicapo S.T.B, Sub Tutela Dei, “Sotto la protezione del Signore”. La “stanza”, che sulle pareti reca frasi estrapolate da interventi dello stesso giudice Livatino, sarà fruibile dal pubblico e dalle scuole.

Confael, solidarietà ai lavoratori dell’ex Provincia di Agrigento

0
Manlio Cardella

Il segretario provinciale della Confael di Agrigento, Manlio Cardella, esprime solidarietà ai lavoratori dell’ex Provincia di Agrigento che si sono appena riuniti in assemblea sindacale per manifestare contro la rimodulazione delle mansioni del personale disposta dal Commissario dell’Ente. Manlio Cardella afferma: “In tali casi non ci si può affidare al sorteggio ma solo ed esclusivamente alla concertazione con i sindacati. Il piano di miglioramento dei servizi che si intende imporre ai lavoratori non è frutto né di consenso né di partecipazione attiva dei dipendenti. La Confael chiederà al più presto un incontro al Commissario per esporre più ampiamente sul tema le proprie ragioni, avanzando altresì delle proposte nel merito. Intendiamo così avviare una battaglia per rivendicare un corretto e funzionale ripristino dell’ Ente intermedio Provincia in un quadro territoriale correlato con i piani di sviluppo dei Comuni”.

San Leone e ripetitori, la Tim sarebbe stata sanzionata

0

Alcuni organi di stampa scrivono che la Polizia Municipale di Agrigento ha denunciato e ha sanzionato due ripetitori della Tim a San Leone, uno in Viale Emporium e l’altro in via Gela, perché – si legge – privi di nulla osta in quanto in zone a vincolo paesaggistico e sismico. Entro la soglia limite sono risultate invece le emissioni radiometriche. Adesso la Tim potrà eventualmente impugnare il provvedimento nelle sedi opportune. Ebbene, invitiamo la Polizia Municipale di Agrigento, sempre solerte a diffondere alla stampa i dati relativi alla propria meritoria e preziosa attività, a confermare o meno tale intervento a San Leone.

Al Centro commerciale Le Vigne la quarta edizione di “Donna con te”

0

A Castrofilippo, in provincia di Agrigento, al Centro commerciale Le Vigne, domenica prossima, 23 luglio, alle ore 18, si svolgerà la quarta edizione di “Donna con Te”, lo spettacolo in passerella sul tema della violenza sulle donne. Giovani donne e uomini che hanno sposato tale causa offriranno i loro talenti uniti a importanti testimonianze per creare un’unica coreografica manifestazione. A curarne la direzione artistica, anche quest’anno, è Angelo Palermo, presentatore insieme alla madrina dell’evento Chiara Vinci, finalista di Miss Italia, modella, attrice e ormai volto noto sul palco di Donna con te. Sarà presente sul palco anche Sebastian, ballerino finalista della scuola televisiva “Amici”, che si esibirà durante la manifestazione. L’evento è patrocinato dal centro antiviolenza e antistalking Telefono aiuto.

Racalmuto, con Marco Blanco si conclude “Ars legendi”

0
Marco Blanco

A Racalmuto, nella sede del Centro socio-culturale “Ad Maiora”, si conclude domani, venerdì 21 luglio, il festival letterario “Ars legendi”, organizzato dallo stesso Centro “Ad Maiora” in collaborazione con la Bonfirraro Editore. Domani, alle ore 18:30, sarà la volta dell’incontro con l’autore Marco Blanco e il suo “I quaderni di Archestrato Calcentero”.

Fiammetta Borsellino chiede scusa ai condannati innocenti

0
Fiammetta Borsellino

Fiammetta Borsellino, figlia del giudice Paolo vittima della strage di Via D’Amelio, in occasione del 25esimo anniversario della morte del padre e dei cinque poliziotti di scorta, è intervenuta, a termine di un’audizione alla Commissione nazionale antimafia, nel merito della revisione del processo sull’eccidio di via D’Amelio che ha comportato l’annullamento di sette ergastoli definitivi. Fiammetta Borsellino ha affermato: “Chiedo scusa, anche pubblicamente e anche per conto di chi non l’ha fatto e avrebbe dovuto, per uno dei più colossali errori giudiziari commessi. Chiedo scusa a innocenti che sono stati condannati all’ergastolo. Sono stati buttati via 25 anni, anni di pentiti costruiti con lusinghe o torture”.

Borsellino, Di Matteo e la ricerca della verità

0

Il già pubblico ministero a Palermo, adesso alla Direzione nazionale antimafia, Nino Di Matteo, interviene a seguito dell’appello alla verità contro i depistaggi lanciato dai familiari di Paolo Borsellino in occasione del 25esimo anniversario della strage di Via D’Ameio. Nino Di Matteo afferma: “Bisogna rispettare la memoria di Paolo Borsellino e il dolore dei familiari. Io so, e tanti sanno, fuori e dentro la mafia e fuori e dentro le istituzioni, chi in questi anni ha continuato a cercare la verità sulla strage, e si è esposto e ha esposto la propria famiglia a rischi gravissimi sacrificando la propria libertà e anche la carriera. Credo che questo sia giusto ricordarlo, per evitare che certe parole possano essere strumentalizzate da chi non vuole che si vada avanti nel completare il percorso di verità sulle stragi. Anche cercando di capire con gli elementi nuovi che sono stati scoperti in questi anni chi eventualmente, assieme agli uomini di Cosa nostra, ha ucciso Paolo Borsellino”.

“Mafia”, sequestrati beni per 11 milioni di euro

0

La Guardia di Finanza e i Carabinieri, a conclusione di indagini patrimoniali coordinate della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta, hanno sequestrato beni per un valore equivalente superiore a 11 milioni di euro a Giacomo Gabriele Stanzù, 57 anni, attualmente detenuto, e ai suoi familiari. Secondo le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, Stanzù, condannato a 14 anni di carcere per omicidio aggravato dal metodo mafioso, sarebbe stato in contatto con esponenti della famiglia mafiosa di Enna e di Gela, in particolare con il boss Daniele Emanuello, morto nel 2007 in un conflitto a fuoco con le forze dell’ordine.
Il provvedimento di sequestro dei beni, emesso dal Tribunale di Enna, comprende 349 ettari di terreno, 8 fabbricati, 10 automobili e diversi conti correnti postali e bancari.