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Provenzano, la Cassazione sul no alla revoca del 41 bis

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Sono state depositate le motivazioni per le quali la Cassazione ha risposto no alla richiesta di revoca del 41 bis a carico di Bernando Provenzano e la concessione dei domiciliari. Secondo la Suprema Corte, è il 41 bis che garantisce il mantenimento in vita di Provenzano. I giudici della Cassazione spiegano : “Per mantenere in vita Bernardo Provenzano è necessario che prosegua il suo ricovero nell’isolamento del 41bis nella camera di sicurezza allestita per lui all’ospedale San Paolo di Milano che ha un reparto per i detenuti. Se l’anziano boss fosse invece collocato in un reparto ospedaliero comune, la sua sopravvivenza sarebbe a rischio, per la promiscuità dell’ambiente e per le cure meno dedicate. Le patologie di cui soffre Provenzano sono plurime, gravi e di tipo invalidante, ma Provenzano risponde alle terapie, e questo significa che il peculiare regime è compatibile con le pur gravi condizioni di salute. Dunque, la decisione è incentrata sulla necessità di tutelare in modo adeguato il diritto alla salute del detenuto”.

Firetto : “Contratto con SiciliAcque da rescindere”

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Il sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, rivolgendosi anche ai colleghi sindaci di altri comuni, ha sollevato il problema del costo dell’acqua. Lo stesso Firetto spiega : “Il governo regionale dovrà procedere alla rescissione del contratto con SiciliAcque, che vende l’ acqua ai gestori privati a un prezzo elevatissimo. Infatti, il costo di 0,69 euro al metro cubo è molto superiore al prezzo medio indicato dagli altri gestori nazionali, che è 0,20 euro al metro cubo. E’ questo il punto dove agire altrimenti, o gestore pubblico o gestore privato, cambierebbe poco. Senza un intervento a monte, quindi sui costi di acquisto da SiciliAcque, sarebbe difficile effettuare tagli sulle tariffe da far pagare ai cittadini utenti”.

Agrigento, inaugurazione anno scolastico al Cpia

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Ad Agrigento, lunedì prossimo, 28 settembre, nella scuola Quasimodo a Villaseta, alle ore 11, il dirigente dell’ Ufficio Quinto dell’ Ambito territoriale di Agrigento inaugurerà l’ anno scolastico al Cpia, il Centro provinciale per l’ istruzione degli adulti di Agrigento, diretto da Santino Lo Presti (nella foto), in presenza, tra gli altri, del cardinale Francesco Montenegro.

5 stelle e ConfImpresa Euromed su microcredito, interviste al Vg

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Ad Agrigento, su iniziativa del Movimento 5 Stelle di Agrigento e Meetup “Amici di Beppe Grillo di Agrigento”, e ConfImpresa Euromed, diretta da Alessio Lattuca, è stato organizzato lunedì prossimo 28 settembre, ad Agrigento, nella sede di ConfImpresa Euromed, in via Amendola 37, alle ore 18, un incontro di apprendimento sul microcredito. Relazioneranno il capogruppo 5 Stelle all’Assemblea regionale Giorgio Ciaccio, il deputato Matteo Mangiacavallo, l’attivista Rosalba Cimino e lo stesso Alessio Lattuca. Sono invitati a partecipare tutti coloro che sono interessati a conoscere la legge sul microcredito e le possibilità che offre a piccoli e medi imprenditori, giovani e donne. Le interviste di lancio dell’ iniziativa sono in onda oggi, sabato 26 settembre, al Videogiornale di Teleacras.

Comitato La Loggia e Girgenti Acque : “E’ successo che…”

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Ad Agrigento, il Comitato del quartiere La Loggia, impegnato soprattutto nel superamento degli atavici problemi che affliggono il depuratore del Villaggio Mosè e il territorio circostante, stigmatizza di essere stato contattato da Girgenti Acque per adottare alcuni rimedi, e che poi nulla è stato compiuto. Il Comitato La Loggia afferma : “Circa 15 giorni addietro siamo stati contattati da alcuni impiegati di Girgenti Acque. Volevano capire da dove iniziare ad intervenire per la bonifica del fiume Naro. Li abbiamo accompagnati sul posto. Dopo il sopralluogo è giunto un grande mezzo pesante, uno scavatore, e ha iniziato a buttare a terra la vegetazione, soprattutto canne. Lo stesso giorno si è presentato anche un ingegnere che ha spiegato come intervenire e pulire tutto il letto del fiume arrivando fino a Timpa dei Palombi. Ebbene, sono stati impegnati solo 5 ore di lavoro, a fronte dei circa 10 giorni previsti. E non si sono fatti più vedere”.

“Rigoli”, seconda richiesta di archiviazione

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La Procura della Repubblica di Agrigento ha ripetuto, per la seconda volta, la richiesta di archiviazione, già respinta dal Tribunale, delle indagini a carico dei 6 medici indagati sui soccorsi prestati all’ ospedale di Agrigento a Vincenzo Rigoli, 19 anni, di Agrigento, morto in ospedale, al “San Giovanni di Dio” di Agrigento, a seguito di un incidente stradale il 17 dicembre del 2012. La Giudice per le indagini preliminari, Alessandra Vella, nel respingere la prima richiesta di archiviazione, ha chiesto di accertare i motivi per cui non si è proceduto a trasportare Enzo Rigoli con l’ elisoccorso in un altro ospedale dotato di unità operativa toracica d’urgenza più attrezzata. Ebbene, la Procura avrebbe risposto che Rigoli non è stato trasferito perché instabile e quindi non trasportabile. La madre della vittima, Michela Frasca, sottolinea : “Il nostro consulente, Paolo Procaccianti, nella sua relazione scrive che le probabilità di sopravvivenza erano del 70 per cento”.

Anniversario Saetta, intervento Alfano

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In occasione del 27esimo anniversario dell’ omicidio del giudice Antonino Saetta, e del figlio Stefano, commemorato anche dalla presenza in Sicilia del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, interviene il ministro dell’ Interno, Angelino Alfano, che afferma : “Il compito della legge è quello di garantire che trionfi la giustizia. Antonino Saetta ha pagato con il prezzo della vita il senso del dovere civico, l’attaccamento alla giustizia e la dedizione con la quale svolgeva il suo delicato ruolo. Perché si rafforzi la fase di riscatto della nostra terra è indispensabile mantenere viva la memoria di chi, da eroe, non si è risparmiato. E’ un riscatto che bisogna continuare a portare avanti promuovendo leggi che colpiscano al cuore le associazioni mafiose, privandole anche dei beni acquisiti illegalmente e riaffidandoli alla società. Non abbiamo ancora vinto, ma abbiamo fatto grandi passi, conquistati col dolore e la fatica, anche attraverso il sacrificio di uomini come Saetta, veri servitori dello Stato, che con il loro esempio hanno dato coraggio ad altri uomini. I mafiosi sono ladri di libertà e di parole. Non è accettabile che ci sia un doppio senso quando si parla di onore, famiglia, dignità e rispetto. Il compito dello Stato, dunque, è quello di restituire il vero significato a questi termini senza nessun doppio senso. Ed era proprio questo il compito che, senza notorietà, Saetta perseguiva ogni giorno, nel suo lavoro. Saetta parlava, infatti, con le sue sentenze e con i fatti, mantenendo quel distacco necessario che garantisce l’imparzialità”.

Agrigento e sviluppo, briefing al Palazzo Filippini, interviste al Vg

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Il Palazzo Filippini ad Agrigento

Ad Agrigento, al Palazzo Filippini, l’ Amministrazione comunale di Agrigento è stata impegnata nella riunione preparatoria del Tavolo partenariale Pubblico-Privato per lo sviluppo economico e sociale del territorio agrigentino. Le immagini e le interviste sono in onda oggi, sabato 26 settembre, al Videogiornale di Teleacras.

Turismo, il report al Forum

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Si conclude oggi il Forum del Turismo del “Marchio d’area” e della Provincia di Agrigento. Presentato l’atteso report nell’ agrigentino. I dettagli.

Le Province in Sicilia, Roma impugna la legge

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Il governo Renzi, dopo gli appalti, e in attesa di decidere sull’ acqua, impugna la riforma delle Province in Sicilia. “Tutto incostituzionale, tra gettoni, competenze e organi”. Non solo la legge di riforma degli appalti in Sicilia : anche la legge di riforma delle Province in Sicilia sarebbe incostituzionale. E il governo Renzi, dopo avere impugnato gli appalti, e in attesa di decidere se impugnare anche la riforma dell’ acqua, ha impugnato la legge sulle Province. E, dunque, un pugno di mosche si rivela l’attività legislativa riformatrice della Regione. Nel documento di Roma che bacchetta la legge di Palermo vi sono tanti errori blu, gravi più del rosso. Gettoni, competenze e organi: tutto sarebbe contro Costituzione. Il Consiglio dei ministri entro il 4 ottobre impugnerà la riforma che progetta le tre città metropolitane di Catania, Palermo e Messina e i sei Liberi consorzi di Comuni per sostituire le Province. Renzi chiede alla Sicilia di recepire per intero la riforma nazionale. E come se il premier rivolgendosi a Crocetta lo pregasse così : “Anziché essere azzeccagarbugli, arrampicandoti tra discese ardite e risalite, hai la legge pronta, che è la nostra, firmala e basta”. E lo statuto siciliano ? Risponderebbe l’autonomia della retorica. Ma quale Statuto : infatti, nel documento di Roma si spiega, e si scrive testualmente, che la legge nazionale che ha soppresso le Province ha natura di riforma economica e sociale, e quindi impone anche alle Regioni a statuto speciale di adeguarsi. E poi è in discussione il metodo di elezione del Presidente del Consorzio, che in Sicilia sarebbe eletto con il voto dei consiglieri comunali, mentre nel resto d’Italia il presidente del consorzio è il sindaco della città con più abitanti nell’ ambito dello stesso consorzio. E Roma boccia anche il bonus, ossia i “piccioli”, che la legge della Sicilia assegna ai presidenti dei Liberi consorzi e per i capi della città metropolitana : infatti, tali soldi sarebbero in contrasto con la legge Delrio, che cancellando le Province ha disposto che le mansioni sostitutive siano svolte a titolo gratuito. E’ ancora conflitto istituzionale fra Roma e Palermo, ed anche tra Assemblea regionale e Governo. Infatti, il presidente di Sala d’Ercole, Giovanni Ardizzone, commenta : “Era chiaro fin dall’inizio che la legge sulle Province aveva un vulnus. Il sistema di governo dei nuovi enti non regge. Si è fatto ricorso troppo spesso al voto segreto e il progetto iniziale è stato stravolto. Bisogna tornare in aula per correggere gli errori: si salverebbe così una parte della riforma”. Crocetta è di parere opposto, e rilancia : “Difenderemo la legge davanti alla Corte Costituzione. Non abbiamo legiferato su materie di competenza statale. Abbiamo regolato i liberi consorzi che sono enti previsti nel nostro statuto, che ha forza di legge costituzionale. Le elezioni si terranno regolarmente il 29 novembre”.