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Agrigento, si ristruttura l’asilo “Malaguzzi” (foto)

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Ad Agrigento sono iniziati i lavori di ristrutturazione dell’asilo Malaguzzi al Villaggio Peruzzo. Il progetto, promosso e sostenuto dall’assessore ai Lavori pubblici, Gerlando Principato, prevede la demolizione e ricostruzione della scuola, per un ambiente sicuro e accogliente per i bambini del quartiere. Il nuovo edificio, su un solo piano e con una superficie complessiva di circa 390 metri quadri, accoglierà 45 bambini. Il progetto è stato approvato dalla Giunta Miccichè con un investimento complessivo di 897.000 euro, destinato a restituire alla città una struttura moderna e sicura, migliorando non solo l’offerta educativa ma anche il decoro e la qualità della vita dell’intero quartiere. Principato commenta: “E’ un risultato che il quartiere del Villaggio Peruzzo aspettava da anni, e che ora si appresta a diventare realtà. Un altro passo importante per il miglioramento dell’edilizia scolastica della nostra città.”

“Strage Monreale”, l’audio su Tik Tok, l’interrogatorio di Calvaruso (video)

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La strage di Monreale, interrogato Calvaruso: “Chiedo scusa, mi sono difeso”. Un audio su Tik Tok racconta quanto accaduto.

Salvatore Calvaruso
La strage di Monreale: il reo confesso del triplice omicidio, Salvatore Calvaruso, 19 anni, di Palermo, è stato interrogato in occasione dell’udienza di convalida dell’arresto. Ha ammesso di avere sparato dopo la rissa, si è scusato con le famiglie delle vittime, ha precisato di essere stato aggredito con caschi e bottiglie da altri ragazzi che lo hanno rimproverato di guidare in modo spericolato, di essere stato buttato giù dalla moto, di avere tentato di scappare ma di essere stato raggiunto e colpito, e quindi di avere sparato con la pistola per difesa. Il suo difensore, l’avvocato Corrado Sinatra, riferisce: “E’ stata una udienza drammatica interrotta più volte. Il ragazzo ha pianto ed è distrutto. Sa benissimo cosa ha fatto. E’ incensurato, ha un lavoro e la sera della rissa prima di andare a Monreale aveva lavorato come tutti i giorni”. Dopo l’ammissione di colpa, Calvaruso, residente allo Zen, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Nessun accenno ai quattro amici con lui la notte della sparatoria, né sul secondo sparatore delle complessive venti pistolettate. Nel frattempo dalle autopsie su Salvatore Turdo, 23 anni, e Massimo Pirozzo, 26 anni, è emerso che Turdo è stato ucciso da due colpi di pistola all’addome e al torace, e Pirozzo da un solo colpo di pistola entrato dal collo e fuoriuscito dal viso. E ancora nel frattempo, agli atti dell’inchiesta vi è un audio di un giovane, ancora non identificato, che su Tik Tok parla con un amico e gli racconta la strage di Monreale: “Salvatore Calvaruso guida un motorino a velocità, taglia la strada a Salvatore Turdo e rischia di investirlo. Turdo lo rimprovera: “Attento che ci sono anche i bambini”. Calvaruso scende dallo scooter e gli risponde: “Tu chi minchia sei”. Scoppia la rissa: i monrealesi colpiscono con i caschi i palermitani, che le prendono di santa ragione. Sono con i volti insanguinati. Alla fine i palermitani tornano e prendono i ‘ferri’, e iniziano a sparare”.

“Sentenza Tua”: ecco perché gli imputati sono stati assolti

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Depositate le motivazioni della sentenza di assoluzione dei dieci autisti dell’azienda Tua, impegnata nel trasporto pubblico urbano ad Agrigento.

Il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Agata Genna, ha appena depositato le motivazioni della sentenza per le quali lo scorso 5 febbraio ha assolto, con la formula “perché il fatto non sussiste”, tutti i dieci imputati nell’ambito dell’inchiesta su una presunta truffa a danno della Tua, l’azienda che gestisce il servizio del trasporto pubblico urbano ad Agrigento. Le indagini sono state avviate nel 2017 a seguito di una denuncia della Tua, che si è avvalsa di un’agenzia investigativa privata per i riscontri, su asserite anomalie sugli incassi dei biglietti. Sette dei dieci imputati a bordo degli autobus avrebbero venduto biglietti di tariffa A, acquistabili solo nelle rivendite, al maggiore prezzo previsto per i biglietti di tariffa B che sono invece vendibili a bordo degli autobus. E poi gli autisti non avrebbero registrato la vendita dei biglietti nella distinta giornaliera e, in alcuni casi, avrebbero incassato il pagamento dei biglietti riciclati e venduti più volte per lo stesso viaggio. Ebbene il giudice Genna spiega che quanto emerso dal processo non prova, al di là di ogni ragionevole dubbio, le contestazioni di reato. E ciò perché la testimonianza resa dal principale testimone del pubblico ministero, ovvero l’investigatore privato, è stata in ampia parte contraddittoria e insufficiente, anche su quanto è durata l’indagine dell’agenzia privata, sulle modalità, su quante volte si è proceduto agli accertamenti, su coloro che li avrebbero effettuati, e sul numero delle condotte truffaldine riscontrate a ciascun imputato. Le risposte del testimone all’esame e al controesame sono state lacunose, anche con tanti “non ricordo”, e contraddittorie rispetto a quanto emerso dalla parallela vertenza sul lavoro contro il licenziamento degli imputati. Agli altri tre dei dieci imputati è stata contestata l’interruzione di pubblico servizio perché, ancora nel 2017 e in tre casi, durante il turno di lavoro avrebbero sostato con l’autobus al di fuori del percorso consentito, e modificato le tappe saltando delle soste imposte, a danno della regolarità della corsa e per esigenze personali. Anche a fronte di ciò il giudice rileva che non sono state provate in modo inequivocabile le ipotesi di reato dell’essere al di fuori del percorso, con pause non previste. Anzi il contrario: ad esempio, all’andata della linea 5, da piazzale Rosselli a Calcarelle, l’autista percorreva il tragitto in meno minuti del previsto, e quindi poi sostava più minuti per rispettare l’orario esatto della ripartenza, non provocando alcun disservizio.

Ospedale Agrigento, “miracolo post mortem”

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All’ospedale di Agrigento eseguito un altro prelievo multiorgano da un paziente in morte encefalica a seguito di un ictus. I dettagli.

Ad Agrigento, in ospedale, al “San Giovanni di Dio”, nel reparto di Rianimazione e terapia intensiva, diretto dal primario Gerlando Fiorica, è stato eseguito un altro prelievo multiorgano, reni e fegato, da un paziente ottantenne in morte encefalica a seguito di un grave ed esteso ictus ischemico. Gli organi sono stati già trapiantati, perfettamente funzionanti. L’attività di procacciamento di organi e tessuti all’ospedale di Agrigento, già curata dall’Azienda sanitaria e dai sanitari della Terapia intensiva, è oggi maggiormente organizzata tramite l’istituzione, su indicazione dell’assessorato regionale alla Sanità, di un ufficio di coordinamento aziendale, tra pochissimi in Sicilia. E che si avvale di tutte le figure necessarie: il coordinatore, Rosa Provenzano, il dirigente psicologo, Emanuela Solombrino, e tutto il personale che gradualmente sarà destinato al potenziamento della stessa attività di reperimento di organi e tessuti, incoraggiata e sostenuta con attenzione e determinazione dal manager Giuseppe Capodieci. Lo stesso Fiorica commenta: “Un ringraziamento particolare va alle famiglie che sempre più mostrano sensibilità al tema della donazione. Grande merito a tutto il personale afferente ai reparti di terapia intensiva, blocco operatorio, neurologia e tutti quanti rendono possibile la realizzazione di un ‘miracolo post mortem’ “.

“L’importanza della sicurezza nei luoghi di lavoro”. Convegno a Racalmuto di Cgil, Cisl, Uil e Inail

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“L’importanza della Sicurezza nei luoghi di Lavoro”. È questo il tema di un convegno organizzato da Cgil, Cisl e Uil della provincia agrigentina e dall’Inail in programma domani, mercoledì 30 Aprile nell’Aula Consiliare Città di Racalmuto alle ore 17. Dopo i saluti del sindaco di Racalmuto, Bongiorno, sono previsti gli interventi di Gero Acquisto, Segretario generale della Uil, Alfonso Buscemi, segretario generale della Cgil e Paolo Ottaviano, segretario della Cisl. Le conclusioni sono affidate a Filippo Buscemi, direttore dell’Inail di Agrigento. Nel corso dei lavori saranno consegnate le pergamene ai familiari delle vittime sul lavoro.

Forza Italia Raffadali plaude a Pendolino presidente Provincia Agrigento

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Il sindaco di Aragona, Giuseppe Pendolino

Il coordinatore cittadino di Forza Italia e Presidente del Consiglio Comunale, Avv. Santino Cuffaro
Farruggia, i consiglieri comunali Maricetta Casalicchio e Salvatore Gacioppo e tutti i componenti del
direttivo, plaudono per l’elezione di Pendolino alla presidenza della Provincia di Agrigento.
Domenica 27 Aprile 2025 si sono tenute le elezioni di secondo livello per le province in Sicilia, ad Agrigento
Forza Italia è stata la lista più votata ed il candidato Presidente Giuseppe Pendolino è stato eletto a pieni voti.
Questo risultato non può che entusiasmare e dare slancio alla sezione di Raffadali anche in vista delle
prossime scadenze elettorali, ovviamente il nostro plauso e vivo ringraziamento viene rivolto anche alla
nostra candidata Paolina Sacco, espressione del consiglio comunale di Raffadali, la quale ha ottenuto più
consensi elettorali rispetto alla competitor Marinella Notonica, assessore dell’amministrazione di Silvio
Cuffaro ed esponente politico della democrazia cristiana ( nel recente 2022 era candidata alle regionali nella
lista della nuova DC)
Altresì, per tutto ciò, non può che meritare un plauso da parte di Forza Italia, sezione di Raffadali, anche la
nostra deputazione regionale per l’ottimo lavoro di squadra, infatti Forza Italia si riconferma la prima lista
dopo il successo delle scorse elezioni Europee dimostrando che è un partito ben radicato in provincia.

Spara ad una festa privata e uccide il figlio

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A San Gregorio, in provincia di Catania, un imprenditore di 62 anni, Natale La Verde, ha ucciso il figlio Carlo, di 23 anni, al culmine di una lite insorta durante una festa di compleanno in una struttura privata gestita dallo stesso La Verde. Nella sparatoria l’uomo ha anche ferito al tallone un altro ragazzo. La lite ha coinvolto alcuni invitati, e La Verde, ad un tratto, ha impugnato una pistola 357 Magnum esplodendo alcuni colpi a scopo intimidatorio, con l’intento di interrompere la rissa. Il figlio di La Verde sarebbe intervenuto insieme ad altri per bloccare il padre e, nella confusione generata dalla fuga dei presenti, l’uomo avrebbe esploso ulteriori colpi di pistola, uno dei quali avrebbe raggiunto mortalmente il figlio. L’imprenditore è stato arrestato dai carabinieri per omicidio volontario.

Dal 30 aprile al 4 maggio le “Giornate dell’Agricoltura” a Valledolmo

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Diffamazione a danno di Cicero, condannato Arnone

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Alfonso Cicero

L’avvocato Annalisa Petitto
Il Tribunale di Catania ha condannato l’ex consigliere comunale di Agrigento, Giuseppe Arnone, imputato di diffamazione a danno dell’ex presidente dell’Irsap, Alfonso Cicero. Arnone è stato condannato alla pena di 5.000 euro di multa, al pagamento in favore di Cicero, parte civile difeso dall’avvocato Annalisa Petitto, di una provvisionale immediatamente esecutiva di 15.000 euro nonché al risarcimento del danno in favore di Cicero che sarà determinato in sede civile, oltre alle spese processuali sostenute da Cicero di 3.592 euro. Nel 2015 Arnone diffuse in una testata giornalistica on line delle dichiarazioni ritenute diffamatorie da Cicero, relative a condotte asserite come illecite nel conferimento degli incarichi legali: “Tu sei responsabile dei reati ed imbrogli a beneficio degli amici tuoi con le nomine di avvocato. Tutto quello che fai è contro la Legge, a partire dagli incarichi a Fiumefreddo, divenuto da grande amico di Lumia a tuo, vostro uomo di fiducia. Vostro, di Crocetta e di Montante…”. Arnone è ancora sotto processo in altre tre procedimenti di presunte calunnie e diffamazioni a danno dello stesso Cicero, parte offesa e parte civile tramite l’avvocato Petitto.

Porto Empedocle, scuole chiuse e piano traffico per l’arrivo della “Amerigo Vespucci”

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In occasione del tour della nave scuola “Amerigo Vespucci” e per garantire un ordinato flusso veicolare nei giorni 30 aprile e 1 maggio prossimi, l’Amministrazione comunale di Porto Empedocle, guidata dal sindaco, Calogero Martello, ha comunicato che il traffico proveniente da Agrigento in direzione Sciacca e viceversa sarà dirottato esclusivamente lungo la S.S. 115 attraverso il Viadotto Re. Inoltre, sarà predisposta apposita segnaletica per indirizzare correttamente gli automobilisti lungo il percorso alternativo e favorire la fluidità della circolazione. Il primo cittadino invita l’utenza a prestare massima attenzione alla segnaletica temporanea e a collaborare per ridurre al minimo i disagi.
Inoltre, per evitare ulteriori problemi alla viabilità, il sindaco Martello ha deciso la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per la giornata di domani 30 aprile.