Dal dipartimento Affari interni e territoriali, direzione centrale per la Finanza locale, del ministero dell’Interno sono stati accreditati, al Municipio di Agrigento, 129mila e 34 euro che serviranno per la progettazione dei lavori di completamento, di tutela costiera e fruibilità turistica della spiaggia di San Leone. Si tratta, in particolare, di interventi anti – erosione. Impegnati i fondi sull’apposito capitolo del bilancio comunale, il Comune provvederà all’attivazione delle procedure finalizzate all’affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva degli interventi contro l’erosione costiera e dunque per la tutela e fruibilità turistica della spiaggia di San Leone.
Agrigento e nettezza urbana
Il conferimento obbligatorio nei mastelli dal 15 gennaio e non solo: conferenza stampa dell’assessore alla nettezza urbana di Agrigento, e vice sindaco, Aurelio Trupia. L’intervista è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
A Favara inaugurata la “Casa del bambino”
A Favara la sezione del Cif (Centro Italiano Femminile) ha inaugurato la “Casa del Bambino” posta in un locale resto gratuitamente a disposizione dai proprietari in via Vittorio Emanuele, nel centro storico della città. La presidente del Cif comunale, Antonella Morreale, spiega: “Si tratta di un luogo dove le famiglie bisognose possono trovare, oltre ad alimenti di prima necessità, anche giocatoli, vestitini, culle, pannolini, pappine e tutto ciò di cui hanno necessità i bambini da zero a 12 anni. La ‘Casa del Bambino” è stata intitolata a Maria Ghibellini Turco, originaria di Caltanissetta, scomparsa nello scorso mese di maggio dopo avere dedicato la sua vita ai bisognosi, ai bambini, ai malati, alle persone anziane, con il benestare della presidente provinciale del Cif, Carmelina Severino”. Immagini e interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
“Il bambino che sognava i cavalli” (video)
Ricorre oggi il 25esimo anniversario della morte di Giuseppe Di Matteo. Alcune testimonianze a ricordo del crimine più orrendo della storia di Cosa Nostra.
La sera dell’11 gennaio del 1996. Il telegiornale. Giovanni Brusca è innanzi al televisore e apprende di essere stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di Ignazio Salvo. Subito dopo telefona a suo fratello Enzo, e le sue parole sono: “Alliberateve de lu cagnuleddu”. U ‘’cagnoleddu’’ è Giuseppe Di Matteo, 13 anni, di Altofonte, rapito, prigioniero più di due anni, 779 giorni, in mezza Sicilia, e poi ucciso per vendetta contro il padre, il pentito Mario Santo Di Matteo, inteso ‘’Santino Mezzanasca’’. A strangolare e poi sciogliere nell’acido il piccolo Di Matteo sono Enzo Brusca, Vincenzo Chiodo e Giuseppe Monticciolo.
Marijuana light, arresto a Canicattì
A Canicattì i poliziotti del locale commissariato, coordinati da Cesare Castelli, e della Squadra Mobile, diretta da Giovanni Minardi, hanno arrestato Gioacchino Cigna, 21 anni, per detenzione a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso di una perquisizione domiciliare, il giovane è stato sorpreso in possesso di 300 grammi di marijuana nascosti in una scatola di scarpe e in un frullatore. La marijuana sarebbe del tipo “light”, bocciata di recente come illegale dalla Cassazione.
“Covid”, allarme in Sicilia
In Sicilia tasso di positività record in Italia. L’appello di Orlando alla zona rossa, e gli interventi di Ruggero Razza e Cateno De Luca.
In Sicilia, anche ad Agrigento con 102 infettati secondo il bollettino di domenica, si registra un aumento vertiginoso dei contagi da coronavirus. Il sindaco di Palermo, nonché presidente dell’Anci, l’Associazione dei Comuni di Sicilia, Leoluca Orlando, lancia un appello alla “zona rossa”, adesso e senza indugi. Le sue parole: “Siamo di fronte al dilagare dell’epidemia, anche a causa dei comportamenti irresponsabili di tanti. Si è registrato un ulteriore aumento dei contagi e, fatto ancor più preoccupante, un indice di positività che sfiora il 20%, con gli ospedali e i pronto soccorso prossimi alla saturazione. Prima che sia troppo tardi, prima che si contino in Sicilia migliaia di morti, torno a chiedere al Governo nazionale di dichiarare la nostra regione zona rossa. In attesa che questo avvenga, chiedo al Presidente della Regione, Musumeci, di provvedere a dichiarare zone rosse tutti i capoluoghi, che sono quelli più esposti, come dimostrano i dati di Catania, Messina, Palermo e Siracusa” – conclude Orlando. E non nasconde preoccupazione in prospettiva l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, che spiega: “Ci aspettiamo ancora per qualche settimana una crescita del contagio e, quindi, una fase di tensione per le strutture ospedaliere, territoriali e per le aree di emergenza. In Sicilia si è raggiunto un tasso di positività del 19,8%, il più alto in Italia. Nei giorni scorsi, tutte le direzioni delle Aziende sanitarie provinciali hanno ricevuto una nota dell’Assessorato con cui abbiamo richiamato ciascuno alla doverosa attenzione per questa fase. Da parte nostra abbiamo provveduto a raddoppiare il personale sul territorio, ma dobbiamo tenere molta alta l’attenzione e valutare se la curva diventa esponenziale. La campagna vaccinale, intanto, ci ha visto completare in tutta la Sicilia le scorte”. E nel frattempo lancia una iniziativa provocatoria, ma reale, il sindaco di Messina, Cateno De Luca, il quale annuncia che saranno intensificati i controlli per il rispetto delle misure restrittive anti-covid con i droni. De Luca prospetta: “Da oggi intensifichiamo i controlli in città anche con i droni che attiveremo nelle zone più sensibili. Messina ha percentuali preoccupanti per l’emergenza Covid che ci hanno portato in zona rossa, parliamo addirittura di un tasso di positività del 34,5%. A preoccupare è il rapporto dei posti letto occupati in terapia intensiva che è del 70% e quello dei ricoveri ordinari che è del 75%. Sono numeri tra i più alti d’Italia e per questo, rispetto all’ordinanza predisposta dalla Regione, farò ulteriori restrizioni perchè la situazione è allarmante”.
Agrigento, arrestato un tunisino recidivo
Ad Agrigento un tunisino di 35 anni si rivela alquanto recidivo nella commissione di reati. Nei giorni scorsi, come pubblicato, ha minacciato con un proiettile un farmacista che ha rifiutato di vendergli l’anti-epilettico Rivotril senza prescrizione medica. Poi ha appiccato il fuoco ad una Lancia Y posteggiata in via Callicratide. Poi si è scagliato contro un’automobile della Polizia posteggiata in via Pirandello danneggiandola a calci e pugni. Adesso è stato arrestato e condotto in carcere dai poliziotti della Squadra Volanti perché, ancora nella zona di via Callicratide, nel tentativo di entrare in casa di una donna, forse una sua ex compagna, non ha esitato a sfondare il portone d’ingresso.
Assembramenti ad Agrigento, il sindaco a San Leone per invitare i giovani a tornare a casa
Ha fatto il buon padre di famiglia, il medico e anche il sindaco questa sera il dott. Miccichè nei luoghi della Movida di San Leone. Appresa la notizia degli assembramenti, dopo aver avvertito il prefetto di quanto stava succedendo, è andato fra i giovani che in quel momento affollavano l’area di piazza Giglia. Vi ha trovato una pattuglia della Polizia Municipale e insieme a loro ha spiegato ai ragazzi i rischi di quegli assembramenti, che non sono solo le multe salate, ma la possibilità di trasmettersi inconsapevolmente il virus e di portarlo in casa ai genitori o ai nonni, che essendo più cagionevoli di salute possono finire in ospedale se non morire. Ha ricordato che oggi siamo al record assoluto con 116 contagiati e ha detto loro di evitare queste situazioni che portano solo a far aumentare il numero di persone ammalate se non decedute. Hanno la maturità per capire e adeguarsi. Ma in caso contrario si procederà con la mano pesate: blitz, multe e denunce. E questo non per punire, ma nell’interesse della popolazione.
Basket B1: la Fortitudo Agrigento vince ancora
La Fortitudo Agrigento vince la sua seconda partita di fila. La prima in casa di questo 2021. I biancazzurri hanno affrontato il Torrenova, imponendosi con il punteggio di 96 a 83
La partita, salvo qualche calo difensivo, è stata dominata ai biancazzurri.
In partita
Al pronti via parziale di 5 a 0 per Agrigento. La squadra di coach Catalani parte subito bene, gli ospiti provano a rispondere con l’ex Vincenzo Di Viccaro e Galipò. Agrigento alza il ritmo e Veronesi insacca la tripla del momentaneo +9. Gli ospiti non stanno a guardare, l’uomo in più del Torrenova è Klanskis che con una “bomba” da tre riporta i suoi in partita: 18-14. E’ ancora Gio Veronesi a portare avanti i suoi, terza tripla di giornata: 23 a 18. Sono di Andrea Saccaggi i due punti che chiudono il secondo periodo di gioco: 29-20.
Il secondo quarto si apre con una giusta combinazione di Cuffaro che serve Peterson: 31-22. Gioca bene Agrigento, i biancazzurri tornano ai punti, chiudendo tutti gli spazi della Fidelia Torrenova: 44-28. Si chiude il secondo periodo di gioco, i biancazzurri chiudono in avanti con il punteggio di 57 a 41.
Tornati dal riposo lungo, Catalani mette in regia Peppe Cuffaro, sostenuto da Saccaggi, Veronesi, Rotondo e Chiarastella. E’ ancora Agrigento ad impostare gioco e ritmo, con gli ospiti che provano ad avanzare con Di Viccaro e Galipò. Il Torrenova torna ai punti e lo fa con Perin: 68-47. La squadra di coach Catalani è al comando del match, alla fine del terzo quarto i biancazzurri sono ovunque. L’ex Di Viccaro mette la tripla del -20 per Torrenova. E’ ancora l’ex ad impensierire i biancazzurri con altri punti. Ci pensa il capitano Albano Chiarastella a riportare i suoi sul +20. I padroni di casa chiudono il terzo periodo con il punteggio di 79 a 64.
L’ultimo quarto si apre con una super reazione del Torrenova. E’ Mirko Gloria a tentare la rimonta, sostenuto da Di Viccaro. I tre punti, in casa Agrigento, arrivano dalla mano di Ale Grande:82-69. Agrigento indirizza il match verso la vittoria, Grande fa un super recupero difensivo e Chiarastella va ai punti: 94 a 80. Le squadre si allungano, Agrigento vince e porta via due punti fondamentali. Il capitano Chiarastella chiude con una tripla doppia.
Covid-19, in Sicilia sempre alto il numero dei nuovi contagiati: 1.733
Sempre alto il numero dei contagi da Covid-19 in Sicilia. In aumento anche i ricoverati in ospedale, e in terapia intensiva. Nelle ultime 24 ore registrati 1.733 nuovi positivi, a fronte di 8.736 tamponi effettuati. E ci sono stati altri 33 decessi. I dati emergono dall’ultimo bollettino del Ministero della Salute, aggiornato alle 15 di oggi, domenica 10 gennaio.
Questa la suddivisione dei nuovi casi nelle province siciliane: Catania: 460 (31.400 casi totali dall’inizio della pandemia); Palermo: 449 (29.225); Messina: 287 (13.235); Ragusa: 64 (7.370); Trapani: 130 (7.282); Siracusa: 201 (6.799); Caltanissetta: 79 (4.726); Agrigento: 35 (4.402); Enna: 28 (3.616).