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Blutec: rinviato a giudizio imprenditore Ginatta

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Il Tribunale di Torino ha rinviato a giudizio l’ex patron della Blutec di Termini Imerese, Roberto Ginatta, l’imprenditore Matteo Orlando, e la segretaria aziendale Giovanna Desiderato. Bancarotta, riciclaggio, autoriciclaggio e malversazione sono reati ipotizzati. Secondo la Procura, Ginatta avrebbe utilizzato 16 milioni di euro di contribuiti statati per la trasformazione dell’ex impianto Fiat di Termini Imerese, in “investimenti di stretto interesse della famiglia Ginatta”. Inoltre avrebbe investito del denaro, parte dei proventi illeciti, in altre divisioni del gruppo. Il riciclaggio sarebbe avvenuto tramite la Due G Holding Srl del figlio. Ginatta, 73 anni, è stato arrestato il 18 giugno. L’ex amministratore delegato Cosimo Di Cursi ha già patteggiato una condanna a 3 anni e 6 mesi. Durante l’udienza preliminare si sono costituite parte civile le società Invitalia e la Blutec. Una settimana addietro è stata sequestrata la villa di Sestriere dell’imprenditore. Prima udienza il 24 febbraio.

Archeologia: reperti in casa, denunciato medico a Gela

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Un medico di Gela di 66 anni è stato denunciato dalla Guardia di Finanza per “essersi impossessato illecitamente di beni culturali appartenenti allo Stato e per ricettazione”. All’interno della sua abitazione, esposti in teche di cristallo, i militari hanno scoperto 64 reperti archeologici datati dal settimo al primo secolo avanti Cristo, ad eccezione di un boccaletto risalente all’età del bronzo. Sono stati sequestrati vasi, brocche e piccole anfore, una statuetta, un timbro tondo con funzioni decorative, un piccolo vaso con corpo globulare, una coppa profonda per bevande, una piccola scultura con raffigurazione divina, un poppatoio, una lucerna con invetriatura di età islamica ed un’altra di età romana, diverse anfore di derivazione sia orientali che greche, alcune ampolle di stampo ellenistico e ancora delle coppe da vino a vernice nera risalenti a differenti periodi storici, nonché moltissime monete di età greca, romana e medievale. A confermarne l’autenticità è stato un archeologo, specialista di beni ed utensili antichi, che ha sottolineato il valore e l’interesse storico dei beni sottoposti a sequestro. I reperti sono stati affidati, in attesa dell’assegnazione definitiva, alla Soprintendenza di Caltanissetta.

“Le tangenti per amicizia” (video)

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Fabio Damiani avrebbe ammesso di avere intascato tangenti per amicizia con Manganaro. Le prospettive processuali, tra confessione e collaborazione.

Fabio Damiani, 55 anni, già responsabile della Centrale unica di committenza per gli appalti sanitari e direttore dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani, detenuto nell’ambito dell’inchiesta “Sorella Sanità” dal 22 maggio scorso, adesso è stato scarcerato ed è ristretto ai domiciliari. Perché? Perché, in estrema sintesi, ha confessato di avere intascato tangenti per pilotare gli appalti della sanità pubblica. In due interrogatori, del 20 e 26 novembre scorsi, Damiani avrebbe ammesso tutte le contestazioni di reato che gli sono mosse. Sarebbe stato Fabio Damiani a scegliere i vincitori delle gare, e ciò solo tra imprenditori disposti a pagare le tangenti. E secondo la Procura di Palermo, le mazzette ruotate intorno a Damiani ammontano a circa 1 milione e 200mila euro. E l’ex manager avrebbe spiegato di avere intascato le tangenti per “il rapporto di amicizia che aveva con Manganaro”, l’imprenditore e faccendiere di Canicattì, riferimento di Damiani, che da tre mesi collabora con la Giustizia, ha proposto il patteggiamento della condanna a 4 anni e 2 mesi, e la restituzione di tangenti per 240mila euro. A differenza di Manganaro, la collaborazione di Damiani al momento si sarebbe limitata solo alla confessione delle ipotesi di reato che gli sono contestate. Nel frattempo, i magistrati titolari dell’inchiesta, probabilmente per incoraggiarlo alla collaborazione “piena”, gli hanno concesso i domiciliari. E ciò non solo in ragione delle ammissioni di responsabilità, ma anche perché le esigenze cautelari si sono affievolite allorchè Damiani è stato sospeso dal servizio. Adesso si attende con trepidazione se i due verbali del 20 e 26 novembre saranno depositati al processo in abbreviato a cui è stato ammesso l’ex manager. Ciò non è scontato. Infatti, il giudizio abbreviato si basa solo sugli atti depositati al momento in cui si chiede di essere ammessi al rito alternativo. Ebbene, i due verbali del 20 e del 26 novembre sono successivi e dunque, probabilmente, non saranno depositati. Però l’imputato in abbreviato ha facoltà di rendere dichiarazioni, e quindi Damiani, altrettanto probabilmente, potrebbe ripetere le stesse dichiarazioni comprese nei due verbali esclusi dal processo. Se ciò sarà, le ammissioni di Damiani gli consentirebbero di ottenere un ulteriore sconto della pena, oltre lo sconto di un terzo già previsto per i giudicati in abbreviato.

“Chi è senza peccato scagli la prima pietra”

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Giorgio Bongiorno

La reazione dei Giovani di Italia Viva di Agrigento agli insulti e le invettive nei commenti alla notizia sui social di Totò Cuffaro contagiato dal coronavirus.

La notizia dell’infezione da covid 19 che ha colto l’ex presidente della Regione, Totò Cuffaro, e la moglie, pubblicata sui social, ha scatenato una raffica di commenti tra insulti e invettive oggettivamente indecenti. In proposito intervengono i Giovani di Italia Viva di Agrigento, coordinati da Giorgio Bongiorno, che affermano: “I benpensanti di una certa sinistra forcaiola, che adotta sempre due pesi e due misure, diventano la fonte dell’odio contro un uomo in difficoltà che certamente, tra tanti colpevoli, è l’unico che ha pagato per le tante sue superficialità nell’amministrare la cosa pubblica, le sue tante clientele nella ricerca del consenso, l’elevazione a sistema di pratiche distorsive del pubblico interesse. Ma siamo convinti che una superficialità, per quanto deprecabile, non trasforma un uomo delle istituzioni in un mafioso. Badate bene, non vogliamo commentare alcuna sentenza passata in giudicato, né tanto meno tornare a una condanna, per altro già scontata. Da giovani queste cose non le abbiamo vissute, ce le hanno raccontate, ma un’idea ce la siamo fatta. La nostra idea, largamente condivisa dalla gente comune, è che Cuffaro abbia pagato le sue colpe, che certamente ha, ma tutto è tranne un mafioso. La nostra opinione non è assolutoria, tutt’altro, ma qualunque sia stata la sua colpa l’ha scontata interamente. Non dimentichiamoci che contro il cosiddetto “cuffarismo”, ovunque si annidasse, essendo stata una pratica diffusa, hanno agito personaggi che della retorica antimafia ne hanno fatto una bandiera, un punto di forza, un sistema di potere, e infine, un intreccio criminale. Il sistema “Montante”, il sistema “Saguto”, un certo sistema confindustriale Siciliano, ci sembrano molto più affini alla mafia di quanto non lo sia stato Totò Cuffaro con la sua superficialità. Oggi, di fronte ad una sua difficoltà personale, assistiamo a espressioni violente, di profondo odio personale da parte di un giustizialismo a fasi alterne, ma assistiamo anche ad esorbitanti attestati di affetto e solidarietà da parte di un intero popolo, che ci offrono di Cuffaro una rappresentazione plastica della sua popolarità e una fiducia nella persona, ma anche nell’uomo politico, che oggi stava provando a ricostruire la sua piccola area politica. La verità è che in questo paese abbiamo smarrito l’umanità, quella stessa umanità di cui Cuffaro, è un intero popolo a dirlo, è stato un grande campione”.

Ok al Piano rifiuti in Commissione Ambiente, l’intervento di Savarino

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Giusi Savarino

Dopo la giunta regionale ed il Comitato tecnico scientifico, anche la Commissione regionale all’Ambiente ha approvato il Piano regionale dei rifiuti redatto dall’assessore Alberto Pierobon. In proposito interviene la presidente della Commissione Ambiente, Giusi Savarino, che afferma: “L’approvazione del Piano Regionale dei Rifiuti dà uno strumento attraverso il quale conoscere e monitorare i flussi dei rifiuti, così da poter progettare e realizzare l’impiantistica necessaria a chiudere la filiera con lo smaltimento, in modo trasparente ed efficace, privilegiando il riutilizzo dei materiali recuperati. Abbiamo, inoltre, approvato una riscrittura del Governo sul disegno di legge Rifiuti, che adesso tornerà in Aula, sciogliendo giuridicamente tutte le perplessità segnalate. Sono molto soddisfatta del nostro lavoro in Commissione, abbiamo lavorato in maniera certosina, con pazienza e coinvolgendo ed ascoltando veramente tutti, dentro e fuori il Palazzo. Sono orgogliosa di dire che già a metà mandato abbiamo toccato temi importanti e fondamentali per i siciliani tra cui rifiuti, urbanistica, edilizia, plastic – free, e depurazione delle acque.”

Comune Agrigento: “Si proceda alla rotazione dei dirigenti”

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Il capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Agrigento, Simone Gramaglia, il presidente del Consiglio comunale, Giovanni Civiltà, ed il consigliere Carmelo Cantone, ritengono opportuno che l’amministrazione comunale, presieduta dal sindaco Miccichè, provveda al cambio dirigenziale, motivando così gli stessi dirigenti e garantendo  maggiore dinamicità alla macchina amministrativa. Gli stessi consiglieri aggiungono: “Si tratta di mantenere le promesse durante la campagna elettorale e all’atto di insediamento da parte di Miccichè, ovvero l’impegno a riorganizzare dall’interno l’assetto comunale tramite il cambio dirigenziale. Peraltro – concludono i consiglieri – l’opportunità della rotazione dei dirigenti è ravvisata anche dalla normativa anti-corruzione, a tutela della legalità e della trasparenza”. 

Palma di Montechiaro, il sindaco valuta la riapertura delle scuole

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A Palma di Montechiaro oggi cinque nuovi positivi, ma in compenso risultano anche 22 guariti.

Considerato che i numeri sono, comunque incoraggianti negli ultimi giorni, il sindaco, Stefano Castellino, sta valutando la possibilità di riaprire le scuole da lunedì prossimo 14 dicembre. Una decisione definitiva verrà presa dallo stesso primo cittadino nella giornata di domani.

Covid 19, in provincia di Agrigento, contagi in diminuzione

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Calano i contagi in provincia di Agrigento. Nelle ultime 24 ore, registrati 40 nuovi casi positivi, altri 4 soggetti ricoverati, e ben 120 guariti. C’è anche un deceduto. Complessivamente i casi di Covid-19, registrati dall’inizio dell’emergenza sanitaria ad oggi in tutto l’Agrigentino, sono 3.126 (1 marzo – 10 dicembre). Gli attuali positivi in provincia di Agrigento sono 1.048 di cui 62 ricoverati (44 in ospedale, 13 in strutture lowcare, e 5 in terapia intensiva), 1.932 guariti, mentre i deceduti sono 84. I soggetti ricoverati si trovano: 37 all’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento e 7 all’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca. I pazienti ricoverati in strutture lowcare: 4 a Sciacca hotel Covid; 5 a Canicattì hotel Covid (ex Ipab); e 4 in una Rsa a Caltanissetta. I soggetti ricoverati in terapia intensiva: 5 al “San Giovanni di Dio” di Agrigento. In totale dall’inizio della pandemia, in provincia di Agrigento, processati 38.832 tamponi.

 

 

Miccichè incontra il Parco Letterario Luigi Pirandello

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Incontro questa mattina tra il Sindaco di Agrigento dott. Francesco Miccichè accompagnati dalla nuova Amministrazione della Città e i dirigenti del Parco Letterario dedicato al Drammaturgo Luigi Pirandello.

Dopo la calorosa accoglienza nei confronti degli Ospiti intervenuti, come gli Assessori Costantino Ciulla, Francesco Picarella, i Consulenti, i Dirigenti e Giornalisti, sulla traccia di un appropriato Storytelling, sono state illustrate dall’ ing Bernardo Barone e sottolineate le principali tappe della costituzione, attuazione e Gestione del Progetto Esecutivo del Parco Letterario come Progetto Integrato di Sviluppo Economico basato su una Nuova Forma di Turismo Culturale suggerita a Stanislao Nievo. Dal concorso vinto, con un piazzamento al terzo posto su 296 concorrenti, alla fase di Start up ed alla fase attuativa di realizzazioni Hard ed iniziative Soft della Città Teatro Permanente Istituita con Decreto del Governo Regionale.

Particolare attenzione ê stata mostrata sulla Programmazione Negoziata e la Concertazione, vero motore della attuazione che ha visto comparire uno Stato Nuovo sburocratizzato, programmatore e sostenitore, al posto di quello controllore e coercitivo. Dal Mondo delle singole autorizzazioni a quello della plurima attuazione imperniata sulle comunicazioni nell’ambito di quanto previsto e già approvato in un Accordo di Programma.

E così nell’analisi dei Punti di forza e di quelli di debolezza, dell’Intero impianto attuativo e progettuale, si sono rafforzati gli auspici di riproposizioni ai Dirigenti e Funzionari della Circolare sulla Corsia Preferenziale che però esclude ogni prevalenza o prevaricazione sulle altre iniziative ma solo semplice prerogativa.

Si sono illustrate le prossime tappe che vedono la riproposizione del Manifesto Gigante di “Benvenuto purlurilingue* a piazza Marconi, nella apertura di altri Sportelli di accoglienza nella stessa, nella Terrazza del Parcheggio multipiano di Via Empedocle, nella Villa Bonfiglio, a Porta IV, ecc. Il completamento delle Bacheche Stradali descrittive ed il potenziamento degli Infopoint in collaborazione con il Liceo Linguistico, il ripristino del Treno Letterario con le nuove fermate al Caos, a Cugno Vela, il potenziamento della “Pintaiota elettrica”, il Piano del Centro Storico con pedonalizzazione, stalli per le centraline di approvvigionamento per i mezzi elettrici privati e pubblici.

Particolare attenzione è stata data alla Tecnica del Risanamento Conservativo per il Centro Storico con il Piano Prospetti ed il Piano “Fiori sui Balconi” nell’ambito di una detassazione locale, ad un piano di mobilità snello ed assistito, al recupero ambientale della Collina di Poggio Meta con posto di Ristoro e Punto di Osservazione Astronomica.

Covid-19, sono ottanta i positivi ad Agrigento

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Sono 80 i casi di persone positive ad Agrigento. Di queste nel proprio domicilio sono 73. Sette quelle ricoverate (6 in ospedale, 1 in hotel COVID e nessuna in terapia intensiva).