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Vertice in Prefettura in vista dell’inizio dell’anno scolastico

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In vista dell’imminente avvio dell’anno scolastico, questa mattina la Prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, ha presieduto una serie di incontri – anche in
video-conferenza – al fine di procedere ad un esame congiunto delle situazioni di criticità
organizzativa degli istituti scolastici della provincia. Alle varie sessioni hanno preso parte
il Capo di Gabinetto dell’Assessore Regionale dell’Istruzione, il Dirigente dell’Ufficio
Scolastico Territoriale, il Rappresentante dell’A.N.C.I nella persona del Sindaco di
Agrigento, nonché i rappresentanti delle Amministrazioni comunali di Agrigento,
Alessandria della Rocca, Canicattì, Licata, Raffadali e i Dirigenti scolastici degli Istituti
Comprensivi maggiormente interessati dalla carenza di aule.
Nel corso degli incontri, è stata operata una puntuale ricognizione della situazione
delle scuole in vista della prossima riapertura in sicurezza (che dovrà avvenire nel rispetto
alle misure di prevenzione anti Covid-19) e sono state verificate le iniziative già intraprese
dai Dirigenti scolastici ai fini dell’adeguamento strutturale degli istituti e del reperimento
degli eventuali altri spazi necessari.
Durante l’incontro è emerso l’orientamento secondo cui l’avvio dell’Anno
Scolastico sarà fissato per il giorno 24 settembre in relazione agli istituti che ospiteranno i
seggi in occasione delle prossime consultazioni referendarie del 20-21 settembre. Anche
tutti gli altri istituti, tuttavia, potranno decidere – nell’ambito dell’autonomia loro concessa
dalla vigente normativa – di posticipare dal giorno 14 al giorno 24 l’inizio delle lezioni,
previa apposita deliberazione assunta dal Collegio d’Istituto.
All’esito delle interlocuzioni, è stata decisa l’attivazione presso l’Ufficio Scolastico
di un apposito Tavolo tecnico (composto dai Dirigenti scolastici, dai rappresentanti degli
Enti Locali e della Prefettura), con il compito di ricercare opportune soluzioni
organizzative in relazione ai n. 4 Istituti Comprensivi presenti ad Agrigento. Un primo
momento di confronto si terrà già nel corso del prossimo venerdì; negli altri ambiti
territoriali (Canicattì, Licata, Raffadali) si svolgeranno invece – presso le rispettive sedi dei
Municipi – analoghi incontri tra le dirigenze degli Istituti e le Amministrazioni comunali, gli esiti dei quali saranno comunicati al citato Tavolo. Successivamente saranno contattati gli altri Comuni in cui si registrano situazioni di criticità secondo un prospetto aggiornato
pervenuto in data odierna.
Tra le soluzioni organizzative praticabili per le attività didattiche è emersa anche la
possibilità di far ricorso agli spazi messi a disposizione dalle Parrocchie sulla base di un
accordo fra A.N.C.I. Sicilia, Conferenza episcopale siciliana, Assessorato regionale per la
pubblica istruzione e Ufficio scolastico regionale nonché l’eventuale utilizzo, previo
accordi di locazione commerciale i cui oneri finanziari saranno affrontati tramite risorse
messe a disposizione dal M.I.U.R., delle aule degli istituti scolastici paritari.
Il Prefetto, d’intesa con il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale, ha
sottolineato l’assoluta importanza di definire in tempi rapidi le criticità tuttora sussistenti al
fine di garantire l’avvio in sicurezza dell’anno scolastico.

Rubano al supermercato con la figlia, arrestati

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Portando con loro la loro figlioletta in tenera età in un paese dell’hinterland etneo padre e madre hanno tentato di razziare confezioni di integratori alimentari per un valore di circa 100 euro in un supermercato ma sono stati scoperti e poi arrestati dai carabinieri. Gli arrestati hanno circa 30 anni. A chiamare i militari sono stati gli addetti alla sicurezza del supermercato.
La coppia è stata bloccata mentre tentava di allontanarsi dal centro commerciale con una borsa colma di integratori alimentari. La refurtiva è stata restituita al responsabile del supermercato

Covid 19, dopo Licata e Ravanusa ecco un caso a Raffadali

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Lento, ma inesorabile. C’è un altro caso di Coronavirus nell’Agrigentino. L’esito – positivo – di un tampone rino-faringeo è arrivato, in queste ore, a Raffadali. Riguarda un quarantenne. Si tratta dell’ennesimo tampone positivo per la provincia di Agrigento. Appena ieri si sono registrati contagi a Ravanusa e a Licata dove ad essere contagiata è stata una persona – rendono noto dalla polizia municipale di Licata – “di tenera età” che fa parte dello stesso nucleo familiare dove c’erano già altri due infetti. Famiglia che però, è stato chiarito subito, s’è messa in quarantena precauzionale non appena è rientrata dall’Emilia. “Il tampone rino-faringeo effettuato in una struttura privata accreditata è risultato positivo – ha spiegato il sindaco di Raffadali, Silvio Cuffaro, – . Adesso abbiamo chiesto che venga ripetuto dall’Asp e speriamo che possa risultare negativo. C’è una comunità intera in fibrillazione in queste ore. La persona che ha avuto l’esito positivo è asintomatica e, al momento, è in isolamento domiciliare assieme ai suoi familiari. Ho anche già disposto e si stanno facendo – ha continuato il sindaco Cuffaro – una ventina e passa di test sierologici per quanti sono venuti a stretto contatto con il nostro concittadino. E’ il Comune che si sta facendo carico di questi test sierologici, realizzati esclusivamente in via precauzionale”.

Due pescherecci di Mazara sequestrati in Libia, altri due sono riusciti a fuggire

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Due pescherecci della marineria di Mazara del Vallo, l’Antartide e il Medinea, sono stati sequestrati dalle autorità libiche a circa 35 miglia a Nord di Bengasi. Altri due pescherecci, che navigavano nelle vicinanze, sono riusciti a sfuggire alla cattura.

Traghetti flop, il sindaco delle Pelagie chiede “rescissione contratto con la compagnia”

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“Rescissione del contratto di servizio con la Siremar e risarcimento danni per la comunità di Lampedusa e Linosa”. Sono le richieste del sindaco Totò Martello in merito ai continui problemi nel collegamento navale gestito dalla compagnia di navigazione in base ad un contratto di servizio firmato con la Regione Siciliana. “Avarie al motore, guasti meccanici, ritardi, partenze annullate, disservizi a bordo – aggiunge Martello – sono questi, troppo spesso, i tratti distintivi dei traghetti utilizzati dalla Siremar per i collegamenti con Lampedusa e Linosa. Chiedo all’assessorato regionale ai Trasporti di rescindere il contratto di servizio con la Siremar, che evidentemente non è in grado di rispettarlo. Al tempo stesso siamo pronti a promuovere un’azione legale per chiedere il risarcimento per i danni provocati dalla Siremar all’economia delle nostre isole dal momento che ai disservizi ai residenti si sono aggiunti, specie durante la stagione estiva, quelli causati ai turisti che hanno determinato cancellazioni di prenotazioni e mancata attività lavorativa”.

Di Rosa: “Piogge in arrivo, caditoie otturate ad Agrigento”

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Il responsabile del movimento Mani Libere di Agrigento e candidato consigliere comunale Giuseppe Di Rosa lancia l’allarme sulle condizioni delle caditoie alla vigilia dell’inizio della stagione delle piogge. “Le caditoie della città sono tutte otturate o addirittura tappate con cemento, i valloni tutti ostruiti, abbiamo sollecitato nel mese di maggio la pulizia del Vallone donna Cristina che va ripulito con immediatezza,  stiamo parlando di sicurezza dei cittadini, amministrare significa prima di tutto salvaguardia del territorio e della incolumità pubblica”.

Agrigento. Smarrito cane boxer in via Cavaleri Magazzeni

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Ad Agrigento, in zona San Leone, via Cavaleri Magazzeni, è stata smarrita Nina, una cagnetta boxer tigrato nero di 7 anni.

Per avvistamenti e segnalazioni telefonate al 3487692785

Le Pelagie senza traghetti, anche il “Lampedusa” in avaria e rientra a Porto Empedocle

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Lampedusa e Linosa sempre più lontane e isolate. Anche il traghetto sostitutivo è andato in avaria la scorsa notte. I 122 passeggeri del “Lampedusa” sono infatti rientrati a Porto Empedocle dopo 5 ore di navigazione, dopo che s’è registrata un’avaria al motore destro. Il “Lampedusa” era partito alle 23 in punto. A bordo, 122 passeggeri e una ventina circa di automezzi commerciali. Durante la navigazione s’è però registrata un’avaria al motore destro e dunque la motonave ha fatto dietrofront, tornando ad attraccare alla banchina di Porto Empedocle alle ore 4,15. Niente collegamento marittimo, quest’oggi, dunque, con Linosa e Lampedusa. Il traghetto “Sansovino” è fermo a Porto Empedocle dove sono in corso i lavori per poterlo rendere nuovamente efficiente, dopo che il 17 agosto aveva “perso”, in fase di disormeggio da Linosa, il portellone centrale. E adesso, sempre nello stesso porto, è fermo anche il “Lampedusa” per un’avaria ad un motore. Sulla tratta non c’è più, almeno per il momento (dopo il guasto del “Sansovino”), quella che era la seconda nave per le Pelagie: la Cossyra. Resta l’aliscafo, salvo imprevisti.

Musumeci: “Nell’hotspot di Lampedusa violati i diritti umani”

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“Adesso che si fa? Si dice che è realtà virtuale? Purtroppo è la dimostrazione di quello che diciamo da tempo: i diritti umani vanno praticati, non predicati. Altrimenti è solo retorica. Retorica dell’accoglienza che tante volte diventa business dell’accoglienza. Io non sono disponibile a girarmi dall’altra parte. E della sicurezza sanitaria del territorio io sono e mi sento responsabile”. Lo afferma il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, postando sulla propria pagina Facebook un video girato durante i controlli della sua task force nell’hotspot di Lampedusa.

Immigrazione, Sea Watch 4 “vede” Palermo, la “Allegra” in rada

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La nave Sea Watch 4, con a bordo 353 migranti, si avvicina a Palermo, in anticipo rispetto ai tempi previsti. Attualmente ha superato Terrasini. Intanto la notte scorsa, nel porto del capoluogo siciliano, sono stati imbarcati sulla nave quarantena Allegra i 181 migranti che sono arrivati, con degli autobus, da Porto Empedocle, dove erano stati trasferiti da Lampedusa, e il personale della Croce rossa italiana. La Allegra è in rada a Palermo in attesa dell’arrivo della Sea Watch per il trasbordo dei 313 migranti, come già accaduto a maggio con le navi Alan Kurdi e Aita Mari, e poi è previsto che faccia rotta per Lampedusa.