Prospettive positive per il vaccino contro il coronavirus. Molto probabilmente, se tutto procede bene, le prime dosi saranno disponibili tra l’autunno e l’inverno prossimo. Così ha affermato, ad Agorà su Rai Tre, Walter Ricciardi, membro del comitato esecutivo dell’Organizzazione mondiale della sanità e Consigliere del ministro alla Sanità, Roberto Speranza. Walter Ricciardi ha spiegato: “Rispetto ad un vaccino contro il coronavirus, l’Europa è molto più avanti degli Stati Uniti. Ci stiamo organizzando affinché una parte sostanziale sia prodotto in Italia. Quindi ci stiamo organizzando per essere tra i paesi leader. L’Europa è avanti rispetto agli Stati Uniti perché il vaccino che si sta sviluppando, quello che vede unita l’Università di Oxford in collaborazione con un’azienda di Pomezia, è in una fase di sviluppo più avanzata rispetto all’altro. Rispetto ai tempi, se vanno le cose bene in autunno-inverno potremmo avere le prime dosi e naturalmente anche quelle per gli italiani”.
Ricciardi, verso produzione del vaccino Covid in Italia
Incendio nei pressi mercato Villaggio Mosè, Legambiente invoca controlli
Il Circolo Rabat di Legambiente di Agrigento ha ricevuto segnalazioni da parte di alcuni abitanti degli edifici circostanti l’area del mercato ortofrutticolo di via Sirio, al Villaggio Mosè, su un incendio di rifiuti accumulati in area limitrofa, nel vicolo Denon, dove sono intervenuti i Vigili del fuoco. Legambiente sottolinea che la combustione contemporanea di materiali plastici e cartacei produce diossine che potrebbero avere investito parte dell’abitato dove risiedono le persone che hanno segnalato l’incendio. Ecco perché il presidente del Circolo Rabat, Daniele Gucciardo, ha chiesto a Comune di Agrigento, Polizia Provinciale, Carabinieri e Arpa di Agrigento di riscontrare la legittimità dell’accumulo di rifiuti nell’area dell’incendio, i livelli di inquinamento, ed eventuali responsabilità penali e amministrative.
“Infezioni ospedale Agrigento”, presunte omissioni d’atti d’ufficio
La Procura di Agrigento, tramite la sostituto procuratore Chiara Bisso, ha notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari al direttore sanitario dell’ospedale di Agrigento, Antonello Seminerio, 65 anni, in riferimento a presunte omissioni d’atti d’ufficio allorchè non avrebbe adempiuto alle iniziative di competenza volte a monitorare e prevenire l’insorgere di infezioni all’interno del nosocomio. L’indagine trae origine dalla morte di un paziente di 81 anni, Carmelo Cimino, risalente al 2015. Seminerio ha adesso 20 giorni a propria disposizione per presentare contro-deduzioni a difesa.
Finanziamento dall’assessorato Beni Culturali al Comune di Grotte
Il sindaco di Grotte, Alfonso Provvidenza, e l’assessore ai lavori pubblici, Tonino Caltagirone, annunciano che il Dipartimento regionale dei Beni Culturali ha approvato la graduatoria definitiva dei fondi Pac-Poc 2014/2020. Al Comune di Grotte sono stati assegnati 67.242 euro per lavori di riqualificazione alla villetta Collodi ed ai marciapiedi di Corso Garibaldi. Provvidenza e Caltagirone spiegano: “La proposta di intervento è stata presentata a seguito di indirizzo della Giunta comunale per una migliore fruizione dell’offerta turistico-culturale nelle aree di attrazione del Corso Garibaldi e della Villetta Collodi al fine di perseguire le finalità connesse al miglioramento delle condizioni del contesto urbano e del territorio”.
Franzo Bruno Statella di Spaccaforno nuovo presidente dell’Accademia di Studi mediterranei di Agrigento
Il dottor Franzo Bruno Statella di Spaccaforno, appartenente ad una delle famiglie più note della nobiltà siciliana, già dirigente della Merryll Lynch, è il nuovo presidente dell’Accademia di Studi mediterranei di Agrigento. Statella di Spaccaforno subentra all’avvocato Diego Galluzzo che, a fronte dei propri impegni personali e professionali, non ha potuto più rivestire l’incarico. L’Accademia ha anche un nuovo presidente del Comitato scientifico. Si tratta di monsignor Enrico Dal Covolo, che subentra al professor Vincenzo Fazio. L’elezione del nuovo presidente ed il cambio delle consegne sono avvenuti contestualmente nel corso dell’assemblea dell’Accademia svoltasi ad Agrigento, all’Hotel della Valle. All’assemblea ha presenziato anche l’arcivescovo emerito di Agrigento monsignor Carmelo Ferraro, mentre i nuovi vertici dell’Accademia sono stati presentati dalla presidente onoraria professoressa Assuntina Gallo Afflitto. Il nuovo presidente commenta: “Sono stato chiamato ad un impegno particolarmente importante. Pur essendomi già occupato in passato di associazioni culturali di prestigio, giudico un onore presiedere l’Accademia di Studi Mediterranei, un compito che coinvolgerà tutte le mie energie per portare avanti un percorso straordinario già brillantemente segnato dalla professoressa Assuntina Gallo Afflitto che ne ha fatto una delle istituzioni culturali più prestigiose del Mediterraneo”.
Migranti, un referendum a Lampedusa (video)
Stop al centro d’accoglienza, sì ad un ospedale nell’isola. A Lampedusa organizzato un referendum popolare. I dettagli dell’iniziativa.
Impennata del numero dei migranti pronti a salpare dalla Libia e dalla Turchia. Il parere degli esperti è che adesso che è stata superata la fase peggiore della pandemia, i viaggi potrebbero riprendere a ritmo elevato. Intanto, da
Lampedusa, la volontà di dire “Stop al centro d’accoglienza, sì ad un ospedale nell’isola”. Organizzato un referendum popolare dal Comitato spontaneo cittadino guidato dal duo Sperlazzo-Lucia. Domenica e lunedì prossimi si vota per dire basta all’hotspot e agli sbarchi. “In queste settimane – si legge in una nota – abbiamo portato avanti due rivendicazioni fondamentali per le isole Pelagie: la realizzazione di un ospedale sull’isola e il rispetto immediato dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) a Lampedusa e Linosa, la chiusura dell’hotspot e la fine dell’utilizzo di Lampedusa come piattaforma militarizzata per la gestione delle migrazioni. Abbiamo, in più di un’occasioni, chiesto alle istituzioni locali di avviare un confronto all’interno delle sedi di rappresentanza democratica locale; purtroppo però questo ci è stato più volte negato. – si legge ancora – Riteniamo sia necessario che tutta la popolazione partecipi attivamente alla vita democratica della comunità. Per questo abbiamo indetto una consultazione popolare sul tema delle migrazioni, per dare voce alla reale opinione degli abitanti di Lampedusa. Non è nostra intenzione ignorare la gravità del problema migratorio. Riteniamo però che, a partire dalla rivendicazione dei diritti e della serenità per i lampedusani, possa iniziare un percorso di messa in discussione dell’intera governance delle migrazioni: a partire dall’intervento sulle cause che spingono migliaia di persone a lasciare il proprio paese nelle condizioni a cui abbiamo assistito in questi anni, fino alla regolarizzazione dei viaggi, superando così le attuali normative nazionali ed europee, con particolare attenzione al tema dei diritti dei lavoratori, comunitari ed extracomunitari”.
Si potrà votare da lunedì 15 giugno a domenica 21 giugno in piazza delle Libertà dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 18 alle 20. Si voterà in maniera anonima, a partire dai 16 anni.
Marijuana, arrestato “coltivatore diretto” a Campobello di Licata
Alitalia, “stucchevole” la polemica in Sicilia (video)
Il taglio dei voli su Trapani Birgi da parte di Alitalia: il viceministro ai Trasporti, Giancarlo Cancelleri smorza le polemiche. L’intervento.
In Sicilia si è scatenato un putiferio allorchè la compagnia aerea di bandiera, l’Alitalia, ha cancellato i voli su Trapani Birgi, da Milano e da Roma, anche nei casi di biglietti già venduti. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha ritenuto ciò uno schiaffo, e ha invocato, fiducioso, l’intervento del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Prima che intervenisse Conte è intervenuto, forse perché incaricato dallo stesso Conte, il viceministro siciliano ai trasporti, Giancarlo Cancelleri, che ha definito la polemica insorta sul caso “Trapani” una polemica stucchevole, laddove stucchevole significa fastidiosa, tediosa, che annoia. E perché? “Perché – spiega il leader del Movimento 5 Stelle in Sicilia – non esiste un caso ‘Trapani’. Semmai c’è un caso Alitalia. La compagnia, infatti, ha riattivato solo il 30 per cento dei voli dopo il lockdown, e Birgi è solo uno degli scali che risentono di questo taglio. Alitalia ha ridotto anche i voli su Palermo e Catania. E non sta volando in diversi aeroporti. Mi dispiace che si speculi su una cosa importante come i collegamenti aerei della nostra regione che, come sappiamo, è molto sacrificata in questo senso perché non abbiamo alternative”. Tuttavia, il viceministro Cancelleri ha telefonato ai vertici di Alitalia, e riferisce: “Sì, ho chiamato, e mi hanno spiegato che in questo momento hanno tagliato le tratte meno remunerative. Non si può pretendere che con 10 persone a bordo voli un Boeing di 180 posti. Ma il ‘per sempre’ non esiste. La scelta è operata in questo momento, per il mese di luglio. Se si riuscirà, come si fa in altri Paesi, di riempire interamente l’aereo, i voli ripartiranno. Non è un problema legato a Trapani. Ad esempio, la Puglia ha un solo volo per Roma al giorno per ora”. Poi Giancarlo Cancelleri si proietta in prospettiva, e rilancia il traguardo della “continuità territoriale” della Sicilia, a lui tanto caro. E rammenta: “Dal primo novembre 2020 comincia la continuità territoriale. Trapani e Comiso si spartiranno 50 milioni di euro in tre anni. Inoltre ho presentato un emendamento che riguarda i piccoli aeroporti, per togliere l’addizionale comunale per tutto il 2020: se ne gioverebbero tra gli altri Trapani e Comiso. Questo significa lavorare per il territorio”. Poi il già candidato presidente della Regione spezza una lancia a favore dei polemisti, e rivela: “Ho chiesto al presidente dell’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, di spingere Alitalia ad attivare ancora più voli perché la domanda sta crescendo prima di quando si prevedeva. Alitalia non deve essere timida come non lo devono essere altri vettori che, peraltro, durante il lockdown non si sono visti. E l’unico vettore che ha garantito gli spostamenti in Sicilia è stato Alitalia”. Infine, a coloro che gli ricordano che Alitalia per tanti anni è stata ricapitalizzata con i soldi dei contribuenti italiani, Cancelleri replica: “Già, è vero che ad Alitalia diamo un sacco di soldi pubblici. Questo governo sta cercando di mettere fine a decenni di sperperi di denaro, con una compagnia assolutamente nuova. Vogliamo che diventi una compagnia di bandiera come non è più da tanto tempo”.