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Guasto al Voltano, disagi idrici nell’Agrigentino

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Disfunzioni nell’erogazione dell’acqua in alcuni Comuni della provincia di Agrigento, a causa di guasti lungo la condotta idrica gestita dal Consorzio del Voltano. La zona interessata è compresa in contrada Mulinazzo, a Santo Stefano di Quisquina. E ciò blocca l’erogazione a danno di Agrigento, nelle frazioni di Giardina Gallotti e Montaperto, poi Sant’Angelo Muxaro, Joppolo, San Biagio Platani, Raffadali e Santa Elisabetta. E’ invece ridotta la fornitura idrica per Agrigento ma solo nelle frazioni di Fontanelle e San Michele, e poi anche per Aragona, Comitini, Porto Empedocle e Favara. I tecnici di Girgenti Acque sono a lavoro per ripristinare il guasto.

Nettezza urbana ad Agrigento, Hamel replica a Di Natali (video)

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Nello Hamel

Nello Hamel
L’assessore comunale all’Ecologia di Agrigento, Nello Hamel, interviene in replica a quanto affermato martedì scorso al Videogiornale di Teleacras dal professore ed ex assessore comunale a Canicattì, Enzo Di Natali, che ha puntato il dito contro il servizio di spazzamento e decespugliamento delle strade di Agrigento, ritenendolo carente. L’intervista ad Hamel è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

“Spiagge San Leone”, Di Rosa replica all’assessore Hamel (video)

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Pulizia delle spiagge ad Agrigento, servizio salvataggio, e misure anti – covid: in proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda un intervento video al coordinatore del movimento Mani Libere, Giuseppe Di Rosa, in replica a quanto dichiarato ieri dall’assessore Hamel.

Saldi dal primo luglio (video)

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I saldi in Sicilia dal primo luglio. Accordo tra governo e associazioni di categoria. L’assessore regionale Turano: “Riattivare il circolo virtuoso per aiutare l’economia”.

L’emergenza Coronavirus ha stravolto ogni ambito della nostra vita e anche le modalità di fare shopping. Dall’inizio della pandemia gli acquisti online sono aumentati dell’80%. Con il ritorno alla normalità, dopo l’apertura dei negozi nella Fase 2, è stato programmato anche l’inizio dei saldi estivi. In Sicilia partiranno già dal prossimo primo luglio, a differenza del resto d’Italia, che partirà dal primo di agosto. Posticipare i saldi ad agosto è una scelta per consentire ai negozianti di recuperare le vendite a prezzo pieno mancate a causa del lockdown. La Regione Siciliana scegliendo la data del primo luglio si discosta dall’indirizzo comune approvato dalla Conferenza delle Regioni. La decisione è stata presa dall’assessore regionale alle Attività produttive Mimmo Turano dopo un confronto con le associazioni di categoria. “La data del primo luglio – spiega l’assessore – è il frutto di un’attenta valutazione fatta con le associazioni del mondo del commercio delle specifiche esigenze del nostro territorio. Lo scopo è di riattivare il circolo virtuoso dei consumi prima che i siciliani vadano in vacanza e di sfruttare l’arrivo dei turisti nel mese di luglio”.
La Sicilia non è la sola ad aver scelto questa data, anche nel Lazio saldi “liberi” dal primo luglio. Turano dichiara – “noi manteniamo la data che avevamo indicato prima dell’emergenza Covid-19 perché riteniamo sia urgente far ripartire i consumi ma anche evitare il caos dei maxi-sconti prima dei saldi estivi”. Saranno saldi estivi in sicurezza – dice l’assessorato – i commercianti dovranno rispettare tutte le norme: distanziamento sociale e uso dei dispositivi di sicurezza. “Abbiamo scelto di dare più tempo per i saldi estivi per diluire le presenze ed evitare i cosiddetti black friday e gli assembramenti che questi notoriamente determinano” conclude Turano.

‘Bonino Pulejo’ di Messina, Tar: “Legittima l’aggiudicazione di una fornitura”

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L'avvocato Girolamo Rubino

L’avvocato Girolamo Rubino
Con bando di gara ritualmente pubblicato, l’IRCCS – Centro Neurolesi “Bonino Pulejo” di Messina – nel 2018, aveva indetto una procedura aperta per l’affidamento della fornitura di “n. 1 tomografo assiale computerizzato da 256 slice e workstation indipendente”, con un importo a base d’asta di € 1.350.000,00, a cui partecipavano il raggruppamento “PHILIPS S.p.A.”, poi risultato aggiudicatario della suddetta fornitura, e la società “GE M.S.I. S.p.A.”, seconda classificata in graduatoria, entrambi con sede legale in Milano.
Quest’ultima, con successivo ricorso proposto innanzi al T.A.R. Sicilia, sezione staccata di Catania, agiva in giudizio contestando l’asserita illegittima ammissione alla procedura della predetta società in ragione di una ritenuta non conformità dell’apparecchiatura offerta rispetto ai requisiti minimi indicati dal capitolato di gara, oltre che l’asserita illegittima attribuzione dell’ulteriore punteggio assegnato alla stessa per il sub requisito di “elevata risoluzione spaziale” della strumentazione fornita dalla società aggiudicataria.
La società “GE M.S.I. S.p.A.” chiedeva, pertanto, l’annullamento dell’aggiudicazione disposta in favore della società aggiudicataria.
Si costituiva in giudizio, l’IRCCS – Centro Neurolesi “Bonino Pulejo”, quale società appaltante, in persona del Direttore Generale Dott. Vincenzo Barone, per resistere al ricorso e sostenere la legittimità degli atti di gara, , con il patrocinio dell’Avv. Girolamo Rubino, eccependo preliminarmente l’irricevibilità del ricorso per violazione del termine di cui all’art. 120 comma 2bis del c.p.a. (c.d. rito super accelerato) in quanto proposto oltre il termine di 30 gg dall’adozione del provvedimento di ammissione della società aggiudicataria; nonché, in ogni caso, il rigetto integrale del ricorso in quanto volto a sindacare una decisione della stazione appaltante adottata nell’esercizio della propria discrezionalità tecnico-valutativa, come tale, insindacabile in via giurisdizionale, se non in presenza di macroscopiche illegittimità e incongruenze non riscontrabili nella fattispecie.
Quanto al merito delle censure, inoltre, l’avv. Rubino, nel ribadire la legittimità degli atti di gara, assumeva in particolare la piena conformità dell’apparecchiatura offerta dalla concorrente società aggiudicataria, controinteressata nel giudizio, rispetto ai requisiti minimi richiesti dalla lex specialis, oltre alla piena correttezza delle modalità di calcolo adottate dalla medesima società per dimostrare il possesso del requisito di “elevata risoluzione spaziale” dello strumento fornito.
Stante la complessità delle questioni tecniche sottoposte al vaglio dell’Organo giudicante, il T.A.R. Catania disponeva una verificazione e, dopo una serie di sostituzioni disposte a causa dell’impossibilità di svolgimento dell’incarico da parte dell’Università degli Studi di Catania e della successiva domanda di ricusazione formulata dalla contro interessata, l’incarico veniva conferito al Direttore del Dipartimento di Scienze di Base e Applicate per l’Ingegneria dell’Università “La Sapienza” di Roma che delegava il Prof. Luigi Palumbo, professore ordinario di Fisica Sperimentale, dalla cui relazione di verificazione emergeva la sostanziale conformità dello strumento offerto dalla società aggiudicataria rispetto ai requisiti richiesti dal capitolato.
Inoltre, in linea con le tesi addotte dall’avv. Rubino, il verificatore confermava la sostanziale corrispondenza fra l’unità di misura richiesta dal capitolato per l’attribuzione del punteggio per il sub criterio “Elevata risoluzione spaziale (mm)” e l’unità di misura indicata, a tale riguardo, dalla società aggiudicataria in pl/cm, con conseguente legittima attribuzione del relativo punteggio.
I giudici amministrativi, dunque, aderendo alle risultanze formulate nella relazione di verificazione, hanno pertanto respinto il ricorso presentato dalla società “GE M.S.I. S.p.A.”, seconda classificata, e condannato quest’ultima al pagamento delle spese di giudizio, riconoscendo, per l’effetto, la legittimità dell’intera procedura di gara avviata dal Direttore Generale Dott. Vincenzo Barone.

Sesso durante il Ramadan, medico agrigentino candidato sorvegliato speciale

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Rosa Maria Iraci

Rosa Maria Iraci
Il questore di Agrigento, Rosa Maria Iraci (nella foto), ha proposto alla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Agrigento l’applicazione della misura preventiva della sorveglianza speciale a carico di un medico agrigentino di 65 anni, appena rinviato a giudizio perché avrebbe costretto la moglie di 30 anni più giovane di lui a intrattenere rapporti sessuali durante il Ramadan. Lui, inoltre, avrebbe maltrattato lei aggredendola fisicamente e verbalmente, vessandola, umiliandola e impedendole di professare liberamente il suo credo religioso. Il medico, difeso dall’avvocato Fabio Inglima Modica, risponde di violenza sessuale, lesioni aggravate, porto ingiustificato di arma fuori dalla propria abitazione e maltrattamenti con l’aggravante dell’odio razziale.

Differenziata a Zingarello, istruzioni per l’uso

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L’assessore all’Ecologia del Comune di Agrigento, Nello Hamel, annuncia che sabato prossimo, 6 giugno, a Zingarello, dalle ore 9 alle ore 13, sarà attivo un gazebo allestito dalle imprese che si occupano della nettezza urbana ad Agrigento. Saranno distribuiti agli abitanti del quartiere i cinque mastelli e materiale informativo con il calendario della raccolta differenziata. Gli abitanti di Zingarello per ritirare i mastelli dovranno presentare una fotocopia del documento d’identità e sottoscrivere una dichiarazione già predisposta al gazebo.

Agrigento, i risvolti negativi della mancanza di responsabilità di Comune e Asp sul randagismo

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Ad Agrigento l’amministrazione comunale, dopo cinque anni di legislatura, dal 2015 al 2020, non ha ancora mantenuto la promessa elettorale di garantire la funzionalità del rifugio per i cani randagi in contrada Consolida. I tre assessori con la delega al randagismo, che si sono susseguiti nel corso del tempo, hanno tutti e tre promesso tale traguardo di civiltà ma hanno fallito tutti e tre. Il Comune paga una ingente quota annuale per il ricovero dei randagi al canile di Siculiana. Nel frattempo il servizio veterinario dell’Azienda sanitaria provincia dovrebbe provvedere costantemente alle sterilizzazioni per evitare il prolificare incontrollato. Il livello di qualità della vita ad Agrigento è pregiudicato anche da tale fattore. In alcuni sporadici casi, davvero pochissimi, i cani randagi sono aggressivi. Da ultimo un agente della Polizia penitenziaria, libero dal servizio, è stato costretto a ricorrere alle cure della Guardia medica di San Leone perché inseguito e morso ad una gamba da un cane nei pressi del Villaggio Peruzzo. E alcuni giorni addietro lo stesso è accaduto ad una donna a San Leone. Occorre maggiore assunzione di responsabilità da parte dell’Ufficio randagismo del Comune di Agrigento, da parte dell’assessore competente, da parte dell’Azienda sanitaria. Più volte abbiamo invocato ciò. Speriamo di averne riscontro al più presto.

Il gruppo folk “Città di Agrigento” in semifinale al “World folk vision” (video intervista)

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Il gruppo folk “Città di Agrigento”, fondato da Elia e Pasquale Milano e oggi diretto da Riccardo e Luca Cacicia e dalla moglie Letizia Sferrazza, è in semifinale ad un concorso mondiale di danza, il “World folk vision”, a cui hanno partecipato 3950 gruppi mondiali e ne sono stati selezionati 176 per la semifinale. Il presidente nazionale Aics, settore danza, Ranieri Manfrin, ha selezionato 10 gruppi italiani di vari settori, tra cui il “Città di Agrigento”. Per accedere alla finale bisogna votare. E per votare occorre accedere alla piattaforma al seguente link . Riccardo Cacicia lancia l’appello: “Per favore, registratevi e votate per noi. Grazie”.

“Saguto”, la difesa invoca l’assoluzione dell’ex prefetto di Palermo Cannizzo

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Francesca Cannizzo

Francesca Cannizzo
A Caltanissetta, al palazzo di giustizia, gli avvocati Giuseppe Dacquì e Carmelo Peluso hanno invocato l’assoluzione dell’ex prefetto di Palermo, Francesca Cannizzo, imputata insieme ad altre 15 persone nel processo sul cosiddetto “Sistema Saguto”. La Cannizzo, per la quale la Procura nissena ha chiesto 6 anni di carcere, è imputata di concussione in concorso con Silvana Saguto, in relazione all’assunzione di Richard Scamacca, nipote dell’ex prefetto di Messina Stefano Scamacca, nell’ambito dell’amministrazione giudiziaria retta da Alessandro Scimeca. Secondo la Procura, la Cannizzo avrebbe pressato per l’assunzione. I difensori, in base alle dichiarazioni di Alessandro Scimeca e alle intercettazioni, hanno sostenuto l’insussistenza della promessa dell’assunzione.