Domenica prossima, 16 febbraio, la settimanale giornata di raccolta del sangue, organizzata dall’Adas, si svolgerà dalle ore 8 alle 12 ad Aragona innanzi alla Parrocchia Madonna del Rosario e a Grotte in via Crispi. Ai donatori saranno recapitate le analisi del sangue.
Rapinarono il cellulare ad un nigeriano, due arresti ad Agrigento
Vertenza Fortè, chiesta la Cigs per i lavoratori. Nel frattempo dimissioni di massa
Nell’ambito della vertenza sindacale legata ai supermercati Fortè in Sicilia, la segreteria provinciale di Agrigento della Confsal, coordinata da Manlio Cardella, annuncia che a Catania, nei locali della Presidenza della Regione, in presenza dei dirigenti del Centro per l’impiego di Catania, dei commissari giudiziali della società Meridi e dei sindacati, è stato firmato l’accordo per chiedere la Cassa integrazione guadagni straordinaria per i 465 dipendenti dei punti vendita di tutta la Sicilia. La Cigs, come richiesto, se approvata, scatterà a decorrere dal 9 gennaio 2020, per l’intera durata di attività dei commissari straordinari. Nonostante l’accordo, a causa del problema delle mensilità arretrate non riscosse dai lavoratori sin dal mese di luglio 2019, essendo incerta la tempistica dell’erogazione dei benefici della Cassa integrazione, si sono registrate gravi dimissioni di massa dei lavoratori proprio al fine di percepire prima possibile un sostentamento economico che in questo caso è l’indennità di disoccupazione Inps. A seguito di quanto accaduto, la Confsal pone soprattutto alle parti politiche e di governo della Regione la necessità di una approfondita riflessione. Da ciò che si apprende dalla stampa, la crisi dei supermercati Fortè è da ascrivere non solo alla contrazione dei consumi ed alla crisi economica delle famiglie siciliane, ma anche e soprattutto all’ennesima speculazione di un gruppo imprenditoriale che indisturbato giocava con i destini di 467 lavoratori e delle rispettive famiglie.
Nel Parco della Valle dei Templi seminate 700 nuove piante arboree
Nel Parco della Valle dei Templi sono state seminate 700 nuove piante arboree da frutto. Si tratta di 350 pistacchi, 250 mandorle e 100 olivi, e poi oltre un centinaio tra lecci, carrubi, fichidindia e frutti minori vari, che, assieme a 200 esemplari (tra arbustive ed erbacee) della nuova collezione di piante medicinali ed aromatiche, raggiungono la ragguardevole cifra di mille esemplari. Il direttore del Parco dei Templi, Roberto Sciarratta, commenta: “L’attività di conservazione e manutenzione del pregiato patrimonio botanico e vegetale affidato alle cure del Parco è una importante priorità di questa Direzione. Il paesaggio della Valle, al pari di ogni sistema rurale, ha necessità continua di essere accudito. Le principali protagoniste, le piante, in quanto tali nascono e muoiono. Pertanto, se da un lato bisogna provvedere alla continua manutenzione dell’esistente, per assicurare le migliori condizioni di longevità, dall’altro bisogna via via provvedere a nuove piantumazioni per assicurare la più adeguata copertura vegetale in armonia con l’assetto estetico e la pregiata sua storia”.
Massimo Dagioni è il nuovo allenatore della Seap Dalli Cardillo Aragona
La Seap Dalli Cardillo Pallavolo Aragona ha ingaggiato un nuovo allenatore perché il tecnico Luca Secchi ha rassegnato le dimissioni da allenatore della prima squadra per motivi personali. La società ringrazia il tecnico sardo per il lavoro svolto e gli augura le migliori fortune in ambito professionale e umano. Il nuovo allenatore è Massimo Dagioni, che nella prima parte della stagione 2019/2020 ha allenato la Saugella Monza nel campionato di serie A1. E’ nato a Roma, 55 anni, è un tecnico esperto, vanta anche la vittoria dello scudetto in Tunisia e della Coppa nazionale con lo Sfax. Dagioni ha già diretto il primo allenamento con la sua nuova squadra e domani sabato esordirà in panchina contro il Palmi, al palasport Pippo Nicosia di Agrigento, alle ore 17, per la seconda giornata di ritorno del campionato di serie B1 femminile.
Giallo sui resti di un peschereccio rinvenuti a Torre Salsa (video)
L’associazione ambientalista MareAmico di Agrigento, coordinata da Claudio Lombardo, segnala, e documenta in foto e video, che sulla spiaggia di Torre Salsa, in territorio di Siculiana, sono stati rinvenuti i resti di un peschereccio italiano. Lombardo aggiunge: “Questa scoperta pone dei terribili interrogativi: come è arrivato lì, che fine ha fatto l’equipaggio, perchè nessuno ha denunciato la scomparsa di questo peschereccio?”…
Ravanusa, “I soldi delle carte d’identità a me e non al Municipio”
I Carabinieri, coordinati dalla Procura di Agrigento, hanno arrestato un impiegato al Comune di Ravanusa, di 54 anni, perché si sarebbe appropriato dei soldi ricavati dal rilascio delle carte di identità elettroniche. L’uomo è indagato di peculato e malversazione in danno di privati. Secondo normativa i cittadini pagano il dovuto sul rilascio delle carte d’identità tramite i conto correnti intestati al Municipio. L’impiegato avrebbe chiesto e ottenuto da alcuni utenti il pagamento diretto in contanti a lui. Le intercettazioni e le telecamere, piazzate dai Carabinieri della stazione di Ravanusa e della Compagnia di Licata, lo hanno incastrato documentando l’illecito incasso dei soldi. Il danno all’Erario si aggira intorno ai 30mila euro. Il 54enne è stato posto agli arresti domiciliari. L’indagine è stata coordinata dalla Sostituto Procuratore della Repubblica di Agrigento, Paola Vetro.
Un video operativo è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Sequestro di oltre 5 milioni di euro a carico di Giuseppe Burgio (video e interviste)
Su proposta del Questore di Agrigento, i giudici della sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Agrigento, nell’ambito dell’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale, hanno disposto il sequestro di beni, al fine della confisca, per 5 milioni e 247 mila euro, a carico dell’imprenditore Giuseppe Burgio, 56 anni, di Porto Empedocle, già “re dei supermercati”, condannato in primo grado il 14 maggio del 2018 ad 8 anni di reclusione per bancarotta fraudolenta da circa 50 milioni di euro. Il provvedimento è stato eseguito dal personale della sezione “Anticrimine” della Questura di Agrigento e dalla Guardia di Finanza. Il sequestro odierno comprende 5 immobili del valore complessivo, dichiarato agli atti del Registro, di 5 milioni e 247mila euro, ubicati ad Agrigento, Porto Empedocle, Palermo e Gela, tutti riconducibili alla HO.pa.f. srl. In particolare:
appartamento di 12 vani, nella via Minerva ad Agrigento;
appartamento di 5 vani, nella via Minerva ad Agrigento;
complesso immobiliare destinato a centro commerciale, denominato “Le Rondini”, in parte attivo in affitto di ramo di azienda, lungo la statale 115 a Porto Empedocle;
fabbricato incompleto con destinazione a centro commerciale, composto da sola struttura in cemento armato, nella via Venezia a Gela;
appartamento di 2 vani e terrazzo, nel Vicolo Morici 2, a Palermo, zona Ucciardone.
31 anni dopo forse la verità (video)
L’omicidio del poliziotto Nino Agostino e della moglie Ida Castelluccio: la Procura Generale di Palermo notifica tre avvisi di conclusione delle indagini.
Il poliziotto Antonino Agostino è stato ucciso a 28 anni di età insieme alla moglie, Ida Castelluccio, sposata un mese prima e incinta di due mesi, il 5 agosto del 1989, a Villagrazia di Carini, frazione di Carini, in provincia di Palermo. Al lungomare, Antonino e Ida sono stati intenti ad entrare nella villa di famiglia per festeggiare il compleanno della sorella di lui. I killer in motocicletta sono sbucati all’improvviso e hanno sparato sui due. I genitori di Antonino, uditi gli spari, corsero fuori dalla villa per soccorrere il figlio e la nuora. Inutile. Morti. Lui, lei, e il bimbo mai nato.