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Adas, donazione sangue ad Aragona e a Grotte

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Domenica prossima, 16 febbraio, la settimanale giornata di raccolta del sangue, organizzata dall’Adas, si svolgerà dalle ore 8 alle 12 ad Aragona innanzi alla Parrocchia Madonna del Rosario e a Grotte in via Crispi. Ai donatori saranno recapitate le analisi del sangue.

Rapinarono il cellulare ad un nigeriano, due arresti ad Agrigento

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Giovanni Minardi

Giovanni Minardi
I poliziotti della Squadra Mobile di Agrigento, diretta da Giovanni Minardi (nella foto), hanno arrestato in carcere Roberto Fragapane, 27 anni, già sorvegliato speciale, ed ai domiciliari Giuseppe Casà, 24 anni, entrambi ritenuti responsabili del reato di rapina aggravata in concorso. Domenica 12 gennaio un nigeriano sarebbe stato avvicinato da un’automobile con a bordo Fragapane e Casà, i quali avrebbero rapinato all’africano il telefono cellulare e poi sono fuggiti. Le indagini della Squadra Mobile, coordinate dalla Sostituto Procuratore Alessandra Russo, hanno permesso sia di individuare i soggetti autori della rapina, sia di risalire all’ultimo utilizzatore del telefono cellulare. L’apparecchio è stato sequestrato e riconsegnato al legittimo proprietario. E’ stato denunciato in stato di libertà un altro soggetto indagato del reato di ricettazione. La Squadra Mobile sottolinea che la collaborazione della vittima è essenziale alle indagini. Purtroppo tale contributo spesso manca in tanti altri casi in cui l’omertà caratterizza irragionevolmente le dichiarazioni delle persone offese.

Vertenza Fortè, chiesta la Cigs per i lavoratori. Nel frattempo dimissioni di massa

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Nell’ambito della vertenza sindacale legata ai supermercati Fortè in Sicilia, la segreteria provinciale di Agrigento della Confsal, coordinata da Manlio Cardella, annuncia che a Catania, nei locali della Presidenza della Regione, in presenza dei dirigenti del Centro per l’impiego di Catania, dei commissari giudiziali della società Meridi e dei sindacati, è stato firmato l’accordo per chiedere la Cassa integrazione guadagni straordinaria per i 465 dipendenti dei punti vendita di tutta la Sicilia. La Cigs, come richiesto, se approvata, scatterà a decorrere dal 9 gennaio 2020, per l’intera durata di attività dei commissari straordinari. Nonostante l’accordo, a causa del problema delle mensilità arretrate non riscosse dai lavoratori sin dal mese di luglio 2019, essendo incerta la tempistica dell’erogazione dei benefici della Cassa integrazione, si sono registrate gravi dimissioni di massa dei lavoratori proprio al fine di percepire prima possibile un sostentamento economico che in questo caso è l’indennità di disoccupazione Inps. A seguito di quanto accaduto, la Confsal pone soprattutto alle parti politiche e di governo della Regione la necessità di una approfondita riflessione. Da ciò che si apprende dalla stampa, la crisi dei supermercati Fortè è da ascrivere non solo alla contrazione dei consumi ed alla crisi economica delle famiglie siciliane, ma anche e soprattutto all’ennesima speculazione di un gruppo imprenditoriale che indisturbato giocava con i destini di 467 lavoratori e delle rispettive famiglie.

Nel Parco della Valle dei Templi seminate 700 nuove piante arboree

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Nel Parco della Valle dei Templi sono state seminate 700 nuove piante arboree da frutto. Si tratta di 350 pistacchi, 250 mandorle e 100 olivi, e poi oltre un centinaio tra lecci, carrubi, fichidindia e frutti minori vari, che, assieme a 200 esemplari (tra arbustive ed erbacee) della nuova collezione di piante medicinali ed aromatiche, raggiungono la ragguardevole cifra di mille esemplari. Il direttore del Parco dei Templi, Roberto Sciarratta, commenta: “L’attività di conservazione e manutenzione del pregiato patrimonio botanico e vegetale affidato alle cure del Parco è una importante priorità di questa Direzione. Il paesaggio della Valle, al pari di ogni sistema rurale, ha necessità continua di essere accudito. Le principali protagoniste, le piante, in quanto tali nascono e muoiono. Pertanto, se da un lato bisogna provvedere alla continua manutenzione dell’esistente, per assicurare le migliori condizioni di longevità, dall’altro bisogna via via provvedere a nuove piantumazioni per assicurare la più adeguata copertura vegetale in armonia con l’assetto estetico e la pregiata sua storia”.

Massimo Dagioni è il nuovo allenatore della Seap Dalli Cardillo Aragona

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La Seap Dalli Cardillo Pallavolo Aragona ha ingaggiato un nuovo allenatore perché il tecnico Luca Secchi ha rassegnato le dimissioni da allenatore della prima squadra per motivi personali. La società ringrazia il tecnico sardo per il lavoro svolto e gli augura le migliori fortune in ambito professionale e umano. Il nuovo allenatore è Massimo Dagioni, che nella prima parte della stagione 2019/2020 ha allenato la Saugella Monza nel campionato di serie A1. E’ nato a Roma, 55 anni, è un tecnico esperto, vanta anche la vittoria dello scudetto in Tunisia e della Coppa nazionale con lo Sfax. Dagioni ha già diretto il primo allenamento con la sua nuova squadra e domani sabato esordirà in panchina contro il Palmi, al palasport Pippo Nicosia di Agrigento, alle ore 17, per la seconda giornata di ritorno del campionato di serie B1 femminile.

Giallo sui resti di un peschereccio rinvenuti a Torre Salsa (video)

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L’associazione ambientalista MareAmico di Agrigento, coordinata da Claudio Lombardo, segnala, e documenta in foto e video, che sulla spiaggia di Torre Salsa, in territorio di Siculiana, sono stati rinvenuti i resti di un peschereccio italiano. Lombardo aggiunge: “Questa scoperta pone dei terribili interrogativi: come è arrivato lì, che fine ha fatto l’equipaggio, perchè nessuno ha denunciato la scomparsa di questo peschereccio?”…

Ravanusa, “I soldi delle carte d’identità a me e non al Municipio”

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I Carabinieri, coordinati dalla Procura di Agrigento, hanno arrestato un impiegato al Comune di Ravanusa, di 54 anni, perché si sarebbe appropriato dei soldi ricavati dal rilascio delle carte di identità elettroniche. L’uomo è indagato di peculato e malversazione in danno di privati. Secondo normativa i cittadini pagano il dovuto sul rilascio delle carte d’identità tramite i conto correnti intestati al Municipio. L’impiegato avrebbe chiesto e ottenuto da alcuni utenti il pagamento diretto in contanti a lui. Le intercettazioni e le telecamere, piazzate dai Carabinieri della stazione di Ravanusa e della Compagnia di Licata, lo hanno incastrato documentando l’illecito incasso dei soldi. Il danno all’Erario si aggira intorno ai 30mila euro. Il 54enne è stato posto agli arresti domiciliari. L’indagine è stata coordinata dalla Sostituto Procuratore della Repubblica di Agrigento, Paola Vetro.

Un video operativo è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Sequestro di oltre 5 milioni di euro a carico di Giuseppe Burgio (video e interviste)

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L'imprenditore Giuseppe Burgio

L’imprenditore Giuseppe Burgio

Su proposta del Questore di Agrigento, i giudici della sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Agrigento, nell’ambito dell’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale, hanno disposto il sequestro di beni, al fine della confisca, per 5 milioni e 247 mila euro, a carico dell’imprenditore Giuseppe Burgio, 56 anni, di Porto Empedocle, già “re dei supermercati”, condannato in primo grado il 14 maggio del 2018 ad 8 anni di reclusione per bancarotta fraudolenta da circa 50 milioni di euro. Il provvedimento è stato eseguito dal personale della sezione “Anticrimine” della Questura di Agrigento e dalla Guardia di Finanza. Il sequestro odierno comprende 5 immobili del valore complessivo, dichiarato agli atti del Registro, di 5 milioni e 247mila euro, ubicati ad Agrigento, Porto Empedocle, Palermo e Gela, tutti riconducibili alla HO.pa.f. srl. In particolare:
appartamento di 12 vani, nella via Minerva ad Agrigento;
appartamento di 5 vani, nella via Minerva ad Agrigento;
complesso immobiliare destinato a centro commerciale, denominato “Le Rondini”, in parte attivo in affitto di ramo di azienda, lungo la statale 115 a Porto Empedocle;
fabbricato incompleto con destinazione a centro commerciale, composto da sola struttura in cemento armato, nella via Venezia a Gela;
appartamento di 2 vani e terrazzo, nel Vicolo Morici 2, a Palermo, zona Ucciardone.

31 anni dopo forse la verità (video)

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Ida Castelluccio e Antonino Agostino

L’omicidio del poliziotto Nino Agostino e della moglie Ida Castelluccio: la Procura Generale di Palermo notifica tre avvisi di conclusione delle indagini.

Ida Castelluccio e Antonino Agostino

Il poliziotto Antonino Agostino è stato ucciso a 28 anni di età insieme alla moglie, Ida Castelluccio, sposata un mese prima e incinta di due mesi, il 5 agosto del 1989, a Villagrazia di Carini, frazione di Carini, in provincia di Palermo. Al lungomare, Antonino e Ida sono stati intenti ad entrare nella villa di famiglia per festeggiare il compleanno della sorella di lui. I killer in motocicletta sono sbucati all’improvviso e hanno sparato sui due. I genitori di Antonino, uditi gli spari, corsero fuori dalla villa per soccorrere il figlio e la nuora. Inutile. Morti. Lui, lei, e il bimbo mai nato.
Vincenzo Agostino e Augusta Schiera
Il padre di Nino Agostino, Vincenzo, non ha mai tagliato la barba dal giorno dell’omicidio del figlio, simboleggiando così l’attesa della verità. Ai funerali parteciparono i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Falcone ad un amico commissario, presente al funerale, confidò: “Io a quel ragazzo gli devo la vita”. Antonino Agostino è stato impegnato nelle indagini sul fallito attentato dell’Addaura contro Falcone. Il 21 giugno del 1989 alcuni agenti di scorta trovarono sulla spiaggia dell’Addaura, sotto la villa di Falcone, un borsone contenente 58 candelotti di tritolo. Forse Agostino scoprì particolari importanti sul borsone-bomba dell’Addaura ed è stato ucciso. Ebbene, altrettanto forse, l’attesa della verità, simboleggiata dalla barba del padre Vincenzo, è ad una svolta. Sono trascorsi 31 anni, e adesso il Procuratore Generale di Palermo, Roberto Scarpinato, ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini, anticamera della richiesta di rinvio a giudizio, ai boss Nino Madonia e Gaetano Scotto, e poi a Francesco Paolo Rizzuto, un amico del poliziotto assassinato. Secondo i magistrati, Rizzuto ha assistito al delitto, conosce dettagli utili per risalire agli esecutori ma ha taciuto e mentito. Rizzuto è indagato per favoreggiamento aggravato. Nino Agostino ufficialmente è stato un poliziotto in servizio alle Volanti del commissariato San Lorenzo. Lui, però, sotto traccia, sarebbe stato componente di una squadra speciale per la cattura dei superlatitanti. Lo scorso 27 gennaio, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo ha risposto no alla richiesta della Procura Generale di arresto di Nino Madonia, capo mandamento di Resuttana, e di Gaetano Scotto, boss dell’Acquasanta indicato da diversi collaboratori di giustizia come ponte tra Cosa Nostra e i Servizi segreti deviati. Secondo il Gip le dichiarazioni di alcuni pentiti nel merito dell’inchiesta non sono state sufficientemente riscontrate. Ecco perché il Procuratore Generale, Scarpinato, ha saltato l’ostacolo e ha notificato a Madonia e Scotto l’avviso di conclusione delle indagini. La madre di Antonino Agostino, Augusta Schiera, è morta lo scorso 28 febbraio 2019, e sulla sua tomba ha voluto che si scrivesse: “Qui giace Augusta Schiera, madre dell’agente Nino Agostino, una madre in attesa di giustizia, anche oltre la morte”.

Firetto: “Ok al progetto del parcheggio di interscambio in piazza Ugo La Malfa”

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Calogero Firetto

Calogero Firetto
Il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, annuncia che è stato approvato il progetto esecutivo del parcheggio di interscambio in piazza Ugo La Malfa. Si tratta del primo intervento attuativo del Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile di Agrigento, beneficiario di un finanziamento dell’assessorato regionale alle Infrastrutture di 477.254 euro. Firetto spiega: “Abbiamo intercettato un avviso finalizzato alla realizzazione di parcheggi per il decongestionamento dei centri urbani e l’interscambio con i sistemi di trasporto pubblico, la riduzione dell’inquinamento acustico e atmosferico e il risparmio energetico. Uno dei requisiti fondamentali era essere dotati di un Pums, lo studio di pianificazione strategica della città sotto il profilo della mobilità e dei trasporti, che individua gli obiettivi per i prossimi 20 anni e gli investimenti necessari per raggiungerli. La programmazione a lungo termine era stata trascurata dalle precedenti amministrazioni, poiché è mancata la sensibilità e l’attenzione alla città del futuro, così come la capacità di visione che avrebbe dovuto portare a scelte coraggiose già alla fine del secolo scorso. Le azioni a lungo termine non giovano alla propaganda proprio perché non sono visibili nell’immediato, ma sono quelle che determinano i reali cambiamenti”.