La settimanale giornata di raccolta del sangue, organizzata dall’Adas, si svolgerà domenica prossima, 22 luglio, dalle ore 8 alle 12:30, a Grotte, in via Ingrao, e a Palma di Montechiaro in Piazza Bonfiglio. Ai donatori saranno recapitate le analisi del sangue.
Palermo, falsi certificati agli immigrati, 9 arresti
A Palermo la Polizia e la Guardia di Finanza, coordinate dalla Procura della Repubblica, hanno sgominato un gruppo di ragionieri e dottori commercialisti, alcuni titolari di Caf, i centri di assistenza fiscale, che, in cambio di denaro, da un minimo di 200 a un massimo di 1000 euro a pratica, negli ultimi 4 anni avrebbero falsificato la documentazione di extracomunitari irregolari a Palermo. Con tali false certificazioni, gli stranieri hanno dichiarato redditi mai percepiti, oppure di avere diversi figli a carico e una moglie. Sono state eseguite 9 misure di custodia cautelare ai domiciliari per Gesualdo Meli, Antonino Di Majo, Gianfranco Ficano, Francesco Noto, Antonino Pisciotta, Paola Giannetto, Antonino Russo, Marco Celani e il poliziotto dell’ufficio immigrazione Salvatore Giacobbe che avrebbe sfruttato le sue conoscenze in Prefettura ed è il marito della titolare di un Caf di Castelvetrano. Vi sono altre 9 persone indagate, tra cui, con divieto di dimora a Palermo e obbligo di presentazione alla Questura tre volte alla settimana, Thayaraj Arulnesan, membro della Consulta delle culture del Comune di Palermo e a sua volta titolare di un Caf. Tutti rispondono di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di violazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero.
“Autori in Girgenti” ospita Christian Bartolomeo (video interviste)
Ad Agrigento, nell’ambito della rassegna letteraria “Autori in Girgenti estate 2018”, organizzata dal Sil Sicilia e dalla libreria “Il mercante di libri” di Agrigento, in piazza Purgatorio lungo la via Atenea, è stato presentato il libro di Christian Bartolomeo “Le quindici”, vincitore del prestigioso premio Rai “La giara d’argento”. Oltre l’autore sono intervenuti Enzo Alessi e Alessandro Accurso Tagano. Letture della giornalista Maria Giuseppina Terrasi. Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Licata, romeno scatenato contro la ex, arrestato
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Licata hanno arrestato un uomo originario della Romania. Lui, nottetempo, è entrato dentro l’abitazione della sua ex compagna assente da casa, ha spaccato i mobili e ha devastato dappertutto. I rumori hanno allarmato i vicini che hanno telefonato al 112. I Carabinieri hanno sorpreso in flagranza di reato il romeno, M F, sono le iniziali del nome, 36 anni, il quale, non solo si è opposto ai Carabinieri ma, accortosi del rientro a casa della donna, ha iniziato a inveire contro di lei minacciandola di morte e tentando di colpirla. Adesso il romeno è recluso nel carcere “Pasquale Di Lorenzo” ad Agrigento e risponde di violazione di domicilio, danneggiamento aggravato, minacce, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale.
“Rifiuti”, i Comuni condannati
Come secondo circolare diffusa dalla Regione a tutti i sindaci siciliani, i Comuni che non raggiungono almeno il 30% di raccolta differenziata, e quindi producono oltre il 70% di indifferenziato, entro il 31 luglio prossimo dovranno firmare, a proprie spese, i contratti con le società abilitate dalla Regione per la spedizione dei propri rifiuti fuori dalla Sicilia, a pena di decadenza dalla carica. Ebbene, in prossimità della scadenza del termine, la Regione ha ammonito i Comuni meno virtuosi ad adoperarsi. Nell’Agrigentino sono 10 i Comuni ammoniti, sotto il 30% di differenziata, e che, di conseguenza, sarebbero costretti a caricare di maggiori costi i cittadini contribuenti per sostenere le spese di spedizione dei rifiuti fuori Sicilia. Si tratta di Burgio, Camastra, Campobello di Licata, Canicattì, Favara, Lampedusa e Linosa, Licata, Naro, Palma di Montechiaro e Ravanusa. Gli stessi Comuni hanno facoltà di opporre delle contro-deduzioni alla Regione.
Sentenza “trattativa”, le motivazioni (video)
La Corte d’Assise di Palermo deposita le motivazioni della sentenza al processo Trattativa. “L’avvio del dialogo con Riina accelerò la strage di via D’Amelio”.
La Corte d’Assise di Palermo, presieduta da Alfredo Montalto, a latere Stefania Brambille, che lo scorso 20 aprile ha emesso sentenza di condanna al processo sulla presunta trattativa tra Stato e mafia all’epoca delle stragi, adesso ha depositato le motivazioni. Si tratta di 5252 pagine, e sono sintetizzabili così: dopo la strage di Capaci contro il giudice Falcone, alcuni Carabinieri del Ros contattano Vito Ciancimino, affinchè Ciancimino si rivolgesse a Riina per interrompere la strategia stragista contro lo Stato. Totò Riina se ne compiace, comprende che è un cedimento, a Giovanni Brusca racconta “si sono fatti sotto”, e per aumentare il prezzo progetta e anticipa il secondo botto, l’uccisione di Paolo Borsellino. Infatti, i giudici Montalto e Brambille scrivono: “L’improvvisa accelerazione che ebbe l’esecuzione del dottore Borsellino fu determinata dai segnali di disponibilità al dialogo pervenuti a Salvatore Riina attraverso Vito Ciancimino proprio nel periodo immediatamente precedente la strage di via D’Amelio. Non vi è dubbio che i contatti fra gli ufficiali dei Carabinieri Mori e De Donno con Vito Ciancimino, insieme ad altri accadimenti come la sostituzione del ministro dell’Interno, da Scotti a Mancino, potevano ugualmente essere percepiti da Salvatore Riina come ulteriori segnali di cedimento dello Stato, e quindi occasione di sviluppi positivi per l’organizzazione mafiosa nella misura in cui gli stessi ufficiali dei Carabinieri lo avevano sollecitato ad avanzare richieste a cui condizionare lo stop alla strategia di attacco frontale allo Stato”. Poi i giudici scavano più a fondo e aggiungono: “Ove non si volesse pervenire alla conclusione che Riina abbia deciso di uccidere Borsellino temendo la sua opposizione alla trattativa, quell’invito al dialogo pervenuto dai Carabinieri attraverso Vito Ciancimino costituisce un sicuro elemento di novità che può certamente avere determinato l’effetto dell’accelerazione dell’omicidio di Borsellino, con la finalità di approfittare di quel segnale di debolezza proveniente dalle istituzioni dello Stato e di lucrare maggiori vantaggi con l’efferata violenza della strage di via D’Amelio. E anche la possibilità che Paolo Borsellino si sarebbe opposto alla trattativa trae fondamento dal fatto che, secondo quanto riferito dalla moglie Agnese, Borsellino, poco prima di morire, le aveva accennato a contatti tra esponenti infedeli delle istituzioni e mafiosi”. Ancora secondo la Corte d’Assise un ruolo importante sarebbe stato svolto anche da Marcello Dell’Utri. E i giudici scrivono: “Con l’apertura alle esigenze dell’associazione mafiosa Cosa nostra, manifestata da Dell’Utri nella sua funzione di intermediario dell’imprenditore Silvio Berlusconi, nel frattempo sceso in campo in vista delle politiche del 1994, si rafforza il proposito criminoso dei vertici mafiosi di proseguire con la strategia ricattatoria iniziata da Riina nel 1992”.
Ecco il Giovaninfesta 2018 (video)
Ad Agrigento, nei locali della Curia Arcivescovile, si è svolta la conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2018 del Giovaninfesta, che si svolgerà il prossimo 4 agosto a Santo Stefano di Quisquina. Inoltre, il direttore del Centro per i Giovani, don Gero Manganello, ha tracciato le tappe del cammino interdiocesano verso Palermo, prima di partecipare a Roma all’incontro con Papa Francesco in occasione del Sinodo dei giovani.
Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Foce Fiume Akragas, dopo le anatre muoiono i pesci!
Ad Agrigento, dopo la moria delle anatre alla foce del fiume Akragas, i signori veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, dopo tante segnalazioni da parte di residenti e non, hanno prelevato un esemplare e lo hanno condotto, almeno così si è appreso, all’Istituto zoo-profilattico di Palermo per l’esame alla ricerca della causa della morte. Ciò è accaduto quasi due settimane addietro. E finora nessuno, tra Azienda sanitaria e amministrazione comunale, si è premurato di comunicare alla città di Agrigento se l’esame è stato compiuto e quale sia l’esito. Bene, congratulazioni sempre ai lor signori. Nel frattempo, ancora i residenti alla foce del fiume Akragas hanno rilevato, e documentato in fotografia, un’altrettanto anomala moria di pesci. Tanti pesci galleggiano morti o giacciono morti sulla sponda del fiume Akragas verso la foce, luogo peraltro frequentato da tante famiglie e bambini. I signori competenti dell’Azienda sanitaria e del Comune di Agrigento, pagati dai cittadini contribuenti, intervengano con serietà, praticando gli esami tossicologici e le doverose ricerche al fine della tutela della salute umana e della fauna.
“Depistaggio”, Borsellino e Fava (video interviste)
Fiammetta Borsellino, figlia del giudice Paolo, è stata ascoltata in Commissione regionale antimafia: “Ci sono tante persone che devono dare spiegazioni e nessuna delle persone interessate ce ne ha date. Il depistaggio iniziò subito, dalle indagini affidate a un appartenente al Sisde e ad una Procura impreparata”.
La Commissione regionale antimafia, presieduta da Claudio Fava, ha dunque ascoltato Fiammetta Borsellino. Le parole di Fava: “Resta traccia di quello che è successo: tra il ’92 e il ’94 si è assistito al più clamoroso depistaggio che la storia della Repubblica ricordi. Per questo chiederemo agli attuali responsabili dell’intelligence cosa è accaduto tra il ’92 e il ’94”.
Le interviste a Fiammetta Borsellino e a Claudio Fava sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Elio Di Bella sulla frana del 19 luglio 1966 (video)
Ricorre oggi, 19 luglio 2018, il 52esimo anniversario della frana che nel 1966 sconvolse il centro storico della città di Agrigento, mutandone il destino futuro, come conferma (anche al Videogiornale di Teleacras in onda oggi) il professor Elio Di Bella al microfono del sito “Il centro storico di Agrigento”, a cura di Mattias Lo Pilato e di Sandro Capizzi…