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Mattarella per Dalla Chiesa a Palermo

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Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha commemorato a Palermo il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, assassinato dalla mafia 35 anni addietro, il 3 settembre 1982, insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente di Polizia Domenico Russo, medaglia d’oro al valor civile alla memoria. Il capo dello Stato ha deposto una corona di alloro sotto la lapide in via Isidoro Carini, in presenza dei figli del prefetto, Nando, Rita e Simona Dalla Chiesa, il ministro dell’interno Marco Minniti, il presidente del Senato Piero Grasso, il comandante generale dell’ Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette, il prefetto di Palermo, Antonella De Miro, il questore Renato Cortese, il sindaco Leoluca Orlando, il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, e il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Giovanni Ardizzone. Anche la moglie Filomena e i figli, Dino e Toni, dell’agente Domenico Russo, hanno partecipato alla commemorazione dell’anniversario dell’eccidio. Il video della deposizione della corona è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

“Regionali”, istruzioni per l’uso

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I deputati a Sala d’Ercole non sono più 90 ma, a seguito della legge costituzionale numero 2 del 2013, sono 70. Ed ecco perché l’Ufficio elettorale della Regione Sicilia ha appena elaborato una tabella che ridisegna la distribuzione dei seggi per l’elezione dei deputati dell’Assemblea regionale nelle nove province. La tabella adesso è allegata al decreto che attende la firma del presidente della Regione Rosario Crocetta. Ed è una bussola che orienta nell’attribuzione dei seggi per ciascuna provincia, compresi i resti, con esattezza. Per elaborare la tabella è stata divisa la cifra della popolazione residente in ciascuna circoscrizione provinciale con il quoziente fisso 80.692. E tale quoziente è stato ottenuto dividendo per 62 la cifra della popolazione residente nella regione secondo l’ultimo censimento ufficiale nel 2011. E perché 62? Perché saranno 62 i deputati eletti con il sistema proporzionale. Poi, nel cosiddetto “listino”, che è la lista regionale del candidato presidente, vi saranno 7 candidati deputati che, se vince il candidato presidente a cui sono legati, sono eletti tutti. Dunque, sono 62 più 7 uguale 69. L’ultimo seggio, il 70esimo, spetta di diritto al candidato presidente secondo classificato. E poi, nell’ambito dell’attribuzione dei seggi, le province con la maggiore attribuzione dei seggi sono le tre a cui corrispondono le città metropolitane, quindi Palermo, Catania e Messina. A Palermo spettano 16 seggi, a Catania 13 e a Messina 8. E poi, ad Agrigento 6 (e prima della modifica sono stati 7), a Siracusa e a Trapani 5, a Ragusa 4, a Caltanissetta 3, e ad Enna 2 seggi. Attenzione: partecipano alla distribuzione dei seggi solo le liste che abbiano superato lo sbarramento del 5% a livello regionale. Inoltre, anche se liste minori inseguano e raggiungano il 5%, non è un automatismo lo scatto dei seggi in ciascuna provincia, perché poi la ripartizione assegna priorità alle tre province metropolitane, quindi Palermo, Catania e Messina, e poi alle altre secondo il calcolo dei resti. Ancora ad esempio e più nel dettaglio: una lista minore, che raggiunga il 5% in Sicilia, potrebbe non ricevere alcun seggio nella provincia di Agrigento o di altre restanti ed esposte al calcolo dei resti.

Si incatenò innanzi alla Prefettura, annullata informativa antimafia

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La società C.F. è una società a conduzione familiare che si occupa prevalentemente di produzione di carpenteria metallica e della relativa fornitura nell’ambito di contratti pubblici e privati. Tale attività viene svolta all’interno di uno stabilimento industriale realizzato grazie ad un contributo in conto impianti erogato dal Ministero dello Sviluppo Economico e ad un contratto di mutuo stipulato con IRFIS Finsicilia. NEL 2013 la detta società chiedeva alla Prefettura di Agrigento la propria iscrizione nella White List, ossia nella lista concernente l’elenco delle imprese non soggette ad infiltrazioni mafiose. La Prefettura esitava negativamente tale istanza in considerazione dei contenuti dell’informativa antimafia resa poco prima dalla Prefettura medesima. Informativa, quest’ultima, fondata esclusivamente sul presunto collegamento esistente tra la società C.F. ed altra società, la S. srl, destinataria, a sua volta, di un’informativa prefettizia interdittiva. In particolare la Prefettura aveva ritenuto di poter ravvisare un collegamento tra le due società per il fatto che il Direttore Tecnico della società C.F., ingegner L.P., partecipava con un quota nominale di euro trentamila al capitale sociale della società S.; e tutto ciò senza tenere conto del fatto che quando l’ingegnere L.P. ha assunto la partecipazione al capitale sociale della società S. quest’ultima appariva immune da misure interdittive, e che comunque l’ingegnere L.P. aveva da tempo dismesso la propria quota di partecipazione nell’altra società .La società C.F. proponeva allora un ricorso giurisdizionale, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Leonardo Cucchiara, contro il Ministero dell’Interno, per l’annullamento , previa sospensione, dell’informativa antimafia, atteso il rischio di tracollo finanziario della società, in considerazione del fatto che le banche avevano disposto la revoca dei fidi concessi ;il CGA accoglieva la richiesta cautelare avanzata dagli avvocati Rubino e Cucchiara, invitando il Prefetto di Agrigento a riesaminare la situazione. Nelle more l’Amministrazione prefettizia emetteva una nuova informativa antimafia in ragione dell’operazione societaria con cui l’ingegnere L,P, aveva dismesso la propria quota di partecipazione al capitale della società S.; si sarebbe trattato, ad avviso della Prefettura, di un’operazione fittizia, in quanto non accompagnata da alcun effettivo pagamento di denaro da parte degli acquirenti. Anche tale nuovo provvedimento veniva impugnato dagli Avvocati Rubino e Cucchiara mediante motivi aggiunti di ricorso, con nuova richiesta cautelare; anche in questo caso il CGA accoglieva la richiesta cautelare avanzata dai difensori atteso che ” i motivi che dovrebbero giustificare la natura asseritamente fittizia della denunciata operazione di dismissione delle quote societarie non sembrano dotati del necessario grado di univocità e congruenza”.Da ultimo, esaminando il merito della controversia, il CGA ha ritenuto fondati i motivi di ricorso formulati dagli Avvocati Rubino e Cucchiara, non avendo l’Amministrazione illustrato compiutamente le ragioni per le quali il pagamento simulato del corrispettivo della cessione delle quote potesse essere considerato un indice obiettivo dell’esistenza di un tentativo di infiltrazione mafiosa; richiamando un orientamento giurisprudenziale del Consiglio di Stato secondo cui ” non è vero che qualsiasi contatto instauratosi tra l’impresa interdetta ed un’altra impresa debba di per sé costituire una presunzione assoluta di pericolo di permeabilità mafiosa, ma è necessario che la natura, la consistenza ed i contenuti della modalità di collaborazione tra le due imprese siano idonei a rivelare il carattere illecito dei legami stretti tra i due operatori economici”.Ed ancora il CGA ha ritenuto fondata la censura formulata dai difensori secondo cui ” la motivazione del provvedimento conclusivo non può mai basarsi su semplici sospetti e non deve mai prescindere dall’evidenziare gli elementi obiettivi e soggettivi delle condotte su cui si fonda il giudizio”; nè è stato indicato alcun elemento di fatto o evidenziata alcuna condotta da cui desumere che il direttore della società C.F. abbia subito pressioni o condizionamenti da parte della società S. Pertanto il CGA ha ritenuto il provvedimento interdittivo impugnato insufficientemente motivato e lo ha annullato; per effetto della sentenza resa dal CGA la società C.F. potrà mantenere la sua iscrizione alla White list, ossia alla lista concernente l’elenco delle imprese non soggette ad infiltrazione mafiosa.

L’avvocato Girolamo Rubino

Piera Loiacono: “Liste in tutti i collegi e nessun ticket”

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La candidata alla presidenza della Regione, Piera Loiacono, annuncia che non si presterà a eventuali ticket con altri candidati presidente della Regione, e che saranno presentate liste in tutti i collegi, “che saranno espressione delle diverse comunità, dei territori e che saranno composte da giovani, donne, lavoratori e amministratori locali che hanno creduto nel nostro progetto politico”. Piera Loiacono aggiunge: “L’ammucchiata politica del centro destra di queste ore e l’assoluta divisione nel centro sinistra, rafforzano sempre di più la nostra convinzione di andare avanti nella nostra proposta di rinascita della Sicilia, contro coloro che hanno affossato la Sicilia e quindi non basta adesso un tocco di vernice per ridare loro verginità e far dimenticare i disastri che hanno creato”.

Massicci interventi anti terrorismo e immigrazione clandestina

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A seguito dell’attentato a Barcellona, la Polizia, impiegando 3500 poliziotti ogni giorno, ha condotto in tutta Italia tra il 28 e il 30 agosto una massiccia operazione antiterrorismo. Sono stati controllati 27.043 furgoni in prossimità dei centri storici delle città. Sono stati 24 gli arresti (la maggior parte per reati connessi alla droga) e 114 le persone denunciate. Sono 157 i mezzi sequestrati e 1.240 le contravvenzioni.

Nel frattempo, nell’Agrigentino, i Carabinieri della Compagnia di Agrigento e delle Stazioni di Lampedusa, Linosa e Siculiana, hanno intercettato e denunciato alla Procura della Repubblica di Agrigento, per il reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato, 92 tunisini sbarcati a Linosa, 10 tunisini sbarcati a Lampedusa, 5 tunisini e 3 marocchini sbarcati a Torre Salsa a Siculiana. Sono state sequestrate 5 barche in legno, lunghe circa 10 metri, utilizzate dai migranti per raggiungere le coste agrigentine.

E un uomo di Realmonte, I C sono le iniziali del nome, 37 anni, è stato denunciato per furto aggravato allorchè è stato sorpreso dai Carabinieri a bordo di un gommone trainante una barca dei migranti abbandonata sulla costa.
Ed è stato arrestato un tunisino di 20 anni per violazione del divieto di reingresso nel territorio italiano.

Confael e Usb Agrigento sottoscrivono un patto d’azione comune

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Il segretario provinciale del sindacato Confael di Agrigento, Manlio Cardella, e il segretario provinciale del sindacato Usb di Agrigento, Aldo Mucci, hanno sottoscritto un patto d’azione “per – affermano – attuare una nuova e più efficace lotta che rimetta i lavoratori ed il lavoro al centro delle politiche economiche. Intendiamo riaffermare nella società agrigentina, ed in ogni luogo di lavoro, la centralità del lavoratore ed il valore dell’autonomismo sindacale, puntando all’occupazione ed al rispetto dei diritti contrattuali e salariali, e alla sicurezza sul lavoro. Puntiamo alla costruzione di un sindacalismo di classe, generale e di massa, indipendente dal potere, per fornire al mondo del lavoro uno strumento capace di ribaltare i rapporti di forza tra impresa e sindacato in favore dei diritti dei lavoratori”.

Agrigento, Gibilaro: “Ordinanza ‘rifiuti stranieri’ non è esecutiva”

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Gerlando Gibilaro

Come annunciato, e pubblicato ieri, il sindaco di Agrigento, Firetto, ha emesso una ordinanza che vieta il conferimento dei rifiuti ad Agrigento ai non residenti, e impone multe ai trasgressori da 25 a 500 euro. In proposito il consigliere comunale di Agrigento, Gerlando Gibilaro, si è rivolto al sindaco e al segretario del Comune, Pietro Rizzo, e ha segnalato “che – afferma Gibilaro – di tale ordinanza non vi è traccia nell’albo pretorio del Comune”. Il consigliere Gibilaro aggiunge: “Non essendo stata pubblicata all’albo pretorio della casa comunale, l’ordinanza in questione non è esecutiva. Chiedo quindi a Firetto e a Rizzo di verificare il supporto legislativo della stessa ordinanza”.

Montalbano prossimo all’insediamento nel Cnel

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Giuseppe Montalbano

Giuseppe Montalbano
Ai primi di ottobre si insedierà al Cnel, il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, l’agrigentino di Sciacca, Giuseppe Montalbano, attuale vice presidente nazionale della Cna, la Confederazione artigianato, piccole e medie imprese. Lo stesso Montalbano afferma: “Ringrazio quanti in queste ore stanno manifestando stima e apprezzamenti nei miei confronti, ne sono ovviamente lusingato, ma sono altrettanto consapevole che l’impegno sarà gravoso e di grande responsabilità. E’ un riconoscimento all’intero sistema Cna, il cui operato ha prodotto, negli ultimi anni, importanti e significativi risultati grazie ad un efficace gioco di squadra e ad una incisiva e proficua rete di interlocuzioni con le istituzioni e con il territorio. Lo spirito di servizio alimenterà anche in questa nuova esperienza. Cambierà il ruolo ma non la missione, che resterà quella di aiutare e di sostenere, seppur da altre latitudini, le associazioni di categoria e le imprese nel percorso di crescita” – conclude Giuseppe Montalbano.

Pagano: “Musumeci sia discontinuo con i governi precedenti”

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Alessandro Pagano

Il deputato Alessandro Pagano, segretario regionale ‘Noi con Salvini’ per la Sicilia occidentale, interviene a seguito della presentazione ufficiale e unitaria del centrodestra di Nello Musumeci candidato presidente della Regione Sicilia, e afferma: “Siamo in prima linea nel portare avanti il progetto vincente di una persona integerrima, onesta e con una prospettiva ben chiara di governo, già dimostrata dalle precedenti esperienze politiche. Allo stesso tempo ‘Noi con Salvini’ chiede a Musumeci una forte discontinuità con i governi precedenti e, in particolare, uno stile diverso rispetto al centrodestra del passato. Se il centrodestra ha alternato successi clamorosi a debacle eclatanti si deve interrogare e guardarsi allo specchio. Se sarà capace di fare mea culpa allora vuol dire che ci sarà stata una ‘maturazione’. Musumeci sarà garante non solo nei confronti dei siciliani ma anche nei confronti dei partiti rispetto a quella modalità di gestione”.

Sgarbi annuncia che si candida a presidente della Regione Sicilia

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Il critico d’arte Vittorio Sgarbi annuncia la propria candidatura alla Presidenza della Regione Sicilia, e afferma: “Mi candido come Governatore, è ufficiale. Corro da solo, non ho bisogno dell’appoggio di nessuno. Il mio obiettivo é vincere. Io sono io, gli altri chi sono? Al di là del fatto che uno sia una persona considerevole, ditemi chi è Micari? Di me si sa tutto, di Micari cosa si sa? E di Musumeci? Chi lo conosce Musumeci? Al massimo si sa che ha il pizzetto. E di Armao cosa si sa? Occorrerà che uno sia qualcosa per fare il presidente della Regione oppure mettiamo uno lì a caso perchè la gente non sa distinguere un uomo da un gatto? Forse correndo da solo non potrò vincere, però mi sembra che un siciliano votando Sgarbi sa cosa vota. Cancelleri non è stato capace neanche di laurearsi. Grillo sta smobilitando, perderà”.