I consiglieri comunali di Agrigento del gruppo Uniti per la città, Gerlando Gibilaro, Angelo Vaccarello, Marco Vullo e Giuseppe Picone, invocano la nomina di un Commissario Regionale al Comune di Agrigento “perché – affermano – il sindaco Firetto non ci consente di esercitare le nostre attività di controllo. Numerose interrogazioni, regolarmente protocollate all’Ufficio di Presidenza, attendono da mesi risposta da parte dell’Amministrazione Firetto. Ciò ci impedisce di esercitare le prerogative statutarie e di regolamento, nonché la funzione di controllo sull’attività dell’Ente. Chiediamo al sindaco e alla presidente del Consiglio di attivarsi, ciascuno secondo le proprie competenze, affinchè alle interrogazioni sia data risposta nel più breve tempo possibile rispettando, al contrario di quanto accade, il dovere di inserire le interrogazioni all’ordine del giorno e nel question time, secondo ordine cronologico di presentazione.”
Pd, incontro – dibattito a Sciacca con De Vincenti e Faraone
A Sciacca, sabato prossimo, 22 aprile, nei locali del complesso monumentale “Badia Grande”, si svolgerà un incontro – dibattito intitolato “Avanti, insieme, idee e speranze per l’Italia di domani”. L’iniziativa è promossa dalla deputata nazionale del Partito Democratico, Maria Iacono, che afferma: “Sarà l’occasione per discutere, in prossimità del congresso nazionale del Partito Democratico che si concluderà il prossimo 30 aprile con le primarie per la scelta del segretario Nazionale, di Mezzogiorno e sviluppo locale, e rilanciare le ragioni di una forza politica democratica e riformista.” All’iniziativa interverranno i vertici locali del Pd di Sciacca, il segretario provinciale Peppe Zambito, il segretario 5egionale Fausto Raciti, i parlamentari Tonino Moscatt, Giovanni Panepinto, Stefania Covello, Giuseppe Lupo, il Sottosegretario alla Sanità Davide Faraone e il Ministro alla Coesione Territoriale ed al Mezzogiorno Claudio De Vincenti.
A Giusi Nicolini il premio Unesco per la ricerca della pace
La sindaca di Lampedusa, Giusi Nicolini, è stata insignita del premio Unesco per la ricerca della pace, insieme alla Ong francese Sos Méditerranée. Il Premio Unesco, istituito nel 1989, è un riconoscimento a tutte le persone, istituzioni e organizzazioni che si sono distinte per la ricerca della pace. Sono stati premiati, tra gli altri, Francois Hollande, Nelson Mandela, Shimon Peres e Yasser Arafat. In particolare, la Nicolini – si legge nella motivazione – “da quando è stata eletta sindaco nel 2012, si è distinta per la sua grande umanità e il suo impegno costante nella gestione della crisi dei rifugiati e della loro integrazione dopo l’arrivo di migliaia di rifugiati sulle coste di Lampedusa.” Con Giusi Nicolini si sono congratulati, tra gli altri, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, i presidenti di Senato e Camera, Pietro Grasso e Laura Boldrini, e il premier Paolo Gentiloni. E la Nicolini commenta: “In un momento in cui c’è chi chiude le frontiere e alza muri, essere premiati con questa motivazione ci fa sperare in una Europa solidale. E’ su questi valori, su questi principi che si fonda l’Europa. Diversamente rischiamo di naufragare anche noi insieme a profughi e migranti che tentano di attraversare il Mediterraneo.”
“Albergo diffuso” a Sambuca di Sicilia, indagata ex assessore Bonafede. La replica
I Carabinieri del Ros hanno acquisito documenti negli uffici della Regione Sicilia nell’ambito di un’inchiesta per corruzione della Procura di Firenze su tangenti che sarebbero state pagate per lavori Anas in Toscana e in altre regioni. Tra gli indagati vi è anche l’ex assessore regionale Ester Bonafede per presunti illeciti in finanziamenti della Regione Sicilia nel settore residenziale e turistico in riferimento all’opera di un “Albergo diffuso” a Sambuca di Sicilia. La Bonafede, che è architetto ed è indagata in qualità di tecnico, replica: “Sono assolutamente estranea e al di fuori di qualunque coinvolgimento. Sull’indagine relativa alla mia direzione dei lavori per l’Albergo diffuso a Sambuca di Sicilia, sono stata nominata direttore nel dicembre 2016, appena tre mesi fa, e non sono stata presente alla fase di partecipazione al bando pubblico, avvenuta almeno 4 anni prima. Il finanziamento è lecito ed è stato determinato dalla partecipazione di Coretur a un bando pubblico, per un importo complessivo di circa 4 milioni di euro cofinanziato al 50% con Fondi Europei. In questo caso io non mi sono occupata dei finanziamenti, anche perchè sono arrivata solo tre mesi fa. Sono certa che avremo modo di chiarire e di dimostrare l’assoluta linearità e trasparenza del progetto.”
5 Stelle e firme false a Palermo, fissata la prima udienza preliminare
E’ stata fissata in calendario la data della prima udienza preliminare al Tribunale di Palermo nell’ambito dell’inchiesta sulle firme false nella lista del Movimento 5 Stelle alle Amministrative a Palermo nel 2012. Il 17 maggio prossimo i 14 imputati risponderanno presente all’appello del giudice per le udienze preliminari, Nicola Aiello. I capi di imputazione sono due: nel primo è contestato agli attivisti dei 5 Stelle di avere materialmente falsificato le firme o, comunque, di avere beneficiato di tale falsificazione. La seconda imputazione è a carico di un cancelliere e di un avvocato per violazione del testo unico regionale in materia elettorale. Dopo la richiesta di rinvio a giudizio si sono autosospesi dal gruppo parlamentare i deputati nazionali Nuti, Mannino e Di Vita che chiedono però le dimissioni dei compagni di partito dell’Assemblea regionale che hanno confessato il loro coinvolgimento nell’inchiesta, sostenendo che “l’avere assunto il ruolo di accusatori non elimina le responsabilità penali che hanno ammesso, apparendo all’opinione pubblica come paladini e dunque estranei.”
Confiscati i beni a Giovanni Filardo, cugino di Messina Denaro
La Direzione investigativa antimafia di Trapani ha confiscato i beni di Giovanni Filardo, imprenditore di Castelvetrano, cugino di primo grado del latitante Matteo Messina Denaro. E’ stata disposta la confisca di una impresa edile a responsabilità limitata, 23 mezzi d’opera, automezzi e autoveicoli, 7 appezzamenti di terreno, una lussuosa villa, 2 fabbricati di cui uno ad uso abitativo e uno rurale, e 4 conti correnti bancari. Giovanni Filardo è attualmente detenuto in carcere, e la sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Trapani, contestualmente, gli ha imposto la misura di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di dimora per 4 anni. Filardo è stato arrestato nel marzo del 2010 nell’ambito dell’inchiesta antimafia “Golem”.
A Burgio “Fiducia ai giovani”
A Burgio, in provincia di Agrigento, l’amministrazione comunale, presieduta dal sindaco Vito Ferrantelli, ha lanciato il progetto cosiddetto “Fiducia ai giovani”. Si tratta di un contributo di mille euro, a fondo perduto, a favore di giovani che avviano iniziative commerciali e imprenditoriali. Affinchè tale possibilità fosse nota alla cittadinanza, il sindaco ha affisso anche dei manifesti murali. E così sono già sorte parruccherie, panifici e negozi di generi alimentari. Lo stesso sindaco Ferrantelli commenta: “E’ uno stimolo ai ragazzi a mettersi in gioco, a scommettere su qualcosa per il loro futuro. E ci sarà un seguito. Nel bilancio di previsione, infatti, è stata inserita una somma maggiore, 10 mila euro, che sarà destinata alle nuove attività che saranno avviate dai giovani di Burgio nel 2017.”
Agrigento, prossimi i lavori di controllo e recupero sicurezza del viadotto Morandi
Sono prossimi a breve i lavori di controllo e recupero sicurezza del viadotto Morandi ad Agrigento. Le opere di monitoraggio, come comunicato dall’Anas al sindaco Calogero Firetto, interesseranno tutti i piloni dell’infrastruttura. L’Anas è impegnata a concludere le procedure di affidamento dei lavori che sono stati già aggiudicati. Il viadotto Morandi o Akragas, che collega Agrigento a Porto Empedocle comprendendo Villaseta e Monserrato, è chiuso al traffico dallo scorso 16 marzo al fine di consentire un’accelerazione dei lavori adesso in itinere.
Agrigento, anziani indifesi nel mirino
Ad Agrigento, così come in ogni dove, ormai, rapine e atti criminali a danno di inermi cittadini sono all’ordine del giorno. Soprattutto persone deboli, indifese, spesso sole, sono il bersaglio privilegiato delle scorribande dei malviventi che, armati di una massiccia dose di vigliaccheria, approfittano dello stato in cui versano le loro vittime, e, anzi, le scelgono in ragione di ciò, della loro incapacità ad opporre la seppur minima resistenza. Alcune volte, come è accaduto nell’entroterra montano agrigentino, le rapine in casa hanno provocato la morte del rapinato, perché picchiato oppure perché imbavagliato per non reagire e soffocato. E quando ad essere nel mirino sono i suoceri della vice presidente della Regione Siciliana, inevitabilmente la ribalta della cronaca è più ampia e risuonante. Infatti, ad Agrigento, in via Dante, a sud della città, due banditi incappucciati hanno atteso sul pianerottolo dell’appartamento, e al suo rientro a casa, dopo alcune spese nel quartiere, hanno aggredito, sorprendendolo alle spalle con la chiave nella serratura, Domenico Pace, 80 anni, suocero di Mariella Lo Bello, vice di Crocetta e assessore regionale alle Attività produttive. I rapinatori lo hanno spinto violentemente dentro l’abitazione, e hanno legato e imbavagliato lui e la moglie di lui, anche lei di 80 anni di età e costretta su una sedia a rotelle. Poi hanno intimato e preteso: “Dove è la cassaforte?”. I due malcapitati, terrorizzati, hanno ceduto alle minacce, e i ladri hanno svuotato la cassaforte rubando denaro e oggetti preziosi. Poi sono fuggiti. Il bottino ammonterebbe ad alcune migliaia di euro. Domenico Pace, ferito nel corso della colluttazione, è stato soccorso in ospedale, al “San Giovanni di Dio”. I Carabinieri, intervenuti subito sul posto, sono a lavoro nelle indagini. Hanno setacciato l’intera zona circostante, che si estende da una parte lungo via Manzoni e l’Esseneto, e dall’altra verso nord e la via Imera.
Porto Empedocle, Comune sotto assedio
La maggior parte dei Comuni siciliani versa in gravi difficoltà economiche, con un bilancio 2016 approvato in ritardo, e con quello relativo al 2017 ancora da approvare anche a causa della mancata approvazione del bilancio regionale e dall’assenza di dati sui trasferimenti regionali.
Tra questi Comuni rientra anche Porto Empedocle che, dopo la dichiarazione di dissesto finanziario, respira ancora affannosamente, e l’ossigeno manca quasi del tutto. Infatti, nella cassa del Municipio in via Roma i ragionieri contano attualmente solo 15mila euro, a fronte di 420mila euro che servirebbero per pagare i 155 dipendenti comunali, che questa mattina hanno scioperato ancora una volta davanti al palazzo di città perché da poco più di due mesi non percepiscono lo stipendio.
E intanto la Sindaca, Ida Carmina, lancia un appello alla Regione e al Governo per un aiuto economico. Solo grazie ad una prima tranche di 1milione e 700 mila sono stati pagati la discarica e alcuni stipendi agli operatori ecologici, ma adesso la situazione si è complicata e il Comune da solo non è in grado di risolvere il problema.
Le interviste a Ida Carmina e Floriana Russo sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras…