Ad Agrigento sabato prossimo, 4 marzo, in via Papa Luciani 52, alle ore 18, sarà inaugurata, nello Spazio Espositivo di Francesco Siracusa, la mostra di Pierluca Cetera intitolata “I perseveranti”, che raccoglie 9 opere di medio formato dell’artista pugliese eseguite con tecnica mista, e rimanda ad una riflessione sul concetto di bene e male, e alle sue implicazioni sulla cultura e sulla morale. L’esposizione, accompagnata da un’intervista con l’autore, sarà visitabile fino al 29 aprile. Da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 13, e dalle 17 alle 20. E poi sabato dalle 9 alle 13.
“Il Tar a favore del Cupa”, l’intervento di Pietro Vitellaro
Il consigliere comunale di Agrigento, Pietro Vitellaro, capogruppo di “Agrigento Cambia”, interviene a seguito del pronunciamento del Tar a favore del Consorzio universitario di Agrigento nell’ambito del contenzioso finanziario con l’Università di Palermo. Pietro Vitellaro afferma: “L’ordinanza del Tar in favore del Cupa continua a farci sperare ed a non farci demordere. L’Università di Palermo non ha ragione di vantare un credito di 9milioni di euro dal nostro Consorzio Universitario. Questa notizia ci dà forza e ci spinge a continuare a lavorare per salvare il polo universitario. Probabilmente il prossimo anno accademico saranno aperti dei nuovi corsi di laurea. In quel momento finalmente potremo dire di aver invertito la tendenza negativa di questi ultimi anni. Occorre pazienza e determinazione. Ci auguriamo che abbia la nostra stessa determinazione il governo regionale. Ad oggi infatti non si hanno notizie su i contributi ordinari che si intendono dare alle realtà universitarie siciliane. Su questo pretendiamo la massima attenzione di tutta classe politica che ci rappresenta a Palermo.”
Il Tar carezza il Cupa
Il Tar, il Tribunale amministrativo regionale della Sicilia, ha accolto la domanda cautelare.
A meno di un ricorso da parte dell’Università di Palermo, il Consorzio universitario provinciale di Agrigento non pagherà circa 9 milioni di euro vantati come credito pregresso dall’Ateneo di Palermo, e che Agrigento, invece, ha disconosciuto in sede giudiziaria opponendosi all’ingiunzione di pagamento, ritenendola infondata. Si tratta di una pretesa creditoria relativa al pagamento dei docenti incardinati fino all’anno 2010.
Ovviamente si tratta di un’ampia boccata di ossigeno per il Consorzio agrigentino, a rischio soffocamento per le note e ricorrenti vicissitudini finanziarie e societarie.
E il vice presidente del Consorzio universitario agrigentino, Giovanni Di Maida, appresa la lieta notizia, commenta: “E’ un punto a nostro favore. Ma il Cupa non può comunque al momento dirsi salva per due motivi: da un lato, l’Università di Palermo per vedersi riconosciute le somme potrebbe ricorrere ad altre sedi, dall’altro lato il Polo Universitario agrigentino ha ancora davanti tante sfide con prospettive al momento fatte più di buone intenzioni che di pratiche mosse volte a riportare in città i corsi persi negli ultimi anni.”
E il sindaco Lillo Firetto si dichiara più che soddisfatto della decisione assunta, e aggiunge: “Finalmente si libera il campo da una nuvola che incombeva minacciosa sul Consorzio universitario. Adesso è necessario che la Regione faccia la sua parte.”
E oggi, al Consorzio, a seguito del pronunciamento del Tar, si è svolta una conferenza stampa.
Le interviste in onda oggi 28 febbraio al Videogiornale di Teleacras.
Ai testimoni di giustizia i beni confiscati, l’intervento di Cutrò
Alla Camera dei Deputati è iniziata la discussione generale del disegno di legge 3500, a prima firma della presidente della Commissione nazionale antimafia, Rosy Bindi, al fine di assegnare anche ai testimoni di giustizia i beni confiscati alla criminalità organizzata riconoscendo loro un indennizzo per i danni psicologici o biologici derivanti dalla testimonianza resa. In proposito interviene l’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia tramite il presidente, l’imprenditore di Bivona, Ignazio Cutrò, che afferma: “Esprimiamo vivo apprezzamento per il testo e ci auguriamo una veloce approvazione. Il testo presentato in aula è il frutto di un lungo e appassionato lavoro iniziato nell’ambito del quinto Comitato in seno alla Commissione Parlamentare Antimafia presieduto dal deputato Davide Mattiello. Nel corso dei lavori in Commissione Antimafia ampio spazio è stato dato alle audizioni dei testimoni di giustizia. Pertanto, il testo, volto a disciplinare con una normativa specifica il ruolo del testimone di giustizia, arriva a Montecitorio, e poi sarà al Senato, con il favore dei diretti interessati.”
Assemblea Pd Favara, l’intervento di Moscatt
A Favara, in presenza del deputato nazionale Tonino Moscatt, si è svolta l’assemblea della sezione cittadina del Partito Democratico, a seguito e nell’ambito delle recenti turbolenze, e scissioni, che hanno attanagliato il partito a livello nazionale, e in prossimità del Congresso nazionale. L’assemblea del Pd di Favara ha votato un ordine del giorno che impegna l’Unione provinciale di Agrigento ad avviare una stagione di iniziative e tavoli tematici. Lo stesso Moscatt afferma: “Bisogna dare slancio al partito in vista delle nuove sfide. La ricostruzione del partito non deve basarsi meramente sul numero di tessere, ma su contenuti che siano sintesi del volere dei territori, per un progetto forte che abbia come punto di riferimento la gente e non la lotta di corporativismo tra classi dirigenti. Già dal prossimo fine settimana inizierò un vero e proprio tour circolo per circolo per raccogliere idee e proposte.”
Rinnovati i vertici dell’Automobile Club Agrigento
Rinnovati i vertici dell’Automobile Club di Agrigento. Il direttivo, presieduto da Salvatore Bellanca, ha nominato come presidente Angelo Capraro. Il vice presidente è Lillo Sorce. I componenti sono: Brusca Ivan, Calderone Davide, Capraro Pasquale, Caramazza Francesco, La Rosa Francesco, Piparo Paolo, Puletto Antonino e Sollima Modesto. I componenti operano da tempo nel settore dello sport automobilistico, e sono accomunati dalla stessa passione. Già nel corso della prima riunione, la commissione si è occupata della premiazione del campionato sociale e del rilancio di tutte le manifestazioni sportive automobilistiche della provincia, in primis del 30° Rally dei Templi. Sergio Bosio Delegato Fiduciario provinciale Aci Sport, Gabriele Monreale componente Csn Aci sport, Maurizio Mirabile componente sottocommissione Aci sport, ed il componente del consiglio direttivo Simone Gramaglia, presenti alla riunione, hanno formulato i migliori auguri alla neonata commissione sportiva offrendo la massima disponibilità dell’ente e ogni supporto necessario sotto il profilo tecnico e operativo.
Palma di Montechiaro grande festa di Carnevale
A Palma di Montechiaro, al di là della singole opinioni, al di là della crisi che sta attraversando il Comune, un gruppo di ragazzi, capitanati da Gioacchino Alberto Cigna, dotati di volontà e dedizione, hanno potuto realizzare i carri allegorici, riuscendo a mettere in moto una macchina complessa di persone, regalando la festa di Carnevale, portando allegria e musica.
“Purtroppo la fuga di tanti giovani costretti ad emigrare, la crisi economica in tanti comuni, ha fatto scomparire in diversi paesi la festa, diventando sempre più occasione per noi per attrarre ospiti dei paesi vicini. Perché si raggiunga l’obiettivo serve partire presto, per coinvolgere famiglie e bambini”, ha affermato in una nota l’ex sindaco Pasquale Amato.
Inchiesta antidroga “Pride” a Canicattì, 17 imputati scagionati
Tra assoluzioni nel merito e intervenuta prescrizione del reato, 17 imputati canicattinesi sono stati scagionati, dal giudice di primo grado, nell’ambito dell’inchiesta antidroga cosiddetta “Pride”, su presunti episodi di detenzione di droga a fini di spaccio risalenti al periodo tra il 2007 e il 2008, a Canicattì. Solo due imputati, Diego Giardina, 41 anni, e Cataldo Guarino, 40 anni, sono stati condannati a 3 anni e 2 mesi di reclusione ciascuno in riferimento ad una contestazione di spaccio. Gli altri assolti sono: Laura Ferlisi, 32 anni, Salvatore Tirone, 28 anni, Ivan Luca Alaimo, 29, Felice Marchese Ragona, 44, Dragolyub Atanasov, 33 anni, Riccardo Valenti, 32 anni, Diego Pedalino, 38 anni, Giuseppe Spampinato, 34 anni, Calogero Salerno, 34 anni, Dragos Raden, 32 anni, Calogerino Sacheli, 39, Massimiliano Barriera, 44, Domenico Lalomia, 38, Fabio Orlando, 36, Antonio Di Bella, 38, e Gianluca Scaccia, 32 anni.
“Pizzo in busta paga”, invocato il processo
Dopo la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari, è stato scontato, secondo liturgia giudiziaria, che la Procura della Repubblica di Agrigento avrebbe invocato il rinvio a giudizio. E così è stato. Il pubblico ministero, Matteo Delpini, si presenta al cospetto del Tribunale di Agrigento affinchè siano sotto processo 10 imputati per presunti illeciti commessi nell’ambito della gestione di due cooperative a Licata, la “Libero Gabbiano” e la “Arcobaleno”. Magistrati e Guardia di Finanza, che ha sostenuto le indagini, ipotizzano il reato di estorsione a danno di alcuni dipendenti delle stesse cooperative. E le indagini sono state intraprese a seguito della denuncia di un ex dipendente, il 13 settembre 2013, e i reati contestati cavalcano il periodo tra il 2007 e il 2015. Dunque, il giudice per le udienze preliminari giudica preliminarmente Rosario Magliarisi, avvocato, 47 anni, di Ventimiglia e residente a Licata, amministratore di fatto delle cooperative sociali “Libero Gabbiano” e “Arcobaleno”, e poi Linda Modica, 49 anni, responsabile di fatto delle cooperative e addetta alla gestione economica e contabile dei rapporti con i lavoratori dipendenti. Poi Angelo Magliarisi, fratello di Rosario, 46 anni, di Licata e residente a Paternò, amministratore unico e rappresentante legale della “Arcobaleno”, e Carmela Di Blasi, madre dei due Magliarisi, 67 anni, amministratore unico e rappresentante legale della cooperativa sociale “Libero Gabbiano”. E poi Florinda Zagra, 37 anni, impiegata amministrativa addetta di fatto alla gestione economica, stretta collaboratrice di Linda Modica. E poi tre dipendenti delle cooperative, Maria Sciortino, 57 anni, Maria Galletto, 40 anni, e Angela La Rocca, 38 anni, e poi Giuseppe Incardona, 50 anni, fidanzato di Angela La Rocca, e poi Luciano Ballacchino, 39 anni, amministratore unico della cooperativa “Arcobaleno” dall’ottobre del 2014 al maggio 2015. I tre dipendenti, Sciortino, Galletto e La Rocca, e Incardona, rispondono solo di favoreggiamento personale, avendo tentato, con le loro dichiarazioni alla magistratura, di alleggerire la posizione dei datori di lavoro. Agli altri imputati si contesta di avere assunto personale pagando una cifra minore rispetto alla busta paga. I dipendenti, infatti, sarebbero stati costretti, dopo il prelievo dello stipendio, a restituire una somma eccedente. La Procura ha quantificato il valore complessivo della presunta estorsione in 210 mila euro.