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Il lancio di “Ripartesicilia”

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Lo ha annunciato, e così è stato. Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha inaugurato a Palermo, in via Mariano Stabile, il Comitato elettorale di “Ripartesicilia”, strumento e volano per la corsa alla conferma della Presidenza della Regione. Crocetta, affiancato dal senatore Beppe Lumia e dalla vice presidente della Regione e assessore alle Attività produttive, Mariella Lo Bello, ha tracciato un bilancio di 4 anni di legislatura, citando alcune delle iniziative maggiormente di rilievo del suo governo, e rivendicando di “avere salvato la Sicilia”, come ha ripetuto più volte, ribadendo così anche il significato di “Ripartesicilia”: “Ho scelto questo nome perché abbiamo preso una Sicilia sull’orlo del baratro e l’abbiamo salvata.” Secondo le intenzioni del governatore, “Ripartesicilia” si prefigge – spiega – di raggruppare movimenti, circoli e singoli cittadini nell’alveo di un progetto autonomista e non di grande coalizione, per rivincere le elezioni.” Poi, in riferimento alle gravi turbolenze che affliggono il suo Partito a livello nazionale, Crocetta ha auspicato: “Lavoriamo per impedire la scissione nel Partito Democratico e per raggiungere una maggiore unità. Io non ho mai fatto parte di correnti. È inoltre impensabile che il Pd possa vincere pensando di decidere da solo. Il Pd vince solo se ragiona all’interno di una coalizione.” E alla constatazione che la sua sia una “fuga in avanti” rispetto al suo partito, Crocetta ha risposto: “Il Pd non ha deciso nulla ancora riguardo alle prossime elezioni Regionali, né si è espresso sull’ipotesi primarie. A chi dovrei chiedere il permesso di fondare un movimento? E poi, perché? ‘Ripartesicilia’ non è contro qualcuno, anzi è per l’aggregazione e l’unità. Il nostro movimento vuole rinnovare il modo di fare politica e non pensa a inciuci strani, ma si rivolge alle forze autonomiste della Sicilia. Quando sento dire che dobbiamo fare qualcosa perché lo ha deciso Roma, dobbiamo ribellarci. Non vogliamo proconsoli in Sicilia. E più si dice che è voluto da Roma, più noi ci opporremo.”

City tour alle Dune

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Il litorale agrigentino è da tempo tormentato da episodi di inquinamento, con gravi ripercussioni non solo dal punto di vista economico e commerciale, ma soprattutto a danno dell’attrazione turistica.
Ancora una tappa del “City tour” del Videogiornale di Teleacras, con un sopralluogo congiunto, insieme all’associazione ambientalista MareAmico, diretta da Claudio Lombardo, lungo la spiaggia delle Dune. Lo scenario che si frappone alla telecamera è del tutto sconfortante. A causa delle recenti e abbondanti piogge, nella frazione del Villaggio Mosè è scoppiata, come sempre accade, la rete fognaria, in particolare in Via degli Imperatori, e i liquami si sono riversati proprio nel vallone Fiannaca, e di conseguenza nella parte di mare antistante. E poi intorno alla spiaggia c’è di tutto, tubi che fuoriescono dalla sabbia, passerelle fatiscenti e rotte, residui dappertutto di locali balneari smontati, nell’ambito di ciò che si presenta come una vera e propria discarica a ridosso di un fronte mare davvero stupendo.
Al momento la zona più inquinata sarebbe la spiaggia dell’Aster, e anche i risultati delle analisi dell’Arpa protezione ambiente su alcuni campioni di sabbia nera recuperati sulla spiaggia sembrano confermare che il nero che ricopre l’arenile è causato da un’elevata concentrazione di carbonio organico, chiamato Toc, indice della presenza di contaminanti organici.
Altro problema che affligge il nostro litorale è l’erosione costiera. Riflettori puntati nelle zone tra San Leone, Cannatello ed il Caos. “Su circa 15 chilometri di litorale-conferma MareAmico-oltre 6 chilometri sono stati dichiarati non balneabili proprio a causa dell’erosione costiera ed al collegato pericolo di crollo”.
Martedì prossimo 21 febbraio, ad Agrigento, alle ore 16, si riunirà in seduta straordinario il Consiglio comunale indetto dalla presidente, Daniela Catalano, per affrontare il problema.
L’intervista a MareAmico è in onda oggi 18Febbraio al Videogiornale di Teleacras.

La casa di Rosario Livatino sia “Casa Museo”

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Il salotto di Casa Livatino

Su proposta della Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Agrigento, diretta da Gabriella Costantino, è stato riscontrato l’interesse culturale alla casa di famiglia e “dimora storica” del Giudice Rosario Livatino. La stessa Costantino spiega: “La casa, con i suoi ricordi, scritti autografi, foto ed effetti personali, mantenuta nel tempo nella sua originaria integrità, grazie al provvedimento di tutela, potrà essere preservata da usi impropri, conservata nei suoi caratteri architettonici originari, ed elevata a simbolo di legalità. L’auspicio della Soprintendenza di Agrigento è che possa, in futuro, essere adibita a Casa Museo, affinchè, fuori da ogni retorica, diventi luogo pulsante per la promozione e diffusione di valori a favore soprattutto delle nuove generazioni perchè possano seguire l’esempio di rettitudine, correttezza e statura morale incarnato dalla figura del giudice Rosario Livatino nella sua breve e limpida vita.”

Licata, arresto per 40 grammi di marijuana

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A Licata i Carabinieri della locale Compagnia hanno arrestato Salvatore Russo, 29 anni, commerciante, sorpreso lungo la statale 123, nei pressi di contrada Conca Cinisi, a bordo di un’automobile Audi A4, in possesso di 13 grammi di marijuana. Russo ha invertito la marcia, è fuggito, è stato inseguito e bloccato dopo avere lanciato dal finestrino dell’auto un involucro con dentro i 13 grammi di marijuana. Poi, a casa sua, nel corso della perquisizione domiciliare, all’interno del garage sono stati scoperti e sequestrati altri 27 grammi di marijuana. Salvatore Russo è ristretto ai domiciliari.

Porto Empedocle, arresto per 100 grammi di hashish

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I poliziotti del Commissariato di Porto Empedocle, coordinati dal vice Questore, Cesare Castelli, hanno arrestato Pasquale Di Emanuele, 31 anni, di Porto Empedocle, sorpreso, nel corso di un servizio di controllo del territorio, in possesso di 100 grammi di hashish. L’empedoclino risponderà di trasporto e detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I poliziotti si sono accorti di un’automobile che ha accelerato improvvisamente la marcia in prossimità del posto di blocco, l’hanno inseguita, raggiunta e, nel corso della perquisizione, hanno scoperto un panetto di hashish del peso complessivo di circa 100 grammi. Pasquale Di Emanuele è ristretto ai domiciliari a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Fesr 2014-2020, Seminario informativo della Cna Agrigento

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Ad Agrigento, a San Leone, al Dioscuri Bay Palace, lunedì prossimo 20 febbraio, dalle ore 15.30, la Cna, la Confederazione artigiani, piccole e medie imprese, di Agrigento, ha organizzato un seminario informativo sulle opportunità offerte dal Fesr, il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2014-2020. Il presidente e il segretario provinciale della Cna di Agrigento, Mimmo Randisi e Piero Giglione, sottolineano: “Abbiamo voluto promuovere questa manifestazione pubblica per offrire un servizio ai nostri artigiani e alle nostre aziende, e per mettere a disposizione di chi produce e lavora un approfondito bagaglio di conoscenze legato alle opportunità contenute negli assi di intervento del Fesr Sicilia, tra cui quelli destinati proprio alla competitività delle piccole e medie imprese.”

Protocollo tra Prefettura e Asp Agrigento su valutazione età minori stranieri

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Ad Agrigento, martedì prossimo, 21 febbraio, in Prefettura, alle ore 10, sarà firmato un protocollo d’intesa tra Prefettura e Azienda sanitaria provinciale di Agrigento per l’accertamento dell’età dei minori stranieri non accompagnati. La stessa Prefettura spiega: “L’incessante arrivo sulle coste agrigentine di migranti, tra i quali anche minori non accompagnati, pone l’esigenza di potenziare il sistema dell’accoglienza ed adeguarlo alle effettive necessità dei soggetti ospitati nelle relative strutture. E si rivela, in particolare, imprescindibile accertare con maggiore precisione l’età anagrafica dei giovani stranieri non accompagnati che giungono sulle nostre coste. Il protocollo d’intesa con l’Azienda sanitaria prevede in via sperimentale l’attivazione, presso la stessa Azienda sanitaria, di una valutazione sull’età anagrafica dei migranti condotta da un’equipe multidisciplinare, composta da pediatri, psicologi e altre figure specialistiche, nei casi di ragionevole dubbio sull’età degli stranieri già inseriti presso le comunità alloggio quali minori.”

Agrigento, il Movimento 5 Stelle distribuisce 150 chili di latte pediatrico

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Ad Agrigento iniziativa di solidarietà del Movimento 5 Stelle a favore delle famiglie disagiate con bambini piccoli. Grazie all’opportunità offerta da uno dei suoi attivisti che lavora nel settore, il Movimento ha distribuito più di 150 chili di latte in polvere per bambini. Si tratta di un latte di primissima qualità, ed è una delle spese indispensabili e che più gravano sul bilancio di una famiglia con bimbi piccoli. “Ecco perché – spiegano gli attivisti Alessio Rossano e Fabrizio La Gaipa – è apparso particolarmente utile adoperarsi per questa iniziativa che, con tutta la dovuta modestia, vuole rappresentare anche un esempio su come potere portare un aiuto concreto armati solo di un po’ di buon senso. Tale donazione è stata possibile grazie alla sinergia tra gli Attivisti del Movimento 5 Stelle di Agrigento, il Cav Centro aiuto alla vita, la Caritas Diocesana e le suore della comunità Porta Aperta.”

Teleacras, tra Donna della Domenica, GameCompass e Speciale Medicina

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Domani, domenica 19 febbraio, su Teleacras, alle ore 11, e alle ore 23, sarà in onda una nuova puntata di Speciale Medicina. Ospiti in studio di Simona Carisi sono il dottor Claudio Mandracchia, radiologo, Calogero Volpe infermiere stomaterapista, e la signora Anna Maria Avenia che parlerà della sua esperienza personale come portatrice di stomia. Replica martedì alle ore 21.

Ancora domani, domenica 19 febbraio, su Teleacras, alle ore 12 e alle ore 22, sarà in onda una nuova puntata de “La Donna della Domenica”. Ospite di Egidio Terrana è una giovane eccellenza agrigentina: la dottoressa Sabrina Santamaria, laureata alla Bocconi di Milano, assunta a soli 24 anni da un’importante società, e manager di una società di consulenza

Il Cga sconfessa il Comune di Licata, non sarà demolito un immobile

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L'avvocato Girolamo Rubino

La signora P C, sono le iniziali del nome, di 75 anni, di Licata, aveva ottenuto una concessione edilizia in sanatoria per un’opera ad uso residenziale realizzata nella contrada Montesole nel territorio del Comune di Licata, ma la Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Agrigento aveva dettato 4 prescrizioni afferenti il rivestimento dei muri di recinzione, la realizzazione della copertura a tetto con coppi siciliani, la realizzazione dell’intonaco esterno e la piantumazione di alberi ad alto fusto. L’amministrazione comunale di Licata, nel provvedimento di concessione edilizia in sanatoria, dopo aver fissato un termine di 3 anni per la realizzazione delle prescrizioni dettate dalla Soprintendenza, prevedeva che la mancata esecuzione delle suddette prescrizioni avrebbe comportato la revoca della concessione in sanatoria e l’irrogazione delle conseguenti sanzioni. La signora licatese non riusciva ad ottemperare alle prescrizioni imposte a causa di un contenzioso civile promosso dai proprietari di un fondo confinante, e pertanto la stessa chiedeva al Comune di Licata una breve proroga, così manifestando la propria intenzione di realizzare comunque le opere prescritte. Ma il Comune di Licata rigettava tale istanza e, successivamente, disponeva la revoca della concessione edilizia in sanatoria, irrogando la gravissima sanzione della demolizione delle opere ed il ripristino dello stato dei luoghi. Avverso tali provvedimenti la signora licatese proponeva un ricorso davanti al Tar Sicilia, con il patrocinio dell’avvocato Girolamo Rubino, tuttora pendente. Da ultimo il Comune di Licata, inviava una nota alla signora licatese, con cui comunicava che con l’ausilio della forza pubblica e senza ulteriori avvisi “verrà data esecuzione alla demolizione dell’immobile”. In allegato alla predetta comunicazione veniva notificata anche la convenzione stipulata tra il Comune di Licata e la Procura della Repubblica di Agrigento secondo cui “il Comune di Licata, nel cui territorio insistono i manufatti abusivi per i quali sia già intervenuta sentenza definitiva, procederà alla demolizione degli stessi…”. Essendo imminente la data di esecuzione della demolizione l’avvocato Girolamo Rubino richiedeva al Presidente del Tar Sicilia l’emanazione di una misura cautelare monocratica idonea ad assicurare la tutela interinale della ricorrente. Il Presidente del Tar Sicilia, Calogero Ferlisi, in accoglimento dell’istanza avanzata dal difensore, emetteva un decreto di sospensione dell’ordine di demolizione. Successivamente, in sede camerale, la prima sezione del Tar Sicilia accoglieva la richiesta cautelare di sospensione dell’esecuzione del provvedimento di demolizione, atteso che la convenzione stipulata tra il Comune e la Procura prevede la demolizione solo a seguito di sentenza definitiva, tuttora non intervenuta nel caso in esame. Ma il Comune di Licata, in persona del sindaco Angelo Cambiano, ha proposto appello davanti al Cga per la riforma dell’ordinanza del Tar favorevole alla signora licatese, che si è costituita in giudizio anche davanti al Cga, sempre con il patrocinio dell’avvocato Girolamo Rubino, per chiedere il rigetto dell’appello e la conferma dell’ordinanza resa dal Tar. Il Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Siciliana in sede giurisdizionale, Presidente Claudio Zucchelli, Relatore il consigliere Nicola Glaviano, condividendo le tesi difensive dell’avvocato Girolamo Rubino, ha respinto l’appello cautelare proposto dal Comune di Licata, confermando l’ordinanza resa dal Tar. Pertanto, nelle more del giudizio di merito nessuna demolizione verrà operata in relazione all’immobile sito nella contrada Montesole del Comune di Licata.