Ad Agrigento si manifesta e si protesta. Giovedì prossimo 9 febbraio la piazzola antistante l’ Ufficio scolastico provinciale, ex Provveditorato agli Studi, sarà affollata. Dalle ore 9 in poi i lavoratori ex socialmente utili nelle scuole manifesteranno e invocheranno un incontro con il dirigente del Provveditorato, Raffaele Zarbo. E poi proseguiranno in marcia, lungo il Viale della Vittoria, fino alla Prefettura, dove inviteranno il prefetto Nicola Diomede ad incontrarsi con loro, insieme ai sindacati, che hanno organizzato l’ iniziativa e scritto una lettera al capo del Governo, Gentiloni, al Questore di Agrigento, Finocchiaro, e allo stesso Raffaele Zarbo. La vertenza ruota intorno alle prospettive dei lavoratori ex Lsu impegnati nella pulizia e nella manutenzione delle scuole. Sono stati stabilizzati nel 2001 con contratto a tempo indeterminato, part – time a 35 ore alla settimana. Ebbene, secondo i sindacati di categoria, le risorse finanziarie stanziate dal Governo non sarebbero sufficienti nemmeno a pagare il mese di febbraio. Al ministero della Pubblica istruzione è stata avviata una trattativa, ma si sarebbe arenata perché non si conosce alcun esito. L’epilogo tracciato dalla Cgil Filcams è l’esubero dei lavoratori, e senza ammortizzatori sociali: un volo nel vuoto senza paracadute. Infatti, nella provincia agrigentina, nelle scuole, lavorano 207 ex Lsu con soli 118 posti accantonati. 207 meno 118 uguale 89, che sarebbero in esubero. Il dirigente agrigentino Cgil Filcams, Franco Castronovo, auspica: “Per evitare che la vertenza degeneri e diventi problema sociale, chiediamo che si apra un confronto immediato e serio con le parti sociali. Adesso è il momento di razionalizzare ed utilizzare al meglio le risorse, non sicuramente facendo appalti e sub appalti che creano immense dispersioni di denaro pubblico. Questa categoria di lavoratori ha subito mortificazioni, ingiustizie sociali e declassamenti illegittimi. Occorre dare serenità con una giusta stabilizzazione, utilizzando contratti di diritto privato negli organici delle scuole, anche a copertura di tutti i posti accantonati attribuendo ad essi oltre l’incarico di pulire, anche quello di svolgere altre mansioni come custodia e ausiliariato, sapendo benissimo che le scuole senza il loro giornaliero lavoro, non potrebbero continuare le proprie attività.”
Agrigento, ex Lsu in piazza
La discarica di Siculiana riapre i battenti
La discarica sub comprensoriale di Siculiana, sita in contrada Matarana, riprenderà la propria attività domani lunedì 6 febbraio. L’annuncio è stato dato dal gestore dell’impianto, Catanzaro Costruzioni, che aveva chiuso precauzionalmente la discarica al fine di consentire alcuni controlli a seguito dei quali “garantire gli elevati livelli prestazionali dell’impianto, costantemente monitorato allo scopo di prevenire e ridurre ed eliminare ogni forma di inquinamento”.
I controlli sono stati effettuati in tempi rapidi, ma la chiusura della discarica è avvenuta con scarsissimo preavviso, e vari Comuni hanno subito disagi non da poco, vedendo cassonetti ricolmi e immondizia per strada, fenomeno particolarmente sentito a Canicattì, Favara e Porto Empedocle. La città di Agrigento ha risentito meno della situazione di emergenza grazie all’operatività dei mezzi dell’Iseda.
«La decisione della ripresa delle attività è stata assunta dopo il confronto con i tecnici della Regione Sicilia – così comunica la Catanzaro Costruzioni – con i quali sono stati valutati ed approfonditi gli esiti degli autocontrolli relativi al trattamento dei rifiuti all’interno dell’impianto provvisorio di biostabilizzazione. In considerazione della sussistenza di tutte le condizioni per garantire gli elevati standard dell’impianto – concludono dalla società – ed i massimi livelli di sicurezza, da domani riprenderanno le attività dell’impianto»
Gli autocompattatori torneranno dunque operativi da domani in 25 Comuni della provincia di Agrigento.
Agrigento intitola una via a Fernando Pessoa
Era stato già annunciato ma adesso è una certezza: Agrigento intitolerà una via allo scrittore portoghese Fernando Pessoa.
La delibera della Giunta comunale si inserisce nell’ambito dell’iniziativa di interscambio con il Portogallo volta a valorizzare due fra i più straordinari autori del Novecento, l’autore del Libro dell’inquietudine e il nostrano Premio Nobel, Luigi Pirandello.
Il tratto di strada Panoramica dei templi che intercorre tra il tempio di Giunone e la rotatoria sottostante (Rotonda Giunone, appunto) prenderà infatti il nome di “Viale Fernando Pessoa”, e lo stesso avverrà a Lisbona riguardo Luigi Pirandello, a cui sarà dedicata una via.
Fautore della proposta è il noto “Cantapoeta” Mariano Deidda, grande interprete dello scrittore portoghese e suo ambasciatore nel mondo, la cui proposta è stata avallata dalla Câmara Municipal di Lisbona e dalla Junta de Freguesia de Campo de Ourique (ove si trova la casa di Fernando Pessoa).
Sciacca e la festa del cioccolato.
Quattro giorni dedicati al cioccolato. Sciacca si prepara ad accogliere maestri cioccolatieri che, con la loro arte e le loro ricette, creeranno e proporranno ghiotte specialità in occasione di quella che è stata denominata “Festa del cioccolato”.
L’evento, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Sciacca in collaborazione con “Italian Chocolate”, si svolgerà da giovedì 9 a domenica 12 febbraio 2017, in Piazza Scandaliato.
Sono previste degustazioni, la preparazione di dolci e la realizzazione di sculture esclusivamente con cioccolato.
“Mandorlo in Fiore”, iniziative San Calogero bene immateriale Unesco
Il “Mandorlo in Fiore” ad Agrigento è occasione anche di recupero, rinnovo e rilancio delle tradizioni popolari. E in tale ambito, l’Ente Parco Valle dei Templi, che insieme al Comune organizza l’edizione 2017, ha inserito nel programma degli eventi anche delle iniziative di incontro a Casa Sanfilippo, sede del Parco dei Templi, sulle tradizioni e la cultura popolare. Attenzione particolare sarà riservata ai locali beni immateriali dell’Unesco, tra l’opera dei Pupi siciliani e slovacchi, gli Archi di Pasqua di San Biagio Platani e, soprattutto, la Festa di San Calogero, che sarà rappresentata da “I Tammura di Girgenti”, coordinati da Biagio Licata, che si dichiarano orgogliosi e compiaciuti per i meriti che gli sono stati riconosciuti.
Faraone: “In Sicilia in corso restaurazione”
Il sottosegretario alla Sanità, Davide Faraone, interviene nel merito delle dinamiche politiche, ed anche elettorali in Sicilia, e avverte, in negativo, una tendenza alla restaurazione. Faraone afferma: “Sapevamo che l’eventuale sconfitta al Referendum costituzionale avrebbe potuto significare la ripresa nel Paese di un processo di restaurazione, ed è quello che sta avvenendo, in Sicilia in particolare. In Sicilia avevamo abolito le Province e ora si discute di ricostituirle con l’elezione diretta degli organismi. Si parla di dividere le Camere di commercio, di restaurare le vecchie Autorità portuali, di costruire un aeroporto in ogni provincia. Ci si preoccupa insomma degli interessi della classe politica, come quando si aprivano reparti negli ospedali solo per nominare i primari. Dobbiamo dire basta a un’ economia di stampo sovietico. Bisogna lavorare invece per creare le condizioni di un vero sviluppo e di un aumento del Pil affinché la Regione esca dall’Obiettivo 1.”
“Rifiuti Sicilia”, si naviga a vista
In Sicilia nel settore della nettezza urbana si naviga, purtroppo, ancora a vista. E pertanto, di conseguenza, il governo regionale procede a tentoni, prorogando di volta in volta le ordinanze di gestione, o emettendone delle nuove, sempre destinate però alla provvisorietà e quindi alla precarietà. Peraltro, il disegno di legge di riforma del settore non è stato ancora approvato dall’Assemblea regionale, ed è in stallo nelle commissioni di merito. L’assessore regionale ai servizi primari, Vania Contrafatto, ha appena emesso l’ennesima ordinanza di proroga, controfirmata dal presidente Crocetta. L’ordinanza descrive l’attuale stato di gestione dei rifiuti, oppressa dagli Ato in liquidazione e con enormi debiti a carico aggravati dai decreti di pignoramento da parte dei fornitori.

E poi incombe l’incognita delle Srr, le nuove società ambito, destinate già dal 2013 a subentrare agli Ato ma non ancora operative. A tutto ciò si sommano i ritardi nell’espletamento delle gare d’appalto locali per affidare il servizio di raccolta e smaltimento, e nella manutenzione e adeguamento degli impianti a disposizione. Il presidente della Regione non è ignaro di quanto accade, e commenta: “Tale situazione rischia di creare uno stato di emergenza permanente nella gestione, nel trattamento e smaltimento dei rifiuti. Occorre un quadro di azione certa, e tale nuova ordinanza, nelle more della messa a regime delle nuove società d’ambito, consentirà finalmente di avere quella svolta sui rifiuti che è necessario attuare dopo diversi anni dell’entrata in vigore della legge regionale 9 del 2010 di regolamentazione del settore” – conclude. Ancora più nel dettaglio, in prospettiva e a breve termine, dal prossimo 15 febbraio i presidenti delle Srr che non avranno avviato le pratiche di subentro saranno commissariati. Il riferimento è soprattutto al traghettamento del personale dagli Ato alle Srr, e alle nuove forme di gestione previste dalla legge tanto evocate ma mai attuate.
Raccolta sangue a Naro e a Santa Elisabetta
Domani domenica 5 febbraio la settimanale giornata di raccolta del sangue, organizzata dall’Adas, si svolgerà dalle ore 8 alle 12 a Naro in piazza Garibaldi e a Santa Elisabetta davanti la Chiesa Madre. Ai donatori saranno recapitate le analisi cliniche del sangue.
Il Tar condanna il Comune di Racalmuto

Il Comune di Racalmuto aveva indetto un pubblico incanto per l’affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria dell’Istituto Comprensivo Generale Macaluso, per un importo a base d’asta di 499.000 euro. La gara era stata aggiudicata all’Impresa MR costruzioni con sede in Mussomeli. Ma la società SAMA srl, seconda classificata, presentava un reclamo, che veniva però rigettato dalla Commissione di gara presieduta dall’ ingegnere Francesco Puma. Da qui la decisione dell’impresa Sama di proporre un ricorso davanti al TAR Sicilia, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Leonardo Cucchiara, per l’annullamento del provvedimento di aggiudicazione definitiva, nonchè per il risarcimento dei danni subiti. I difensori hanno censurato il provvedimento impugnato lamentando il mancato possesso dei requisiti prescritti in capo all’aggiudicataria alla data dell’aggiudicazione. Si è costituita in giudizio la ditta aggiudicataria MR per chiedere il rigetto del ricorso. Non si è costituito in giudizio il Comune di Racalmuto. Con ordinanza istruttoria il Tar Sicilia aveva disposto incombenti istruttori, ed esaminando il merito della controversia il Tar ha ritenuto fondato il ricorso patrocinato dagli avvocati Rubino e Cucchiara, condividendo la censura inerente il mancato possesso dei requisiti prescritti in capo all’aggiudicataria alla data dell’aggiudicazione. Poichè la ricorrente era classificata al secondo posto in graduatoria, la predetta sarebbe divenuta aggiudicataria dell’appalto. Il TAR ha ritenuto pertanto provato il danno ingiusto subito dalla ricorrente. Per quanto concerne la quantificazione del risarcimento, il TAR ha ritenuto equo commisurare tale danno nella misura del 5% del prezzo a base d’asta, ridotto della percentuale di ribasso contenuta nell’offerta della ricorrente. Per quanto concerne il cosiddetto “danno curriculare”, espressamente richiesto dagli avvocati Rubino e Cucchiara, lo stesso è stato invece quantificato nell’1% di detta cifra. Su tali somme dovranno essere calcolati rivalutazione monetaria ed interessi legali. Dall’annullamento dell’aggiudicazione definitiva è scaturita anche la condanna alle spese a carico del Comune di Racalmuto, che ha dato causa al contenzioso. Pertanto, per effetto della sentenza resa dal Tar, l’Impresa Sama srl con sede in Aragona avrà diritto al risarcimento dei danni subiti per effetto dell’illegittima aggiudicazione disposta in favore dell’Impresa MR, mentre il Comune di Racalmuto, oltre al risarcimento dei danni, dovrà pagare anche le spese giudiziali all’impresa ricorrente.