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Confasi Sicilia, soddisfazione per riapertura dei termini di fruizione dei permessi per il diritto allo studio per il personale docente

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l Ministero dell’Istruzione di concerto con l’USR Sicilia sta facendo propria in queste ore la proposta lanciata dal sindacato Confasi Sicilia che prevede la riapertura dei termini di fruizione dei permessi per il diritto allo studio di 150 ore. “Siamo soddisfatti per l’accoglimento delle nostre richieste, dichiara il Presidente regionale di Confasi Davide Lercara, certi che gli insegnanti siciliani sapranno apprezzare quanti come noi lavoriamo, nell’interesse delll’intera classe docente. Il direttivo regionale del comparto scuola Confasi, conclude Lercara, continuerà a promuovere iniziative a sostegno dei dei docenti al fine di migliorare le condizioni generali della scuola e degli stessi alunni”.

E’ morto Emanuele Macaluso. Su Teleacras in onda “Reportage”

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Lutto nella politica italiana. All’età di 96 anni è morto Emanuele Macaluso, storico dirigente del Partito Comunista. Nato a Caltanissetta il 21 marzo 1924, Macaluso si iscrisse al Partito Comunista d’Italia prima della caduta del Regime fascista. Iniziò la sua carriera politica nel 1951 come deputato regionale siciliano del Partito Comunista Italiano. Membro della corrente riformista (o, come egli preferiva, migliorista) del partito, di cui faceva parte anche Giorgio Napolitano, nel 1960 entrò nella Direzione del partito. Parlamentare nazionale per sette legislature (dal 1963 al 1992), fu anche direttore de l’Unità dal 1982 al 1986 e ultimo direttore de Il Riformista dal 2011 al 2012. Quando il Pci si sciolse, aderì al Pds. Il premier Giuseppe Conte, arrivato al mattino di oggi in Aula al Senato per le comunicazioni sulla fiducia, ha ricordato così Macaluso: “Anch’io mi associo al ricordo di Macaluso, che è stato qui per tanti anni prima come senatore, poi come giornalista. Penso che anche chi non ha condivido le sue idee politiche possa dire che è stato un grande protagonista della vita politica e culturale del Paese”. Il Senato ha osservato un minuto di silenzio.

E oggi, martedì 19 gennaio, su Teleacras, alle ore 15 e alle ore 21, sarà in onda una puntata di Reportage dove la giornalista e scrittrice Daniela Spalanca si recò a Catania per intervistare Emanuele Macaluso.

Tubo Mare Nostrum, no di Legambiente alle barriere frangiflutti

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Ad Agrigento, a San Leone, le mareggiate provocano quasi sempre la rottura di un tubo fognario poggiato sulla riva della spiaggia di Mare Nostrum. A seguito di una video-conferenza tra Girgenti Acque e Comune di Agrigento è stato deciso, dopo un sopralluogo in programma giovedì prossimo, di collocare una barriera frangiflutti così da risolvere provvisoriamente il problema in attesa che sia attivato il depuratore del Villaggio Mosè e non vi sarà più bisogno di tale condotta. In proposito alle barriere in mare esprime netta contrarietà il Circolo Rabat di Legambiente, tramite il coordinatore Daniele Gucciardo che afferma: “Non è una posizione preconcetta ma è basata su dati scientifici incontrovertibili, talmente validi che da anni non si realizzano più barriere frangiflutti per proteggere la costa dall’erosione, perchè il rimedio è peggiore del male che si vuol contrastare. Il depuratore consortile del Villaggio Mosè non entrerà in funzione prima di un lustro e le riparazioni d’emergenza durano già da troppo tempo, circa 15 anni, ed è quindi sicuramente importante risolvere il problema, perchè oltre all’inquinamento causato dalle continue rotture, in tutti questi anni le riparazioni, che hanno avuto un costo totale non indifferente, sono state pagate dagli utenti. Proponiamo la creazione di una gabbionata con blocchi prefabbricati sull’arenile tanto facilmente collocabili, quanto facilmente asportabili, oppure, come suggeriamo dal 2010, di trasferire sulla strada tale tratto di condotta”.

Reati ambientali ad Agrigento, esiti indagini Carabinieri

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I Carabinieri del Centro Anticrimine Natura di Agrigento, agli ordini del colonnello Vincenzo Castronovo, hanno concluso un’indagine di contrasto a reati ambientali, relativa alla campagna olearia 2020 da ottobre a dicembre e l’illecito smaltimento delle acque di vegetazione. Un opificio è stato chiuso, e sono state denunciate due persone. Ai Carabinieri non è sfuggita la cupa colorazione nerastra di cui si è tinta la foce del fiume Naro nella località balneare di Lido Cannatello, circostanza peraltro denunciata anche dall’associazione ambientalista Mareamico. E’ scattata un’immediata operazione di controllo lungo l’intero fiume Naro, sia da terra che da cielo con un aeromobile. Risalendo il fiume si è giunti al punto di immissione delle acque nerastre, ovvero il depuratore di Favara, in contrada Chimento Burgialamone. Dalle analisi congiunte tra Carabinieri del Centro Anticrimine Natura di Agrigento e personale dell’Arpa è emerso il malfunzionamento del depuratore con parametri che superano abbondantemente i limiti tabellari, in particolare di oltre 34 volte per l’escherichia coli. Anche le acque di vegetazione, immesse nel depuratore, ne hanno compromesso la funzionalità.

“Esami avvocato”, il Cga ordina la ricorrezione di tre elaborati

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L'avvocato Girolamo Rubino

I dottori T.O. – figlio di un noto avvocato di Palermo – , G.T. – figlio di un noto avvocato di Marsala – , e R.T. – di Palermo – hanno partecipato alle prove scritte relative all’esame di idoneità per l’esercizio della professione di Avvocato.

Le prove scritte sostenute dai candidati sono state corrette dalla Commissione presso la Corte di Appello di Catanzaro.

Agli elaborati dei tre candidati sono stati attribuiti voti lievemente insufficienti e, conseguentemente, gli stessi non sono stati ammessi alla prova orale dell’esame per l’abilitazione alla professione di avvocato.

Ritenendo illegittima la valutazione espressa nei confronti dei loro elaborati, i tre candidati hanno impugnato – con il patrocinio degli avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia – gli atti della Commissione di Catanzaro.

In particolare, con i ricorsi, è stato sostenuto che gli elaborati dei suddetti concorrenti meritassero un giudizio più che sufficiente ed è stato rilevato come la Commissione per gli Esami di Avvocato presso la Corte d’Appello di Catanzaro, allorquando ha proceduto a determinare e specificare i criteri di correzione delle prove scritte, non fosse legittimamente composta, mancando i componenti di due delle categorie (segnatamente magistrati e docenti universitari) individuate dalla normativa di riferimento.

A sostegno delle proprie censure, gli avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia hanno citato taluni recenti precedenti giurisprudenziali secondo i quali è viziato l’operato delle sottocommissioni di esame che operino in assenza di commissari appartenenti a ciascuna delle categorie professionali indicate dall’art. 47 della legge n. 247/2012 (ossia avvocati, magistrati e professori universitari)

Con il ricorso è stato, altresì, sostenuto che la presenza di commissari appartenenti a tutte le suddette categorie professionali fosse necessaria non solo in sede di correzione degli elaborati ma anche in sede di individuazione e specificazione dei criteri di valutazione.

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana – Presidente dottoressa Rossanna De Nictolis, Relatore Prof. Giuseppe Verde – condividendo le censure degli avv.ti Rubino e Impiduglia, con apposite ordinanze, ha disposto la ri-correzione degli elaborati dei suddetti tre candidati con modalità “idonee a garantire l’anonimato (i compiti vanno rimessi in buste chiuse e anonime; e corretti insieme ai compiti di altri candidati diversi, anche essi in buste chiuse e anonime)”.

Per effetto della suddette pronunce del CGA i tre candidati otterranno a breve la rivalutazione dei propri elaborati da parte di una Commissione validamente composta.

Rapinato sacerdote dentro chiesa Trinità a Marsala

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A Marsala due malviventi, armati di taglierino e con volto travisato, hanno rapinato un prete all’interno della chiesa Trinità in contrada Ranna. Il religioso, un prete di nazionalità straniera che affianca il parroco don Giuseppe Sammartano, avrebbe opposto resistenza, ingaggiando una colluttazione con i rapinatori. Indagano i Carabinieri di Marsala. Un anno addietro la stessa chiesa ha subito due furti nell’arco di un mese. Prima furono rubati una coppa dorata contenente le ostie e poi una mezza dozzina di candelabri in ottone.

Anche a Casteltermini le “case ad 1 euro”

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Casteltermini

Il primo è stato Sambuca di Sicilia. Poi altri Comuni agrigentini hanno seguito l’esempio. Adesso è il Comune di Casteltermini che lancia l’iniziativa delle case nel centro storico ad 1 euro, al fine di recuperare, riqualificare e valorizzare la zona. Il sindaco, Gioacchino Nicastro, spiega: “L’iniziativa è stata fortemente voluta dalla mia amministrazione e mira a collocare Casteltermini all’interno di un circuito virtuoso che, in sinergia con i privati, tenda a riqualificare il nostro territorio dal punto di vista urbanistico-edilizio e a rilanciarne l’offerta turistica. Nei mesi che seguiranno, periodo necessario al completamento dell’iter burocratico dell’iniziativa, ci dedicheremo costantemente allo studio e alla realizzazione di progetti che possano aumentare l’interesse per l’offerta. A piccoli passi ci incamminiamo verso un futuro diverso, speriamo migliore”.

Il perché dell’ordinanza Musumeci

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Monitoraggio della Protezione civile. In Sicilia il tasso di positività al record del 29%. Ecco il perché dell’ordinanza rossa del presidente Musumeci.

In Sicilia si prospettano altri giorni cruciali per comprendere l’andamento della pandemia da coronavirus. Le due settimane di zona rossa, appena iniziate, serviranno a piegare una curva dei contagi che fatica a ridursi, come testimoniano i dati del monitoraggio settimanale effettuato dalla Protezione Civile di Palermo. Ebbene, dagli ultimi 7 giorni esaminati, ovvero la settimana dall’11 al 17 gennaio, emergono percentuali davvero raccapriccianti: in Sicilia mai così tanti nuovi e attuali positivi, con un tasso di positività al 29%. Più nel dettaglio, durante la scorsa settimana i nuovi positivi in Sicilia sono stati 12.674, il valore più elevato di sempre. I tamponi positivi sono pari al 29,9% dei test processati. Il numero degli attuali positivi è di 46.425, che è altrettanto il valore più elevato dall’inizio della pandemia. Le persone in isolamento domiciliare sono 44.795, ossia 4.762 in più rispetto alla settimana precedente dal 4 al 10 gennaio. I ricoverati sono complessivamente 1630. E i 208 in terapia intensiva, da una settimana all’altra, sono aumentati di 157 unità. Il numero complessivo dei guariti, 71315, è aumentato di 7494 rispetto alla settimana precedente. Il numero dei morti, pari a 2.989 complessivi, è aumentato, dall’11 al 17 gennaio, di 261 persone decedute rispetto alla settimana precedente. Ecco i numeri che hanno indotto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ad invocare a Roma l’istituzione della zona rossa, e ciò anche se a fronte dell’Rt la Sicilia sarebbe stata, forse, arancione. Tuttavia, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha assecondato le richieste della Trinacria. E non solo: il presidente Musumeci rilancia la prospettiva oltre le due settimane rosse dal 18 al 31 gennaio. E il suo monito è: “Se fra due settimane i dati non ci dovessero convincere, stabiliremo misure maggiormente restrittive e chiuderò anche le scuole primarie e le prime classi della media. E questo nessuno potrà impedircelo. Allo stato non sono le scuole il focolaio, però, se il dato non cala, tutto quello che sarà necessario sarà fatto” – conclude. E nell’Isola le polemiche imperversano soprattutto sulle scuole, tra i sostenitori della chiusura totale contro coloro invece secondo cui i focolai non insorgono negli ambienti scolastici. Al momento in Sicilia le scuole superiori sono in didattica a distanza al 100%, mentre le scuole primarie e le prime classi delle scuole medie sono in presenza, come secondo ordinanza di Musumeci, ma non in tutti i Comuni. Alcuni sindaci infatti, come accaduto ad Agrigento, hanno, con il parere delle Aziende sanitarie di competenza, emanato ordinanze per chiudere le scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private.

Infrastrutture e progetti

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Consuntivo del Genio Civile di Agrigento su cantieri da avviare o in corso, compresa la pavimentazione della Panoramica dei Templi. L’intervento di Rino La Mendola.

Sono complessivamente 24 le autorizzazioni ed i pareri rilasciati dal Genio Civile di Agrigento, nel corso del 2020, per l’esecuzione di lavori finalizzati alla manutenzione ordinaria e straordinaria di infrastrutture che attraversano il territorio della Provincia di Agrigento. In particolare, i lavori sulle strade statali riguardano i viadotti “Maddalusa”, “Valle del Platani”, “Morandi”, e “Re”. E poi i lavori nella Galleria “Belvedere” di Sciacca, la statale 189 in corrispondenza di contrada Tumarrano, e le statali 118 e 188 per i tratti che attraversano rispettivamente il territorio di Agrigento e di Sambuca di Sicilia. Una serie di lavori riguardano, inoltre, le strade provinciali Palma di Montechiaro-Campobello di Licata, Siculiana-Raffadali, Mussomeli-San Giovanni Gemini, Ribera-Cianciana, Sciacca-Menfi, e la dorsale San Biagio Platani-Casteltermini. Molti di questi cantieri sono già in fase di esecuzione ed altri saranno presto avviati dai soggetti titolari delle autorizzazioni rilasciate dal Genio Civile. “Durante il 2020 – afferma il Capo del Genio Civile di Agrigento, Rino La Mendola – abbiamo riservato massima priorità all’esame ed all’approvazione dei progetti che riguardano le infrastrutture, nella consapevolezza che siano interventi importanti per limitare quel ritardo infrastrutturale che ha progressivamente isolato la provincia di Agrigento, tarpando le ali al suo sviluppo socio-economico. Rimanendo nel campo delle infrastrutture, anche il 2021 nasce all’insegna di nuovi progetti: il Genio Civile infatti, accogliendo le istanze del Sindaco di Agrigento Franco Micciché, sta redigendo un progetto per la pavimentazione della Panoramica dei Templi, limitatamente al tratto non pavimentato dalla Provincia, e poi della strada provinciale 15, per il tratto di contrada Consolida, al fine di garantire un efficiente collegamento dell’Ospedale “San Giovanni di Dio” con la città di Agrigento e con la viabilità principale. Proprio in questi giorni – conclude La Mendola – abbiamo completato anche il progetto del servizio a supporto della gara, che sarà bandita entro il prossimo mese di marzo, per l’affidamento della progettazione esecutiva dei lavori di ammodernamento della strada Mare-Monti, che, per un investimento complessivo di 123 milioni di euro, collegherà, alla viabilità principale i Comuni della Provincia di Agrigento ricadenti nella fascia centrale dei monti sicani”.

Droga: pacco con 300 panetti hashish scoperto nel Trapanese

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Nell’arco di pochi giorni, un altro pacco di droga è stato scoperto sulle spiagge del Trapanese.I carabinieri della compagnia di Trapani, su segnalazione di un militare libero dal servizio, hanno rinvenuto sul litorale di Pizzolungo un involucro, in buono stato di conservazione, contenente 300 panetti di hashish, confezionati con cellophane e nastro adesivo, per un peso complessivo di 33 chilogrammi. Il carico, marchiato “Blue dream”, venduto al dettaglio avrebbe fruttato circa 300 mila euro. Giorni addietro un altro pacco della stessa sostanza e dello stesso peso è stato trovato sulla spiaggia di Birgi Sottano dai Carabinieri della Compagnia di Marsala. Sono in corso indagini per risalire alla provenienza della sostanza stupefacente.